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giovedì 9 dicembre 2021

Diario di Natale - 7 - Le Decorazioni Brutte

                       No, queste non sono decorazioni brutte, anzi mi piacciono molto.

Quando si tratta di scegliere le decorazioni natalizie, dire che sono un grandissimo impiastro sarebbe arrecare troppo grande e immeritata ingiuria agli impiastri.
Per giunta, sono un impiastro irragionevole e del tutto incoerente.
Niente riferimenti al Natale cristiano, per carità. Le comete però vanno bene. Anche le campane.
Solo colori classici: oro, argento, rosso, verde e blu notte. Però, misteriosamente, in questi Colori Classici si inseriscono anche il viola e l'azzurro pavone, mentre scanso quanto posso il bianco (che pure è colore classicissimo per il Natale). Metallizzati, possibilmente, oppure sabbiati. Niente grigio, in nessunissimo caso - l'argento però va benissimo.
Niente pupazzi di neve. Gli gnomi vanno bene, ma solo vestiti con i colori giusti. 
Le renne sì, i cervi sì, i gufi sì i draghi sì.
Draghi di Natale? Ebbene sì, draghi di Natale. 
Anche i gatti vanno benissimo. Gli altri animali si accettano, con cautela, ma solo d'oro.
I fiori no, di nessun tipo, tranne quelli di ghiaccio.
Fiocchi... no, i fiocchi no, nemmeno nei colori canonici.
Niente iuta o tela grezza, ma lo scozzese può andare. Solo quello rosso e verde, naturalmente.
Niente design moderno per carità, ma non deve essere nemmeno troppo vittoriano.
Babbi Natale il meno possibile, e solo vestiti di rosso scuro. Quelli russi molto meglio.
I nastri argentati, solo dei colori canonici.
I cuori vanno bene, ma solo dei colori giusti.
Potrei continuare ancora per molte pagine ma smetto per pietà verso chi sta leggendo.

Il gusto delle decorazioni di Natale è molto personale, e ognuno ha le sue idiosincrasie. Tuttavia ci sono delle decorazioni che sono oggettivamente orrende e che non ho mai sentito lodare da nessuno, ma che a qualcuno devono pur essere piaciute, visto che sono state messe in vendita e pure comprate, oppure approvate dai consigli comunali.
E a proposito di consigli comunali, vogliamo parlare di certe luci abominevoli che in certi anni hanno invaso le città? 
Palloncini stroboscopici per discoteche, ad esempio, oppure rombi colorati in fuxia e verde pistacchio. Pacchi dono di lucine. Mongolfiere. Una città intera parata a mongolfiere che brillavano a intermittenza per augurare buone feste a chi passava di lì. 
Qualcuno le ha pensate, qualcuno le ha approvate. Non è questione di soldi perché comunque ogni comune ogni anno stanzia una certa cifra per le luci di Natale, e con lo stesso numero di luci potevano fare una cosa carina, o almeno ordinaria.
Farò due esempi, uno per il pubblico e uno per il privato.

Una volta, agli inizi degli anni 80, la giunta di Firenze optò per un coraggioso esperimento: decori fatti da certe cooperative, qualcuno diceva di disabili, altri di recupero per tossicodipendenti (in quegli anni Firenze era una delle capitali dell'eroina).
Nelle piazze principali del centro storico furono allestiti degli enormi alberi di lamiera di plastica a cono, da cui pendevano lattine di bevande vuote, ma colorate con colori psichedelici.
Il risultato è davvero difficile da descrivere e non ci provo nemmeno, ma il senso di sconforto che assaliva i passanti era davvero notevole.
Più di uno disse che, visti i risultati, se si trattava di tossicodipendenti, era chiaro che costoro non avevano ancora completato il recupero e anzi continuavano a drogarsi vieppiù, e se invece erano disabili era chiaro che la loro disabilità consisteva nella mancanza della vista.
(L'esperimento comunque non fu ripetuto).

A un certo punto, una trentina di anni fa, venne la moda dei Babbi Natale gonfiabili che si arrampicavano con strane pose sulle pareti esterne delle case. Il primo anno erano piccoli, il secondo di media grandezza, il terzo enormi. Una intera città (anzi molte intere città) invasa da una orda di Babbi Natale in vistoso sovrappeso, alcuni quasi sferici, che si arrampicavano sui muri.
Molti li criticarono, ma va pur detto che moltissimi li comprarono e furono ben lieti di appenderli alle terrazze e ai muri di casa. Chi li studiò e li mise in vendita fece un buon affare, e buon per lui.
Ma non tutti erano gonfiabili: quelli scoppiarono nel giro di un paio d'anni e non furono mai rimpiazzati (forse perché il produttore era scappato alle Bahamas a godersi i lauti guadagni); ma con gli anni si andò affermando una razza piccola ma resistente di Babbi Natale di medie dimensioni che continua tuttora ad arrampicarsi in talune case. Ce ne sono un paio anche nel mio condominio.

