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domenica 9 maggio 2021

Biancaneve, o il Bacio che non c'è (a meno che qualcuno non lo aggiunga, certo)

 

Non vi dico la fatica a trovare una immagine decente di Biancaneve che non sia di Disney.
Questa, per la cronaca, è di Franz Jüttner

Recentemente è stata montata una strana polemica contro tanto universalmente deprecato (non da me) politically correct in merito a taluna che si dice avrebbe sostenuto che il bacio che risveglia Biancaneve dalla morte non può essere considerato Vero Amore ma assurgerebbe al grado di imposizione essendo stato dato senza il previo consenso della fanciulla che lo riceve.
Da quanto ho capito cotal polemica è stata montata ad arte dalla Disney che ha finalmente riaperto Disneyland a Parigi dopo un anno e mezzo di interruzione causa Covid, e che desiderava dare un po' di risalto all'evento. Gli italici giornali ci si sono precipitati a pesce e da qualche giorno è un gran fiorire di polemiche (e di meme) contro il pollitically correct che impedisce ogni libera espressione dell'animo umano e di gente di ogni razza e qualità che difende a spada tratta il principe, ma anche commenti assai più sensati come quello di Viaggi Ermeneutici di cui questo post nasce come commento.
Tutto ciò mi ha colpito e indotto a molte riflessioni, alcune delle quali ho provato a esporre su un social. Mi hanno mangiato per pane, signorilmente ho deciso di non ribattere e dunque dette riflessioni le passo sul mio blog, dove i commenti non sono mai stati in numero così rilevante da rischiare di farmi perdere il sonno e la pace quand'anche si rivelassero assai critici (ma qualora fossero anche molto critici me li terrò così come sono).

Punto primo: il bacio nell'originale dei fratelli Grimm non c'è, se l'è inventato la Disney. La quale Disney ha anche avuto cura di innescare una polemica da cui esce vincitrice: il bacio infatti viene dato dal Principe, ma il principe non è un perfetto sconosciuto, in quanto Biancaneve nel cartone animato l'ha già incontrato dal vivo e ci ha flirtato quanto basta da fargli ragionevolmente presupporre che un bacio sarebbe stato ben accolto.
Esattamente la stessa cosa succede nel film della Bella Addormentata (dove il bacio che risveglia la principessa viene esplicitamente ordinato dalle fate Flora, Fauna e Serena, ma comunque tra i due c'è già stato un incontro ricco di apprezzamento da entrambe le parti). In entrambi i casi dunque l'accusa è destinata a cadere, e la Disney molto accortamente ha fatto mettere sotto accusa una persona in grado di difendersi validamente.
Punto secondo: il bacio andrebbe dunque considerato come una cura. In particolari casi di emergenza le cure si somministrano anche senza consenso, se chi viene curato non è in condizione di dare alcun assenso. In questo caso particolare, addirittura, tale cura è l'unico modo per ottenere un consenso futuro: il sonno della principessa Aurora non può spezzarsi altro che per un bacio, e quanto alla povera Biancaneve è addirittura morta (all'apparenza - diciamo che è in animazione sospesa, o qualcosa del genere) e quindi il consenso non lo può proprio dare perché i morti usualmente non possono consentire ad alcunché.
Inutile quindi preoccuparsi di difendere il principe perché l'accusa è destinata a cadere in qualsiasi tribunale.

Tuttavia, come dicevo, nella fiaba raccolta dai fratelli Grimm il bacio non c'è: i nani han messo Biancaneve (con molto garbo e delicatezza, par di capire) in una teca di cristallo. Molti anni dopo la sua morte, un principe passa di lì per caso, i nani gli raccontano la triste storia e il principe rimane così addolorato e così ammirato dalla bellezza della fanciulla che i nani, dopo aver rifiutato sdegnosamente di vendergli la teca con la fanciulla, finiscono per regalargliela. 
I portatori del principe però hanno meno garbo dei nani nel trasportare la teca e durante uno scossone il pezzo di mela, della cui esistenza i nani non erano venuti a conoscenza, cade dalla bocca di Biancaneve che immediatamente ritorna in vita. In una versione successiva, invece, un servo assai stufo di dover badare alla teca le dà un calcio che ottiene lo stesso risultato. In entrambi i casi comunque il principe si comporta da vero gentiluomo, offre subito il suo cuore e una legittima unione e viene accettato assai prontamente, e così tutto finisce bene (salvo per la matrigna che viene messa a ballare con scarpe arroventate finché muore - ma insomma, tocca dire che se l'è cercata).
Dunque il bacio, come ho scritto già sopra, ce l'ha messo la Disney per rendere più romantico il finale. I fatti le hanno dato ragione perché la "vera" storia di Biancaneve ormai la conosciamo in pochi appassionati dei libri di fiabe, mentre il film a cartoni animati lo conoscono anche gli ornitorinchi dell'Australia orientale - che com'è noto vanno pochissimo al cinema.

