Visto che oggi il mondo intero festeggia Sua Maestà il Gatto, com'è suo dovere e com'è vero scandalo che non avvenga tutti i giorni, ho pensato di dedicare questo post al rapporto tra libri e gatti. No, non i gatti in letteratura, ma proprio i gatti e i libri intesi come oggetti fisici.
L'immagine che apre il post appartiene ad un ricco filone che omaggia questi graziosi amanti dei libri, anche se tende forse a inzuccherare un pochino la realtà. Talvolta infatti il rapporto è meno idilliaco di come sembra qui, e se è notoriamente vero che i gatti lasciano impronte nel nostro cuore, chi tiene in casa una libreria e dei gatti sa che costoro lasciano impronte, talvolta molto visibili, anche sui libri, sotto forma di morsi, graffi e simili. Tuttavia, i gatti sanno sempre come farsi perdonare questi piccoli inconvenienti.
Qualche volta i gatti amano dormire nelle librerie, sopra i libri
e niente è più piacevole di allungare una mano verso uno scaffale pieno di libri e trovarlo occupato anche da una creatura dolce, giocosa e fusaiola.
Ma altre volte i gatti amano riposare dietro le file di libri (e questo da solo è un motivo che dovrebbe spingere ad evitare di tenere libri in doppia fila. L'altro motivo, ahimé, è che non avendo sempre sotto gli occhi tutto ciò di cui si dispone, può capitare di scoprire di aver comprato più copie dello stesso libro).
Dicevamo dunque dei gatti dietro i libri. Molto carini, ed è graziosissimo vedere due orecchie a punta spuntare da dietro i volumi.
Un po' meno graziosissimo, forse, è dover riporre con pazienza i libri crollati a terra qualche tempo dopo: i gatti amanti dei sonnellini dietro i libri talvolta escono dalla scaffalatura rifacendo esattamente lo stesso percorso che han fatto in entrata, senza smuovere un sol foglio, ma più spesso buttano giù i volumi con due zampate per poi scendere per la via più facile - il mio scaffale di romanzi russi avrebbe parecchio da raccontare sull'argomento.
I gatti sanno leggere?
Non è scientificamente provato, tuttavia si sa di casi di gatti che cercano di affrettare la voltatura delle pagine o che protestano se la pagina è voltata troppo in fretta dal lettore umano. Comunque un altro filone di immagini che si trova facilmente riguarda gatti e umani che leggono insieme:
Tuttavia ve ne sono parecchie, per lo più foto, dove il gatto legge il libro per conto suo (che in effetti è più comodo perché se la lettura è un piacere che raddoppia quando è condiviso, poter tenere il proprio ritmo è comunque comodo):
Altre volte il micio di casa collabora con il suo umano impedendogli la lettura. Ciò è molto gentile da parte sua quando il libro in questione è un libro di studio.
Questa foto mi ha ricordato di come la bellissima Giselle collaborava al mio esame di maturità distogliendomi dallo studio di Lucrezio in tarda serata, come ho già raccontato nel mio post sull'esame di maturità. Questa foto descrive meglio la circostanza perché il gatto impedizionista è grigio come Giselle, e il libro di cui ostacola la lettura è in versi proprio come il De Rerum Natura (che è comunque un bellissimo testo, checché ne pensasse Giselle):
A chiusura del post, ricordo che un gatto può essere anche un eccellente fermalibroI gatti sanno dunque tenerci compagnia anche in quella affascinante attività che è la lettura, perciò è vieppiù nostro dovere onorarli e festeggiarli ringraziandoli per la bella compagnia che ci offrono.
Auguri a tutti i gatti, in questo e in tutti i giorni che verranno. E naturalmente l'augurio vale anche per tutti i diversamente gatti, indipendentemente dal numero delle zampe.
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