L'inizio del nuovo anno scolastico non si prospetta molto tranquillo
La ministra dell'Istruzione è stata sempre ferma su un punto: le lezioni riprenderanno il 14 Settembre. Per quanto tempo non si sa, in che modo non si sa, ma si sa che le lezioni riprenderanno dal 14 Settembre, e saranno lezioni dal vivo, non in playback.
A tal scopo il Ministero ha ordinato un immane stock di banchi singoli, che arriveranno... non si sa, in un qualche momento tra Settembre e Ottobre.
In attesa, par di capire, insegnanti e alunni terranno la mascherina in classe.
Infatti dall'esterno arrivano segnali inquietanti: la gente è andata in vacanza, la gente ha viaggiato e con lei ha viaggiato pure il virus, che è un tipo dinamico e amante del movimento.
I contagi aumentano.
Ed è possibile che, una volta riaperte le scuole, continueranno ad aumentare; perché intorno alla scuola gira un sacco di gente oltre agli alunni: genitori, nonni, insegnanti...
Ed è pur possibile che qualche alunno si ammali.
In effetti, sarebbe strano che non succedesse.
A quel punto è previsto un protocollo - nemmeno troppo dissennato, a quel che ho letto.
Il protocollo consiste nel fatto che la ASL prende in mano la situazione e dopo aver tamponato il poverino decide caso per caso cosa fare. Chessò, tamponare i compagni, mettere in quarantena la famiglia, chiudere la scuola, chiudere la Regione. A seconda delle circostanze.
Ma cosa succede se l'alunno, con grave imprevidenza e storditaggine, decide di sentirsi male durante le lezioni?
In teoria ogni mattina le famiglie misurano la temperatura alla loro prole prima di spedirli a scuola, e se la temperatura è superiore a 37,5 li tiene a casa. Tuttavia è possibile che la temperatura salga nel corso della mattinata, perché non è detto che se alle otto non hai la febbre alle dieci sarai ancora in questa piacevole condizione. Le malattie arrivano quando arrivano, non mandano avvisi preventivi: prima stavi bene e poi stai male.
In quel caso l'alunno viene posto in isolamento in apposita stanza a ciò preposta (la cosiddetta Aula Covid).
Sembra una procedura sensata, in effetti - certo meglio che tenerlo in classe o convocare l'intera scolaresca perché lo abbracci e magari lo baci ripetutamente in segno di solidarietà e di affetto.
Poi si avvisano le famiglie e si passa la palla alla solita ASL.
Ripeto: a me non sembra una procedura dissennata o priva di senso come sarebbe invece, chessò, caricare l'alunno su un furgone per poi abbandonarlo alla prima piazzola dell'autostrada.
Tuttavia questo protocollo, diffuso con la lodevole intenzione di tranquillizzare le famiglie (guardate come siamo bravi e coscienziosi, se i vostri figli si ammalano li facciamo aspettare in una stanza a parte invece di lasciarli nel mucchio a scambiarsi le merende con i compagni) ha ottenuto lo scopo di terrorizzarli.
I social si sono messi in moto, ed ecco uno dei risultati:
Travisamento in buona fede o fake news attentamente costruita?
Nonostante il mio candore che sconfina nell'idiozia tenderei per la seconda possibilità: da qualche tempo va di moda dire che l'epidemia non esiste, o è passata, che i bollettini sono truccati e che lo stato di emergenza è una accorta manovra per instaurare la dittatura. Immagino che in Mali in questo momento pagherebbero in oro puro per avere una dittatura come la nostra e si terrebbero di buon grado persino il governo pasticciato che ci ritroviamo.
Comunque i gruppi di genitori si sono mossi al contrattacco, e qualcuno si è inventato un modulo da spedire a scuola di questo tenore:
che pullulano per ogni dove in tutti i social.
Se non è vero è ben trovato, come dimostra il bellissimo c'è (il complottaro da rete ha spesso un rapporto piuttosto sofferto con l'ortografia, anche se sa perfettamente come usare gli smiley).Il MIUR ha deciso allora di contrattaccare, non solo con i soliti comunicati stampa eccetera, ma direttamente sui social.
