Quando ero bambina le candele erano una roba che si usava soprattutto nel caso, tutt'altro che raro, che saltasse la corrente.
A quel punto in ogni casa si tirava fuori un modesto moccolo bianco, infilato in un portacandele di questo tipo:
Per Natale vendevano delle malinconiche candele rosse a tortiglione, ogni scatola due candele e si mettevano a volte sulla tavola, ma non ricordo che venissero accese. Qualora venissero accese comunque bruciavano in gran fretta, anche perché la cera non l'avevano vista mai nemmeno disegnata ed erano fatte di uno strano materiale che, appunto, bruciava in gran fretta. Dopo un'ora, della candela restava solo un ricordo malamente raggrumato.
Con gli anni, lentamente, le candele si diffusero. A Firenze ai primi anni 80 arrivò un negozio dal suggestivo nome Scandinavia che a prezzi (ai nostri occhi di allora)asssurdi vendeva lunghe candele in purissima cera d'api di tutti i colori esposte in rastrelliere. Un'orgia di candele, e anche se a comprarle ti svenavi qualcuno deve pur averle comprate, perché dopo un po' erano dappertutto (sì, anche a casa mia).
Lentamente venne l'abitudine di accendere candele quando si invitavano gli amici a cena, quando proprio si voleva fare bella figura, e pian pianino il mondo venne invaso dalle candele, usate anche come soprammobili.
Quando finalmente alla fine del millennio Ikea sbarcò a Firenze il suo enorme reparto candele venne assai apprezzato, ma già da tempo le candele erano assolutamente dappertutto e fiorivano per ogni dove produttori artigiani di candele che facevano gran mostra di sé ai vari mercatini ma anche nei negozi di erboristeria e complementi d'arredo.
Anch'io compravo e compro candele, e naturalmente le accendo anche a Natale, però ben presto trovai la mia giusta dimensione candeliera: le cosiddette "candele da tè"
Queste sono le Glimma, appunto di Ikea, che non sa che le sto facendo pubblicità e quindi non mi pagherà un centesimo che è uno per questo. Il vantaggio delle Glimma è che sono vendute in confezioni da 100 a un prezzo molto contenuto; tuttavia qualsiasi supermercato o emporio le vende in confezioni da 30 o da 50 e credo che nessuno abbia mai dovuto fare un mutuo per pagarsele.
Qual è il vantaggio di queste candele mignon?
Il vantaggio è che funzionano all'occorrenza anche negli scaldateiera, se vuoi farti il tè, ma soprattutto in ogni tipo di portacandeliere mignon, comprato o improvvisato. Io ne faccio un uso industriale avendo un gruppo di questi portacandele - per esempio il Fior di Loto che si trova in tutti i colori possibili e immaginabili:
che mi è stato regalato appunto per Natale da una cara amica, e che all'occorrenza accendo anche per Natale ma che considero un candeliere valido per tutte le stagioni.
Accendo una o due di queste candeline la sera più o meno da Ottobre a Marzo, poi improvvisamente me ne dimentico fino all'Ottobre successivo.
Ma quando arrivo a fine Novembre e già da tempo imperversa la danza dei panettoni, apro l'armadio e tiro fuori la mia raccolta di candelieri di Natale, che ormai va per la dozzina.
Ognuno ha la sua storia - che di solito consiste nel vederlo e squittire "Oh qual meraviglioso portacandele di Natale, davvero non so come potrei vivere ancora senza di esso!" per poi afferrarlo subito dopo e passare dalla cassa. Comunque qualcuno mi è stato regalato, e uno anche da una scolara - è quello che forse mi piace di meno, per quanto possa piacermi "meno" un portacandele di Natale, ma giammai potrei archiviarlo.
I miei portacandeline natalizi si dividono in vari rami.
Prima di tutto ci sono quelli con le casette coperte di neve:
Sarà bene che me li tenga stretti perché non ne vedo più da tempo e anche trovarne uno almeno vagamente simile ai miei in rete è stata una vera impresa.
Poi ci sono quelli a bicchiere:
che adesso vanno di gran moda. Ci sono bicchieri a soggetto natalizio in grande quantità, ma di fatto va bene un qualsiasi bicchiere sbrilluccicante e naturalmente se ne possono confezionare facilmente di personalizzati (cosa che mi guardo bene dal tentare di fare).
Poi ci sono quelli con le renne, dove una renna più o meno stilizzata porta una candela (ne ho uno solo) e quelli con l'effetto spinning:
Il fuoco della candela mette in azione le pale che girano, in questo caso facendo correre le renne (o gli angioletti, o i fiocchi di neve). In Italia non si vedono facilmente (comunque il mio è stato comprato in un negozio di paese, quindi ci sono) ma in rete sono comunissimi.
Candelieri grandi specifici per Natale non ne ho, quindi chiudo con questa graziosa decorazione dove, sotto a un gruppo di banalissime candele bianche, per quanto disposte con bel garbo, c'è comunque un bellissimo ornamento con la coda - ma non è una renna:
3 commenti:
Ho guardacaso appena comprato una coppia di portacandele in vetro color rubino ( o carbonchio). È andata esattamente come dici tu, visione, squittio e passaggio in cassa - e sono i primi da candele lunghe che compro da un bel po', avendo a mia volta una spiccata predilezione per le tea light adagiate in casette, bicchieri e barattoli. Ho anche un babbo natale che si scalda davanti a un camino, la candelina dietro fa la fiamma.
Pulendo il garage a ottobre mi sono ritrovata in mano un pacco di candele lunghe dell'ikea che prendevano polvere da non so quanto tempo, così naturalmente quando ho trovato i candelieri adatti in coop ho dovuto comprarli per forza! Mi piacciono molto anche i barattoli di vetro con dentro grovigli di luci a led, ho anche una catena di lucine collegata a un tappo, così si possono mettere in una bottiglia, apprezzato anche da mio marito che per qualche ragione non condivide la mia passione per le fiamme libere.
Vorrei usare più candele di quanto faccio ma anche io uso quelle da tè, di solito nelle zucche di Halloween.
@ Lurkerella
Sì, con un pacco di candele da smaltire mi sembra chiaro che l'acquisto di due candelieri si imponeva. E poi, candele bianche su candelieri in vetro color rubino è il massimo del Natale, su questo non c'è nemmeno da discutere ^__^
Anch'io ho dei piccoli portacandele (a forma di zucca, ma anche uno con una casa infestata dai fantasmi) per Halloween, e perfino dei pacchi di candeline arancioni. Ma per quanto abbia deciso di aderire all'uso abruzzese di allungare a dieci giorni il tempo in cui le porte che dividono i vivi dai morti sono aperte, più di dieci giorni proprio non si può fare e purtroppo Halloween resta quindi un fenomeno marginale per la stagione delle candele.
@ Kuku:
Oh, è come per andare correre la mattina: l'abitudine si prende a poco a poco, partendo da piccole dosi: si comincia con due candele al pranzo di Natale e una candelina la sera ogni tanto, poi pian piano diven ta un'abitudine (o una fissazione, dipende dai punti di vista) ^__^
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