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domenica 26 marzo 2023

Finalmente un uso valido per i banchi a rotelle!


Nelle ultime settimane con la Seconda Sfigata abbiamo passato molto tempo nell'Aula Magna, non solo per vedere film: infatti, ora che è arrivata la primavera, anche se nelle prime ore della mattinata la nebbia di St. Mary Mead continua a fare il suo onesto lavoro con grandissima dedizione, già dopo le dieci un bel sole rallegra le nostre aule. 
Questo porta al consueto lamento "Prof, fa caldo, non potremmo spengere i termosifoni?". 
Ma ebbene no, non possiamo. Dopo una lunga lotta col Comune infatti abbiamo finalmente ottenuto di avere dei rubinetti per i nostri radiatori, che però non in tutte le aule funzionano. In teoria spengere i radiatori è semplicissimo: basta ruotare la manopola e fermarla allo zero, oppure meglio ancora al fiocco di neve - e qualche radiatore in effetti si spenge. Ma non quelli delle aule di Lettere, al secondo piano.
Lo ammetto: non avrei creduto possibile che, proprio in questo inverno in cui il Comune ha furiosamente curato il risparmio energetico, mandandoci in classe a tastoni in corridoi senza luce, esortandoci ad accendere dette luci nelle aule il meno possibile e promettendo aule fresche, ci sarebbe stato il problema di spengere i radiatori in primavera, quando i ragazzi bollono e il sole splende sui nostri doppi vetri isolanti, che in base all'effetto-serra fan passare comunque un bel calduccio. 
E tuttavia i radiatori nelle aule di Lettere non si spengono. E tutto ciò non c'entra assolutamente nulla con l'argomento del post ma ho voluto raccontarlo lo stesso perché mi sembra piuttosto perverso e degno di nota.
Ad ogni modo il sole splendente ha un altro effetto nelle classi: le LIM sbiadiscono e proiettano ectoplasmi. In effetti sono ormai vecchiotte, e comunque con le LIM ci vogliono delle tende scure che, vai a capire perché, sono state montate in una sola aula.
Il problema sembra destinato a risolversi in tempi brevi, perché da qualche anno per le scuole hanno cominciato a montare degli splendidi schermi  che permettono di vedere benissimo anche col sole - come normali schermi di computer, insomma - ma misteriosamente questi schermi, che pure han cominciato ad arrivare, per il momento sono stati dati alle aule del piano terra, dove fanno lingue straniere e materie scientifiche, e al piano superiore ne abbiamo solo uno, in Aula Magna.
In Aula Magna abbiamo altresì anche famigerati banchi a rotelle (che si spera emigrino al più presto, ma fino all'anno prossimo temo che non se ne parli). Così, quando andiamo a vedere non soltanto film (e in questo mese ci è capitato di vederne parecchi) ma anche, più semplicemente, immagini e video di vario genere, tutti i ragazzi si precipitano festosi sui banchi per giocare all'autoscontro.
Ora, io non ho nulla contro un po' di autoscontro mentre l'insegnante pasticcia sul computer per avviare il film o il documentario o accedere alla piattaforma dove ha posizionato le varie slide, se non fosse che quei banchi sono una vera iattura e tra i loro numerosi difetti hanno anche quello di essere molto instabili - e non è colpa solo dei ragazzi che si muovono in modo troppo irruento, perché anche noi insegnanti ci ritroviamo a terra all'improvviso anche compiendo movimenti assai moderati - e insomma ho finito per vietare l'autoscontro se non per quei brevissimi istanti in cui non riesco a fermarli.
Ma la Seconda Sfigata è dotata di una notevole inventiva e, un giorno in cui ero particolarmente impegnata a cercare di caricare un film e metterlo a schermo intero - operazione banalissima ma che, probabilmente per effetto della celebre Maledizione di St. Mary Mead quel giorno si rivelava molto complicata - ha escogitato un nuovo e finalmente valido uso per quei banchi,  ovvero il trenino.
Comporlo è molto semplice: i ragazzi formano il trenino attaccandosi con le mani al primo che passa, mentre alla guida c'è qualcuno in piedi che tira e dà la direzione. Il trenino si snoda allegramente per l'Aula Magna, nel gran divertimento generale, tutti ridono e gridano come pazzi e il capotreno si lancia in curve e serpentoni. La cosa notevole è che, condotti in sì strano modo, che mai e poi mai credo che il disegnatore di quegli aggeggi aveva previsto o immaginato, i banchi diventano perfettamente stabili e si muovono in scioltezza - probabilmete  per una qualche questione collegata alla distribuzione dei pesi.
Dunque la classe socializza, tutti si divertono (tranne l'insegnante che non riesce a caricare il film), si crea una piacevolissima atmosfera conviviale e nessuno rischia di farsi male. Unico inconveniente: se entrasse un qualsiasi adulto, di sicuro disapproverebbe; ma speriamo che non succeda e se succede pazienza.
Così ogni seduta in Aula Magna è accolta con entusiasmo nonché preceduta e conclusa da uno splendido trenino.
Tutto ciò dimostra una volta di più che non esiste oggetto, per quanto all'apparenza di scarso valore o mal costruito, che non possa trovare un suo utilizzo e una ragion d'essere, e peccato davvero averla scoperta soltanto ora.

5 commenti:

Filippo ha detto...

La maledizione di St. Mary Mead continua, schermi interi, tende, termosifoni... tutto congiura contro la salute mentale della armata di buoni propositi docente. L’idea del trenino devo dire è geniale, non si può non guardarla con sorriso, questa Seconda Sfigata qualche merito potrà sempre dire di averlo avuto!

Pellegrina ha detto...

Gli adulti barbogi leviamoli di mezzo. P.

Elena ha detto...

Aggancio perfetto per una lezione di fisica! Oppure no... lasciamoli divertire in pace 😅

Dolcezze ha detto...

Un trenino non ha mai fatto male a nessuno!
Bentornata! Cominciavo a preoccuparmi della tua assenza

Murasaki ha detto...

@ Filippo:
In realtà la Seconda Sfigata deve il suo soprannome al fatto di essersi ritrovata a fare la didattica a distanza al terzo giorno di scuola - che come approccio alla scuola media, ne converrai, non è molto bello. Alle altre prime le cose andarono molto meglio: sperimentarono anche loro la didattica a distanza, ma eravamo ormai sotto Natale - per il resto, è una classe piuttosto rispettabile.
Quanto alla maledizione di St. Mary Mead ebbene sì, sembra ancora piuttosto rigogliosa.

@ Pellegrina:
O meglio ancora non lasciamoli nemmeno entrare!

@ Elena:
Concordo, e in tutti i casi una lezione di fisica non saprei proprio fargliela!

@ Dolcezze:
Immagino che non dovrei dirlo a te ma è un periodo piuttosto pieno e la sera, semplicemente, crollo :(