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domenica 15 maggio 2016

Manuale del Perfetto Insegnante - Tipologie di genitori - 4 - Genitori che ti chiedono di alzare il voto




Il giovane e fascinoso Benjamin, prima triste e solo sotto adozione, poi felice e assai coccolato dalla figlia di Acquaforte.
(né lui né Acquaforte o sua figlia hanno niente a che fare con l'argomento del post, per loro fortuna)

Ordunque tra le tante strampalate tipologie di genitori che l'insegnante incontra regolarmente, una delle più irritanti è quella del Genitore Che Chiede di Alzare i Voti.
Cotal categoria si divide in due rame: la prima è quella dei genitori che chiudono insistentemente di alzare il voto di qualche materia per portarla alla sufficienza o magari si impuntano per una promozione a Giugno che richiede il rialzo di molti voti in molte materie. Costoro possono essere molto insistenti, giungendo nei casi più estremi a minacce larvate (ma anche crisalidate o adulte) e ad aperte recriminazioni talvolta assai spiacevoli, ma il loro atteggiamento è in fine abbastanza comprensibile, perché si industriano, sia pure con modi e comportamenti talvolta assai riprovevoli e nel migliore dei casi alquanto assillanti, ad evitare le spiacevoli conseguenze che deriverebbero da un debito o una bocciatura della loro prole.
Assai più difficile da comprendere e da scusare è il comportamento, che pure di solito rimane abbastanza rispettoso delle norme del viver civile, di quei genitori che tampinano lo sventurato insegnante di turno perché alzi il voto ai loro figli quando cotal voto è sì sufficiente, ma non raggiunge la meta che loro hanno stabilito che la loro prole debba raggiungere in una determinata materia.

Costoro arrivano spesso sorridenti, avviando il colloquio con aria complice, e solo raramente si mostrano fin dall'inizio corrucciati - quest'ultimo atteggiamento è adottato più frequentemente dai genitori maschi, ma non è del tutto assente nemmeno dai genitori femmine, dette anche genitrici. Talvolta prendono la questione alla lontana, accerchiando l'insegnante con una manovra a spirale.
Oppure arrivano e basta, avviando le manovre solo quando hanno appurato che la loro prole è destinata a una sufficienza o a un miserabile sette. Pur non essendo del tutto insoliti anche casi di genitori che si impuntano sul nove o addirittura sul dieci, la maggior parte ha pretese più modeste e chiede di alzare solo di un punto la valutazione. Il piccolo dettaglio che l'insegnante abbia scelto una valutazione inferiore ai loro desideri, e che lo abbia con tutta probabilità deciso in base ad un criterio che non contemplava la scelta del voto a casaccio, non turba minimamente i loro animi.
Si arriva infine alla fatidica domanda "Come mai soltanto sei (o sette)?".
Un po' perplesso, l'insegnante mostra il registro, la media dei voti, sciorina compiti scritti, spiega e racconta.
"Ma è lo stesso voto dello scorso quadrimestre. Non c'è stato nessun progresso?" obbietta il genitore (oppure, a seconda dei casi "Ma allo scorso quadrimestre gli aveva dato di più"). E talvolta impavidamente proclama "Ma lo scorso anno aveva di più", tessendo eventualmente un elogio dell'insegnante precedente, tanto bravo e comprensivo e con cui l'alunno/a aveva "un bellissimo rapporto".
L'insegnante prova a dire che, rispetto allo scorso quadrimestre o scorso anno il profitto è peggiorato, oppure che è rimasto uguale - insomma, si ingegna di ripetere che non vede alcun appiglio per alzare quel voto.
Arrivano allora i motivi per cui il voto andrebbe alzato. La prima e preferita è che "lui/lei ci tiene tanto".
L'insegnante prova a far scivolare nella conversazione la considerazione che non basta volere un determinato voto, ma occorre anche produrre delle prestazioni che appunto siano all'altezza di quel voto. 
Tale argomento scivola sul genitore come acqua sulle penne di un anatra.
Si passa poi a spiegare che la creatura in questo momento è triste, stanca, depressa e deprivata, e talvolta soffre molto per la morte o malattia di un caro congiunto (magari avvenuta l'anno precedente).
L'insegnante si conduole assai per il trapasso o la malattia del caro congiunto ed esterna gran dispiacere per gli accidenti sovvenuti a colui o colei che è ai suoi occhi un perfetto estraneo, ma ciò non basta a salvarlo da una lunga descrizione dello stato di prostrazione in cui versa la creatura, che trarrebbe tanto giovamento psicologico da un voto più alto. Si assicura che costui o costei ama appassionatamente la materia di cui si discute.
"E allora perché non la studia di più?" si domanda l'insegnante, e talvolta arriva perfino a chiederlo al genitore, soprattutto se la manfrina prosegue da parecchio e in coda ci sono sei o sette genitori di altri alunni che aspettano, magari per discutere problemi ben più seri e situazioni assai più compromesse. La risposta è, inevitabilmente, che la creatura passa giorni e notti in uno studio indefesso. Forse che ci sono problemi nel rapporto con l'insegnante? Forse che l'insegnante non si pone nel modo giusto, o intimorisce la creatura?

