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domenica 29 settembre 2019

I Venerdì di Greta (post didattico, ecologista, sociologico e tante altre cose)

Ignoro l'autore di questo geniale disegno. L'ho pescato a casaccio su Facebook ma sono prontissima a fare ammenda rendendo il giusto onore a chi l'ha fatto e scusandomi moltissimo.

Il 27 Settembre cadeva un altro di quelli chiamati Friday For Future o Venerdì per l'ambiente o Venerdì di Greta e con altri settecento nomi diversi, tanto che la denominazione ufficiale me la sono cercata su Google.
La scuola di Lungacque ha portato alcune classi alla manifestazione a Firenze; noi non ci siamo attentati a tanto: siamo una piccola scuola di paesello e quel giorno avevamo giù un discreto casino con due insegnanti in malattia da sostituire, ma soprattutto credo che nessuno si sia posto nemmeno la questione, e certo non l'ho posta io. Comunque molte classi hanno fatto i loro bravi cartelloni e abbiamo deciso che chi voleva poteva parlarne coi ragazzi perché tanto i temi ambientali li puoi infilare in tutte le materie tranne forse Matematica (che comunque fa anche Scienze e quindi figurarsi se non ha frecce al suo arco da tirare per l'occasione). 

Alla prima ora facevo sostituzione in una Prima mai vista né conosciuta. La prof. Ghirlandai mi spiega che devono finire di colorare un cartellone sui 17 punti dell'Agenda 2030, ovvero questi:
Faccio finire di colorare il cartellone e una demoniaca scintilla si insinua nel mio cuoricino. Così chiedo quale sia il tema che gli sembra più interessante - non il più importante, solo quello che li ha colpiti di più. Una candida fanciulletta alza la mano e dice con vocetta sottile "La parità tra uomo e donna".
In cuor mio mi frego le mani, incapace di credere a cotanta fortuna.
"È un tema importante, soprattutto per l'Italia, perché nessun paese può permettersi di tenere inutilizzati metà dei suoi cervelli" ricamo con voce dolcissima "Sapete come potete collaborare da parte vostra per aiutare a raggiungerlo?".
Mi guardano un po' perplessi.
"Naturalmente pretendendo di essere rispettate, e rispettando a vostra volta gli uomini, certo. Ma soprattutto studiando. Soprattutto studi scientifici".
I poveretti mi guardano sempre più perplessi. E giù una tirata sulle facoltà scientifiche dove ci sono poche fanciulle e sull'importanza degli studi di biologia e di chimica per combattere l'inquinamento.
"Chi credete che abbia trovato i batteri da utilizzare per ripulire il mare dal petrolio quando le petroliere affondano? Non certo una professoressa di Lettere".
Restano piacevolmente sorpresi all'idea dei batteri che ripuliscono il mare e sembrano interessati. Quanto a me, spero e prego che non entri la prof. Casini, che ogni tanto lamenta una congiura per distogliere gli studenti dagli studi di Lettere e dirottare tutti verso gli studi scientifici.
Ricamo ancora un po', una fanciulla confessa di voler fare astrofisica, chiacchieriamo. Poi li porto ad appendere il cartellone in corridoio e infine in biblioteca