E così ho scoperto che su Facebook esiste una pagina del Ministero dell'Istruzione che si chiama MI Social e di cui fino a questo momento ero assolutamente ignara.
Su questa pagina è stata pubblicata una formale smentita:
cui seguono ampie citazioni del regolamento vero, rassicurazioni eccetera.
Vale la pena farci un giro per leggere i commenti, che non sono per niente ma per niente convinti.
Corre voce che questo documento sia stato effettivamente redatto da una singola scuola, che poi l'ha modificato.
Un documento redatto da una scuola? A metà Agosto? Lo potevano conoscere al massimo la Dirigenza e la Segreteria. Chi l'avrebbe messo in giro?
Un documento sgrammaticato, per di più: i genitori non potranno prelevare in alcun modo il proprio figlio da scuola che sarà affidato all'autorità sanitaria. Chi gliel'ha data, la licenza media, al redattore di questo capolavoro?
Più ci penso e meno questa storia mi convince.
...e siamo solo al 19 Agosto.
L'anno scolastico sta per cominciare. E, come direbbe la buonanima dell'imperatore Hirohito, la situazione si sta evolvendo in modo non necessariamente favorevole alle nostre truppe.
11 commenti:
Ti confesso che io, nel dubbio, raccomando ai miei figli di prendere aria e sole (con mascherina, ovviamente non al mare) e oggi comprerò il computer nuovo...
Per la fake, è stata condivisa pure da gente che ritenevo sveglia e intelligente. Potenza dei social
Mutatis mutandis agentisque, mi pare che si riproponga lo stesso modello di intervento già sperimentato nella fase della quarantena forzata tra marzo e maggio, che ha contribuito anche a mietere delle vittime: isolamento, intervento del medico di base(al telefono), intervento dell'asl, eventuale ricovero. Intanto nell'attesa dei vari interventi si crepava. Non oso immaginare quello che potrà succedere al minimo malessere degli studenti; se in tempo di pace, gira e rigira si materializzava un'ambulanza del 118 per ogni "minchiata", figurarsi in questo contesto! Ci risparmieremo, forse, in questo scenario le sirene del 118, ma subiremo quelle delle fantomatiche figure di intervento previste dai centomila protocolli.
Secondo me è un misto di fake e di realtà, perché su una cosa posso essere certa (per esperienza MOLTO diretta) e cioè che in questo momento, a mezzo agosto, le scuole stanno effettivamente redigendo tutte le bozze di tutti e molti documenti che vanno scritti e/o aggiornati in funzione emergenza.
Ovviamente vanno approvati dagli organi collegiali, e dunque non andrebbero condivisi nemmeno come bozza con il consiglio di Istituto. Ma poiché ho ben presente quale rispetto per le procedure collegiali e per la trafila normativa ci sia mediamente nelle scuole, non escludo che la bozza possa essere stata mandata ANCHE al presidente del consiglio di Istituto (che è un genitore) e di lì sia venuto fuori il patatrac.
Tralsciando la notizie del prelevamento, che in un primo momento dalle linee guida poteva lasciar intendere proprio quello di cui si preoccupano tanti genitori dato che le famose "procedure ASL" non si conoscevano e probabilmente non si conoscono neanche adesso, il VERO problema è la mascherina in classe per tutte quelle ore e se neanche gli insegnanti capiscono, si informano e si ribellano ai danni che può provocare allora poveri bambini.
Parliamoci Chiaro non serve a nulla indossare quel pezzo d stoffa cinese il virus non VOLA.
Vogliamo parlare dei danni psicologici del distanziamento? I bambini iperattivi? Vabè mi fermo qua.
Chi ha cervello per capire capisca.
Ovviamente sono d'accordo con Melchisedecmel che ha fatto una bella panoramica della situazione che verrà...
Lurkerella non è l'anonimo che ha detto che il virus non vola e se ne dissocia. Attenzione! Lurkerella sa che il virus non ha le ali; neanche i coriandoli le hanno ma è un attimo ritrovarseli nel reggipetto, pur avendo ammirato i carri di carnevale col cappotto addosso. Lurkerella non si aspetta che le mascherine la proteggano da tutto, ma come si dice da noi piutost che gninta l'è mej piutost.