La manfrina può andare avanti per un eternità: il Genitore Che Vuole un Voto Più Alto non conosce ritegno né discrezione, e può arrivare a sciorinare gli affari più intimi della famiglia (quando non ad inventarli) per meglio evidenziare lo stato di prostrazione dell'alunno, oppure imbastire un processo vero e proprio alla metodologia didattica e al sistema di valutazione del malcapitato docente, raggiungendo toni insinuanti o arroganti degni di un attore shakesperiano. In tutti i casi non demorde se non quando l'insegnante lo pianta lì perché deve entrare in aula per fare lezione. E anche in quel caso il temibile genitore può ritornare a tempi brevi, magari chiedendo colloqui straordinari o arrivando a sorpresa "solo per un minuto, non voglio rubarle tempo".

L'insegnante giovane e sprovveduto, oppure quello che non desidera complicazioni o vive nell'incubo del ricorso finisce talvolta per cedere - errore assai grave non solo perché mettere un voto più alto solo perché il genitore dell'alunno è un grandissimo rompiballe non è eticamente valido, ma anche perché, dato che l'appetito vien mangiando, il genitore, forte di una prima vittoria, l'anno seguente ripartirà dal punto in cui era arrivato per ulteriori pretese o andrò all'arrembaggio di un nuovo eventuale insegnante di quella materia con ancor meno ritegno e pudore, contribuendo ad arricchire la leggenda dei Genitori che Protestano Per Tutto e Hanno Sempre Maggiori Pretese, che come tutte le leggende contiene un fondo di verità. L'errore inoltre finirà anche inevitabilmente per ricadere sull'alunno, incidendo deplorevolmente sulla sua autostima e incoraggiandolo a tirare la manica a papà e mammà davanti al minimo ostacolo - atteggiamento pericolosissimo, perché quando papà e mammà ricorrono a tecniche di persuasione quali il lavaggio del cervello o la manipolazione basata sui sensi di colpa e simili, con ciò stesso dimostrano di non avere una posizione sociale così potente da consentire loro grossi interventi a favore dei figli anche più avanti nel tempo.

Occorre dunque che l'insegnante sia saldo nell'animo, ostinato come un mulo e impari a troncare il prima possibile questo tipo di richieste, scegliendo una risposta magari diplomatica ma che non prometta niente oppure facendo chiaramente capire che non intende abboccare; tuttavia è essenziale che trovi il modo di interrompere il colloquio molto, molto prima che nervosismo e irritazione raggiungano il livello di guardia, perché in casi del genere è essenziale mantenere la lucidità ed evitare discorsi avventati - e forse, più di tutto, evitare discorsi di ogni tipo, in base al principio che "ciò che non viene detto non può essere manipolato o travisato".
Con l'aiuto di molta fermezza, l'insegnante potrà così contribuire ad alimentare la leggenda degli Insegnanti Irragionevoli (che, come tutte le leggende, contiene un fondo di verità).

28 commenti:

dolcezzedimamma ha detto...

