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| Non sono riuscita a trovare un meme carino sui pozzi neri - eppure il tema secondo me offriva diverse possibilità. Rimedio con dei gattini neri, non molto pertinenti ma carini |
Quando arrivo, di prima mattina, la scuola è invasa da strani individui con strane attrezzature che vagamo con aria incerta.
"Sono gli operai del Comune" mi spiega la prof. Therral, anche quest'anno Responsabile di Plesso "Sono venuti per vuotare i pozzi neri".
"Oh?" casco dalle nuvole.
"Sì, i water hanno cominciato a traboccare, al piano di sotto. Sono quasi due mesi che avvisiamo il comune che la situazione è ormai piuttosto piena, ma hanno continuato a rimandare. Ci hanno detto che per qualche giorno potremo usare solo i bagni dei piani alti".
"Perché per qualche giorno?" chiedo interdetta: per quel minimo di esperienza concreta che ne ho avuto, le ditte di autospurgo mi risultano formate da persone laboriose ed efficienti che sanno benissimo quanto i clienti apprezzino in loro la velocità con cui riescono a limitare i tempi della loro presenza e le tracce olfattive che il loro lavoro inevitabilmente reca seco "Siamo una scuoletta da duecento alunni, quanto ci vorrà a svuotarci i pozzi neri?".
"Il problema è che devono cercarli, perché non sanno dove sono".
"Basterà guardare sul progetto, immagino".
"Dice che non riescono a trovarlo. Non sanno più dov'è".
Perché il lettore possa seguire appieno la totale follia della questione, fornisco qualche elemento storico sulla scuola media di St. Mary Mead.
Quando la legge del 1963 rese la scuola media obbligatoria per tutti, molti paesi decisero di dotarsi di apposita scuola media da far frequentare ai fanciulli del luogo. In qualche caso vennero riadattati edifici destinati ad altri usi*.
Non fu questo il caso di St. Mary Mead che, preso un pezzo di terreno confinante con quello della scuola elementare, gettò le fondamenta per una scuola media progettata proprio per essere una scuola media e la costruì in base alle leggi che all'epoca regolavano gli edifici delle scuole medie. Dal giorno della sua inaugurazione fino ad oggi detto edificio e è sempre stato usato solo e soltanto in funzione di scuola media, con tanto di cucine per la mensa interna, ampio laboratorio di arte e di musica, piccolo teatro per le recite, palestra e altre amenità.
In seguito la legislazione cambiò più volte, soprattutto per quel che riguardava le norme di sicurezza, e piú volte vennero cambiati caldaia e bagni, fu smantellata la cucina, vennero avviati laboratori di lingue e di scienze, rifatti alcuni pavimenti, messi in opera pannelli solari e insomma l'edificio non rimase lì immobile mentre la storia gli scorreva accanto, ma anzi il Comune provvide più volte a cambiarlo, rinfrescarlo, adattarlo eccetera, tutto alla luce del sole e in modo assai onesto per quanto ne sappiamo. Inoltre corale edificio è dotato di un largo ingresso su una delle vie principali del paese che testimonia che a St. Mary Mead c'è una scuola media - e insomma niente fa pensare che mai, in alcun momento della sua edificante esistenza, la scuola media di St. Mary Mead abbia recato in sé qualcosa di clandestino - e d'altra parte chiunque abbia passato una settimana della sua vita in un paesello del genere di St. Mary Mead sa benissimo che ivi niente può essere fatto, vuoi di lecito o vuoi di illecito, che non sia notissimo ad ogni abitante compresi i piccolissimi che ancora non sanno parlare. Per quale motivo dunque i piani di un edificio non esattamente illegale come una scuola media debbano essere rimpiattati non si riesce a capire se non sospettando una grandissima incapacità da parte di chi gestisce la documentazione del comune in questione.
E mentre tutto noi meditiamo sull'infinità vastità dell'imbevillità umana gli operai del Comune se ne vanno via a coda bassa e con aria infelice e a noi non resta che salire in classe per spiegare la situazione (invero assai fluida) in cui ci troviamo.
In realtà la storia è a lieto fine, perché verso la metà della seconda ora, mentre con la Seconda ci stiamo dilettando nella contemplazione delle varie danze macabre e trionfi della morte che dopo il passaggio della prima ondata della peste del Trecento** diventarono un tema assai ricorrente per la pittura arriva la custode ad annunciare che la situazione dei bagni è tornata normale. A quanto sembra, qualcuno deve essere riuscito a trovare il nascondiglio segreto ove erano occultati i segretissimi progetti della scuola - probabilmente un normalissimo faldone, e neanche escludo che sopra ci fosse scritto qualcosa di assolutamente esplicito sul suo contenuto, del tipo "planimetrie della scuola media".
* per esempio io frequentai a Firenze una scuola che aveva sede in un ex-Istituto per Ciechi che non era stato fatto oggetto di particolari controlli e che,mentre facevo la terza media, fu oggetto per qualche mese di lavori di ristrutturazione piuttosto emergenziali onde evitare che ci cascasse in testa.
** la più famosa è la prima, ma ne seguirono diverse altre, per quanto più contenute

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