Quindi Lurkerella mette la mascherina e si lava le mani (veramente le mani le lavavo anche prima, quindi forse non vale) senza per questo porgere le terga ai poteri forti, né far parte delle Bimbe di Conte.
Lurkerella è una brutta persona: non baciava nessuno neanche prima, la sua reazione naturale alle strette di mano sarebbe la stessa di Margaret Hale e il pensiero di vedersi sottrarre i fgli adolescenti le ha ridonato il sorriso - per poco, come si è visto. Mai una gioia.
P. S. Quanto detto sopra non impedisce a Lurkerella di strapparsi i capelli lanciando imprecazioni irriferibili al pensiero del prossimo 14 settembre. Anche la prole adolescente si lamenta, cioè si lamenta più del solito, probabilmente per i motivi opposti
@ Dolcezze:
È molto facile ritenere plausibile una fake che corrisponde al tuo modo di pensare, d ogni tanto ci cascano anche siti integerrimi. Io sono diventata molto, molto diffidente... ma un paio di volte l'Ansa ha fregato anche me e così ho imparato a starmene sempre più zitta - il che non è affatto un male.
E sul fatto che qualcuno abbia ritenuto plausibile QUESTO, non resta che concluderne che il livello di fiducia verso lo Stato ha ormai toccato il fondo e anzi da tempo ha cominciato a scavare.
Quanto al computer nuovo per ora non mi serve, ma proverò a informarmi per una telecamera di buon livello... (e se non fossi sul computer fisso, qui metterei qualche smiley davvero preoccupato. Quello simil-urlo di Munk, per esempio)
@ Mel:
Che dire? L'importante è che adesso si crepi molto meno.
Ma certo le mattinate potrebbero risultare piuttosto movimentate, perché è noto che anche prima del Covid la gente aveva una certa tendenza ad ammalarsi, e la scena del ragazzino con l'aria mogia che si misura la febbre in infermeria era abbastanza tipica giù prima...
@ la povna:
Certamente le scuole sono piene di gente che lavora alle cose più varie, e quella che presenti è una possibilità senz'altro valida. Ma il documento mi sembra piuttosto strampalato, ecco. Per quanto, ora che ci penso, un paio di settimane prima della vera chiusura, come ho già raccontato a suo tempo, la Dirigente ci annunciò che le scuole avrebbero chiuso quel giorno, e ce lo disse in base a informazioni ricevute dalla rete di Dirigenti con cui era collegata. Vai a sapere cosa era successo e da dove gli era arrivata la notiziia, ma penso non da Imola Oggi o simili. Voglio dire, la fonte gli sarà sembrata attendibile.
@ Anonimo Davvero Anonimo:
Le mie mascherine non hanno niente di cinese, quelle che porterò a scuola sono in purissimo tessuto italiano stampate a gattini e cucite da una volontaria italiana. Non so se fermano o no il virus (che vola, eccome, o comunque in qualche modo si sposta) ma i due anni in cui ho frequentato molto a fondo le strutture del servizio sanitario nazionale mi hanno portato a sviluppare molta fiducia nelle prescrizioni mediche e a sperimentare pirsonalmente di pirsona che la mascherina è una colossale scocciatura, ma la terapia intensiva, di cui ho avuto modestissimi assaggi, lo è molto di più. Quindi non mi ribellerò e non lascerò ribellare nessuno dei miei alunni per quel che sarà in mio potere, pur consapevole dei danni psicologici del distanziamento e tutto il resto.
In tanti abbiamo fatto i ganzini, a suo tempo, e guardato con blanda disapprovazione tutto il casino fatto da giornali, televisioni e governo per una epidemia che tanto sarebbe stata la solita scempiaggine sopravvalutata come la Sars - e in tanti abbiamo cambiato idea davanti ai bollettini sanitari e ci siamo battuti il petto e ammesso i nostri peccati (nel mio caso solo di pensiero, ho sempre seguito tutte le disposizioni del governo alla lettera).
Non so se le mascherine servono o non servono, ma come disse una collega archivista tanti anni fa davanti a una prescrizione medica dall'apparenza piuttosto strampalata a chi ne metteva appunto in risalto la stravaganza "Sono anch'io dottore, ma in Lettere". Davvero, non sono in grado di valutare e mi rimetto agli addetti ai lavori, esattamente come quando mi rivolgo a un tappezziere.