Mirabile esposizione. Manca, però, il genitore che "insinua" che Tizio, a cui il Rampollo Illustre ha dato lezioni, abbia avuto una immeritata valutazione, ovviamente superiore a quella del suddetto Illustre Docente e, quindi, insinua che tu soffra di simpatie e antipatie. Non appena ne avrò il tempo, racconterò degli ultimi colloqui (sigh!)

la povna ha detto...

Ho trovato più spesso quello del secondo tipo rispetto a quelli dell'insufficienza, devo dire. Forse perché per quelli dell'insufficienza il confine tra richiesta di alzare il volo e richiesta di essere consolati è più sottile.
In ogni caso lasciano davvero irritati, e concordo che l'unica cosa da fare sia parlare poco e molto fermamente. Ogni tanto funziona.

Eva ha detto...

...."qualcosa" mi diceva che c'era un gesto tenero anche per me da ricevere...@acquaforte e @Murasaki hanno sempre un modo tutto loro di far sentire la loro vicinanza! Che bellezza strepitosa Benjamin e si capisce subito che si pronuncia alla francese!
Ma lascio alle proff lo scottante argomento!!!Ah però che ricordi pure io eheheeheheh
Un abbraccio grande!
Eva

acquaforte ha detto...

Bentornata @EVA. ....Alla scuola di Murasaki ci vorrebbe un bel Grattastinchi per affrontare genitori invadenti e manipolatori, molto più sensibili ad un distorto senso del loro prestigio che al vero interesse dei figli. Un bel gattone che sa riconoscere i buoni, intelligente e con un forte senso di giustizia. E sa anche come liberarsi dei rompiballe.
(beh, sto rileggendo Il Prigioniero di Azkaban.......)

dhaulagiri8167 ha detto...

Ecco perché sul blog dello Hobbit una volta avevo scritto che voi ragazze vi parlate come si parlano dei parenti stretti, perché è già da un mucchio che vi conoscevate qui! :-). Ora è tutto chiaro :-). Ogni tanto torno a farvi visita! :-).

@ Murasaki:
Se un genitore ti accusa che è compito tuo far innamorare il bimbo della tua materia, rispondigli così: "Non siamo un'agenzia matrimoniale" hahahahahaha :-).
@ Eva? (Mi mancava chiedere il parere hehehe).
Ho una mamma prof di Matematica e parlo spesso con altri prof, spesso con uno di Chimica. Ce ne dice di tutti i colori, che risate ci facciamo! Questo è il punto giusto per raccontare, poi Murasaki mi dirai se anche tu hai riscontrato episodi simili:
1) Ci sono alcuni genitori che pretendono che il figlio abbia un compito in classe per i DSA ma che contemporaneamente gli altri compagni non lo sappiano. E' matematicamente impossibile, bisogna sentirle tutte prima di morire... hahaha :-).
2) Ci sono alcuni prof che pensano che essendo cattivi volontariamente aumentano il prestigio loro e della scuola, ma non giusti e severi, ignoranti proprio.
Se me ne vengono in mente altri poi scrivo. La Prof di Italiano che dice? :-).

dhaulagiri8167 ha detto...

@ acquaforte:
Ma tu conosci Lupo Solitario?! Non ci credo, pazzesco! Sei grande! E l'hai finita tutta la serie??? L'ho adorato quel librogame! Dimmi dimmi!!! :-) :-).

Anonimo ha detto...

Posto che leggerti è sempre divertentissimo... assistere a dimostrazioni di questo genere mi provoca un certo scoramento. Sai perché? Perché questi genitori partono non solo dalla premessa che il loro figlioletto è evidentemente un genio incompreso, ma che, se l'insegnante non l'ha appunto compreso, è perché è un imbecille. E ciò denota che i genitori ritengano che insegnare e valutare siano due compiti semplici, e che quelli che si "risolvono" a mettersi ad insegnare lo fanno perché non potrebbero fare nessun lavoro "vero" (tipo il consulente finanziario).

P.S.: spero che la mia solita battaglia col sistema di commento incrociato blospot/wordpress vada a buon fine. Al limite, chiederò a mio padre di presentarsi al dottor Blogspot chiedendogli di alzarmi anche solo di poco il voto in Amicizia con Murasaki perché sa, ci tiene tanto...

