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sabato 2 gennaio 2021

Desideri per l'anno nuovo - Un anno dopo (post autobiografico)


Capita sovente anche a me di stilare liste di buoni proponimenti e desideri per l'anno nuovo.
Di solito non le metto sul blog, ma l'anno scorso, morsa da non so quale tarantola, stilai una listarella di desideri per la scuola, idealmente indirizzata alla nostra nuova ministra: proprio quella Lucia Azzolina che durante l'anno è stata tante volte in cima ai pensieri di tutti noi che siamo coinvolti nel comparto scuola: alunni, genitori di alunni, presidi, insegnanti eccetera.
In effetti erano richieste valide, ma nemmeno io immaginavo quanto fossero adeguati all'anno che stava arrivando: belle scuole spaziose, insegnanti reclutati con metodi coerenti e in tempi ragionevoli, presidi sennati, maggior numero di custodi, miglior compenso per i coordinatori, ma soprattutto che per favore smettessero di dirci come si sarebbe svolto l'esame di Stato all'ultimo momento.
Non avevo pensato a suggerire pratiche virtuose per avviare l'anno scolastico in modo decoroso: nel mio demenziale e perenne ottimismo pensavo che quello comunque fosse un punto già abbastanza avviato. Niente mi lasciava immaginare che proprio per l'avvio dell'anno scolastico 2020/2021 il Ministero avrebbe dato il peggio del gran peggio che aveva in sé. 
Di solito l'anno scolastico in arrivo viene organizzato a partire dalla fine del precedente - di solito con qualche ritardo e inciampo, ma non in modo troppo disastroso. Ma quest'anno, quando si è cominciato già a metà Marzo a farneticare di "preparare il nuovo anno scolastico perché fosse bello, perfetto, il migliore degli anni scolastici possibili, ché c'era da recuperare buona parte del precedente", devo dire che il Premio Avvio del Cazzo dell'Anno Scolastico ha toccato punte di virtuosismo veramente notevoli, in particolare con la deliziosa idea di avviare un nuovo sistema di nomine per le cattedre scoperte, con insegnanti arrivati dopo tre, quattro, sei e sette settimane - il tutto perché - incredibile ma vero - il nuovo sistema di reclutamento informatico aveva qualche margine di criticità nel suo funzionamento. Davvero strano, va detto, perché  in un paese minuziosamente organizzato e metodico come l'Italia, quando avvii una novità, di solito va tutto alla perfezione, è cosa nota.
E sorvoliamo sul personale aggiuntivo, il cosiddetto "personale COVID" che è arrivato a pezzi e bocconi, quando è arrivato e se è arrivato.
Sorvoliamo altresì pietosamente anche sulla complessa saga dei banchi nuovi, con o senza rotelle che fossero, e sulle mascherine per alunni e docenti che han cominciato ad arrivare con una certa regolarità solo a Novembre - immagino anche perché, essendo le superiori ormai chiuse, erano più agevoli da distribuire.

Ancor peggio mi andò con la lista di proponimenti, che però tenni ben custodita nel mio diario perché, infine, interessava soltanto me e i miei cari: uscivo da una lunga e debilitante malattia ed ero molto affamata di vita sociale e soprattutto di piacevoli eventi più o meno culturali. Perciò mi feci una bella lista che comprendeva per ogni mese una media di almeno due film e un concerto dal vivo, due o tre cene fuori con gli amici, possibilmente a ristoranti etnici, qualche conferenza di vario argomento (nella mia zona se ne fanno di molto interessanti - o, per meglio dire, se ne facevano) molti mercatini, qualche saga di paese durante l'estate, giri di shopping a Firenze per esaminare nel dettaglio tutti i nuovi negozi spuntati nel centro e altrove negli anni della mia malattia - tra l'altro ero desiderosa di testimoniare, a chi tanto mi aveva aiutato, la mia riconoscenza con qualche grazioso oggettino scelto con cura tra miriadi di possibilità - e perfino ritornare alla Settimana di Studi sull'Alto Medioevo a Spoleto per rinfrescare un po' il mio Alto Medioevo, ormai coperto da quasi tre decenni di polvere; c'era addirittura un vecchio progetto con delle amiche per un fine settimana a Londra, rimandato dalla mia malattia e ormai incombente perché la Brexit bussava alle porte.
Sappiamo com'è andata a finire, anche se nei primi due mesi tenni fede a sì fitta agenda.

