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domenica 17 marzo 2024

La sezione degli Ottoni

Ed ecco a voi Ottone III di Sassonia in tutta la sua gloria
Un tempo per me questa immagine era una pallida larva grigiolina: il manuale di storia medievale di Giorgio Cracco infatti si segnalava per accuratezza e abbondanza di dettagli, ma aveva pochissime immagini, tutte rigorosamente in bianco e nero (o meglio in grigio-su-grigio). Questione di soldi, immagino.
Ottone III era un personaggio che mi rimase molto impresso sin da allora: un giovane di grande cultura che prometteva grandi cose e che aveva perfino avviato una renovatio imperi che rimase però ferma dov'era perché il poverino morì a soli 22 anni.
Mi ha fatto piacere ritrovarlo nel manuale di storia adottato nella sezione dove quest'anno faccio la prima: di solito della casa di Sassonia si parla molto poco e quel poco riguarda solo Ottone I, quello che sconfisse gli ungari nella battaglia di Lechfeld e fondò un impero destinato ad accompagnarci fino alla fine della prima guerra mondiale.
E invece eccolo lì, il mio caro Ottone III, e stavolta sfolgorava di colori!
"Molto bene" ho detto "Questa è la posa tipica in cui vedrete gli imperatori per un bel po' di capitoli. Tanto vale analizzarla subito, visto che il manuale ce lo permette" e infatti la scintillante figura era circondata da grossi rettangoli di testo che spiegavano un sacco di cose, anche più del necessario.Voglio dire, è vero che le prime corone erano ghirlande di foglie, ma nel X secolo siamo abbastanza oltre quella fase. Ma insomma l'ho data da studiare ai primini e la volta dopo li ho interrogati.
Ed ecco che il primo alunno che chiamo esordisce dicendo "In questa immagine è rappresentato Ottone II sul trono...".
"Ottone II?" chiedo perplessa. E sì, nella didascalia dice proprio Ottone II.
Che caspita hanno combinato in quel manuale? O tempora, o mores, o indicibile cialtroneria degli editori...
Così vado in rete a cercare lumi, e trovo che sì, esiste anche un Ottone II in una immagine molto, molto simile a quella che ricordavo, e il libro ha ragione.
Faccio vedere entrambe le immagini sulla LIM, affiancate, e meno di un minuto dopo siam tutti lì che giochiamo a Trova le differenze.
"Ci sono i colori invertiti tra manto e drappo sullo sfondo".
"Rosso e verde. C'è qualche significato nel rosso e nel verde?".
"Penso proprio di sì, quando raffiguri un imperatore tutto ha un qualche significato".
"La posizione della mano è diversa".
"Ottone II ha intorno quattro ragazze, Ottone III quattro uomini".
"Due uomini di chiesa e due di spada". Non mi dispiacerebbe sapere chi sono e cosa ci fanno lì. Per quanto riguarda le quattro ragazze, il libro ci informa che rappresentano i quattro regni (o forse sarebbe meglio dire "le quattro regne"?) che formano l'impero: Germania, Gallia, Italia e Illiria.
"La capanna è piuttosto simile, invece".
"Ehm, credo che quel tipo di edifici all'aperto si chiamino edicole".
"Sembra piuttosto un gazebo".
"Lo escludo. Non c'erano gazebo, nel X secolo". O forse sì, ma li chiamavano con un altro nome.
"La passamaneria della veste di Ottone III ci ha le gemme, e non ha le stelline dorate"
"Cambia anche il colore del cuscino".
Cerca che ti cerca, scopro che invece le immagini di Ottone I a colori scarseggiano, però, volendo, ci sarebbe questa:
Non c'è il gazebo, ma in effetti non si vede se è all'aperto o al chiuso.
"Bene, ragazzi, tenete conto che a partire da questo momento e per molti, molti capitoli, gli imperatori li vedrete sempre raffigurati in questo modo, seduti in trono con lo scettro nella sinistra e una palla con la croce nella destra. Di solito però la faccia e la posizione cambiano, al contrario di quel che succede qui".
"E il vestito?".
"Di solito cambia anche il vestito" assicuro.
"Qui davvero non si sono sprecati".
"Però, certo, un po' di fantasia non avrebbe guastato".
"In effetti" convengo "siamo d'accordo che sono padre e figlio, va bene che la corona era la stessa, però tenere lo stesso drappeggio mi sembra eccessivo".
Fin quando Crucigero non trova la spiegazione: "Evidentemente nel medioevo c'era già il copia&incolla".
In effetti è difficile trovare un'altra spiegazione.
Eppure tutti continuano a pensare al medioevo come a un periodo buio e senza tecnologia, vai a capire perché.

4 commenti:

SparklingDiamond ha detto...

Che bella lezione! Complimenti, mi piacerebbe averti avuto come insegnante! Un saluto!

Aviator ha detto...

Apprezzo la profondità della ricerca e del pensiero evidenti nel tuo articolo. Fatti coinvolgere nel mondo di Aviator sul nostro blog dedicato.

Pellegrina ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
roberta ha detto...

Inizio a preoccuparmi.. lettrice silenziosa