Alla seconda ora c'è una delle mie due seconde. Lì sembrano soprattutto interessati agli animali: l'orso polare che rischia di estinguersi, ma soprattutto i poveri pesci. Sono piacevolmente sorpresa scoprendo che conoscono le condizioni che i pesci gradiscono di più: acqua fredda e quindi più ricca di ossigeno, pulita, non troppo salata. Disserto sul problema dei tempi della pesca e dei guai che si fanno pescando i pesciolini prima del tempo della riproduzione. Indico l'oceano Indiano e il Mediterraneo come zone particolarmente stressate sotto questo aspetto. Meglio mangiare pesce o carne?
"Tutti dicono che mangiare il pesce fa meglio".
"Ma non al pesce, specie se lo peschiamo al momento sbagliato".
La difficoltà di intervenire sui biomi (sanno benissimo cos'è un bioma. Il mio supplente dell'anno scorso ha lavorato bene, a quel che sembra). I cinghiali in Toscana, dov'erano quasi estinti e hanno fatto il ripopolamento con una razza dell'est europeo molto più resistente e fertile. E infatti da noi hanno riaperto la caccia al cinghiale, fioriscono le sagre del cinghiale e tutti hanno i loro racconti da fare su cinghiali al bordo della strada, cinghiali che attraversano la strada, cinghiali che trasformano i giardini in campi perfettamente dissodati. Molto meglio non devastare un bioma, perché poi a rimetterlo a posto si rischia di fare ancora più danni.
Intervallo.
L'ultima ora è di nuovo con la Prima Asserpentata. Chiedo se hanno giù parlato dei Venerdì della Terra. Sì, ne hanno parlato a Tecnologia e anche a Italiano, con la prof. Casini che ha fatto un intervento molto accurato sull'effetto serra e le piogge acide.
Così punto sull'inquinamento delle falde acquifere e sui rifiuti e il problema dello smaltimento dei medesimi.
Importanza della raccolta differenziata. Non lasciare la plastica nei boschi. Delfini che ingoiano la plastica e muoiono. Delfini. Balene. Lo scioglimento dei poli. Ghiacciai sulle Alpi che si stanno sciogliendo. Conoscono la notizia e la stanno seguendo.
Nel bel mezzo di un accanito stormbraining sulle inondazioni legate allo scioglimento dei ghiacci polari interviene Blaise Zabini.
"Che poi l'unico politico che faceva del bene agli italiani, Aldo Moro, lo hanno ammazzato".
Resto interdetta. Chiaro che sta ripetendo un discorso sentito in casa, e mi avevano avvisato che la famiglia Zabini è un po' strana, ma insomma...
"Ehm. Aldo Moro era senz'altro un ottimo politico, ma non ricordo che abbia fatto nulla di particolare per l'ambiente. Ai suoi tempi non usava*". Davvero, la comparsa in scena della buonanima di Aldo Moro non era prevista.
"Certo, ma se fosse ancora vivo farebbe delle cose importanti per noi".
"Temo che ormai Aldo Moro non avrebbe comunque potuto occuparsi di questi problemi, per questioni anagrafiche". (Se fosse ancora vivo avrebbe 103 anni, e difficilmente sarebbe ancora in politica).
Amor non sembra convinto ma gli altri compagni non sembrano molto interessati a cosa avrebbe fatto Aldo Moro se le Brigate Rosse non si fossero occupate di lui.
Un breve ritorno alla questione dell'acqua, poi è tempo di prepararsi per l'uscita.

È stata una mattinata interessante. Mi accorgo che ho imparato un mucchio di cose sui ragazzi facendoli parlare. Le lezioni frontali hanno un loro perché, ma quelle interattive sono sempre più divertenti.
Dovremmo farli più spesso, questi Venerdì in Libertà. Mi sembra che abbiano un buon influsso sulla scuola.

*E infatti l'unico partito che si occupava di questioni ambientali era quello radicale (all'epoca i Verdi non c'erano ancora, entrarono in scena qualche anno dopo)

2 commenti:

romolo ha detto...

A me sembra che questi venerdì di presunta mobilitazione su temi così importanti, per la stragrande maggioranza dei ragazzi, è stato solo un pretesto per saltare le lezioni. Sarò prevenuto (con l'età si diventa cinici), ma le immagini che sono girate su web e tv erano abbastanza chiare. Dire queste cose però sembra quasi dar voce a chi ritiene che questi non siano temi strategici e fondamentali per il futuro. E non è questo quello che penso. Ecco, il vostro approccio mi sembra in assoluto il migliore, perché avete provato ad affrontare il tema senza concessioni demagogiche. Su Moro che dire? Quasi quasi ne parlerò con il figlio la prossima volta che lo vedo (siamo abbastanza in confidenza, direi quasi amici, anche se lui è una persona molto schiva e riservatissima). Magari viene fuori una vena ecologista del papà, che nessuno conosceva prima!

Murasaki ha detto...

@Romolo:
Ah, non so, io sono abbastanza diffidente sulle immagini scelte da Internet o dai telegiornali e d'altra parte sono una figlia degli anni 70 e ho colto molte e varie occasioni per fare scioperi scolastici senza farmi alcun problema, quindi lo considero un atteggiamento del tutto legittimo e la penserei così anche se insegnassi alle superiori, credo. Del resto non vedo il problema: la questione ambientale esiste, è importante, che se ne parli mi sembra una buona cosa. I ragazzi sono più coinvolti di noi, Greta ci ha offerto qualche occasione in più per pensarci , e se qualcuno o parecchi colgono lo spunto per andar per prati, non sarà io a trovarci da ridire. E comunque a scuola, da vent'anni che insegno, se n'è sempre parlato parecchio.
Quanto alla inaspettata questione "Aldo Moro e l'ecologia: risvolti imprevisti di una storia politica" fammi sapere se il figlio ti dice qualcosa! ^__^