Alla scuola media di St. Mary Mead siamo stanchi. Anzi, nemmeno stanchi.
Sfiniti, accasciati, sopraffatti, inebetiti, appiattiti, spalmati.
Sfiniti, accasciati, sopraffatti, inebetiti, appiattiti, spalmati.
Eppure non andiamo a spaccare pietre, non spostiamo travi, non scarichiamo navi, non trasportiamo casse piene di metallo.
Ma siamo stanchi, tutti stanchi, come nella vecchia pubblicità della Permaflex che non riesco a ritrovare in rete, dove una sorta di relitto umano con enormi occhiaie e un berretto da notte in testa vagava cantando con voce assonnata "sono stanco / tutto stanco" sull'aria di una celebre (all'epoca) canzone di Bruno Martino. A lui bastava un materasso Permaflex per riprendersi, noi abbiamo tutti (immagino) materassi piuttosto confortevoli e di ottima fattura ma lo stesso siamo stanchi in modo irreale. Immagino si tratti di stanchezza psicologica dovuta soprattutto al fatto che, tra positivi vecchi e nuovi, sostituzioni vecchie e nuove, avvisi vecchi e nuovi eccetera non ci rimane tempo né disponibilità mentale per preparare delle lezioni decenti (i ragazzi comunque non sembrano avvertire la differenza, e reagiscono esattamente nello stesso modo di sempre, e anche questo forse è un aspetto interessante. Oppure siamo noi che siamo troppo stanchi per notare qualche differenza).
Certo, la fine del quadrimestre è sempre un momento critico e porta un carico di lavoro supplementare, e in più abbiamo avuto una serie di imprevisti di vario tipo, non solo e non tutti direttamente collegabili alla pandemia. Massantocielo, siamo davvero ridotti male.
Arriva il pomeriggio degli scrutini della mia sezione. Ci mettiamo tutti alle nostre postazioni; per una serie di motivi io sono a scuola, con l'unica distrazione di una mug d'acqua fresca da bere a piccoli sorsi - insomma, nessuna motivo di distrazione, nemmeno le gatte sullo sfondo che si lamentano per questo, per quello o perché perdo tempo al computer.
Gli scrutini della Prima Sfigata si svolgono tranquillamente, anche se da qualche parte del mio inconscio mi punge la vaga impressione che Qualcosa è stato trascurato - ma è una sensazione troppo vaga per affiorare davvero in superficie. Riaffiora per una frazione di secondo ogni tanto, ma mai per un tempo abbastanza lungo perché riesca a realizzarla davvero. Del resto, si sa, sono stanca e i miei riflessi sono allentati.
Arriviamo alla Terza Chiassosa, dove c'è il problema di Sailormoon, di nuovo sparita dai nostri radar con la solita carrellata di scuse e di tamponi sempre negativi - e mentre sorseggio la mia mug di acqua fresca qualcuno osserva "Ma come mai Sailormoon ha delle assenze così basse, se non la vediamo quasi mai?".
E' vero, scopriamo con grande stupore. E tutti a dare la colpa al Perfido Argo che fa sempre casino, e dove andremo a finire di questo passo signora mia. Poi qualcuno osserva che nelle viscere di Argo la scheda dell'alunna registra invece un numero di assenze tanto alto quanto credibile, e allora sì, è proprio un problema di Argo che non riesce nemmeno ad essere d'accordo con sé stesso, e davvero dove andremo a finire di questo passo, signora mia?
Mentre continuo a sorseggiare perplessa la mia tazzetta d'acqua fresca, di nuovo il mio inconscio mi punge con un vago sospetto di qualcosa... ma sono troppo stanca per registrarlo a livello consapevole finché qualcuno osserva "Un momento, ma qui siamo sulla scheda di Sailor Mercury, che ha delle assenze molto basse perché in effetti ha sempre frequentato regolarmente".
Guardiamo aggghiacciate.
Ebbene sì, stavamo stravolgendo completamente il quadro assenze di una alunna che non ha problemi di sorta, appioppandole una valanga di assenze non sue. E così scopro che ciò che pungeva vagamente la mia coscienza era l'aver visto che in cima alla scheda che stavamo massacrando a colpi di assenze era apparso più e più volte il nome di Sailor Mercury.
Lo sventurato compilatore corregge di nuovo sotto dettatura del coordinatore, prendiamo atto che il povero Argo una volta tanto sta facendo regolarmente il suo dovere e ci infiliamo tutti la nostra regolamentare busta di carta pagliata sulla testa per poi strisciare verso l'alunno successivo sentendoci, tutti, una gran manica di idioti (senza offesa per gli idioti, è solo un modo di dire).
Alla fine torno a casa (molto stanca, e chi l'avrebbe mai detto?), saluto le gatte, faccio un salto in rete ascoltando le ultime notizie, poi guardo distrattamente la posta della scuola...
E scopro una lettera della Responsabile Informatica: ci siamo dimenticati, niente meno, che di sigillare i giudizi. Costei chiede che li sigillino i coordinatori. E' una operazione veloce, basta pigiare un tasto, ma siccome è la prima volta che lo pigio, quel tasto, prima chiamo la Responsabile per una conferma, vai a sapere cosa succede se sigillo e tra due ore arriva l'avviso che no, non avremmo dovuto sigillare (capita spesso, da noi, che ci venga chiesto di fare una determinata operazione e due ore dopo salta fuori che non dovevamo farla perché nel frattempo Qualcuno dall'alto ha cambiato idea).
Invece no, è tutto regolare e devo sigillare. Così sigillo e decido che è tempo di andare a riposare insieme a un buon libro.
E tra una pagina e l'altra del libro rifletto.
Sono sei anni che facciamo gli scrutini col registro elettronico, che è sempre stato Argo - e, purché ci sia il collegamento in rete, si tratta di una procedura tutto sommato piuttosto rapida e sensata. E in questi sei anni abbiamo sempre sigillato quel che si doveva sigillare prima di chiudere lo scrutinio. In questi sei anni abbiamo cambiato diversi insegnanti, ma i due che gestivano gli scrutini di tutto il plesso sono sempre stati gli stessi, e non hanno mai perso un colpo.
La Preside era presente, e anche lei ha fatto ormai diversi scrutini con Argo - anche scrutini da remoto, ahimé.
Cioè, non avevamo l'ombra di una scusa o di un attenuante, se non quella di essere forse stanchi, ma di sicuro di fuori più di un tetto a pannelli solari.
E insomma cosa ne sarà di quei poveri ragazzi che ci sono stati dati in custodia, o dovrei piuttosto dire in balìa, davvero non so.
2 commenti:
Non c’è solo stanchezza, secondo me è proprio lo scrutinio in sé a creare una specie di nebbia mentale. Uno dei consigli mi ha fatto sbalestrare di brutto… 😂
No, per fortuna questo problema non l'abbiamo avuto - almeno, non quest'anno.
Quanto alla nebbia mentale, va pur riconosciuto che non ci mancava davvero!
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