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martedì 18 maggio 2021

Le corna dell'Invalsi son come i dolori: fanno male, ma non ne muori


Come ho già ripetuto più volte su questo blog, i funzionari dell'Invalsi sono, tutti, dei grandissimi cornuti.
L'anno scorso, certo, più di tanto le loro corna non han potuto crescere, perché il crudele lockdown ha costretto in casa i loro coniugi che si son visti dunque privati del loro legittimo diritto di adempiere alle leggi di natura cornificandoli, com'è giusto che avvenga verso dei grandissimi cornuti.
Quest'anno invece il lockdown ha allentato la sua ferrea morsa e già dalla scorsa estate i funzionari Invalsi si sono accinti a esibire in pompa magna le loro grandissime corna, organizzando le Prove Invalsi.

Le quali Prove Invalsi ormai da tempo hanno dismesso carta e penna, ormai relegate al ruolo di antiquariato. Le facciamo in rete.
Non è però semplice come riempire un questionario a casa propria.
Punto primo, le Prove Invalsi, divise per ordine di scuola, devono essere svolte in una determinata finestra di tempo.
A St. Mary Mead, in quei giorni, vige la consuetudine di vietare l'uso di Internet a tutte le classi per non rischiare di sovraccaricare la rete della scuola. La cosa ci risulta piuttosto scomoda, perché ogni classe si è abituata a usare la rete molto più di prima. Ma passi.
Il problema vero è sempre lui, il Perfido Covid. Perché adesso una classe non può andare nel laboratorio di informatica a fare le prove. Con le attuali regole di distanziamento ci va al massimo mezza classe per volta, e dunque i giorni raddoppiano. 
Secondo punto: la rete ormai non si usa più solo per far vedere i filmati su YouTube (o i film dalle varie piattaforme), ma anche per collegarsi con gli alunni in quarantena, e pure per permettere alle classi di assistere alle lezioni dei professori in quarantena. 
Proviamo a indovinare: qual è stato il periodo con più alunni e insegnanti in quarantenanella nostra scuola?
Esatto, la Stagione della Finestra.
Inoltre da noi la rete si indebolisce quando il tempo è umido, piovoso o temporaleggiante.
Qual è stata la stagione più piovosa, nella zona di St. Mary Mead? 
Appunto, la Stagione della Finestra.
Rimane, inalterato, il ruolo del Somministratore - che ormai non somministra più prove più o meno complesse, ma solo un piccolo tagliando da far firmare e da ritirare al momento della fine della prova, mentre una figura non prevista dal regolamento ovvero l'Angelo del Computer predispone le macchine avendo cura che il Distanziamento Sociale sia rispettato e pregando in cuor suo che detta macchina faccia il suo dovere e non lo obblighi a costringere (orrore!) un alunno a sedersi vicino a un altro alunno.
Tutti abbiamo pregato molto, nella Stagione della Finestra.

Il vero punto però è un altro, e l'ha esposto una collega mentre stavamo in Sala Insegnanti, l'ultimo giorno delle Prove.
"A cosa gli servono questi dati? Il campione non è omogeneo. Noi a St. Mary Mead abbiamo avuto un anno quasi normale, anche se le terze sono state un paio di mesi a casa, e una un mese più delle altre due. Ma ci sono zone e province dove le medie a casa ci sono state quasi tutto l'anno, altre dove hanno fatto metà e metà. Che accidente sperano di capire, da queste prove?".
In effetti è una bella domanda.
Magari potevano farsela anche all'Invalsi, tra un cornetto e l'altro.

15 commenti:

Romolo ha detto...

Insomma, come diceva Verdone in un film nei panni di uno spregiudicato costruttore a proposito del Tevere (che avrebbe voluto spianare per costruire un'autostrada dentro Roma)..."ma ste prove Invalsi, ce servono o nun ce servono?"

Murasaki ha detto...

Fatte bene immagino che servano. Al momento non sono proprio il massimo, ma io non dispero!
(Fermo restando che i funzionari Invalsi sono grandissimi cornuti, o almenoi lo sono stati fino a questo momento)

Kukuviza ha detto...

e mi stavo chiedendo... i computer devono pure venire disinfettati tra una sessione e l'altra?
(i cornuti m'han fatto molto ridere :D)

Murasaki ha detto...