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
Ciao....ho fatto un salto appena ho sentito nell'aria profumo di gattococcole!!Ma dico hai visto che meraviglia Monsieur Benjamin?
@acquaforte:
Benjamin andrebbe d'accordo col mio Sam, ne sono convinta!Che ne dici invece di un "gattostinchi"?...Sam,quando s'intestardisce coi miei stinchi, li agguanta, c'infila le unghie e morde forte, mentre scalcia imbizzarrito! Mi arrendo punto e basta, ha sempre ragione lui!
Ora vi risaluto tutti e torno nel mio guscio....Con affetto, Eva

Melchisedec ha detto...

Brutta risma. Io reagisco con poche parole e glacialità. Di solito l'anno successivo se li portano via in altri lidi più assolati di voti.😎

Eva ha detto...

@melchisedec:
Addirittura se li portano via?? Mamma mia che risma di gente davvero!!!A me genitori come questi mi spaventano tanto....Comportandosi così tolgono ai figli l'autocritica e da grandi saranno dei boriosi, prepotenti e smidollati fannulloni.
Mio cugino fin da bambino è stato "protetto" e difeso in modo miope dai genitori che ritenevano i suoi scatti d'ira e la sua violenza coi coetanei "frutto della malizia degli altri bambinie dei loro genitori", lui quindi era una "povera vittima"....
La verità è che se li menava tutti, pure a judo lo cacciarono perchè faceva male davvero ai compagni e da piccolo ha cambiato circa 6 asili perché le signorine "erano solo delle zitelle incompetenti e prevenute".
Oggi il "pargolo" ha 38 anni, è un bugiardo patologico ma pure un pettegolo che ama infamare la gente di cui è invidioso, non ha MAI LAVORATO, tutt'ora racconta a tutti che ha "un grande progetto di lavoro in cantiere" ma non ha mai portato a casa una busta-paga che fosse una, i genitori succubi continuano a sborsare, lui se la gode senza il filo di un rimorso...PERCHE' LUI POVERETTO E' UN INCOMPRESO.....
Qui ci vogliono solo legnate altroché!!!!
Che vergogna!
;-)
Ciao

Eva ha detto...

P.S. @melchisedec::
io ho parlato di asilo e di cattivo comportamento dei figli, non di genitori che vogliono photoshoppare i voti dei figli e così la loro coscienza...ma alla fine si tratta comunque di "fuga" dalle responsabilità e mancanza di autocritica da parte dei genitori, delegittimazione delle figure di educatori...un bel bordello insomma!!!

acquaforte ha detto...

@dhaulagiri8167
Che piacere risentirti! In merito però a Lupo Solitario ti devo deludere. Non conosco quella saga e non avevo ahimè mai sentito parlare di librogame (sono parecchio arretrata, temo). Io parlavo della saga di Harry Potter, del 3^ libro. Però hai stimolato la mia curiosità. Mi informerò.

acquaforte ha detto...

@EVA
Un gattone splendido come il tuo Sam Gamgee è sicuramente in grado di risolvere simili quisquilie.... Monsieur Benjamin è ancora giovane, piccolo e inesperto. Pensa solo alle coccole e si crede il più bello e intelligente gatto dell'universo. Vedi i danni che possono provocare i genitori per amore (e mancanza assoluta di spirito critico)?
Il tuo Sam come guida sarebbe il massimo! ^__^

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
io conosco Murasaki da hobbitfilm e da lì seppi che aveva un blog (questo blog) che iniziai a seguire...Anche acuqforte e BETH le ho "conosciute" su hobbitfilm, poi entrambe si sono ritrovate qui. BETH è pure lei insegnante ricordi? Perciò quale miglior blog di questo?
@acquaforte:
Sam in questi giorni si sta comportando come Smeagol/Gollum...ognitanto se ti avvicini lui scappa, va dove gli pare,torna quando vuole, mangia se gli va, alle coccole preferisce i grattini e soprattutto dorme "sopra" Fred...nel senso che gli si acciambella addosso e l'altro deve sopportare!!!!Perciò direi che va tutto al rovescio......menomale però che ci sono queste creature a rendere belle certe giornate!!!
P.S. il caro Sam non sopporta neppure lui certo "parentado"...non c'è speranza ;-)
Sappi che, quando ho visto le foto di Benjamin, mi sono resa conto che abbiamo pure lui in comune:
è gemello di un micio che io ed il mio Stefano conoscemmo nel 2007: questo coccolone si chiama Pippo ed è stato adottato da una comunità agricola di Anghiari, percui adesso è un vero e proprio "gatto dei boschi" e sicuramente è amico pure delle fate e dei folletti.
Infine volevo dirti questa cosa:
il fratello di mia nonna materna si chiamava Marino, in ricordo suo lei chiamò suo figlio(mio zio) Mariano e lui, quando è nata la prima figlia, che oggi è una bellissima ventenne, decise con sua moglie di chiamarla Marina!
;-)
Un grande saluto

