Le scuole felici si assomigliano tutte, ma ogni scuola infelice lo è a modo suo.
Alle medie di St. Mary Mead è stato deciso di approfittare della forzata pausa di questa primavera per avviare i necessari lavori di ristrutturazione, che era stato giurato alla Preside Caramell sarebbero stati finiti entro l'inizio dell'anno scolastico.
Non è stato così, naturalmente. E quando mai si è dato il caso che dei lavori siano stati terminati nel tempo stabilito?
Inutile lamentarci: ce lo aspettavamo tutti, e la nostra anima si è rivelata assai profetica.
Al momento dunque, oltre ai vari impacci dati dalle mascherine che non arrivavano, dalle entrate e uscite e intervalli scaglionati, dai patemi innescati da ogni singolo alunno che lamenti un qualsivoglia malessere, fosse pure esistenziale, dal registro elettronico che quest'anno serviva come il pane ma tanto per cambiare è arrivato solo adesso, e la nuova versione funziona male e alla segreteria han sbagliato un sacco di cose eccetera, abbiamo anche la palestra inagibile, l'unico cortile ingombro di impalcature, immani quantità di roba fuori posto per ogni dove, operai ovunque, calcina e detriti appena metti il naso fuori dall'edificio e un gran trapanare che non è di grande aiuto mentre le lezioni sono in corso.
In più abbiamo anche l'acqua corrente.
No, non solo nei bagni. Ovunque, quando piove. E se è pur vero che in Ottobre può capitare che piova, va pur riconosciuto che quest'anno piove molto più del solito.
L'acqua entra dal tetto in riparazione. L'acqua entra dalle nostre ineffabili finestre di cui giù tanto bene ho detto a suo tempo. Corridoi allagati, buona parte delle aule del piano superiore allagate, acqua per ogni dove.
Custodi e muratori che spazzano via l'acqua.
Insegnanti che meditano l'acquisto di un paio di calosce.
Muratori che passano sulle impalcature cantando mentre l'insegnante cerca di spiegare.
Studenti che, ovviamente, salutano i muratori. Vabbé, mi sembra il minimo.
Ampie gore che van disegnandosi su soffitti e pareti.
Questo non è un anno scolastico, è una prova di carattere.
8 commenti:
A parte le analogie, mascherine arrivate in ritardo nella scuola di figlio grande (in quella di figlia piccola non sono mai state contemplate, ognuno si porta la sua), registri elettronici che, se possibile, funzionano anche peggio dello scorso anno, palestre non pervenute perché troppo piccole o in ristrutturazione, quello che mi incuriosisce di più è il soprannome del preside di St Mary Mead, di "vago" sapore potteriano e una domanda si insinua "Come mai l'avrà chiamato così"?
Abituata come sarai all' acqua potrai concorrere al posto di preside a Venezia a partire dal prossimo anno.
Ho controllato la cine e purtroppo la pellicola non è andata al suo posto. La sto reinserendo e penso che al massimo per le 22 sia a posto. Colpa mia che sto via tutto il giorno con la zia per racimolare gli ultimi schei prima che serrino tutto ancora.
Grazie e fai bene a segnalare solo così riesco a rendere il servizio accettabile.
Un abbraccio
Dani
Da adesso in poi (20:48) lo trovi
Buona Notte
Dani
@ Hermione:
Sì, il motivo è ESATTAMENTE quello ^_^
@ Fatevi i Fatti Vostri versione Zanza Flagellatrice (di sé stessa medesima)
Ma come sarebbe a dire "un servizio accettabile"?
Il vostro è un servizio OTTIMO, sempre e comunque, oltre che di grande utilità!
(Visto e preso)
Questa pioggia vagamente dannunziana che scivola giù dalle finestre e dai tetti mi ha fatto sorridere di prima mattina. Da noi questo manca (anche perché, di fatto, non piove), ma potrei raccontare altro. Concordo pienamente sulla prova di carattere.
@ Dolcezze:
Ogni scuola è infelice a modo suo, quest'anno. A noi è presa così
Comunque il riferimento a D'Annunzio ci sta bene ☺️
School on the water con sottofondo la musica dei Deep Purple! Davvero una prova di sopravvivenza
Smoke on the water sarà per la prossima occasione (molto presto, credo); stamani ho accolto gli alunni con la Musica sull'acqua di Händel. I vantaggi di avere una Lim 😃
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