La situazione è cupa e deprimente, la caccia all'untore è in piena attività, ad ogni angolo trovi qualcuno che si strappa i capelli e prevede disgrazie per tutti, e la legge e il buonsenso ci negano gli unici conforti validi in queste circostanze: uscire con gli amici per ridere, scherzare e pensare a qualcos'altro o uscire con gli amici per andare al cinema o a teatro, e infine uscire con gli amici o con gli estranei per bere e dimenticare. Una sbronza in famiglia, con brindisi al prozio in terapia intensiva che non puoi andare a trovare non è esattamente la stessa cosa, e nemmeno un DVD guardato a casa tua.
E non solo i poveri bambini si sono visti depredati di una delle loro feste preferite, ma in più non è mancato l'idiota di turno che ha fatto la solita stupida tirata sulle origini non italiche di Halloween (che non è nemmeno vero, ma è noto che ai moralisti dell'accuratezza della ricostruzione storica importa meno che zero).
Ordunque, stabilito che Halloween è uno stato d'animo oggi molto diffuso, faccio gli auguri a tutti e vado ad accendermi le candeline arancioni nei portacandele a forma di zucca, mentre la mia Nimbus 2000 stasera resterà a raccattare polvere.
Ho comunque due gatte nere su cui contare, e se i morti arrivano li saluterò ben volentieri.
10 commenti:
Neanche l’albero di Natale è di origini prettamente italiche, ma a me piace tantissimo. Halloween invece proprio non mi va giù. Per tantissimi motivi, non specifici di Halloween, ma che il modo di celebrare questa festa esalta.
La paccottiglia di plastica.
Lo splatter in tutte le sue forme.
La roba ‘mmeregana sempre e sotto tutte le sue forme.
La colonizzazione culturale acritica peraltro utilizzata a scopi puramente commerciali.
La scomparsa delle fave dei morti e di altro dolci e piatti tradizionali (in cucina sono curiosa ma mai a scapito della conservazione della tradizione!)
Gli aspetti più simpatici come il mascherarsi e il giro per le case ci sarebbero anche in Italia, in altri modi e momenti.
Ciò detto non cado in deliquio, ma preferisco che rimanga ben fuori dalla mia vista e dalla mia porta (comunque qui non si può andare in giro per cui il problema di tenere crudelmente fuori giovini virgulti non si pone).
Boh, a me l'Halloween americano non dispiace, ma per me (a parte quest'anno) si risolve col comprare mezzo chilo di dolcetti per i bambini dei condomini qui intorno che bussano. Lubrificanti di buon vicinato, insomma. E assistere ai fervidi preparativi dei miei scolari, anche, perché a St, Mary Mead facevano una festa epica nel pomeriggio in un gran volare di schiuma. Però i ragazzi sono contenti di farlo e io son contenta quando la gente intorno a me è contenta, anche se per motivi che la mia debole mente non riesce a comprendere. Quanto alle squisite fave dei morti, che qualche volta ho mangiato, purtroppo non hanno avuto la fortuna che meritavano a livello nazionale, ma in certe zone continuano a farle, come da noi il pan dei santi con l'uvetta.
Però non capisco perché, tra tanti problemi che abbiamo al momento, si debba andare a preoccuparsi di Halloween, ecco. E non capisco perché ogni anno spunti fuori 'sta polemica del menga.
Da noi, almeno nel mio paesello, non si è vista l'ombra di un bambino. E purtroppo è giusto così, per quest'anno :(
Speriamo che l'anno prossimo di questo periodo che tutto questo sarà solo un ricordo
Ma guarda il motivo lo sappiamo benissimo: sta sullo stomaco agli integralisti cattolici che vi vedono una surrettizia invasione di campo intorno alle feste dei santi e dei morti (che in parte sono probabilmente la stessa cosa) buttata perdipiù in un riso grottesco. Vagli a parlare di risus paschalis gli piglierà una crisi epilettica... ‘Sti tizi non sono riusciti a digerire il pensionamento di Ratzinger, il divorzio e l’evoluzionismo, per non parlare delle scollature e delle spalline co40° all’ombra (madonna che ossessi sessuomani! Ma non pensano ad altro? Gli basta un cm di pelle per dare di matto? Perversi davvero) figuriamoci una festa finto cristiana (perché in fondo le radici sono precristiane) addirittura di tradizione protestante. Anche se poi travestono la faccenda con una tirata anticonsumistica ecc.
