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giovedì 26 maggio 2016

La sganascevole e ridicolissima farsa del Registro Elettronico - 3 - Vegliate, perché non saprete né il giorno né l'ora


In una bella mattina di tarda primavera, appena entrata in Sala Insegnanti venni informata che di lì a una settimana il Grandioso Registro Elettronico sarebbe stato visibile anche a genitori e alunni.

"Così, all'improvviso?" chiesi sorpresa "A un mese dalla fine dell'anno scolastico?"
Ebbene sì, giusto a un mese dalla fine dell'anno scolastico. Il giorno dei colloqui generali, i coordinatori avrebbero distribuito le password ai genitori. In effetti tutto ciò avveniva appunto perché i genitori ce lo chiedevano (una volta tanto nessuno ha tirato in ballo l'Europa).
In effetti corre voce che da più di un anno i genitori ce lo chiedessero, ma nessuno se li era mai filati più di tanto. Da qualche settimana però era improvvisamente cambiata la Dirigenza: la Nostra Preside si era avviata verso altri e più prestigiosi lidi, e al suo posto era subentrata una Reggenza. La quale Reggenza, informata che fu dell'esistenza di un Registro Elettronico, alla prima richiesta in tal senso decise di togliergli quell'aura di leggenda che lo ammantava e di farne un banale, concreto ma utilizzabile Registro Elettronico, che a scuola avrebbe comunque continuato a funzionare ogni tanto e sarebbe stato aggiornato soprattutto da casa dei docenti o dalla Sala Insegnanti, ove era l'unico computer della scuola dotato di una connessione quasi sempre funzionante - perché alla scuola di St. Mary Mead il collegamento in rete continua ad essere un optional che assai raramente ci onora della sua presenza.

La notizia non suscitò un particolare scalpore - anche perché, scoprii in seguito, era rimasta confinata ai pochi eletti che quella mattina, per questioni di orario, stavano in Sala Insegnanti a cazzeggiare in attesa di entrare in classe. Né alla Reggente né alla VicePreside (e neppure alla responsabile di plesso) venne in mente di fare un qualche tipo di circolare che informasse tutti gli insegnanti e, perché no, magari, anche gli alunni e i genitori. A dire il vero qualche alunno lo sapeva: i miei, cui mi ero precipitata a comunicare la lieta novella.
Fu così che, il giorno del ricevimento, molti insegnanti scoprirono che avrebbero dovuto consegnare le password, e sgranarono gli occhioni assai stupiti.
"D'accordo" disse la prof. Quadrella "Gli diamo la password. Ma loro dov'è che firmano per dichiarare che l'hanno ricevuta?".

"Non c'è problema" disse la VicePreside "I coordinatori hanno l'elenco delle classi, li fanno firmare lì".
"Sì, ma firmare che cosa?" chiese la prof. Quadrella "Qui non c'è scritto niente di niente, c'è solo il nome e lo spazio per la firma".
"Boh, fategli scrivere accanto 'ricevo password'" suggerì bonaria la VicePreside.
"Ma non c'è lo spazio!".
La VicePreside, che non è abituata a porsi grandi problemi (il che non sempre è solo e soltanto un pregio) si strinse nelle spalle.
Quanto a me, presi il foglio e scrissi a lato "Dichiaro di ricevere la password per il registro elettronico" con tanto di data. E fu così che i genitori della mia classe rilasciarono non una ma ben due firme, perché al contrario della VicePreside, su queste cose io sono un po' piantagrane e voglio tutte le carte in ordine. Del resto, nel più ci sta il meno. Giusto?

Comunque non tutti i genitori reagirono nel modo previsto. Qualcuno sorrise e disse "Era ora, così è tutto molto più comodo". Altri chiesero se alla password erano allegate le istruzioni (e io non lo sapevo, non avendo aperto le buste con la password, e mi limitai a dire che pensavo di sì), altri non fecero commenti e presero la busta. Una madre invece fece un salto inorridito, nemmeno le avessi offerto un aspide ben carico di veleno ed esclamò "Non la voglio! Non so nulla di queste cose!".
"Ma suo figlio porta regolarmente a scuola il computer per fare i compiti" osservai timidamente "non dovrebbe essere difficile per lui. Le spiegherà come fare".
"Devo proprio prenderla?"
"Preferirei di sì, signora. Comunque nessuno vi obbliga ad usarla".
Sospirando, la madre firmò e prese la temibile busta.
Immagino che non fosse tra quei genitori che erano andati a reclamare perché volevano l'accesso al Grandioso Registro Elettronico.

(to be continued)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace cosi tanto questa avventura del registro elettronico. Se ne potrebbe fare un film in stile francese.

Perciò, in teoria, per il prossimo anno si potrebbe intravvedere una schermata funzionante?
Agrimonia

Eva ha detto...

Lo sai cara Murasaki che i tuoi racconti hanno una tale freschezza che mi fanno venire in mente quel Genio che E'e sarà per sempre Gianni Rodari?
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

Mia madre dice sempre peste e corna del registro elettronico! :-).

@ Eva:
Qui c'è @ Silky? Hahahaha, no dai @ Silkechan, lo chiedo a te perché tu sai tutto di questo sito e sei quella ora più facilmente reperibile dato che hai commentato poco meno di 2 ore fa, si è mai vista qui @ Silkechan? Da quando ci sono io non la ho mai vista, ha mai scritto su questo blog? Ho trovato un video da farle vedere sui doppiatori italiani a sostegno della mia tesi!!! :-).

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
un salutino prima di crollare nel lettuccio....Dunque Silkechan sa di questo blog ma non so se ci ha mai commentato, dovresti chiedere alla padrona di casa ;-) ed inoltre l'ho trovata su devianart e le ho mandato un messaggio, ma non ha mai risposto...Probabilmente ha un sacco di impegni e daltronde la capisco...
Ciao

Murasaki ha detto...

@Agrimonia:
Un film francese, dici?
Per conto mio, metterei volentieri il soggetto in mano ai Monty Python :)
(in realtà il povero registro funziona abbastanza bene, o comunque potremmo tutti conviverci - se solo ci fosse una connessione un po' più stabile a scuola. Anzi, dopo la giornata di ieri: se solo ci fosse una connessione a scuola, anche instabile. Tra l'altro Sabato è una giornata particolarmente rischiosa, perché magari non si torna nemmeno a casa, o ci si torna dopo essersi occuoati davvero di tutt'altro, e il giorno dopo chi si ricorda di inserire le assenze? O anche solo di firmare le ore fatte?)

@Eva:
Adoro Rodari, e ti sono davvero grata per il complimento. Ma nella Saga del Registro Elettronico la sceneggiatura vien da sé, e io ho il solo merito di trascriverla per i posteri e i contemporanei, senza niente aggiungere e addirittura togliendo qua e là qualcosa che potrebbe permettere di identificarmi...

@dhaulagiri8167:
noi diciamo peste e corna soprattutto della connessione, in realtà...

Non ricordo se Silkechan abbia mai scritto qui, perché per qualche settimana qui sono venuti qui alcuni di Hobbitfilm anche quando c'era ancora il blog di Hobbitfilm e per me i due luoghi si equivalevano. Se c'è venuta, ha commentato solo molto occasionalmente ma chissà, magari ogni tanto passa a guardare...
Insisto che avrebbero dovuto lasciarci quello spazio!

Eva ha detto...

@Murasaki:
giuro che anche questa tua spiegazione è molto alla Rodari...eheheheheh...la classe E' acqua di Fonte!!!!