Melchisedec ha detto...

@Eva, purtroppo succede; poi, dopo anni, si scopre che quell'alunno fa il coiffeur per signora, con tutto il rispetto per questa nobilissima arte 😁

Eva ha detto...

@melchisedec:
ahahahahahah!!Rido sempre ripensando a ciò che ti ho raccontato....in quel caso: MAGARI coiffeur ;-D !!!
Ciao

Murasaki ha detto...

@Dolcezze:
Aspetto il tuo resoconto: i colloqui con i genitori sono sempre un esperienza formativa, ed è giusto farne partecipi gli amici di rete ^__^
Effettivamente il caso da te descritto manca alla mia casistica, ma NON l'insinuazione sulle simpatie o antipatie - che rappresenta sempre e comunque un colpo basso, perché nessun docente può mettersi a spiattellare gli affari scolastici di altri alunni nei colloqui con i genitori, o far vedere compiti altrui per "giustificare" i voti altrui, e insomma lì l'unica possibilità è un gelido invito a non sconfinare, grazie, e consolarsi con sogni ad occhi aperti a base di asce, balestre, spadoni medievali da manovrare a due mani et similia.

@la povna:
sì, la laconica fermezza ogni tanto funziona. Ogni tanto...
Ogni tanto.

@Acquaforte:
Uno stuolo di Strofinacaviglie che ogni tanto tirino fuori gli artigli sarebbero molto adatti, sì. Ma se il vostro Benjamin cresce viziato e convinto di essere il meglio del meglio... vuol solo dire che lo state tirando su bene. E poi, nessuno è così presuntuoso da osare dare ad un gatto voti men che altissimi!

@ dhaulagiri8167:
bentornato ^__^
No, non ci conoscevamo da prima, siamo ciarliere e affabili di natura ^__^
I casi da te descritti... dunque:
1) il caso del genitore che chiede che il DSA abbia tutte le facilitazioni del caso MA che il tutto avvenga in gran segreto, possibilmente senza nemmeno nominare casualmente l'orribile termine "dislessia" è purtroppo assai frequente, e tutti ci abbiamo battuto le corna. Non ti dico il sollievo che provo con la mia attuale prima, dove la parola è stata ampiamente sdoganata e possiamo trattare in pubblico e alla luce del sole con assoluta franchezza l'argomento... è tutto davvero rilassante. Ma è un caso rarissimo, me tutti gli altri corsi me lo invidiano. Altrimenti ci trasformiamo tutti in congiurati che fanno scivolare di soppiatto le calcolatrici e gli schemi di grammatica, ed è un grande stress non solo per noi ma anche per i ragazzi "colpevoli" di ricevere cotali strumenti, cui hanno pieno diritto davanti alle leggi di dio e degli uomini.
2) quel tipo di professori è abbastanza raro alle medie - di solito dopo un po' che colleghi e presidi lo rampognano passa infatti alle superiori, dove può fare la carogna con maggior libertà, specie in certe scuole. O forse è più raro alla media di St. Mary Mead. Comunque quest'anno ci è capitato proprio un esemplare della categoria e ha creato parecchie grane. Il prestigio della nostra scuola però non mi sembra aumentato per questo, agli occhi dell'utenza (cioè, ragazzi e genitori sono incazzati come bisce, e pure noi).
La frase sull'agenzia matrimoniale me la metto da parte, tornerà molto utile quando il caso si presenterà (e prima o poi si presenta a tutti).

