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lunedì 20 dicembre 2021

Diario di Natale - 18 - Natale a scuola, ovvero dei lavoretti di Natale

Giovani studenti cantano canzoni piene di buoni sentimenti. Perché è Natale.

Tutto è cominciato in modo innocuo, con una pacata osservazione fatta all'inizio del mese da Tecnologia mentre parlava con Arte.
"Sai, con la stampante in 3D abbiamo fatto un po' di decorazioni di Natale con le classi, magari potremmo appenderle all'albero".
L'albero. Il nostro piccolo e rispettabile albero che ogni anno viene allestito amorevolmente dalle custodi e ben ornato con rispettabilissime decorazioni del tipo consueto: nastri argentati, palline, quella roba lì. Un albero molto convenzionale. E io amo molto gli alberi convenzionali.
"Ottimo. Anzi, sai che ti dico? Facciano l'albero delle discipline, con decorazioni fatte da noi, con materiale riciclato! Anzi, io ho giusto un albero abbastanza grande che potrebbe andare benissimo" -  decide Arte, che è di quelli che non sono contenti se non scovano ogni giorno quaranta cose complicatissime da fare.
E infatti costei non si è limitata a sedersi in un angolo pensando compiaciuta "Ma che idea ganza ho avuto". No, ne ha anche parlato in giro. E  prima di tutto ha convinto una collega a portare a scuola il suo albero di Natale di scorta.
"Ma che ci fa quell'albero senza decori nell'ingresso?" osserva Fisica schifato "E' deprimente. A me poi gli alberi di Natale non piacciono. Li trovo deprimenti anche quando sono addobbati".
Tutti (tranne me) convengono che un albero di Natale è una roba assai deprimente, sia addobbato che non. Nessuno sembra ricordarsi che abbiamo sempre avuto un albero di Natale nell'ingresso, come quasi tutte le scuole del regno (e che tutti ne tengono uno a casa, che a Natale addobbano sì come consuetudine impone).
Macché, sembrano il Club dei Nemici dell'Albero di Natale.
Comunque, l'Albero delle Discipline, deprimente o meno che sia, è arrivato. Occorre però addobbarlo.
"Mi sembra difficile farlo per le altre discipline. Tu e Tecnologia in questo siete facilitate, ma noi di Lettere..." ho mormorato io. Che tra l'altro disapprovo le decorazioni fatte con materiale di riciclo. La decorazione di Natale ha da essere decorazione di Natale, punto. E si compra nei negozi.
Un po' di consumismo, eccheddiamine!
"Ma no, potreste partecipare anche voi, magari con delle frasi, o dei versi... Per esempio io ho dei ritagli di pelle circolari di pelle bianca, su cui con certi pennarelli si può scrivere benissimo...". Mi fa vedere le dimensioni dei ritagli di pelle circolari.
"Mhhh... mi sembrano un po' grandi per un albero. Potremmo farne un festone da appendere" pausa meditative "Per esempio potremmo metterci dei desideri legati all'Agenda 2030, come lettere a Babbo Natale...".
Da notare che Arte non ha speso una sola parola per convincermi. Ho fatto tutto da sola.
Perché anch'io sono una insegnante, e non cerco di meglio che complicarmi la vita. Soprattutto sotto Natale.

Entro in Prima e chiedo "Vi piacerebbe fare un lavoretto di Natale?". 
Mi aspetto una serie di espressioni quanto meno perplesse. Ormai sono cresciuti.. 
Invece vengo travolta da un entusiasmo assoluto.
"Evvabbé" mi dico "L'importante è contentare il cliente".
Intorno a me fervono i preparativi per piccoli solidi in cartoncino (Matematica),  piccole sagomine di Dante con su scritti versi del suddetto Dante (Lettere), piccole carte pergamenate con su scritte poesie (sempre Lettere) e non so quali altre cretinate. Qualche insegnante ha optato per delle noci - assolutamente naturali, niente da dire, con una retina dorata intorno e un laccio dorato per appenderle, e dentro un qualche pensiero edificante. Molto filologico, e pure natalizio, ho pensato intascandone una (che ho appeso al mio personale albero a casa).
"Manca Educazione Civica" osserva qualcuno. 
"No, non mancherà" garantisco io di malumore, quasi mi ci avessero costretto a forza.
Passo due ore a spiegare ai miei malcapitati alunni l'Agenda 2030, tralasciando i temi più ostili alle loro giovani orecchie. Non troppo a sorpresa la questione della salute è accolta con vivo interesse e affianca i consueti e gettonatissimi temi legati alla vita sulla terra e nell'acqua, la parità di genere e la lotta alla fame e alla povertà. Anche l'istruzione di qualità e la lotta al cambiamento climatico trovano i loro fan.
"Pensateci un po' su durante il fine settimana, e immaginate di chiedere qualcosa a Babbo Natale, oppure esprimete un desiderio. Dovete essere molto sintetici perché avrete poco spazio per scrivere".
Segue una breve discussione con Arte che per l'occasione cerca di essere taccagna: "Non me ne frega nulla se non hanno i pennarelli colorati per scrivere ma hanno quello nero in dotazione. E' Natale e io voglio dei pennarelli rossi e verdi. Li paghi la scuola. Bianco e nero per Natale non va!".
Siamo a fine anno e il bilancio è in chiusura, sono state chiuse prima di tutto le minute spese, ma in qualche modo i pennarelli saltano fuori. Del resto, due pennarelli rossi e due verdi adatti a scrivere sulla pelle costano sei euro in tutto.
Poi Arte mi porta anche una serie di pelucchi rossi ricavati da non so quale aggeggio in via di disfacimento. La prof. Casini fa all'uncinetto una luna argentata per la Leggenda dell'Albero di Natale.
Siamo una manica di idioti, mi dico sconsolata, e io sono idiota né più né meno degli altri.
Del resto è Natale, e io a Natale divento particolarmente idiota - perfino più del solito, intendo.

