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giovedì 6 agosto 2020

Tu be or not tu be? (le vie per l'aggiornamento di noi insegnanti sono infinite)


Tanti e tanti anni fa, YouTube per me era uno strano luogo informatico ove stranissima gente caricava stranissimi video dove, in strane classi, taluni alunni picchiavano compagni disabili, attività invero assai scortese, oltre che singolarmente stupida, e disapprovando il tutto evitavo con cura di accostarmi a sì barbaro strumento informatico.
Un bel giorno però un amico delle Brigate Takahashi condivise su Facebook il video della sigla di un qualche anime.
I miei occhi si illuminarono. 
Sigle di anime? C'erano anche le sigle degli anime su YouTube?
Mi precipitai tosto, e passai un lieto pomeriggio riguardandomi un sacco di sigle italiane e pure giapponesi. In un attacco di nostalgia mi caricai perfino qualche sigla francese.
Soltanto qualche giorno dopo (non sono mai stata molto sveglia) mi venne in mente che, forse, se c'erano le sigle dei cartoni giapponesi magari c'erano anche canzoni di altro tipo, e controllai.
C'erano, oh se c'erano.
Così YouTube divenne per me un carissimo amico, dove potevo ascoltarmi tutte le canzoni che volevo. A quei tempi c'erano solo canzoni, o comunque video di pochi minuti.
Ma poi dalle canzoni si passò ai dischi completi e qualcuno cominciò a caricare anche intere sinfonie, atti di opere...
Opere intere. Concerti dal vivo. Tanti, tantissimi concerti dal vivo. Dove spesso la musica veniva meglio che su disco.
YouTube diventò così la mia colonna sonora: quando lavoravo al computer mi sceglievo un qualche concerto e lavoravo (...oppure facevo qualche videogioco).
Una meraviglia.
Col tempo una casualissima segnalazione di LaNoisette mi spinse verso le conferenze di Alessandro Barbero. Quelle non le potevo mettere come sottofondo quando scrivevo, ma mentre stiravo o facevo le pulizie sì, e così finii per alternarle alle trasmissioni di Radio Radicale, che ha una programmazione molto interessante per me, ma quanto a storia medievale non è che abbia molto da dire.

Poi arrivò il tempo della malattia, e mi ritrovai a esplorare YouTube più a fondo.
Conoscevo già i video sui gatti, ma nonostante il grande amore che nutro per questi bellissimi felini, non è che i video di gatti mi interessino molto: dopotutto ho in casa tre gatte che mi forniscono dal vivo tutti i video che voglio e posso guardarle per ore senza stancarmi gli occhi.
Cominciai a spulciare video di cucina: mangiavo poco e non avevo mai fame, ma sognavo un tempo in cui mi sarei rimessa a cucinare e imparai un sacco di cose.  
Poi rispolverai tutti i miei grandi amori: video sui cartoni animati, video su Tolkien, video di pubblicità dei tempi andati. Puntate di sceneggiati. Brani di film. Brani di film in inglese.
E naturalmente scoprii l'infinito mondo degli YouTuber.
Sono, costoro, stranissimi individui che aprono canali e fanno infinite infinità di video dalla loro cameretta per parlare dei loro argomenti preferiti. Spesso sono giovani, a volte giovanissimi, ma mica tutti.
Alcuni sono di una noia mortale, alcuni usano quaranta minuti per dire cose che qualsiasi persona normale sintetizzerebbe in meno di tre, alcuni sono bravissimi. Essi tengono non dei blog, come usava un tempo, ma dei vlog (=video blog).
Video sul fantasy, video sul cinema, video sui libri - recensione di libri, presentazioni di libri, video che ti spiegano come fare a leggere cento libri in un anno, video dove presentano la loro libreria o tirano fuori le casse dei loro ultimi acquisti, video dove parlano della dipendenza dal comprare troppi libri e come curarla, video dove parlavano del loro rapporto con i libri.
Video sul femminismo. Video di politica. Video di economia.
Video di vlogger che parlavano di altri vlogger (ci sono canali interi di vlogger che sparlano di altri vlogger, soprattutto di quelli più famosi. Ne ho beccato uno che era la più noiosa persona dell'universo e sparlava orribilmente di gente assai brava e soprattutto brillante che era un piacere ascoltare anche quando ti leggevano la lista della spesa. Bah.)
Scoprii qualcosa sull'affascinante mondo della monetizzazione, ovvero dell'arte di ricevere soldi dalla pubblicità che YouTube carica sui video, e imparai così che un sacco di gente prende i suoi bravi soldini dal suo canale YouTube. E tutto ciò mi affascinò molto e mi spinse a iscrivermi ai canali che mi piacevano, onde contribuire a sovvenzionarli.
Soprattutto imparai che YouTube è meglio del pozzo di san Patrizio, e qualsiasi argomento di cui mi pungesse vaghezza di sentir parlare lì c'era. Non sempre trattato nel modo che avrei voluto, ma spesso sì.
Così, quando arrivò il tempo della Didattica a Distanza ignorai spocchiosamente l'elenco di fonti gentilmente fornito dalle varie case editrici, dal MIUR e da quant'altri e andai su YouTube.
La Rivoluzione Francese in sette minuti? C'era.
L'Albania in quattro minuti? C'era.
La muraglia cinese in tutto il suo splendore? C'era.
Il PIL spiegato semplice in tre minuti? C'era.
Ma chi è che faceva tutte queste belle cose?