Murasaki ha detto...

@EVA:
Bentornata!
Casi come tuo cugino ogni tanto arrivano, ma è difficile capire se davvero è tutta colpa della cattiva educazione o se c'è alla base qualche problema più serio. Il fatto che oggi di qualsiasi comportamento negativo di un bambino o ragazzo venga data la colpa all'educazione dei genitori non aiuta, perché il genitore si sente messo sotto accusa e reagisce negando l'evidenza perché l'alternativa è sentirsi in colpa, e magari non è che di partenza la creatura sia stata educata peggio di tanti altri, solo che è venuto su male. Di fatto tuo cugino non è mai riuscito a combinare niente, e questo fa pensare che alla base qualche problema c'era. Magari, aiutandolo DAVVERO, poteva fare una riuscita molto diversa, ma ci sono quelli che negano qualsiasi possibilità di un problema perché vivono il figlio come un loro specchio. Che è una grandissima sciocchezza, perché un figlio non è una torta, che contiene solo gli ingredienti che ci hai messo. In tutti i casi si tratta di fuga davanti alla realtà e di rifiuto di vedere il figlio come una persona diversa da te - un bel bordello, senza dubbio.
(vero che Benjamin è una vera stella?)
Un gatto-Sam che si comporta come uno Smeagol è un controsenso per natura. Forse ha assorbito qualcosa dall'atmosfera di casa, i gatti sono come spugne.... ma hai provato a dargli un anello d'oro? Chisssssà, magari vuole sssolo il suo tesssoro.... ^__^

@gaberricci:
Più passa il tempo e più mi rendo conto che il lavoro degli altri è sempre facile e leggero e gli unici che sanno lavorare siamo noi (chiunque sia il "noi"); ma dal momento che viene ritenuto di una facilità disarmante anche fare il ministro dell'economia e l'allenatore della Nazionale di calcio, non mi offendo più di tanto. Mi irrita molto invece che il genitore pretenda di combattere una battaglia che (in caso) spetterebbe al figlio e voglia fare e disfare a nome suo come se, alla fine dei conti, il suo parere contasse qualcosa. Lo trovo un esempio molto negativo, perché anche se l'insegnante alzasse il voto, il merito di questo spetterebbe al genitore, forse all'insegnante che finalmente ha capito, ma mai, in nessun caso e in nessuna parte, al figlio - insomma, un modo per scavalcarlo e in fin dei conti dimostrargli che l'imbecille è lui/lei, che se ne sta come un soprammobile ad aspettare il voto che il genitore ha stabilito andare bene per lui.
(mi spiace che blogspot si ingegni tanto a complicare la vita ai miei commentatori. Se ti può consolare, per più di un anno i commenti di Mel sono finiti regolarmente nella spam, nonostante ogni volta provassi a ricordare al sistema che Mel NON DOVEVA ASSOLUTAMENTE finire lì)

@Mel:
Ne sono convinta ^__^
Anche da noi qualche volta è successo, però molto di rado: uno dei vantaggi della scuola di paese è che alla fine dei conti è troppo più comodo mandare il figlio sotto casa che fargli prendere un treno o accompagnarlo ogni mattina.
Ma sì, è una brutta risma - e agendo così mostra ben scarso rispetto per il figlio, secondo me.

Anonimo ha detto...

Ci siamo. Casistica del "ma il pargolo deve andare a fare l'anno all'estero quindi non può avere (prenderla sì, averla davvero no) l'insufficienza" appena aggiunta.
Con la complicità di colleghi e dirigenza.
Qui sta il dolore. Il genitore da solo sarebbe quasi folclore, ormai.

Roceresale sloggata

dhaulagiri8167 ha detto...

Ehi ma quanti "bentornato", grazie grazie! :-). @ Eva parla di coccole, dato che per me Tolkien è una coccola anche voi siete automaticamente coccole informatiche! :-). Ormai sono anni che ci parliamo, ci pensate mai? Io spesso! Mi chiedo sempre cosa starà facendo adesso @ Andrea90 :-).