Lunedì mattina la Prima compone le frasi. Correggo, scarnifico, faccio fare la seconda e la terza versione. L'unica cosa che mi consola è la speranza di ricavarne un post per il Blogmas perché mi sembra importante che nel mio diario di Natale ci sia qualcosa che in qualche modo si colleghi alla scuola - dopotutto questo è un blog dedicato alla scuola, anche se in questi giorni proprio non si direbbe.
"Prof, posso parlare dell'omofobia? Io sono molto contraria". 
"Parlare contro l'omofobia è cosa buona e giusta" assicuro.
"Che cos'è l'omofobia?" chiede qualcuno.
Ed eccomi a spiegare in poche parole l'omofobia.
"Ma con che argomento la collego?"
"Numero 16, Pace e Giustizia".
Martedì mattina i ragazzi fanno la Gran Decorazione. L'organizzazione procede bene, qualcuno mette anche piccoli disegnini o cornicine. I pelucchi vengono coscienziosamente annodati. I ragazzi si divertono molto e questo mi è di gran conforto.
Alla fine contemplo il risultato. 
Abbiamo una ardente critica dell'omofobia perché "l'amore diverso non è poi tanto diverso". Tre richieste per la parità di genere, una delle quali di un maschio che sostiene che non è giusto che le donne abbiano meno diritti degli uomini (che mi sembra una buona sintesi).
Qualcuno si preoccupa per i delfini e le foche, un altro osserva che "non è bello vedere la gente morire di fame", altri ritengono che sia importante lottare contro la povertà perché se girano più soldi il mondo funziona meglio, qualcuno si commuove per i cuccioli maltrattati, taluni hanno a cuore la sorte dei boschi e delle foreste, altri sostengono che non è giusto che alcuni siano troppo poveri e altri troppo ricchi o che qualcuno sia preso in giro perché è povero.
Vado a prendere un po' di spago (nuovo, non riciclato) dai custodi e appendo il festone di pelle bianca con decorazioni rosse e verdi mentre la classe è a lezione di Musica.
Una sfilata di buoni sentimenti molto politically correct. Fa un bell'effetto ed è tutta roba scritta da loro. In cuor mio penso che è molto più significativa di qualche verso di Dante scritto su sagome di Dante in cartoncino, ma non lo direi nemmeno sotto tortura.
I miei due preferiti, quello sull'omofobia e quello su chi ha troppo e chi troppo poco, li appendo invece all'Albero delle Materie. 
E questa è di gran lunga la cosa più idiota che ho fatto da quando insegno, ma in fondo fare cose idiote non mi è mai dispiaciuto, e dunque...
blogmas 2021 creato da lacreativeroom.com

5 commenti:

dolcezzedimamma ha detto...

Mi hai fatto sorridere di prima mattina! Ebbene sì, come facciamo noi insegnanti ad incartarci e a complicarci la vita non lo fa nessuno! Ma insieme abbiamo la capacità creativa di coinvolgere e ti tirare fuori il meglio dai ragazzi . E, se ci riesco, ti racconto cosa è successo da noi.

Kukuviza ha detto...

A questo punto si vorrebbe vedere una foto del risultato! Complimenti per la forza che hai di affrontare tutte queste attività :D

Murasaki ha detto...

@ Dolcezze:
Ebbene, stamattina sono andata sul tuo blog e ho visto. E poi sono andata a scuola e... ho trovato qualcosa di abbastanza simile. Così in un certo senso io ho influenzato il tuo post, ma tu hai influenzato il mio di stasera ^__^

@ Kuku:
Grazie, sono lieta di vedere che la mia abnegazione e il mio indefesso spirito di sacrificio vengano apprezzati :D
Quanto alla foto, sembra che da qualche parte ne circoli una, ma ancora non sono riuscita a capire chi ce l'ha...

Elena ha detto...

Avete fatto una cosa bellissima, l'albero delle materie! Mi piace molto anche se non l'ho visto :)

Murasaki ha detto...

@ Elena:
In realtà non è venuto male - e considerando che la geniale pensata è arrivata intorno al 10 Dicembre, se l'anno prossimo proviamo a pensarci prima potrebbe anche venire meglio...