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sabato 26 agosto 2023

Tra Wagner e Schroedinger: vivo, morto o X?

No, il post non parla né di Schroedinger né della teoria delle stringhe. Parla di Prigozhin. Volevate una foto di Prigozhin, per caso? Bene, andatevela a cercare, io mi tengo il gatto quantistico.
Tempo fa feci un post dedicato in parte all'incoronazione di Carlo Magno e in parte all'assalto di Capitol Hill. Concludevo dicendo che, in un caso come nell'altro, non sapevamo con esattezza cosa era frullato in testa ai partecipanti e difficilmente l'avremmo saputo mai.
Con mio gran piacere il tempo mi ha dato torto, e una apposita commissione di inchiesta che ha lavorato duramente per ricostruire gli eventi per poi accertare che Donald Trump aveva scientemente organizzato un colpo di stato.
Tutto ciò mi ha reso molto fiduciosa nella capacità umana di ricostruire i fatti con l'aiuto di accurate indagini, e quindi ho deciso di dedicare un post alle circostanze piuttosto misteriose che han portato alla (forse temporanea) uscita di scena di Evgenij Prigozhin. Chissà, magari un giorno anche questi miei dubbi saranno chiariti - anche se in effetti ne dubito, perché stavolta la matassa è davvero difficile da sbrogliare.
Farò dunque quel che posso per esporre le mie molte perplessità, ma non garantisco del risultato. Comunque ci provo.

Prigozhin era (o è?) il capo della compagnia mercenaria Wagner al servizio di Vladimir Putin, attualmente capo di stato della Russia. La compagnia Wagner ha operato con molto vigore durante la guerra in Ucraina finché, due mesi fa, dopo aver esternato varie volte il suo vivace disappunto per il modo, a suo dire assai inefficace, con cui cotal guerra era condotta, una mattina ha avviato quella che poi ha definito "marcia della giustizia" partendo con tutta la sua compagnia verso Mosca in quello che è stato definito un tentativo di colpo di stato. Durante questa marcia non è stato attaccato dall'esercito e la popolazione russa non è insorta contro di lui. Arrivato a duecento chilometri da Mosca però Prigozhin ha stabilito che non ne avrebbe fatto di niente perché voleva evitare un bagno di sangue.
L'evento a tutt'oggi non risulta particolarmente chiaro nel suo svolgimento ed è stato variamente interpretato da chiunque seguisse sia pur distrattamente le vicende del conflitto. Le due principali scuole di pensiero sono:
- Prigozhin ha tentato un colpo di stato e non gli è riuscito
- Prigozhin era d'accordo con Putin e il suo tentativo era volto a costringere a uscire allo scoperto chi non era fedele a Putin
La seconda possibilità sosteneva che Putin da questo evento era uscito rafforzato.
Rafforzato o meno che fosse l'attuale capo di stato della Russia, nei confronti di Prigozhin non sono stati presi particolari provvedimenti, secondo alcuni perché il suddetto Prigozhin aveva il potere di ricattare il suddetto capo di stato della Russia, secondo altri perché i due avevano agito in comunanza di intenti.
Durante questi due mesi a quel che ci risulta Prigozhin è andato e venuto per il mondo come più gli comodava ed è stato avvistato in Russia, in Bielorussia e anche in Africa, dove la Wagner svolge numerosi incarichi per conto del governo russo; si trattava comunque sempre di voci, vaghe testimonianze, video di incerta ambientazione. L'impressione generale comunque era che il signor Prigozhin stesse vivendo un momento piuttosto complicato.
Due giorni fa il signor Prigozhin ha preso un aereo insieme ad altre nove persone, alcune delle quali erano figure molto importanti all'interno della compagnia Wagner, e se n'è andato per i fatti suoi.
L'aereo è precipitato. Tutti quelli che erano a bordo sono morti carbonizzati.
C'era anche un altro aereo, e non sappiamo cos'ha fatto e chi c'era a bordo - ma quell'aereo non è precipitato. Immagino che prima o poi detto aereo sia atterrato, ma nessuno se n'è occupato - o meglio, nessuno ci ha mandato a dire niente in proposito.
Da allora le domande fioriscono come bouganville e l'insieme è piuttosto misterioso.