E finché i contagi continuano a salire, che nessuno si aspetti il benché minimo atto di ribellione da parte mia, se non qualche occasionale moccolo contro la ria sorte!
@ Lurkerella:
Da vari piccoli indizi sospettavo assai che l'Anonimo di sopra non fossi tu - ad esempio, perché di solito ti firmi.
Che dire? Siamo tutti, come dire, abbastanza contrariati. Anche perché è chiaro che al Ministero si aspettavano che i dati continuassero a calare e che quindi il ritorno a scuola sarebbe stato piuttosto normale. Anch'io me lo aspettavo ma non gestisco un ministero, e comunque ho cercato di prepararmi moralmente e di farmi un po' di programmazione double face.
Quanto alla prole adolescente, ha tutta la mia solidarietà anche perché in questi giorni tutti ululano "Oddio, chiudiamo le discoteche sennò i nostri ragazzi non possono tornare a scuola" e loro ci guardano perplessi, percependo visibilmente un vago odor di fregatura...
Comunque dopo aver citato l'imperatore Hirohito e la mia collega passo a un proverbio toscano: "Prima di seppellirlo, aspettiamo che sia morto". C'è sempre tempo per disperarsi, inutile lamentarsi prima del necessario.
Credo anche io che il documento sia strampalato, ma è possibile che una simil-bozza sia uscita da una scuola vera per poi procedere verso il nobile percorso del telefono senza fili. Sul resto, che dire? Tutti vogliamo rientrare, che ci sia parte dei miei concittadini che non riesca a distinguere tra "voler rientrare" e "voler rientrare con dei DPI" lo trovo surreale. E a tutti coloro che mi citano i supermercati aperti ricordo che, per l'appunto, e molto giustamente, in cassa avevano, e hanno, il plexiglas e io (cioè, io no perché non ci vado, ma la io che ci andasse) devo correttamente entrare con apposita mascherina.
Quello che si contesta qui è il malinteso senso di un "come prima" che, ricordo, nell'esperienza umana, esattamente come il "per sempre", tecnicamente non esiste, come ricordava già l'ottimo Eraclito e ancora di più la fisica sperimentale. Et sic est.
Aggiungo che ho particolarmente apprezzato le riflessioni della tua penultima risposta, specie la parte sui dottori in lettere e i tappezzieri, alla quale mi associo. Io sono laureata in lettere, e per questo, mi attengo alle prescrizioni degli esperti, e tra loro, visto che ci sono anche divergenze, a quelli che sono deputati a essere esperti, anche, nella loro materia e come consiglieri politici di sistemi complessi (che questo sono, anche, è bene ricordarlo, la OMS e l'ISS - ché essere virologi nel proprio studio o essere virologi con esperienza di gestione di sistema complessi non è la stessa cosa, checché ne possiamo pensare io e il mio tappezziere).
Peraltro, io mi chiamo 'povna e insegno lettere, e dunque chiunque può verificare dall'alto di quale competenza avvengono le mie affermazioni - cosa che piacerebbe avere anche di chi fa affermazioni perentorie senza bibliografia.
Infine, volevo ringraziare Lurkerella per l'immagine dei coriandoli che, senza appropriarmene, tuttavia riuserò perché è perfetta.
Eh, i coriandoli, sì... ma signori, vogliamo parlare dei peli di gatto? Quelli non solo non volano, ma in teoria nemmeno sono dotati di vita o intelligenza propria, eppure quanto a volare...
@ la povna prego! Devo l'immagine dei coriandoli a un meme con due tizi che si sternutiscono in faccia a vicenda, con o senza mascherina: illuminante ma incompatibile con la raffinata atmosfera heian che tanto amiamo. Utilizzabile liberamente, da chiunque, visto che anche del meme esistono varie versioni.
Non ho idea di come andrà l'anno, credo che avremo bisogno di prudenza e buonsenso. E di soldi da spendere con criterio.
I peli di gatto hanno ali e occhi, visto che quelli scuri si appoggiano sulle superfici chiare e viceversa Lurkerella
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