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venerdì 15 luglio 2022

Il Gran Torneo Letterario del Comprensivo di St. Mary Mead e Crifosso - 3 - La Trionfale Premiazione

...ed ecco la trionfale premiazione dei vincitori
(o forse è una riunione della Carboneria?)
E dunque eravamo agli inizi di Febbraio e aspettavamo per l'indomani che il bando del Concorso di Scrittura venisse firmato dalla Preside.
Nel frattempo alcuni di noi avevano avvisato i ragazzi, raccogliendo anche un certo interesse per la questione.
Non io. Mi piace parlare di cose già sicure, regolamento alla mano, e tanto il bando arrivava subito, giusto?
Il bando arrivò tre settimane dopo. 
Nessuno ha saputo spiegarmi il motivo del ritardo, perché nessun punto del sennatissimo bando stilato dal prof. De Magistris era stato messo in discussione. Ma insomma il bando con la firma arrivò tre settimane dopo.
Preparai la Classroom della Prima Sfigata per il concorso, la decorai con banner di animaletti, pubblicai ivi il bando e la mattina dopo scodellai la notizia alla classe, che si mostrò assai interessata. Chiacchierammo un po' sull'argomento, poi passammo ad altro. Più di metà della classe si iscrisse nel pomeriggio.

La scadenza era fissata per la metà di Aprile.
Il 2 di Marzo la prof. Casini mi confidò che era molto preoccupata perché "qua nessuno manda niente".
"La scadenza è il 10 Aprile. Per queste cose ci si riduce sempre all'ultimo momento, è una regola universale" provai a confortarla.
"Naaa, secondo me non partecipa nessuno. E sì che su alcuni avevo proprio fatto conto".
Indurre la prof. Casini all'ottimismo è una impresa persa in partenza, per cui dopo un paio di tentativi fatti per onor di bandiera abbandonai l'impresa. Non per questo dubitai che in tanti avrebbero partecipato.
Poi cominciarono ad arrivare gli elaborati. La mia Classroom però continuava a restare vuota.
A fine Marzo mi informai cautamente su come procedevano i lavori e tutti  annunciarono serenamente che non intendevano farne di nulla.
Feci un paio di cauti tentativi di incoraggiamento ma non sono brava a insistere per le cose volontarie. Tuttavia ero sorpresa: proprio loro, che  mi portavano anche dei testi in più perché "gli era venuto in mente di scrivere una storia", e che avevano sempre reagito con grande partecipazione a qualsiasi esercitazione letteraria mi fosse balenato in mente di rifilargli...
Niente, la mia Classroom rimase vuota, caso unico tra tutte le 18 classi. Mi sono sentita vagamente in colpa ma tuttora non riesco a capire cosa ho sbagliato. Peggio ancora, non riesco nemmeno a capire se effettivamente ho sbagliato qualcosa.
Continuai comunque a seguire la cosa con interesse.
Gli elaborati arrivarono, e in abbondanza.
I tre giurati di St. Mary Mead si confrontavano spesso in Sala Insegnanti scambiandosi opinioni e commenti non sempre lusinghieri. Imparai che c'erano alcuni testi che erano piaciuti a tutti e adesso erano incerti su come votare.
La vita continuò, ma del Concorso non seppi più niente.
Infine mi annunciarono che c'era stata la gran riunione dei giurati per votare la classifica, e altre ai tre premi stabiliti c'erano state anche due menzioni d'onore.
Maggio passò senza ulteriori novità.

Finché un giorno, ed era ormai l'ultima settimana di scuola, chiesi "La premiazione quando la fanno?".
"Credo sia domani, a una qualche ora, non so quando e libera la stanza dell'Agorà" mi rispose qualcuno.
E insomma, per farla breve, il penultimo giorno di scuola furono premiati i vincitori nell'Agorà, in gran segreto, alla presenza della sola giuria.
Non ci fu una circolare.
Né una premiazione alla presenza almeno di una rappresentanza delle classi.
Nè un avviso che immortalasse i primi tre classificati più le due menzioni speciali affisso in un qualche angolo della scuola.
Niente di niente sul sito della scuola.
Non mi risulta ci sia stata nemmeno uno straccio di targa.
Ero molto, molto indinniata e dunque protestai a gran voce: "Ma insomma, questi ragazzi hanno vinto un concorso letterario. Volete dargli almeno una qualche possibilità di tirarsela un po con i compagni? Al confronto i Carbonari facevano le loro riunioni sulla pubblica piazza annunciandole con trombe e grancasse!".
"Io non so nulla, è stato deciso di fare così" tagliò corto De Magistris (è la sua risposta standard tutte le volte che protesto per qualcosa. Però tutta la storia del Concorso Letterario l'aveva montata lui, punto per punto, e quindi qualcosa ne doveva sapere per forza).
"Ma perché così in segreto? Non hanno mica commesso un delitto, sono stati premiati o segnalati a un concorso di scrittura. Non è una cosa disonorevole, da doverla consumare in gran segreto in cantina!Non è stato nemmeno segnalato sul sito della scuola, il testo vincitore non si trova da nessuna parte!".
E niente, ormai era andata. 
L'idea in sé era buona, ma secondo me ci sono dei margini di miglioramento.

4 commenti:

Elena ha detto...

Finalmente sappiamo come è andata a finire!
Un vero peccato che abbiano fatto tutto "di nascosto" perché con un pubblico i ragazzi avrebbero avuto più soddisfazione...tra l'altro in molte scuole stanno facendo questo tipo di eventi tramite riunioni online così anche i genitori possono presenziare benché da remoto.
Io credo che senza strafare, avere un po' di pubblico sia anche educativo per i ragazzi, perché permette di affrontare situazioni un po' diverse dal solito...per esempio avrebbero potuto leggere i loro lavori davanti a tutti e sarebbe stata una bella esperienza per tutti.

Filippo ha detto...

Contento per i vincitori, piacerebbe leggere gli elaborati.
Forse è stato meglio così, in segreto, per non dare a potenziali talenti il peso di una superbia da portare già così presto.

Romolo ha detto...

Ma che peccato! Gestita così la vedo dura l'anno prossimo convincere quaòlcuno a partecipare, ma soprattutto, ti hanno messa nelle condizioni di non poter dire nulla ai tuoi, xhw forse avevano capito l'andazzo prima di altri...

Murasaki ha detto...

@ Elena:
D'accordissimo! Leggere i loro lavori li avrebbe mandati assai in confusione, ma in qualche modo gli avrebbe fatto anche piacere. Anche i genitori credo che avrebbero apprezzato.

@ Filippo:
Ah, non c'è che dire, il problema della superbia lo abbiamo arginato proprio bene!
Un po' troppo, temo.

@ Romolo:
Ebbene sì, è la prima cosa che ho pensato: l'anno prossimo faranno a botte per partecipare, come no. Ma in effetti non so nemmeno se ci sarà una nuova edizione, l'anno prossimo.
Spero di sì: intanto, con tutta la fatica che abbiamo fatto per organizzare il regolamento, sarebbe bene sfruttarlo almeno per qualche anno. E poi, onestamente, è una bella idea.