Mi guarderò bene dunque dallo stilare, sia pur privatamente, liste di desideri, richieste e proponimenti, anche perché detta lista non osa andare più in là di una buona quota di didattica in presenza e alla possibilità di accedere almeno ai negozi di Lungacque, che non saranno all'altezza di quelli di Firenze o della Mostra dell'Artigianato, ma che mi permetterebbero comunque di rinfrescare un po' il guardaroba. Per quel che riguarda i concerti, c'è sempre YouTube con quelli già fatti, e per i film ho avviato un recupero di certi vecchi e nuovi classici di cui la biblioteca di paese è abbastanza fornita.
E visto che il nuovo lockdown ha regole un po' meno feroci di quello della scorsa primavera, potrei avviare un programma di passeggiate a piedi, visto che la mia zona è ricca di pregevoli itinerari - se smette di piovere, soprattutto.

Desideri moderati e aspettative ridotte, e vivere nascostamente. Mai come quest'anno il progetto di vita di Epicuro appare attuale.
E dunque blandi auguri a tutti per un 2021 che raggiunga almeno punte di una moderata decenza.
Al di là di questo, non oso spingermi.

10 commenti:

la povna ha detto...

Effettivamente leggere la tua listarella un anno dopo fa l'effetto di una profezia ancora più autoavverantesi del solito. Vale la pena di ricordare che la risposta ideale di Azzolina, il suo primo atto, a gennaio, fu di nominare motu proprio Max Bruschi (sì, quello di Gelmini) come Direttore generale, con tutto il suo staff al seguito. Ma ovviamente tutti quelli che erano tanto occupati a rimpiangere e compiangere il sì bel gesto di Fioramonti non se ne sono nemmeno accorti (Fioramonti che nulla era se non il sottosegretario dell'ex ministro Bussetti, e del quale la nostra attuale ministra era sottosegretaria, giusto così, sempre per la precisione e la memoria).
Io sì, ed ebbi conferma di quello che avevo pensato a partire dal 27 dicembre 2019. Ma devo dire che la ministra è riuscita a superare ogni mia aspettativa.

Buon 2021, Murasaki. E grazie per lo sguardo che ci regali coi tuoi post.

Pellegrina ha detto...

Ah, ok difficile fare progetti, indubbiamente, però abbiamo capito che Conte lo hanno scaricato proprio tutti pure a Bruxelles - del resto gli ha dato la riforma MES e preso i prestiti della Commissione segretando le condizioni, adesso può finire al meglio il suo compito accollandosi tutta la rabbia di una gestione indecente ma non certo solitaria della pandemia - e di conseguenza la ministra « gommosa » palesa persino lei qualche manchevolezza.

Per il resto le Settimane sull’Alto medioevo avrei sempre voluto vederle, per capire meglio un periodo di cui ho studiato qualcosa solo a scuola e suppongo che lo stato delle conoscenze sia cambiato molto da allora quando oltretutto lo stato di aggiornamento dei miei prof era tutto da verificare; ho appena letto un Ken Follett ambientato verso la fine di quel periodo e la curiosità è rinata. Il libro è così così e sospetto con forti anacronismi (la sifilide, per dirne una) ma ha un aspetto molto riuscito ed è lo spaesamento provocato dal presentare come ovvio un mondo retto da costumi molto lontani dai nostri (struttura familiare, suicidio degli anziani, abitazioni ecc.). Purtroppo ciò dura solo per la prima parte, poi diventa più scontato.

