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venerdì 17 febbraio 2017

17 Febbraio 2017 - Giornata Nazionale del Gatto


Quest'anno, invece di lodare come sempre la bellezza, la dolcezza e la fedeltà dei nostri amici a quattro zampe, vorrei rendere onore a quella parte che hanno accantonato per stare vicino a noi: perché in fine il gatto è (anche) una tigre, o pantera, tascabile.
Lo faccio con le parole e il disegno di uno scrittore che dei gatti non si è occupato molto, ma quando li ha guardati ha saputo farlo in modo molto attento.


Il gatto ben pasciuto
che sta sullo zerbino
sembrerebbe che sogni
di topi uno spuntino
saporito e abbondante
e panna a sazietà.
Ma può darsi, chissà,
che pensoso cammini,
indomito e altero,
dove i padri felini
ruggivano davvero;
combattevano scarni
e scaltri, e nelle tane
profonde si acquattavano
per saziare la fame.
A Oriente banchettavano
con bestie prelibate
e di teneri uomini
con carni delicate.
Il più antico felino,
il leone gigante,
sfoggia artigli d’acciaio
sulle robuste zampe.
Ha gran denti crudeli
e fauci insanguinate.
Ci son poi le pantere,
belve nero-stellate
dalle zampe leggere,
che spesso con un salto
balzan sopra la preda
elastiche dall’alto.
Là dove assai lontana
nereggia la foresta
nell’ombra, cupa e arcana.
Lontani sono ancora,
son liberi e selvaggi.
Il gatto è sottomesso,
fatto schiavo dagli agi.
E’ un gatto ben pasciuto
che sta sullo zerbino;
è curato e tenuto
come un bel gingillino.
Che sogni topi e panna
potrebbe anche sembrare;
ma il suo cuore felino
non può dimenticare.
J.R.R. Tolkien
(La traduzione è quella che si trova ne "Le avventure di Tom Bombadil", dove la poesia, scritta in origine per una nipotina, è stata poi inserita)

7 commenti:

Melchisedec ha detto...

Molto carina. Onore ai Gatti!

Linda_chi? ha detto...

Sì, deliziosa. I tre gatti di casa hanno festeggiato godendosi pienamente letti morbidi (altro che zerbino), cibi selezionati e coccole a volontà. W i gatti, compagni meravigliosi.

acquaforte ha detto...

Questa bella poesia mi ha ricordato i gatti selvatici di cui parla Gavin Maxwell nel suo "L'anello di acque lucenti". Grandi il doppio di un gatto domestico e più simili alla lince. Tolkien era quasi coetaneo di Maxwell, e in quel tempo i gatti selvatici erano piuttosto comuni nelle Highlands. Probabilmente li conosceva. Mi aveva colpito molto il racconto del loro istinto ferino. Si possono accoppiare con gatte domestiche ma uccidono con estrema violenza i piccoli appena nati. Indomabili, così diversi dalle simpatiche lontre protagoniste del libro.
Eppure, quando incrocio lo sguardo della mia gatta, comodamente acciambellata sulla poltrona davanti a me, di solito sono io che abbasso gli occhi per prima. Lei continua a guardarmi. Insondabile.

Eva ha detto...

Il ferino felino è uscito or ora per la passeggiatina/caccia notturna a talpe e topolini....

Pellegrina ha detto...

La delicatezza di Tolkien nel parlare agli altri e la sua abilità di declinare tonalità differenti sono infinite. Diffidando della traduzione italiana non ho mai comprato quell'antologia, forse dovrei.

Murasaki ha detto...

@Mel:
Onore ora e sempre!

@Linda_chi?
...mentre gli altri giorni, immagino, dormono su letti di spine, raccattano a malapena qualche avanzo dalla pattumiera e vengono presi a calci e maltrattati...
Mi è nota la crudeltà con cui tratti i tuoi mici, e traspare anche dall'aria triste e denutrita che hanno in foto!

@Acquaforte:
...il quale anello di acque lucenti sarebbe il caso che recuperassi per leggerlo una buona volta. Grazie di avermelo ricordato!
(I gatti che ornano di loro bella presenza la nostra casa sono sempre insondabili. Sempre)

@Eva:
E buona caccia!

@Pellegrina:
Potresti comprarla in inglese, così ti salvi dalla traduzione.
Tra l'altro le poesie davvero nuove non sono molte, alcune vengono dal Signore degli Anelli...

dhaulagiri8167 ha detto...

Ieri sera era caldo quasi, solo dopo col vento era freschino, sono uscito con la speranza ci fosse il "gatto deL muretto", e invece non ho trovato nulla :-(. Comunque, è SOLO questione di tempo!