TUTTO deve essere disinfettato tra una sessione e l'altra, che domande!
Niente da fare, per quest'anno è così. Speriamo che per il prossimo non sia più necessario ma, appunto, al momento possiamo solo sperarlo :(

Pellegrina ha detto...

Servono a pagare l’azienda privata che le fa.

la povna ha detto...

Non so, sono sempre stata, e forse lo ricordi, sull'Invalsi, latamente contro corrente. Posto il fatto che un monitoraggio esterno di qualunque sistema complesso è una cosa buona, e che per quel che mi riguarda il MI può incaricare chi gli pare, sono sempre stata contraria alla loro intersezione, ampia o piccola, con l'attività didattica (no esame di stato, no accesso all'esame di stato, etc) e al fatto che un ente estero usi personale interno per somministrarle in misura largamente superiore al minimo necessario (cosa che, per gli stessi motivi per cui è cosa buona avere un monitoraggio esterno di un sistema complesso, ovviamente falsa i dati).
Detto questo, quelle di italiano per le superiori sono fatte bene, e ben cadenzate sulle competenze di lettura e analisi. Certo, nella scuola gentiliana dove di testi si legge pochissimo e molto manuale si ripete, può capitare che gli alunni risultino perplessi all'idea di dover leggere e interpretare un testo, ma non è un problema dell'Invalsi. Per quanto riguarda lo svolgimento quest'anno, la finestra è stata liberalizzata, dunque lo spazio di somministrazione era di tre mesi. Dunque noi li abbiamo cadenzati con grande serenità, chiaramente una classe al giorno, proprio per evitare sanificazioni folli, e non è andata male, anzi. E alla vigilia di pasqua i ragazzi sono stati ben contenti, quelli che le dovevano recuperare, di farsi un bel giro a scuola nonostante la zona rossa con la scusa, appunto, di dover recuperare le prove.

Hermione ha detto...

Io non sono un'insegnante, ma sulle Invalsi (almeno quelle delle elementari, che finora i miei figli han fatto quelle) di dubbi ne ho.
In primis i manuali di preparazione (seconda e quinta elementare) propongono parecchi quesiti ben al di sopra delle conoscenze acquisite dai bambini: non è che i pargoli non siano capaci, è che spesso gli argomenti richiesti non sono stati minimamente affrontati a scuola. In secundis i miei figli mi raccontano che le maestre suggeriscono alla grande, sicché mi chiedo, qui prodest?
In ogni caso qui da noi il problema della connessione l'hanno risolto facendo le prove con la penna.

Hermione ha detto...

Chiedo venia, cui prodest?

la povna ha detto...

@Hermione: Sul tuo secondo punto, è proprio quello che dicevo a proposito del fatto che non bisognerebbe coinvolgere personale interno in un monitoraggio esterno.
Sul primo punto: la questione è che non bisognerebbe proprio prepararsi per le Invalsi: come tutte le prove per competenze, si fanno e basta, al massimo con un mock exam di preparazione alla situazione, non certo alla prova.

Ornella ha detto...

Be' io sono una ex maestra ( molto ex e molto contenta di esserlo), e sulle prove Invalsi la penso esattamente come Murasaki.
Non ricordo di aver suggerito, quando mi sono trovata a dover "sorvegliare" una classe non mia, mentre la collega titolare si sollazzava a intrattenere i miei alunni.... ma tornassi indietro forse lo farei. Perché, ancora come quindici anni fa , la grande inquietante domanda è sempre la stessa: a che c......servono ste benedette prove invalsi???? A dare un voto al sistema scolastico??? A misurare il QI dei ragazzi???
E come vengono utilizzati i risultati???
E infine, suvvia, cosa diavolo sono ste competenze???
Oh, quanto grande è la beatitudine di poterlo tranquillamente ignorare e dormire sereni......

Murasaki ha detto...

@ Pellegrina:
Ah, temo che sia tutta roba partorita dall'ente apposito... Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione. Cioè, l'ente è nato appunto per fare queste prove.

