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mercoledì 4 dicembre 2019

A cosa serve il registro elettronico? - 7 - Davvero a troppe cose, se non ti ricordi di chiuderlo

Uno dei molti problemi di Argo anni fa era che la seduta scadeva subito, nel giro di pochi minuti, e il tapino di turno che voleva usarlo per un po' di tempo era costretto a fare e rifare l'accesso una infinità di volte, con suo grande disappunto & giramento di palle estremo. Una lagna da non dirsi.
Sembra però che questo inconveniente sia stato eliminato. Sì, davvero sembra.

Alla seconda ora di Lunedì entro nella Terza Zuzzurlona. 
"Avete fatto il registro?".
"No, a Spagnolo ci ha portato giù in laboratorio".
Cose che capitano. Accendo il computer. O meglio scopro che è giù acceso.
E aperto sulla pagina del registro.
Visto che è aperto sui compiti di Matematica ne deduco che è stato lasciato aperto dall'insegnante appunto di Matematica... all'ultima ora di Sabato.
E mo' che faccio? Esco e poi rientro notificando così che il registro era ancora aperto?
Davvero non mi par cosa. I nostri alunni sono tutti angeli, questo lo do per scontato, ma è cosa nota che anche gli angeli possono cadere in tentazione, se provocati - e insomma lasciare scodellato il tutto con tanto di voti a disposizione mi sembra un pochino pericoloso, anche se, ripeto, i nostri alunni sono tutti angioletti provvisti di regolamentare aureola e grandi ali spiegate.
Per fortuna il male stavolta ha in sé il suo rimedio: Matematica là dentro è anche il coordinatore e quindi può mettere le assenze quando vuole anche se quel giorno non ha lezione.
Apro la schermata dell'appello, segno le assenze, segno le giustificazioni, poi chiudo il tutto a grande velocità. E speriamo di non esserci fatti troppo notare.
Speriamo.

Non è la prima volta che succede, ma le altre volte l'insegnante che aveva lasciato aperto il registro era quello dell'ora precedente. E insomma non è proprio il massimoi ma la sorveglianza è continua e il rischio che un alunno intraprendente decida di rimediare a qualche voto non troppo buono è minimo - fermo restando che comunque è meglio non indurre in tentazione nessuno. 
Che però l'ineffabile Argo mantenga aperta la sessione per più di sessanta ore mi sembra davvero un po' eccessivo, soprattutto se in queste sessanta ore e passa nessuno ci ha scritto sopra nemmeno "Crepa!".

Comunque da allora ho preso da parte un paio di colleghi e gli ho fatto un garbato discorsino. 
E quando faccio l'ultima ora ho sempre gran cura di spengere il computer prima di lasciare la classe.
Resto comunque un po' perplessa.

5 commenti:

dolcezzedimamma ha detto...

Questa cosa mi sembra strana... In genere la connessione cade. Ma il registro elettronico ha poteri che noi umani...

Murasaki ha detto...

È sembrata molto strana anche a me, e tuttavia mi ci son trovata in mezzo. Ci sono più cose in cielo e in Argo...

Melchisedec ha detto...

Si resta connessi, se non si chiude la sessione. Comunque meglio così che subire lo strazio di riconnettersi per ogni incombenza. Mi pare che qui manchino di prudenza i colleghi, tanto per cambiare. Mi hai ricordato un episodio che si narrava moltissimi anni fa nella scuola in cui attualmente insegno. Presi il posto di una collega che si trasferì in altro plesso; sistematicamente, a causa della sonnolenza indotta dai farmaci che la collega assumeva, gli alunni imprimevano i loro bei sette e otto sul registro cartaceo. Quindi sempre prudenti come colombe, anche con l'elettronico!

Murasaki ha detto...

@ Mel:
Ecco un bel racconto ad alto valore didattico: sempre prudentissimi col registro, su carta o in rete che sia. Ma soprattutto attenzione con i farmaci - perché davvero con i farmaci la botta di sonno arriva senza preavviso, anche se l'ultimo dei problemi di un docente sembrerebbe essere appunto il sonno, visto che i ragazzi hanno un modo tutto loro di tenerci svegli!

Romolo ha detto...

Effettivamente, come dice il proverbio, l'occasione fa l'uomo ladro!