Se qualcuno che passa di qua avesse degli orrori natalizi da segnalare o delle particolari idiosincrasie riguardo alle decorazioni, i commenti sono a sua disposizione e saranno assai graditi.
blogmas 2021 creato da lacreativeroom.com

7 commenti:

Lurkerella ha detto...

Sono in Francia, in ferie. L'altro giorno in macchina vedo qualcosa di rosso appeso a un muro e penso: non è possibile, i babbi impiccati anche qui! Poi lo pseudo babbo si muove: era uno di quegli operai super specializzati che lavorano appesi ad imbragature, con addosso una smagliante tuta rossa. Per fortuna gli orrendi babbi qui non ci sono; vanno però molto i gonfiabili con renne e orsi bianchi. In effetti i babbi appesi sono l'unica cosa che non sopporto, per il resto va bene tutto purché appariscente o scintillante o glitterato o luccicante. Cioè, su pinterest mi sdilinquisco dietro a quegli alberi raffinati con decori vittoriani e candele vere ma il mio albero sembra più un carro da carnevale.

dolcezzedimamma ha detto...

Io non ti parlo di addobbi esterni, ma di quelli che ti regalano e, almeno per un paio d’anni, non puoi fare sparire…
Io colleziono alberi di Natale: ne ho di tutti i materiali, fogge, modelli, costi, di preziosi e di handmade. Orbene, per questo motivo, un anno ben quattro amiche pensarono di regalarmene uno a testa. Tre erano passabili ( anche se io non li avrei mai comprati) , uno OSCENO. L’anno dopo li espongo comunque, in cucina, in un angolino. Viene la mia amica e ammira la mia disposizione ed io: “Ho cercato di mimetizzare quell’orrore “ Lei sbianca: avevo rimosso che era lei che me l’aveva regalato.

Kukuviza ha detto...

Prima di arrivare al passaggio dei babbi stavo giusto pensando a quanto sono brutti quei babbi arrampicatori. Continuano proprio a essercene in gran numero. E poi non sopporto nemmeno io le luci effetto discoteca, invece adoro quelle chiare che sbrilluccicano in maniera tenue tenue. Deve essere stato veramente agghiacciante quell'albero con le lattine

Murasaki ha detto...

@ Lurkerella:
sottoscrivo tutto! Anche a me piace tutto purché sia scintillante, glitterato o luccicante. Beh, QUASI tutto. Però gli alberi di Natale alternativi avevano tra l'altro quel difetto: non erano glitterati, non erano luccicanti e anche la colorazione era decisamente mencia.
E l'albero di Natale DEVE sembrare un carro di Carnevale, perché somma le volontà di tutta la famiglia, gli umori del momento e i regali di amici e parenti (vedi Dolcezze qui sotto). Poi, intendiamoci, mi piacciono anche gli alberi monotema o monocolor, ma non mi verrebbe mai in mente di farne uno, per quanto siano senza dubbio moooolto più raffinati.

@ Dolcezze:
Ebbene sì, quello degli addobbi regalati è un capitolo delicato, soprattutto quando l'aborrito oggetto viene da amici di lunga data e tu lo guardi e pensi: "Ma mi frequentano da vent'anni, POSSIBILE che gli sia venuto in mente di farmi una roba del genere?".
Tutto ciò che è collegato al Natale però ha un grande vantaggio: ahimé, può rompersi così facilmente mentre lo maneggi... :)

@ Kuku:
Sì, garantisco che era veramente agghiacciante. No, sbaglio: ERANO veramente agghiaccianti. Ce n'era uno per ognuna delle grandi piazze storiche di Firenze: piazza della Repubblica, piazza del Duomo, piazza Signoria, piazza della Stazione, via de' Calzaioli... erano TANTI.

Melchisedec ha detto...

A parte l’albero e il presepe non amo particolarmente le decorazioni natalizie, quali ghirlande, babbo natale, luci esterne…mentre gradisco di più lucine e candele disseminate nei vari punti della casa. Mi piace la luce che irrompe nel buio.

Podere Palazzina ha detto...

Del Natale adoro le lucine dai colori caldi, gli alberi addobbati a festa che fanno capolino alle finestre, le candele accese ed il profumo di dolci, purché all'insegna della sobrietà, non amo gli eccessi e per fortuna la moda dei babbi natali penzoloni ai balconi è solo un ricordo!!

Murasaki ha detto...

@ Mel:
Anch'io sono molto candeliera, a Natale. Però apprezzo molto anche le luci elettrice, devo dire.

@ Podere Palazzina:
Bentrovata, grazie della visita e complimenti ancora per le tue belle foto ^__^
(però sul fatto che la moda dei babbinatale rampicanti sia ormai solo un ricordo, ecco, permettimi di avere qualche riserva...)