@ Eva:
"Monsieur Benjamin" :-). Non sapevo che anche @ BETH fosse una prof! Allora è un raduno di insegnanti, compresa mia madre :-).

@ acquaforte:
Ahia, ho confuso "Il Prigioniero Di Azkaban" con "Il Prigioniero Di Kaag" della serie librigame di Lupo Solitario :-), sorry, e di Harry Potter so praticamente zero quindi ecco spiegato l'errore. Mi aspettavo non la conoscessi, è una serie che prende spunto dall'Universo Tolkeniano, il mondo nel quale è ambientato si chiama "Magnamund" e il personaggio principale è il Maestro Ramas Lupo Solitario, che riesce a scappare per un pelo dalla distruzione del suo regno "Sommerlund". Anche i nomi come vedi sono in stile Tolkien, che era uno degli scrittori preferiti dell'autore Inglese Joe Dever. Ci sono enigmi da risolvere, a volte combattimenti, e se sopravvivi dopo ogni capitolo decidi come proseguire (cioè "se vuoi fare tot vai a pagina tot", "se invece vuoi questo vai a quella pagina"), ogni capitolo così. E ci sono molteplici strade per arrivare alla vittoria. Sono 29 libri. In effetti che qualcuno di voi ci avesse giocato era difficile, ma è molto simile alla Terra Di Mezzo! :-).

@ Murasaki:
Quella sull'agenzia matrimoniale è una bomba ;-).

dhaulagiri8167 ha detto...

@ acquaforte:
Ho scritto male, "mi aspettavo la conoscessi".

Eva ha detto...

@Murasaki:
grazie del bentornata...per adesso sono di passaggio....ma è un piccolo buon segno....
Quanto a "mio cugggino" hai definito il problema, infatti c'è "altro" dietro a tutto il suo arrabattarsi a non fare una ceppa, hai centrato il discorso:
"di partenza la creatura NON è stata educata peggio di tanti altri, solo che è venuto su male"
....e se i suoi non avessero avuto paura della verità si sarebbero evitati tanti, ma tanti, ma dico TANTI problemi ed effetti collaterali....uno su tutti: è padre single perchè sua moglie è tornata dai genitori, fuggita a gambe levate da un marito che "gioca tutto il giorno e non lavora"....Un bel burdèl davvero!!!
Cambio discorso e concludo con S-miagol-SAM:
no l'anello d'oro non gliel'ho dato, stavo pensando ad una tazza di latte con un po' di camomilla, così si calma e si fa un bel "sogno" d'oro....
Ciao carissima!!

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
bentornato! W LE COCCOLE TOLKIENIANE!
Buona notte

dhaulagiri8167 ha detto...

Ma siete voi nelle foto dei gatti? Non l'ho mai capito questo, chi è quella che porta il gattino bianco? :-). E una volta @ Eva mi aveva fatto vedere i suoi gatti su questo blog! :-).

acquaforte ha detto...

Sì chiama Milla ed è considerata dagli umani la padrona del gatto. Ma non si possiede mai un gatto. Infatti per il gatto siamo noi gli animali domestici. Lui ci concede di accudirlo, servirlo, coccolarlo, guardarlo con infinita ammirazione. Arriva persino ad amarci, ma servirci mai. Qualcuno ha detto che il cane è la prosa, e il gatto è la poesia. Sono totalmente d'accordo. La mia "padrona" si chiama Juliet, ha 13 anni, è bianca e nera e adesso fa finta di dormire sulla poltrona davanti a me. Quasi certamente ha capito che sto parlando di lei.

Eva ha detto...

@acquaforte e @dhaulagiri8167:
ahahahahahahah si parla di gatti!!!!Mitici!!!Che bel modo per dirsi buonanotte a quest'ora!!!
'notte

Murasaki ha detto...

@ dhaulagiri8167
Questo è un blog di insegnanti, sì, praticamente un associazione a delinquere ^__^
Ma è anche un blog dove si postano foto di gatti di amici, visto che gli amici non possono postarle nei commenti (accidenti a blogspot) visto che a un bel gatto non si può dire di no - anzi a un gatto, perché sono tutti belli :)

Murasaki ha detto...

(D'altra parte per noi insegnanti i gatti sono un must)