Prima risposta: gli insegnanti. Ho scoperto che ampi stormi di insegnanti avevano aperto canali dove caricavano lezioni, ripassi, sintesi con slide eccetera. 
No, non avevano cominciato per la Didattica a Distanza, lo facevano da qualche anno. Infatti sotto certi video c'erano i saluti al prof di turno e i commenti di qualche ospite occasionale che ringraziava (compresi i miei, quando il lavoro mi sembrava fatto bene, cioè spesso).
E dunque ecco perché la Didattica a Distanza ha funzionato così bene, in certi casi: c'erano insegnanti che ci lavoravano da anni. Alla faccia delle critiche di tanti giornalisti sui docenti giurassici che non sapevano nemmeno accendere un computer. Evidentemente qualcuno lo sapeva accendere e sapeva anche fare qualcosina in più. Ho trovato perfino un video che riassumeva in modo molto chiaro le guerre iugoslave degli anni 90.
Lezioni lunghe, lezioni brevi, lezioni mignon, e parecchie fatte molto ma molto bene. I miei video preferiti erano quelli mignon, dai tre ai sette minuti, dove il docente di turno non ci metteva la faccia ma caricava invece slide e foto.

Seconda risposta: gli amanti del genere e i cultori della materia. Ci sono un sacco di blogger che caricano video dei loro viaggi, con tanto di riassunti degli stati e dei monumenti. Molto, molto comodo.
Ma ci sono anche gli amanti della geografia, sia di quella fisica che di quella politica. Gente che si diverte a fare video sulla Transnistria e sull'Uzbekistan - e sono molto più chiari, precisi e aggiornati delle fumose spiegazioni che si trovano (quando pur si trovano) nei manuali di geografia; o, se per questo, dei video didattici preparati dalle case editrici -  delle robe dove, ad esempio, due ragazzi di punto in bianco si mettono a parlare della Rivoluzione Americana e uno la spiega all'altro con una legnosità che farebbe onore a una trave in noce.
E gli amanti della storia, o dell'economia. Gente che si diletta a fare piccoli video dove racconta la storia dell'Invincibile Armata o dell'inizio della Guerra dei Cent'anni, uno più adorabile dell'altro. Geologi. Paleontologi. Archeologi. Musicologi. Anime gentili prontissime a illuminare tutti i dubbi che attanagliano il docente. Creature adorabili che analizzano questo o quel film per decidere se la ricostruzione storica è valida o meno. 
Divulgatori, tendono a definirsi. Angeli del cielo, li chiamo in cuor mio.
Sì, certo, su YouTube c'è anche un sacco di fuffa. Anche nei manuali di scuola, purtroppo. Comunque, se sulla Transnistria bevo riconoscente qualsiasi scempiaggine decidano di rifilarmi e posso rimettermi solo al loro buon cuore e alla loro onestà, per la Guerra dei Cent'anni ritengo di avere coordinate bastevoli per rendermi conto se il canale è affidabile o meno - e comunque si possono fare anche dei controllo incrociati (anche se le informazioni disponibili in italiano sulla Transnistria, in rete come fuori, sono pochine. Ma quello è un caso in cui Radio Radicale potrebbe forse soccorrermi).

Così questa estate sto curando il mio aggiornamento su YouTube, approfittandone per riempire tante piccole lacune. 
Per esempio giusto ieri ho scoperto che la spedizione dell'Invincibile Armata andò così male perché era stata organizzata singolarmente male - ma, a dire il vero, ne ero convintissima anche prima.


8 commenti:

Melchisedec ha detto...

Proprio così. YouTube è un’enciclopedia. Lo uso per spasso personale(cucina, pollice verde, musica) e l’ho usato per la scuola. Ci sono moltissimi video pregevoli e assai utili, che anch’io ho fatto circolare tra gli studenti. Per la parte trasmissiva la Dad anche grazie a YouTube ha funzionato bene; resta il nodo della ricezione/ verifica/valutazione, sebbene poi chi sa davvero adoperare le armi del mestiere riesca ugualmente a capire cosa gli studenti abbiano appreso.

la povna ha detto...

Io ne ho fatto un numeretto, per le mie classi, durante le attività domiciliari, e le ho caricate sul canale che già avevo per i video relativi ai progetti di educazione civica. Hanno funzionato abbastanza bene, specie perché parlavo a un destinatario specifico, nonostante l'argomento fosse generale. Spesso li ho uniti a video di Power of Knowledge che, se non conosci, ti consiglio. Io ho fatto in tempo a iscrivermi gratuitamente, ora credo ci siano solo i demo gratis, ma vale uno sguardo comunque, anche perché secondo me a breve dovrebbero fare l'accordo con la carta del docente.

