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sabato 29 giugno 2013
Buon viaggio, Margherita
Quando da bambina volevo fare l'astronoma per mia madre fu facile citarmi il precedente di Margherita Hack - fiorentina doc e parte di quei circoli che per anni anche i miei avevano frequentato (del resto, negli anni '50 e '60 Firenze era una specie di salotto, e tutti conoscevano quasi tutti).
In quegli anni le donne che si occupavano di astrofisica non erano molte, nemmeno nei romanzi di fantascienza (dove al più si trovavano le mogli degli astrofisici, e qualche volta le fidanzate) e l'astronomia era una scelta insolita per una signora, ma lei ha sempre avuto l'insolita caratteristica di vivere a modo suo. Il manifesto elettorale qui sopra ne è un esempio: molti candidati si fanno fotografare con la famiglia o lo sfondo della libreria o della panoramica della città dove si candidano, mentre lei si fece fotografare con un bel gattone (dall'aria indipendente quanto lei) e palesemente molto felice di tenerlo in collo. Con gran gioia l'avrei votata, se non fissi stata purtroppo nell'altra circoscrizione elettorale.
Amava le stelle, i gatti e la vita - tre cose che in fondo sono una sola con tre diverse immagini. Ha vissuto bene ed è sempre stata curiosa. E se la morte è solo un passaggio, non dubito che il suo viaggio stia continuando nel migliore dei modi.
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