Grazie alle colleghe di matematica ogni tanto arriva sul mio comodino anche qualche libro che non parla di draghi né di fantasmi. Questo, in particolare, mi è tanto piaciuto che me lo sono pure comprato e riletto.
Il libro è stato pubblicato nel 2009 e tradotto in Italia per Einaudi nel 2010. La deliziosa copertina è la stessa dell'edizione inglese. L'autore è un professore di anatomia veterinaria di Cambridge che ha al suo attivo diverse pubblicazioni divulgative di biologia.
Non è un libro per insegnanti o genitori, scritto per alleviare loro il tormento di avere a che fare con la categoria di esseri umani cui il libro è intitolato, insegnandogli a relazionarcisi. Non è nemmeno uno dei tanti saggi di tuttologia scritti per deprecare la superficialità e la fragilità della categoria di cui sopra, ormai lontana dai Sani Valori di Un Tempo e in balia dei Falsi Miti Contemporanei (perché, come ricorda l'autore nell'introduzione "da adolescenti si ha la sensazione di essere circondati da un numero impressionante di esperti. Tutti vogliono darti consigli su ciò che devi e non devi fare, di come farlo e con chi"). E' un bel libro di scienza divulgativa, che analizza l'attuale stato dell'arte degli studi sull'adolescenza con spirito aperto, perché "l'adolescenza può essere un periodo meraviglioso e prezioso. Essere giovani è un dono, non un calvario".
Si tende a vedere l'adolescenza come un penoso periodo di transizione tra una felice condizione infantile e una serena condizione adulta. I recenti studi sullo sviluppo del cervello porterebbero però a valutarla in un'ottica molto diversa: il periodo della trasformazione adolescenziale (in pratica: la comparsa di giovani adulti ancora immaturi che tali restano per qualche anno, ovvero i teenager cui è intitolato il libro) è infatti una caratteristica specifica della specie umana, e sembra essere arrivato in tempi assai recenti, più o meno quando l'Homo erectus diventò sapiens, e poco prima dell'ultimo aumento delle dimensioni del nostro cervello (tra 300.000 e 800.000 anni fa, praticamente il mese scorso).
E proprio nell'adolescenza il cervello procede ad una vera e propria ristrutturazione che gli permette un'organizzazione nuova: vengono attivate aree rimaste relativamente tranquille fino a quel momento, vengono create nuove sinapsi, altre vengono abbandonate, cambiano i collegamenti interni - insomma il cervello degli adolescenti funziona in maniera diversa dall'infanzia, e subirà un'ulteriore cambiamento (...e una riduzione di volume) al momento del passaggio nell'età adulta. Perché il teenager funziona a modo suo, ed è un modo difficile da capire e ricordare per chi, adulto, si è lasciato alle spalle questa fase e ha ormai un cervello "diverso" che lo porta a riorganizzare il passato nella sua memoria in modo diverso da quanto effettivamente avvenuto. Inoltre questa riorganizzazione non avviene in modo omogeneo e simmetrico, ma procede in modo piuttosto, come dire, caotico - il che spiega una certa difficoltà da parte degli adulti nel capire e farsi capire da questa affascinante e talvolta esasperante rama dell'umanità.
In questo laboratorio a cranio coperto l'adolescente comincia a pensare sé stesso pensante e scopre di esistere. La trasformazione si porta dietro una vasta serie di nuove scoperte e curiosità, e oltre a pensare sé stesso pensante e a cambiare il modo di relazionarsi con gli altri esseri umani e con l'ambiente circostante, l'adolescente comincia a indagare e sperimentare, con una curiosità insaziabile unita allo sprezzo del pericolo tipica dell'età (e che talvolta conduce, ahimé, a conseguenze drammatiche); e sembra che sia proprio questa fase così ricca che ha permesso alla nostra specie di fare "il grande salto in avanti".
La materia trattata è complessa, soprattutto per il letterato di turno che a malapena sa che abbiamo un cervello dentro la scatola cranica e che in qualche modo siamo imparentati con le scimmie (sì, io); il libro però è chiaro, abbastanza scorrevole, molto interessante, e ha sempre cura di ricordare di come la maggior parte delle conclusioni alle quali la scienza è faticosamente addivenuta al momento attuale sono soprattutto strade aperte a nuove domande (perché gli scienziati sono quella curiosa branca dell'umanità che adora sì le risposte, ma soprattutto perché innescano nuove domande che grazie a future risposte potranno dare il via a ulteriori domande eccetera eccetera). Molte problematiche associabili agli adolescenti (rapporto con le droghe, insorgere della malattia mentale, aggressività, gravidanze precoci, malattie sessualmente trasmissibili) vengono esaminate dal punto di vista strettamente biologico permettendo una visuale meno moralistica e più razionale di quanto avviene di solito.
Consigliato a chiunque abbia a che fare con gli adolescenti (per esempio: gli adolescenti) e a chiunque sia curioso (per esempio: gli adolescenti).
Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma e auguro buona fine di vacanze o felice ritorno dalle medesime a chiunque passi di qua.
8 commenti:
Grazie mille per la segnalazione: non lo conoscevo e mi era sfuggito all'uscita. Lo leggerò senz'altro, visto che mi interessa e fa parte dei miei campi di studio!
Io di solito sono diffidente verso i manuali di "tuttologia", ma questo qui da come tu lo descrivi mi sembra essere effettivamente diverso. Interessante.
Davvero una bellissima recensione, grazie!
Innanzitutto grazie per essere passata da me (ti ho risposto), questo libro mi sembra interessante... credo di avere un paio di adolescenti a cui potrei regalarlo.
Per il momento io sono ancora fuori età con le mie figlie, però IO sono curiosa come una scimmia... o meglio, come un'adolescente ;) magari quest'inverno, con calma lo leggerò, per ora me lo segno.
Buona Domenica.
Titolo appassionante, soprattutto perché mi affascina il funzionamento del cervello...me lo segno!!
Ecco visto che sto da quasi due anni in piena guerra aperta con un adolescente, purtroppo non per lavoro, ma perchè sangue del mio sangue, (letteralmente visto che abbiamo lo stesso gruppo) penso che questo libro dovrei comprarlo perchè io davvero di quello che passa in quella testa non capisco niente e sono stanca di cercare di capirci qualcosa
@Agrimony
Mi sembra di sentire mia madre!
Il libro non ti spiegherà cosa passa per la testa del sangue del tuo sangue, ma ti spiegherà peché non riesci a capirlo - in qualche modo potrebbe essere un conforto anche questo...
Abbi fede: anche Francesco d'Assisi e Martin Luther King sono stati adolescenti, e probabilmente erano esasperanti almeno quanto il tuo. Francesco, anzi, credo lo fosse ancora di più...
Siccome ci arriveremo me lo son segnato, gli adolescenti a me poi interessano molto, li osservo e mi dico sempre che è in quella fascia d'età che si decidono molte cose e si vede cosa è successo prima nelle famiglie e anche a scuola, specialmente ricordando come ero io. Grazie della segnalazione!
(e leggerò con interesse il post connesso a quello di Monica)
Post appena sfornato ^__^
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