Sappiamo che la dichiarazione della morte di Prigozhin è arrivata quasi in tempo reale. Sappiamo anche che è morto perché così han dichiarato dalla Russia dopo avergli fatto l'esame del DNA. Qualcuno della Wagner ha identificato anche altre persone.
Chiaramente nessuno sa come si è svolto questo fantomatico esame del DNA e nessuno ha visto i risultati di questa presunta analisi. Figurarsi.
Non risulta che l'aereo sia stato colpito da un missile. Da come si sono sparsi i frammenti, dagli USA mandano a dire che sembra che l'aereo sia stato sabotato dall'interno infilandoci una bomba, che è esplosa durante il viaggio.
L'ipotesi più gettonata al momento è che dal governo russo qualcuno abbia sabotato l'aereo per far morire Prigozhin come punizione per il tentato colpo di stato.
I russi comunque non hanno rivendicato l'attentato e Putin ha fatto oggi un discorsetto vagamente encomiastico sul suo fido e defunto capo della compagnia Wagner.
Ci sono un po' di domande che frullano in molte teste, e la prima è come sia venuto in mente a Prigozhin di muoversi portandosi dietro tutto lo staff della Wagner - e questo perché magari il signor Prigozhin non era esattamente la persona che tutti noi vorremmo avere come amico del cuore né brillava per soverchia simpatia da quanto si può evincere da certi racconti che circolano su di lui, ma non risultava essere un povero sprovveduto - ed è notoriamente buona norma per lo staff di una compagnia di non muoversi compattamente tutti insieme, onde non lasciare in mutande la compagnia in questione in caso di incidente o di attentato.
La seconda e ben più intrigante domanda è se Prigozhin era effettivamente su quell'aereo e se dunque è davvero morto.

Per Prigozhin come per qualsiasi altra creatura vivente vale in genere il discorso che "o sei vivo o sei morto". Esistono comunque alcune eccezioni, di creature che sono contemporaneamente vive e morte. Senza scomodare vampiri e zombie, il caso più conosciuto è quello del gatto di Schroedinger, del cui esperimento ho parlato diverso tempo fa. Ricordo altresì a chi legge che il gatto di Schroedinger, che è contemporaneamente vivo e morto nonché protagonista di moltissimi eccellenti meme che imperversano in rete, è un gatto puramente virtuale, perché  Schroedinger era una persona per bene e non maltrattava i felini - questo per me è un punto molto importante da chiarire.
Occorre poi ricordare che, se è vero che la maggior parte delle persone famose anche a livello politico una volta morta se ne sta nella sua bara, viene pianta e commemorata e poi è sepolta e la cosa finisce lì, il mito di Colui-Che-Non-E'-Morto anche se tutti credono che lo sia vanta molti e molti precedenti, talvolta anche molto improbabili: ad esempio c'è il caso di Elvis Presley, morto in circostanze non particolarmente misteriose, regolarmente sepolto alla luce del sole ma tutt'oggi ancora avvistato da più parti e ritenuto da alcuni ancora vivo. 
Il caso comunque è molto più frequente per le figure politiche di spicco e sin dall'antichità abbiamo casi di comandanti e capi guerrieri più o meno morti e all'occorrenza sostituiti da gente che si proclamava essere il presunto morto. 
Questo fenomeno ha portato alla nascita di molte leggende, tra cui quella del re che dormiva in una montagna incantata e si sarebbe risvegliato molto tempo dopo per aiutare il suo popolo (re Artù, Merlino e altri) fino alla fiaba della Bella Addormentata che conosce molte varianti; ci sono poi molti casi di rivolte popolari guidate da questo o quest'altro capo che "era ritornato" - e probabilmente è uno dei motivi per cui spesso i dittatori sconfitti e i capi di rivolte popolari vengono esposti alle popolazioni dopo essere stati giustiziati, con la speranza di toigliere ogni dubbio sulla loro effettiva e reale defuntità.
Ad ogni modo non esiste regime che possa impedire alla gente di sognare, temere o comunque credere fermamente che qualcuno morto sia ancora in vita e che possa ritornare da un momento all'altro a svolgere un ruolo assai attivo nella vita politica. 
Insomma, al momento Prigozhin è sia vivo che morto, almeno in senso virtuale.
Proviamo dunque ad elencare tutte le possibilità, premettendo che, come è stato osservato ormai più volte, Prigozhin è già morto due volte e solo dopo qualche giorno è stato rivelato che era ancora vivo e vegeto. Di queste due volte che è morto, una volta è stato in un incidente aereo. Aggiungo che negli ultimi tempi dalla Russia sono abbondate le voci che davano X, Y e pure W per morti per poi vedere sia X che Y che W che parlavano tranquillamente in televisione.
1 - Prigozhin è morto. Tutti ci credono e la cosa è (letteralmente) morta lì. 
(mi sembra la più improbabile, perché le notizie che vengono dalla Russia non sono ritenute molto attendibili e a questo punto non so come la cosa potrebbe essere dimostrata eliminando ogni sospetto, dato che ormai le prove sono altamente inquinate).
2 - Prigozhin è morto ma molti non ci credono. 
(in tempi di complottismo spinto, questa mi sembra di gran lunga l'ipotesi più probabile).
D'altra parte, se è morto non dovrebbe più ricomparire. Molti crederanno comunque fino all'ultimo giorno della loro vita che sia ancora vivo, molti aspetteranno che ricompaia e può darsi che questa convinzione e questa attesa finiscano per avere forti ripercussioni sulle loro scelte di vita e di schieramento.
3 - Prigozhin è vivo e Putin lo ha aiutato a scappare all'estero a rifarsi una vita. Putin ha ottenuto così di levarselo dai piedi mentre Prigozhin ha ottenuto la possibilità di morire di vecchiaia nel suo letto.
4 - Prigozhin è vivo: sapeva del complotto per ucciderlo, ha deciso di prevenirlo organizzandosene uno su misura, ha ingannato abilmente il governo russo e si è rifugiato da amici dove si prepara a tornare in scena. Il governo russo lo scopre, magari perché avvisato di cosiddetti amici, e provvede a eliminarlo una volta per tutte ma in gran segreto.
(anche questo mi sembra improbabile: da qualche tempo il governo russo combina dei gran pasticci e secondo me la cosa verrebbe presto scoperta)
5 - Prigozhin è vivo: sapeva del complotto, ha deciso di prevenirlo organizzandosene uno su misura, ha ingannato il governo russo e si è rifugiato da amici dove si prepara a tornare in scena. Il governo russo lo scopre, magari perché avvisato dai cosiddetti amici, cerca di eliminarlo in gran segreto ma la cosa si viene a sapere e ha ripercussioni di vario tipo.
6 - Prigozhin è vivo: Putin ha organizzato la sua uscita di scena e lo ha convinto a rifugiarsi altrove ottenendo così di levarselo dai piedi. Il presunto morto potrebbe però cambiare idea e tornare, oppure ha sempre avuto in mente di tornare e ha solo finto di accettare il patto con Putin.
7 - Prigozhin è vivo: sapeva del complotto per ucciderlo, ha deciso di prevenirlo organizzandosene uno su misura ingannando abilmente il governo russo, si è rifugiato presso amici fidati e ha deciso che vuol morire di vecchiaia nel suo letto, quindi non tornerà.
8 - Prigozhin è vivo: sapeva del complotto per ucciderlo, ha deciso di prevenirlo e se ne è organizzato uno su misura, ingannando  il governo russo. Adesso è nascosto presso amici fidati e sta organizzando il suo rientro in scena.
9 - Prigozhin è vivo: sapeva del complotto per ucciderlo, ha deciso di prevenirlo e se ne è organizzato uno su misura ingannando il governo russo. La compagnia Wagner lo sa benissimo anche perché ha partecipato all'organizzazione dell'incidente e adesso si prepara a tornare in scena sotto la sua guida.