Romolo ha detto...

effettivamente ci sono un sacco di cose interessanti. Anche io ascolto soprattutto concerti dal vivo (rock anni 60 e 70)

Zimisce ha detto...

Be', se hai cominciato con le sigle degli anime e hai continuato con la storia medievale, non potrai che apprezzare questo piccolo capolavoro:

https://youtu.be/QRRQQVK6nV8

minty ha detto...

Non sentivo parlare delle Brigate Takahashi dai tempi di it.arti.cartoni su Usenet! XD Mi sa che per un po' ho frequentato anche il loro canale chat su IRC, anche se io ero più squadra-Leiji-Matsumoto ;)

Devo la mia scoperta di Youtube come fonte eterna di diletto, ormai alcuni anni fa, ai miei cuginetti di 20 anni più giovani di me. Mio cugino mi ha mostrato le critiche cinematografiche trash di Yotobi e le parodie dei Pantellas, dopodiché io ho cominciato l'esplorazione e, ben presto, mi sono annidata nella nicchia di booktuber, asmr, divulgatori e un po' di gattini che tuttora mi accoglie. Anzi, posso dire che forse ormai abuso un po' del mezzo, passandoci davvero troppo tempo sopra (il meme con la faccia di Hagrid che hai messo a inizio post è piuttosto realistico, purtroppo XD).
Speriamo che il miracolo si mantenga: purtroppo le politiche degli ultimi anni della piattaforma stanno sfavorendo pesantemente i creator che di Youtube avevano fatto un lavoro, col risultato che molti si stanno trasferendo altrove o stanno cambiando il tipo di "prodotto" in maniera anche sostanziale :-\

Filippo ha detto...

Io salvo in continuazione video in cui parla Travaglio, video in cui sono intervistati registi e attori americani, video con spezzoni di serie televisive, TED talk, ecc. ma poi non li guardo mai! I video brevi sui fatti storici mi servirebbero... Comunque sì, Youtube è piuttosto fico. I video sugli animali che fanno amicizia tra loro sono l'ideale per la sera è stanco.

Fatevi i Gatti Vostri ha detto...

Buon Ferragosto alla cara Murasaki, c'è qualcuno che come te ama il tubo e scarica a non finire, per lo più trova marchingegni strani, sistemi per assemblare le batterie per una bici elettrica, fare uno sbattiuova con un vecchio ventilatore. Il nome non te lo dico tanto lo sai.
Un abbraccio

Holly

p.s. da domani riprendiamo con i films

Murasaki ha detto...

Grazie a tutti per i commenti e scusate il ritardo, in questi giorni sono stata parecchio a giro e la nuova interfaccia dai computer esterni... bah, si spera di abituarsi.

@ Mel:
Esatto, una vera enciclopedia! Utilissima per la DaD, soprattutto con i video brevi, che si possono guardare con comodo a casa invece di rodicare il tempo delle ore in classe. Che comunque con la DaD non ci sono.

@ la povna:
grazie per la segnalazione ^_^

@ Romolo:
Ah, i concerti rock dal vivo sono bellissimi. La musica dal vivo in generale è quasi sempre meglio, e con UouTube puoi vedere anche tutto quello a cui non hai potuto assistere, talvolta con delle bellissime sorprese.

@ Zimisce:
Ma GRAZIE, è assolutamente fantastico! La fusione di cliché anime e di cultura bizantina è assolutamente spassosa, molto più della lagna che fecero a suo tempo sulla Tavola Rotonda e che mi fece venire il latte alle ginocchia, tanto che piantai la serie quasi subito.

@ Lurkerella:
Guarda guarda, forse ci siamo già incrociate, almeno da lontano, su it.arti.cartoni (anche se stavo soprattutto sul newsgroup della Takahashi, che era diventato un po' la mia casa). All'epoca ero già Murasaki.
L'immagine di Hagrid rispecchia perfettamente il mio rapporto con YouTube. Ai tempi della malattia con relativa interminabile convalescenza però potevo starci senza il minimo senso di colpa, perché tanto non avevo molto altro da fare.Adesso cerco di darmi dei limiti. Nessun problema a risopettarli quando guardo dei video seri e culturali, ma appena accosto il ricco versante dello Scazzo, allora son dolori... e lo accosto SEMPRE "Dài, un piccolo video ricreativo per rilassarmi un po'", e cinque ore dopo...
Intanto mi godo quel che c'è, poi quando le cose cambieranno vedremo. La rete non ci lascia mai orfani, il problema dal mio punto di vista è che la giornata ha soltanto 24 ore.

@ Filippo:
Ah, QUELLA è una trappola. Io non salvo mai niente e non scarico nulla per principio, ma sul tablet ho preso la malsana abitudine di fermare dei video "che guarderò dopo con comodo". Risultato: c'è roba che aspetta da mesi di essere guardata :(

@ Fatevi i Gatti Vostri versione Holly:
Grazie per gli auguri! E un sospetto: non è che il misterioso individuo che mi descrivi OGNI TANTO si metta a guardare anche i malefini tutorial, dove ti spiegano come fare TUTTO, in cerca di ispirazione? Può essere? Forse?