@ la povna:
Nemmeno io sarei contraria alle prove Invalsi di per sé, ma quest'anno effettivamente il campione mi sembra falsato in partenza, a parte il problema del cheating, almeno alle medie. Quanto alla finestra, mi sembra che da noi sia stata assegnata dall'ente - ricordo che un giorno ci han detto "finalmente dall'Invalsi ci han mandato le date della finestra". Mi informerò, comunque. Considera che alle medie, grosso modo, siamo stati abbastanza in presenza.

@ Hermione:
quella dei "manuali di prepoarazione all'Invalsi" è una piaga dell'editoria nazionale, e onestamente non mi spiego come mai sia attecchita. Ma posso confermare che, per la mia esperienza personale, si tratta di roba stranissima e con cui l'Istituto Invalsi non ha niente a che vedere.
Ne ricordo uno, di anni fa, per le prime, che aveva una complicatissima unità a base di metrica della poesia con domande specialistiche cui mai i miei alunni avrebbero saputo rispondere - ma alle medie, che io sappia, nelle prove Invalsi ci si occupa soprattutto di grammatica; giustamente, perché i nostri obbiettivi prevedono che gli alunni sappiano scrivere correttamente e conoscano le strutture della lingua.
Sulla preparazione all'Invalsi la penso esattamente come la povna, e la mia preparazione all'Invalsi è sempre consistita nella somministrazione di una prova ufficiale degli anni precedenti, giusto per fargli vedere di che morte si va a morire.

@ Ornella e Hermione:
A cosa servono non so, ma DOVREBBERO SERVIRE a vedere il livello medio di addomesticamento dei ragazzi con le tre materie di cui si occupano - Italiano, Inglese e Matematica per aggiustare eventualmente il tipo di lavoro fatto dagli insegnanti. Sotto questo aspetto sono comunque piuttosto utili, o lo sarebbero se fatte bene e se gli insegnanti fossero un po' meno apprensivi.
Di quelle di Matematica per le medie comunque gli insegnanti di St. Mary Mead han sempre detto piuttosto bene.
Un tempo avevamo una Commissione che doveva servire appunto ad adattare il nostro lavoro in funzione delle competenze - che, in sintesi, sono quel che i ragazzi han ricavato da tutto il nostro gran starnazzare in cattedra, anche a livello di "arrangiarsi", cioè risolvendo questioni non direttamente opresentate in cattedra ma di cui hanno in teoria gli strumenti per venire a capo.
Quasi quasi ci scrivo un altro post.

dolcezzedimamma ha detto...

Sull’utilità delle prove non intervengo (è ovvio che, se fatte bene sono utili, ma con connessioni ballerine risultano problematiche) ma sulle corna...sei riuscita a farmi ridere a crepapelle quando non ne avevo alcuna voglia e di questo ti ringrazio.

Murasaki ha detto...

@ dolcezze:
Allora, se vuoi continuare a ridere, ti consiglio di ricercare i post con l'etichetta Invalsi: il tema delle corna dei funzionari Invalsi è affrontato da diversi post nel corso degli anni, con motivazioni sempre diverse ma validissime, e ogni post è corredato da spendide foto di cornutissimi animali ^_^

Nicoletta ha detto...

forse proprio perché il campione non è omogeneo fare queste prove è interessante, per capire come e quanto la dad abbia inciso sull'apprendimento.
In generale a me queste prove sembrano abbastanza utili, per quello che ho visto si tratta di vedere se i bambini comprendono il significato di un testo o risolvere un problema di matematica, nella scuola dei miei figli li affrontano con molta serenità, se i risultati sono buono sono contenti, se c'è un calo cercano di capire dov'è il problema.
Credo che questo sia lo spirito giusto :)

Murasaki ha detto...

Senza dubbio questo E' lo spirito giusto, anzi credo l'unico spirito con cui andrebbero affrontate le prove Invalsi. E tuttavia l'impazzamento che quest'anno ci hanno richiesto mi è sembrato davvero alto. E' vero che è importante per l'Istituto Invalsi avere dei dati su questo disgraziato periodo, e tuttavia non so se il risultato valeva l'incomodo che ci ha creato. Vedremo cosa ci diranno i risultati.