Queste ipotesi non hanno la stessa possibilità di essere verificate. Più esattamente le prime quattro, che non prevedono un rientro in scena del presunto defunto, sono destinate a restare probabilità fino alla fine dei secoli, anche se qualche prova della 3 e della 4 potrebbe riemergere tra qualche tempo (o tra molti decenni).
Le ipotesi dalla 5 alla 9, qualora fossero vere, verrebbero dimostrate alla prova dei fatti dalla ricomparsa del presunto defunto nel giro di relativamente poco tempo.
Quanto a me, non ho la minima idea di quale sia quella giusta e siccome chi ne sa più di me non ha alcun interesse a illuminarmi né a parlarne in giro, non mi resta che deprecare di non avere a disposizione le uniche due persone che sarebbero in grado di dedurre cosa è davvero successo, in quanto entrambi sono personaggi letterari, e dunque impossibilitati a interfacciarsi con noi comuni mortali; e sì, sto parlando di Miss Marple, che ne verrebbe a capo grazie alla sua conoscenza dell'animo umano che è sempre lo stesso indipendentemente dal tempo che passa, e di Sherlock Holmes - che tra l'altro in tema di scomparse e ricomparse dopo essere stato erroneamente creduto morto vanta una esperienza di prima mano.
Purtroppo il momento scelto dall'organizzatore di questa strana vicenda - che sia il capo di stato della Russia o il capo della Wagner poco importa, ai miei fini - mi impedisce di sfruttare questo affascinante intreccio a fini didattici. Se costui avesse aspettato anche solo un mese infatti avrei potuto sottoporre l'argomento allo studio della mia futura Terza, prendendo spunto per un bel tema di quelli del tipo immagina di essere (un personaggio molto famoso che ha deciso di eliminare le sue tracce per rifarsi una vita del tutto diversa) oppure hai appena scoperto una trappola preparata dai tuoi nemici. Che cosa fai?
Di solito questo tipo di tracce piacciono molto.

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