E tuttavia l'argomento non si esaurisce qui, e secondo me chi ha lanciato la polemica ha la sua parte di ragioni.
Principesse svegliate con un bacio: le conosciamo?
Ebbene sì, ce ne sono diverse. Si tratta di principesse incantate, che dormono un sonno profondo molto simile alla morte nei loro castelli incantati - e qualche volta sono proprio morte. Abbiamo anche dei principi sotto incantesimo che dormono il sonno della morte - i principi però di solito li cerca la loro sposa, consumando scarpe di ferro a forza di camminare e bastoni di ferro per appoggiarsi nel lungo cammino, e il problema sta proprio nello svegliare il consorte, quando alla fine arrivano a destinazione (ma dopo i canonici tre tentativi ci riescono sempre).
I principi invece non sono già sposati. Abbiamo Orfeo che scende agli inferi per riprendersi la sposa, e quasi ci riesce, ma è un caso isolato per quel che ne so. Tolkien ha inventato la storia di Luthien, che riesce a convincere i Valar (anche lei con la forza del canto) a renderle il marito, e stavolta va a finire bene. D'altra parte, le mogli sembrano più capaci di forzare le leggi di natura dei mariti.

Ma torniamo ai principi. Numerosi principi han vagato in castelli incantatai fino ad arrivare in una sala dove la principessa dorme. In questi casi di solito la principessa addormentata non è la vicenda principale, ma solo una delle tante prove che il principe incontra.
Il principe la bacia, di solito non perché sa di doverlo fare, ma semplicemente perché gli va. E la principessa si risveglia.
La bacia? Sì, spesso si dice che la bacia. Funziona un po' come i somari che buttano monete d'oro dal naso quando starnutiscono. Esistono però versioni di queste fiabe dove l'asino non starnutiva, bensì adempiva ad altra funzione naturale.
Nello stesso modo esistono versioni dove il principe non si limita a baciare, e quando lascia la principessa per proseguire la trama principale della storia (una queste, di solito) ripromettendosi di ritornare dalla principessa quando avrà trovato quel che sta cercando per salvare padre, madre, sorella, regno o quant'altro - ecco che una nuova vita comincia a fiorire nel grembo della principessa (che non ha certo dato il suo consenso, per quel che se ne sa).
Ad un certo punto della storia (dopo il bacio, dopo il parto, in un momento fra questi due avvenimenti) la principessa si sveglia, e di solito lancia un bando per cercare il padre di suo figlio, oppure gli prepara una strada lastricata d'oro per quando tornerà. E alla fine della storia il principe torna sempre, e riceve ottima accoglienza.
Il consenso iniziale la principessa non l'ha dato, ma a quanto pare non conta.
Le fiabe dunque sono sessiste?
Non saprei. Personalmente credo di no. Si tratta comunque di un mondo alternativo dove la logica degli avvenimenti funziona secondo trame che ricordano molto la mitologia. Qui abbiamo un rito di nascita, o rinascita. 
Il campo dà il suo consenso alla semina?
Il campo è contento di essere seminato?
Non lo so, andrebbe chiesto al campo - anche se, nel momento in cui si fa una domanda al campo e il campo ti risponde, forse ci sono molti e validi motivi per preoccuparsi per la propria salute mentale.
Oppure è una storia di morte e resurrezione? C'entra il passaggio agli inferi?
C'entra che in certi periodi sembrava perfettamente normale, quando vedevi una bella fanciulla addormentata, metterla incinta senza pensarci su?

Di nuovo, non lo so. Il mondo delle fiabe comunque è piuttosto particolare, e per quanto possa essere incantato non sembra niente affatto incantevole. Vogliamo parlare del diritto di famiglia nelle fiabe? Di come si comportano i re? Del rispetto delle sacre leggi dell'ospitalità? Dei processi e delle inchieste? Dei rapporti tra fratelli? Delle garanzie dovute agli orfani? Delle tutele per gli animali? Del prezzo incredibile delle rose colte nei cespugli dei giardini incantati?
Chi prende una fiaba per passarla ai tempi moderni lo fa a suo rischio e pericolo, e conviene che faccia molta attenzione. La Disney, sotto questo aspetto, si è tutelata piuttosto bene ma anche lei ha dovuto pagare pegno alle usanze dei tempi in cui ha girato i vari film. Si tratta, in ogni caso, di materiale incandescente che affronta temi molto complessi, e che va molto al di là della normale vita quotidiana.
Poi, certo, ognuno può lanciarsi nelle polemiche più assurde e buon pro gli faccia. Ma a quel punto ci vorrebbe l'onestà di ammettere che si ha molto tempo da perdere e nessun modo migliore per impiegarlo, e lasciare in pace il politically correct che a me sembra una cosa molto rispettabile. 

2 commenti:

Romolo ha detto...

Io penso, come scrivevo nel blog, che ogni tempo ha le sue favole. Detto questo, vorrei chiedere a lor signori, ma perchè volete modificare le nostre favole, quelle con cui sono cresciuto? Perchè non ve ne inventate di nuove e lasciate in pace le nostre?

Murasaki ha detto...

@ Romolo:
In fondo, quelle con cui sei cresciuto erano a loro volta nuove invenzioni. Ma qui c'è solo un po' di pubblicità nemmeno occulta, e la polemica sembra aver attecchito soltanto da noi, durando comunque lo spazio di due ore.
Passerà (anzi, credo fosse già passata quando ho scritto il post)