Quanto all’Inghilterra, a meno che la scelta di non andarvi sia dovuta a un legittimo boicottaggio del singolo contro la scelta UK di uscire dalla UE, la Brexit non impedisce a nessuno di tornarvi in visita: i turisti portano soldi e è molto difficile che questo fenomeno sia proibito. Prova ne sia che nella mia famiglia tre generazioni son andate a Londra a imparare l’inglese quando di Maastricht non si parlava nemmeno. Forse può essere una seccatura farsi il passaporto con i dati biometrici (io ad esempio non ho mai voluto perché ‘sta storia di lasciare le impronte digitali non mi piace) ma questa è una graziosa eredità ‘mmeregana post 11 settembre per cui bisogna rivolgersi a loro che l’hanno imposta urbi et orbi. La Brexit non ci ha nulla a che fare.

Il problema è quindi essenzialmente la simpatica bestiola che ci allieta da un po’. O piuttosto la mancata messa in atto di politiche serie di tracciamento e interruzione delle catene di trasmissione che nessun paese UE sembra intenzionato a intraprendere, preferendo puntare solo e tutto su un vaccino di cui la stessa AIFA ammette di saper davvero molto poco e la ditta produttrice di non poterne fabbricare abbastanza in tempi brevi... che serietà!

Prima o poi i progetti si realizzeranno. Per chi rimarrà vivo, ovviamente. Nell’attesa resta la desolante impressione di non poter contare su niente e nessuno per proteggerci e proteggere chi al nostro fianco potrebbe essere più debole di noi.
Nel mio luogo di lavoro ci sono diversi casi, di cui alcuni molto gravi, prevedibili e probabilmente evitabili se fosse stato concesso il lavoro a distanza. Ma quello è per i dirigenti, che obbligano i sottoposti a rientrare standosene dietro al loro schermo.
Nel mio condominio lo stesso. In quello di mia mamma e suo marito almeno un decesso. Al piano di sopra.
ASL non pervenuta.

dolcezzedimamma ha detto...

Anch’io l’anno scorso avevo preparato una lista di propositi, anche io, per motivi diversi dai tuoi ma ugualmente "bloccanti”, avevo programmato viaggi, cinema e teatro. Se è per questo avevo pure pensato ad una dieta graduale e serena...Quest’anno l’unico proposito è RESISTERE

Kukuviza ha detto...

esiste dunque anche il personale covid? e cosa dovrebbe fare?
quest'anno si ha in effetti qualche remora nello spingersi a buonpropositare.
Comunque il premio Avvio del Cazzo è interessante :D

la povna ha detto...

Kuku: sarebbe personale precario, docenti e ata, la cui assunzione era inizialmente prevista con un contratto di lavoro che nulla aveva da invidiare al caporalato. Poiché poi grazie a un emendamento di LeU la parte più scandalosa di diritto del lavoro del contratto è stata eliminata a ottobre, la sua assunzione è stata bloccata sine die dai provveditorati regionali su mandato nazionale, e solo ora è stata (parzialmente) sbloccata.
Avrebbero dovuto fare quello che fanno normalmente i docenti e i collaboratori scolastici, peccato che, appunto, sia nato storto almeno quanto i banchi a rotelle.

Murasaki ha detto...

@ la povna:
Buon anno a te, con le dita rigorosamente incrociate.
Mi era sfuggita la nomina di Bruschi - oppure, ripensandoci, l'avevo letta, mi ero pervasa di un doloroso stupore e avevo rimosso il tutto preoccupata di tutelare il mio fegato.
Mi ricordo di lui, oh sì, mi ricordo di lui. E soprattutto della sua aria perennemente soddisfatta di sé.

@ Pellegrina:
Buon anno a te, ai tuoi cari, ai tuoi collegfhi e ai tuoi vicini.
Io sono in una zona piuttosto tranquilla per il virus... ecco, io sono in una zona piuttosto tranquilla in generale. In città, QUALSIASI città, è sempre diverso.
Quanto alla gestione del Covid: è vero, abbiamo fatto davvero pena, ma purtroppo vale per praticamente tutti i paesi - anche se la Cina a conti fatti ne è uscita molto bene; no, non credo che sia perché è una dittatura, ma perché ha una classe dirigente piuttosto valida, anche se tutt'altro che garantista. E sono molto organizzati. Non è un difetto, essere organizzati. Puyoi essere ben organizzato anche in un paese molto democratico, credo. Ma NON in Italia, a quel che sembra.

