Il presente anno scolastico si va sempre più configurando come una prova di carattere degna dei più perfidi cartoni animati giapponesi degli anni 70 - ma sotto certi aspetti anche un raffronto con i 300 di Sparta non ci starebbe male, e il fatto che la filiera dei tamponi in Toscana sia andata in tilt per sovraccarico non rende le cose più semplici.
Tamponi, tamponi ovunque, e procurarsene uno è un serio affare; averne il risultato, poi, peggio che mai.
Buona parte delle nostre classi ripartono con la cosiddetta didattica mista perché durante le vacanze in tanti si sono infettati, loro e le famiglie (oppure loro sì ma le famiglie no, o anche le famiglie sì ma loro no. Abbiamo il ventaglio completo di tutta la casistica dabile), nel senso che alle otto e cinque, salutati i presenti, apriremo il computer, compileremo il registro e poi inviteremo chi sta a casa a barbificarsi a farlo insieme a noi, che almeno gli teniamo un po' di compagnia.
Apriremo a scartamento ridotto, quattro ore invece di sei - perché, per quanto gli insegnanti di St. Mary Mead si distinguano per il loro esemplare senso del dovere e la dedizione alla causa, nessuno è capace di fare più di un'ora per volta. Con l'orario di quattro ore invece ci arrangiamo e riusciamo a colmare il gran vuoto che i tamponi hanno scavato nel nostro organico e pure tra i custodi*.
Qualcuno prevede che dovremo comunque cedere le armi dopo aver tentato di batterci con valore, e a breve ci chiuderanno.
Qualcuno si augura che la fiammata delle feste, con tutti i suoi assembramenti, si smorzi per riportarci infine a numeri un po' più tollerabili.
Qualcuno non esprime alcun parere e si comporta con quieta normalità senza concessione alcuna alla stranezza delle circostanze.
Qualcuno cita Seneca: "Disprezza la pandemia: o finirà lei, o finirai tu" (Seneca lo scrisse riguardo al dolore, ma il concetto resta quello).
Qualcuno scrive complicatissime circolari che partono sempre da Adamo tra i pruni per ripercorrere la storia dell'universo e infine dare qualche direttiva fumosa.
Qualcuno pensa che il primo requisito che andrebbe cercato in un Dirigente Scolastico nei concorsi dovrebbe essere la capacità di sintesi, perché con tutto quel che c'è da fare in questi giorni dover fare pure l'esegesi della circolare dà sui nervi, ammettiamolo.
Vada come vada, domani si riparte.
In God We Trust.
* no, non ci siamo ancora ritrovati a pulire i pavimenti, ma temo sia solo una questione di tempo visto che sanificare si può, ma soprattutto sanificare si deve.
10 commenti:
Vada come vada!
Mascherine, disinfettante e dita incrociate
@ Tenar:
E' lo spirito giusto!
ahahaha, devo fare mio il motto "Disprezza la pandemia". Credo di aver tenuto abbastanza botto finora, ma mi sa anche che sono arrivata al punto che chiamerei in causa la mitica Marta di "Bianco, rosso e Verdone": "NON NE POSSO PIU'"!!!
Nessuno ne può più di nessuno - e di niente, mi pare. Ed è solo l'inizio di gennaio, la cui durata percepita, anche in anni normali, è "ossignur,
ma non finisce mai!". Intanto stamattina mia figlia fa due ore in meno, non so se perché manca qualche insegnante o per semplice inesistenza delle giratempo.
L'immagine di San Giorgio e il drago è stupenda!
@Lurkerella mi pare in effetti che le classi stiano andando molto a macchia di leopardo per quanto riguarda le presenze
"Personalmente di persona" sto tentando di schematizzare le indicazioni operative per la gestione dei positivi, almeno per capire. Buon rientro!
@ Mel:
Le istruzioni per la gestione dei positivi passano di grandissima lunga le mie modeste capacità di comprensione. Per ora ho risolto non avendo positivi in classe, ma temo he sia una tattica che non durerà in eterno, anche perché non dipende in alcun modo da me. Quando arriveremo al dunque - e ci si arriverà per forza, temo - mi farò guidare passo passo da uno dei tanti colleghi che ci è già passato.
Non riesco a capire cosa gli è preso a Figliolo e a tutti gli altri per avviare una roba così orripilante, e in una situazione che già era piuttosto critica per il rilevamento dei tamponi - un abuso di alcolici e sostante euforizzanti è l'unica spiegazione che mi viene in mente.
Intando, solidarietà a te e Dolcezze e Tenar e il solito motto sulla nottata che prima o poi dovrù pur passare (si spera!)
@ Romolo:
Sì, ho visto che hai apprezzato ^__^
E pensa che è roba dell'anno scorso. Ma io sono previdente e mi tengo le scorte per l'inverno ^__^
@ Kuku:
Come ha osservato giustamente Lurkerella, nessuno ne può più di niente e di nessuno. Comunque fare due ore in meno la prima settimana di scuola riconcilia con la vita, ho scoperto, e credo sia un provvedimento che andrebbe riopetuto anche se e quando la pandemia si leverà dai piedi (cioè MAI)
@ Lurkerella:
Eccellente osservazione. Spero che valga la regola che la prima settimana è sempre più lunga delle altre, nella percezione...
@ Filippo:
mi sembra più che giusto visto che l'ho presa proprio da Facebook (ormai un paio di anni fa, sigh!)
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