A me dà fastidio soprattutto che ne occulti altre, cadute in disuso mentre hanno aspetti simili e praticabili in modi molto meno elementari di questa, come il Carnevale in cui ci si maschera sempre meno almeno nelle grandi città e invece si potrebbe farlo con maggiore fantasia rispetto al solo campo dello splatter.
Ciò detto quest’anno non mi ero accorta di particolari polemiche. I dolcetti ovviamente sono sempre benvenuti. Anzitutto il pane dei santi che temo di non aver mai mangiato :-//// grave lacuna!
A me Halloween non fa particolare simpatia nella sua componente splatter, ma impazzisco per zucche e lanterne, fantasmini, ragni e pipistrelli. Amo meno gli zombies e preferisco decisamente i miei "morticini" che portano dolci e doni. Quest'anno tutto decisamente sotto tono, ma una mia vicina ha appeso dietro alla porta un mirabile scheletro, che mi fa saltare in aria ogni volta che passo davanti casa sua
Che poi non so perchè tanti cattolici se la prendono con halloween ma non col modo in cui il natale viene consumisticamente festeggiato e con le pubblicità che dicono "Senza il pandoro X non è Natale" e altri slogan simili.
@ Romolo:
Prima o poi tutto questo sarò solo un ricordo, si capisce. Ma è chiaro che in questo momento il rischio di passare un Natale molto alternativo incombe.
@ Pellegrina:
Oh no, non è colpa (solo) di Ratzinger, la lagna su Halloween che non è una festa cristiana risale ai primi timidi segnali di arrivo dell'Halloween americano, trenta e passa anni fa. Un po' per il piacere di lamentarsi di QUALSIASI cosa piaccia ai ggiovani d'oggi, un po' per lamentarsi e basta. Ricordo un rispettabile prete, ai primi anni 90, spiegare che Halloween non era una festa italiana ma le feste andavano bene per principio perché la gente si divertiva.
Ma in fondo l'attuale Halloween è solo l'attuale punto di arrivo di una lunghissima evoluzione, e non è detto che non si evolva ancora, e probabilmente Carnevale non ha ancora detto la sua ultima parola: le feste si evolvono, e quando una festa è saldamente installata in un periodo dell'anno, di solito in una forma o nell'altra continua alla faccia di tutti.
@ Dolcezze:
Complimenti alla vicina, e a te che sopporti stoicamente il memento mori ogni mattina quando esci di casa!
Quanto a me, confesso che di Halloween mi piacciono soprattutto le figurine con i gatti neri che trovo in rete a ogni passo.. e l'orto di cocomeri di Charlie Brown
@ Kuku:
Oh no, i cattolici se la prendono col Natale consumistico dalla notte dei tempi, e non solo loro: il lamento contro il Natale consumistico è una litania che da sempre accompagna il Natale, soprattutto da parte della sinistra degli anni 70. Quest'anno probabilmente si cheteranno un po' perché davvero rischia di non essere affatto consumistico, a partire dai viaggi che ben difficilmente allieteranno le feste di chiunque :(
Halloween non è una festa che mi piace come del resto anche il nostro carnevale ma per correttezza la parola halloween è formata da due parole hallow è una vecchia parola che significa Santi + enn (nel linguaggio attuale si usa eve) significa la notte prima.
Il significato della parola halloween è "la notte prima del giorno dei Santi".
Ele
Mah, non so, se la prenderanno col natale consumistico ma non con quell'ardore pazzesco con cui ultimamente se la prendono con halloween. Chiese aperte tutta la notte, anatemi contro il demonio... la trovo una presa di posizione veramente sproporzionata.
Ma pensa. Non credevo che l’introduzione fosse di così lunga data.
Per il resto l’ossessione per il piacere altrui collima bene con l’integralista cattolico. Specie poi quando si tratta di persone che si pensa di poter tenere sotto controllo perché non economicamente autonome.
@kuku a pensarci sembra una reazione all’ammeregana a un fenomeno ‘meregano. Come se avessimo importato a occhi chiusi la maniera di celebrare e la maniera di demonizzare la festa. Sarebbe interessante sapere se negli USA qualcuno lanci anatemi su Halloween.
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