@ Dolcezze:
Sembra che per l'aggiornamento culturale dobbiamo ancora aspettare. Che dire, per fortuna ci restano i classici...
Auguri a tutto il clan, e possa la resilienza essere con voi!

@Kuku:
Auguri anche a te, prima di tutto.
Ma sono contenta che la povna ti abbia risposto sul personale Covid perché, ecco, io al massimo avrei potuto risponderti con il classico "Domanda interessante, posso avere quella di riserva?". Da noi è arrivata una nostra ex supplente di inglese, chiamata dalla graduatorie permanenti degli insegnanti ma NON era l'insegnante di inglese titolare che invocavamo da tre settimane.
Le abbiamo chiesto "Bene, tu sei un insegnante Covid. Che cosa è esattamente una insegnante Covid?" "Non me l'hanno spiegato" ha risposto lei.
L'hanno messa a fare Inglese in attesa di quella "vera", poi ha trovato un posto migliore e ci ha salutato. L'insegnante di inglese "vera" (anche lei nominata dalle graduatorie permanenti) è arrivata dopo una pausa di altre due settimane.
Tra l'altro: un custode vale l'altro, nel senso che han tutti lo stesso mansionario quindi avere X o Y è solo una questione di preferenza umana, ma un insegnante di inglese, ecco, se ce lo mandi non è che possiamo mandarlo a fare altro che insegnare inglese.

Romolo ha detto...

Ma la lista dei proponimenti va fatta comunque, anche per scaramanzia p semplicemente per fare poi la verifica ad anno trascorso. Speriamo in 2021 migliore dell'anno passato, anche perché, contrariamente a quanto leggo in giro, le cose possono sempre peggiorare, quindi anche un piccolo miglioramento andrebbe incassato come una vincita. Per te i migliori auguri comunque, amica mia!

Murasaki ha detto...

@ Romolo:
Ebbene sì, peggiorare si può sempre. Speriamo che non sia questo il caso, ma può succedere.
Ricambio gli auguri con tutto il cuore e tanta fiducia nel futuro, comunque ^_^

acquaforte ha detto...

Scrivo qui col cell, sperando di essere accettata dal drago alla guardia dell'entrata nel tuo blog.
Sto leggendo un bellissimo e istruttivo libro di S. Pieranni, Red Mirror, ed. Laterza. Sulla Cina di oggi. Inquietante ma altrettanto affascinante. Pensa, una classe dirigente che affronta i problemi di un miliardo e mezzo di persone. Se leggo i giornali di questo ultimo mese, politica e covid, mi chiedo quanto paghiamo tutti al garantismo. E' una bestemmia, lo so. Ma il dubbio qualche volta mi viene.

Murasaki ha detto...

@ Acquaforte:
E non sei la prima che si lamenta del drago e purtroppo temo anche che non sarai l'ultima. E tutti a compatire Trumpper le censure che sta subendo e nessuno pensa ai miei poveri commentatori che vengono ostacolati in continuazione!
Per quanto riguarda il garantismo, credo che ci lasciamo fuorviare da un falso sillogismo: la Cina è una dittatura, la Cina ha retto bene l'impatto col Covid, ergo le dittature consentono di affrontare meglio il Covid. Ma i cinesi non sono disciplinati ora che sono sotto dittatura, per tradizione lo sono sempre stati, e per contro un sacco di dittature col Covid hanno fatto dei gran pasticci.
Credo che tendiamo a dimenticarci che i cinesi non sono solo un popolo sotto dittatura, sono prima di tutto cinesi, e quasi sempre han saputo selezionare una buona classe dirigente - cosa che non sono sicura che si possa dire per l'Italia.