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domenica 21 settembre 2008

Scuola e politica (post qualunquista sul qualunquismo)

Il mio animo al momento è piuttosto irritato



Sospese dunque da qualche giorno le accorate rimembranze dei bei tempi del maestro unico e i canti di lode del grembiulino nonché i peana del Voto di Condotta, grande risolutore di ogni problema disciplinare (ma che stupidi a non averci pensato prima, tutti quanti), il disgraziato comparto scuola conosce un breve attimo di requie dopo un mese e passa di polverone mediatico. Ne approfitto per ricordarmi alcuni dati di fatto, e scriverli - così quando il polverone si rialzerà potrò tornare qui, rileggerli e racconfortarmi constatando che non sono io che ricordo male, ma è dall'esterno che raccontano grandi quantità di balle.

1) Non esiste nessuna riforma Gelmini, per nessun ordine e grado di scuola. Esistono alcuni provvedimenti presi a cazzo di cane* dall'attuale governo, in un decreto legge malamente abborracciato, senza la minima preoccupazione per le conseguenze che potranno avere a livello organizzativo. Detti provvedimenti sono:
- l'introduzione di una nuova materia, Educazione Civica o come si chiama - che al momento non si sa chi dovrebbe svolgere, in quali ore, secondo quali programmi etc. etc.
- i giudizi trasformati in voti nelle scuole elementari e medie, senza uno straccio di spiegazione sul come trasformarli, il tutto perché il ministro dell'economia Tremonti aveva difficoltà a orientarsi in una scala di cinque valutazioni e trovava più rassicuranti i numeri
- il voto in condotta, che almeno non dà problemi sul come usarlo ma che lascia le cose tali e quali, in quanto ai consigli di classe non è mai mancata la possibilità di sanzionare il comportamento negativo degli alunni, mentre sono spesso mancati Dirigenti Scolastici disposti a fare alcunché in materia che non fosse esortare i docenti alla comprensione, alla dolcezza e all'amore universale.

2) Al momento il ritorno al maestro unico è una dichiarazione d'intenti e nulla più.

3) Il ritorno al maestro unico non porterà a vistose riduzioni di organico.

4) Il taglio dell'orario scolastico porterà a riduzioni dell'organico e soprattutto... a una riduzione dell'orario scolastico.

5) I tagli all'organico dei docenti porteranno a una riduzione del tempo pieno, volere o volare.

6) I tagli agli ATA porteranno a problemi organizzativi e gestionali di tutti i tipi.

7) L'aumento degli allievi per classe porterà a una notevole diminuzione della sicurezza e ad un notevole disagio per chi in quelle classi ci deve lavorare (primi fra tutti, gli alunni).

8) Il ministro Gelmini è semplicemente un prestanome. Al momento l'attuale Ministro dell'Istruzione è Tremonti. L'unica cosa che i due hanno in comune è una totale ignoranza di tutto quel che riguarda il comparto scuola e un totale disinteresse ad informarsi sull'argomento.

9) Non esiste alcun complotto per smantellare la scuola pubblica. L'attuale governo, come quello del quinquennio 2001-2006, non desidera smantellare la scuola pubblica per qualche Oscuro Disegno afferente al complotto demoplutogiudaicomassonico; semplicemente la trovano una roba un po' inutile, e dunque se si deve ridurre la spesa pubblica conviene ridurre le cose inutili, ovvero l'istruzione. Se avessero più soldi a disposizione non la toccherebbero.

10) Anche se parla di meritocrazia, l'attuale governo non ha la minima cognizione di cosa effettivamente sia la meritocrazia. E come potrebbe, considerando che nessuno dei ministri è lì per meriti inerenti al suo dicastero?

11) I sindacati non di categoria hanno da tempo perso ogni interesse per la scuola (detto e non concesso che l'abbiano mai avuto) e ne capiscono e la conoscono né più né meno dei due attuali ministri dell'istruzione. Siccome nella scuola lavoriamo in tanti, e dunque le nostre potenziali tessere sono molte, non se la sentono di dirci di no quando ci iscriviamo, ma in cuor loro sono convinti che siamo un mucchio di privilegiati assunti per questioni clientelari, e che il nostro è un lavoro che chiunque saprebbe fare. Non ne conoscono i veri vantaggi né i veri inconvenienti, e tanto meno gli interessa conoscerli. I loro addetti al reparto scuola parlano a frasi fatte, e di conseguenza, appena si esce dal seminario precari - disoccupazione - famigliesullastrada - aumenti di stipendio - rinnovicontrattuali - aumentodelleorelavorative non sanno cosa rispondere, né al governo né al cosiddetto Uomo Della Strada.

*con molte scuse ai cani, so che i loro apparati riproduttivi funzionano benissimo, al contrario dei DL dell'attuale governo; è solo un modo di dire gratuito e politicamente scorretto.

2 commenti:

La prof ha detto...

Oddio. Che tristezza. Come mi ci ritrovo, in questo post.
E mi ricorda il primo giorno di scuola, quando il nostro Preside ha detto esattamente quello che dici tu oggi: che il ministro dell'Istruzione si chiama Tremonti.
Ed è dalla riforma Moratti che ci dice: guardate che vogliono semplicemente arrivare al minor numero di ore e al minor numero di insegnanti possibile.
Oddio.

Murasaki ha detto...

Chiedo scusa! Non volevo deprimere nessuno, solo scaricarmi i nervi - e infatti dopo ho passato un'ottima Domenica.
Ovvio che loro cercheranno di arrivare al minor numero di insegnanti possibile, ma i fattori in gioco sono più di uno, e una persona accorta ed esperta come te dovrebbe saperlo ^___^