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venerdì 11 giugno 2010

Il giorno dopo lo scrutinio

Capita ordunque che, dopo gli scrutini, un'insegnante possa talvolta trovarsi leggermente alterato perché non condivide appieno il voto di taluni suoi colleghi davanti a taluni casi didattici, e capita che trovi un filino incoerente il fatto che costoro, che tutto l'anno hanno guiaiolato e rumoreggiato sul fatto che una data classe fosse indisciplinata e non studiosa, poi trovino normale promuovere ragazzi con cinque o sei insufficienze.
E che diventi a strisce arancioni e nere quando sente i colleghi che continuano a dire al momento di passare qualcuno con sei sufficienze "Ma allora dobbiamo arrotondarne un paio perché sei insufficienze sono troppe" in nome di una qualche disposizione ufficiosa della scuola dice che sopra le quattro insufficienze si boccia - ignorando platealmente il fatto che il consiglio è sovrano come dice la legge dello Stato, che mai e poi mai può essere scavalcata da una delibera del Collegio. Eccheccazzo, se davvero pensi che cinque insufficienze siano troppe non passarlo, se ti sembra sia il caso di passarlo attieniti alla legge e fregatene se il paese è piccolo e la gente mormora.
E può anche capitare che all'insegnante in questione venga l'orticaria perché l'insopportabile e melenso insegnante di religione, che vede metà della classe per un'ora a settimana e conosce solo due voti (distinto e ottimo) perché "la preside gli ha detto così", e arriva sempre con un quarto d'ora di ritardo in qualunque classe ma spedisce fuori allo stato brado i ragazzi di alternativa se tu arrivi un po' in ritardo perché sei in presidenza a conferire per qualche valido motivo, lamentosamente attacchi il lamento che "poverino qua e poverino là ma come facciamo a fermarlo", anche se hai provato 765 volte a spiegargli che la bocciatura non è punitiva ma fatta nell'interesse della creatura, che al momento sembra assai inadeguata a seguire la terza media.
E capita pure che all'insegnante a strisce arancioni e nere venga l'idrofobia in forma grave se il Sostegno vota per promuovere qualcuno spiegando candidamente che questo qualcuno "è tanto amico del suo allievo e così l'anno prossimo possono fare gruppetto", trasformando così in certificati due ragazzi uno dei quali, semplicemente, ha stabilito che la matematica non esiste ma a parte questo non ha nulla di certificabile.
E avviene pur talvolta che venga stabilito che "tanto il tale non avrebbe comunque fatto un gran percorso scolastico, se anche fa male le medie che cambia?" decidendo così il futuro di una creatura in trasformazione e inchiodandolo ad vitam alle tendenze mostrate quando aveva tredici anni.
E che detto insegnante non riesca a capire perché l'intero consiglio dia i voti in condotta basandosi su come i ragazzi si rivolgono agli insegnanti ma senza tenere in alcun conto quelli che si deridono, perculano e offendono anche durante la lezione tra di loro - oh no, questo non ha importanza, basta che si alzino in piedi quando l'insegnante entra in classe.
Capita infine che le venga un travaso di bile supplementare quando la preside si diverte a perculare a sua volta Albione perché ha i voti bassi - finché Albione spiega, un filino alterata, che lei ha "somministrato" all'inizio dell'anno la prova d'ingresso che la scuola aveva stabilito, ha calcolato i punteggi secondo le modalità indicate dalla scuola e le sono risultati voti dal 2 al 5 nessuno escluso e che quindi, insomma, la scuola vedesse di trovare il modo di far pace con il proprio cervello.

Capita, sì, capita.
Come cantavano giustamente i Pooh, capita quando capita.
Poi ti passa.
Perché, magari, chissà, hanno ragione loro.
O comunque per l'alunno la scelta migliore, chissà, potrebbe essere quella che è stata presa contro la tua opinione.
Forse.
E comunque vada i risultati a lungo termine tu non li vedrai.
Per fortuna, viene da pensare.

3 commenti:

Annarita ha detto...

Sottoscrivo, sottoscrivo, sottoscrivo.

Non c'è altro da aggiungere allo schifo che hai così efficacemente affrescato.

annarita

LaProfe ha detto...

Tristezza.

lanoisette ha detto...

sottoscrivo e sono triste, a strisce e idrofoba anch'io.