Sam è un personaggio piuttosto anomalo nel panorama della letteratura, e lo è senza parere. Parte come Servo Fedele, sottocategoria "storditello ma tanto affezionato al padrone", un po' can da guardia, un po' scemo del villaggio - ma di un villaggio molto bonario. Come i due hobbit aristocratici ha scelto di imbarcarsi in quell'avventura per amore, ma anche per curiosità e sete di conoscenza. Entrambe le molle lo spingeranno per tutto il libro e non verranno mai meno. Partecipa al viaggio per scelta, lo ha scelto più volte; per questo, quando arriva per lui il momento delle decisioni, sceglie senza troppa difficoltà.
Non è un semplice Aiutante: come riconosce apertamente Frodo "senza Sam non avrebbe combinato granché": negli ultimi quattro capitoli dello sciagurato viaggio a Mordor è Sam che decide, fa e disfa. Frodo è ormai incapace di fare altro che tirare avanti, passo dopo passo, fino alla Voragine; ma Sam è ancora integro, perché è stato vicino all'Anello abbastanza per capire all'incirca di che si trattava, pur tenendosene a distanza quanto bastava per non farsene assorbire (e in verità assorbire e dominare Samvise Gamgee non dev'essere affare di poco conto).
L'Anello prova con tutte le sue forze a sottometterlo nei pochi istanti in cui Sam lo porta al dito - ma anche l'Anello non trova di meglio che promettergli un enorme giardino su cui possa regnare indisturbato dopo aver vinto tutti i nemici. E' in effetti l'unico miraggio che possa tentare un giardiniere per vocazione, ma Sam scopre quasi subito il trucco: non gli interessa comandare una squadra di giardinieri (anche se, alla fine del libro, si troverà a fare anche quello): vuole un giardino tutto suo da far fiorire, nient'altro.
Troppo, o troppo poco per l'Unico Anello del Potere - che infatti con lui non riesce ad averla vinta.
(Naturalmente col tempo e la pazienza sarebbe venuto a capo anche di Sam. Forse. Ma, non dimentichiamocene, non è riuscito a venire a capo di Bilbo in sessant'anni e riesce a prevalere per un attimo su Frodo solo nel suo momento di massimo potere, accanto alla sua fonte d'origine).
6 commenti:
Sam....cosa si può dire di Samvise Gamgee? Personaggio migliore non si può trovare in tutto l'intero panorama letterario mondiale, e quando dico migliore intendo con più coraggio con più semplicità con più umilta...insomma con più cuore di Sam
ma alora anche atté ti avano piaciuti i lobbit...io con serino mi facio senpre arcontare da eso le instorie del siniore dei nanelli...
Ciao Prof! purtroppo mio fratello si perte sempre in discorsi incomprensibili. Hai vinto un e-book per la tua partecipazione al concorso sul dubbio dantesco. Passa a trovarci e se puoi lasciaci un indirizzo e.mail per inviarti la lista tra cui scegliere il libro
Esserino
e BBBBAAAALLLEEENNNAAAAAAAAAAAA!!!!
Cara Prof, Ti abbiamo mandato un commento invitandoti a ritirare un e.book che hai vinto, ma non vediamo traccia di tale comm. forse abbiamo sbagliato ID oppure Balena, smanettando, deve aver fatto casino e il messaggio sarà arrivato a Martinelli o a Lù, forse te lo riposteranno loro.Mandaci se puoi una tua e.mail per inviarTi la lista dei libri tra i quali scegliere quello che Ti invieremo.
Comunque Balena dicieva che adorisce anca eso i lobit e io ti invitavo a passare da noi
Esserino Gatto
senza sam non ci potrebbe essere chi racconta la fine della storia, oltre tutto. colui che si sente perennemente diviso, e infine, nella scissione tra la vita a casa ("sono tornato") e la scrittura nel libro ("le ultime pagine sono per te") riesce a essere "unico e sano". e lo sarà!
bello!
D'accordissimo con entrambe ^__^
(beh, d'accordo anche con i due gattoni, ma con loro sono d'accordo comunque e per principio perché sono troooppo belli)
Approposito, Thilliol: girando per la rete ho trovato un saggio di Orson Scott Card che sembra pensarla proprio come te: http://www.soronel.it/Scottcard.html
Te lo segnalo, casomai non lo conoscessi ^__^
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