Mentre ancora giacevo nel mio letto di dolore tenendo l'anima con i denti era arrivata la lettera di #ioleggoperché dove mi esortavano ad andare in libreria a ritirare i libri del raddoppio: infatti l'iniziativa consisteva in due parti, una in cui i genitori acquistavano, l'altra in cui gli editori ci regalavano un libro per ogni libro acquistato dai genitori - con quale criterio non era dato saperlo.
Nonostante sia un insegnante di Lettere non sono di quelle che ha scelto Lettere perché aveva paura di matematica: no, io in matematica sono sempre andata piuttosto bene e qualche volta prendevo anche 8. La parte che preferivo era geometria, ma anche i calcoli a mente mi riuscivano bene e con le tabelline sono tuttora molto brava.
Applicando dunque le mie vaste conoscenze e la mia capacità di calcolo sono riuscita facilmente a venire a capo di quel che mi spettava: quattro libri avevamo ricevuto dai genitori, e dunque altrettanti quattro ce ne spettavano dagli editori, perciò da #ioleggoperché la biblioteca di scuola aveva guadagnato 4+4 = 8 libri - perché io i conti li so fare e a matematica ero piuttosto brava.
In una delle mie prime uscite di prova strisciai dunque in libreria a prendere i miei quattro libri di omaggio.
"Ma ce la fai a portarli via tutti?" si informò premurosa la libraia.
"Beh, penso di sì. Fino a portare quattro libri dovrei arrivarci".
"Quattro? Macché, è una cassa piena".
No, la cassa piena non ce la facevo a portarmela via nella sportina, ammisi. A quel punto però chiesi di vedere la cassa e la libraia mi accontentò, sciorinandomi davanti quella che sul momento mi apparve come la più curiosa raccolta di ciarpame che avessi mai visto. Comunque mi portai via qualche esemplare e promisi che sarei venuta poi a prendere il resto.
Finito il duro anno scolastico ho potuto finalmente dedicarmi con un po' di attenzione alla biblioteca. Mi sono dunque ritrovata ad inventariare
- i numerosi omaggi ricavati con la Mostra del Libro
- i venti libri del Bancarellino (che quest'anno mi sono sembrati un po' meno peggio dell'edizione dell'anno scorso, forse perché l'operazione e la lunga degenza mi hanno addolcito il carattere oppure perché non ne ho ancora letto nemmeno uno)
- un po' di libri di varia provenienza incluso un lussuoso Dizionario Treccani illustrato preso dalla scuola con i punti della Coop
- e i diciannove libri del raddoppio di #ioleggoperché.
Ho così scoperto che il raddoppio di 4 è 19, suppongo in base al principio 4=19; evidentemente la matematica si è parecchio evoluta da quando frequentavo le medie, e anche le tabelline non sono più quelle di una volta (come, del resto, anche le mezze stagioni).
Palpando e maneggiando adeguatamente i 19 libri li ho trovati assai meno ciarpamosi di quanto mi fossero sembrati a una prima occhiata. Non sono molti quelli che avrei scelto di mia spontanea volontà, ma l'essere sollevata dal faticoso privilegio della scelta mi ha permesso di riflettere che di molti, in effetti, si sentiva la mancanza, o potremmo sentirla.
A parte una (finalmente!) decorosa edizione del Piccolo Principe e una fascinosissima raccoltina di detti e gesta di santi islamici (nonché una analoga raccolta di Confucio) c'è un libro con le parole essenziali dell'arte, una storia a fumetti disegnata molto bene, un Patterson ad argomento robotico, un Grande Gatsby che mai e poi mai avrei pensato a prendere ma che è chiaramente un edizione non ridotta ma studiata per ragazzi, diversa roba Salani che va bene per definizione e via dicendo.
A conti fatti, la promozione #ioleggoperché ci ha procurato con nostro minimo incomodo ben 23 volumi che altrimenti ben difficilmente sarebbe approdata a questi lidi, anche perché di 19 di quei 24 ignoravo financo l'esistenza, Piccolo Principe a parte.
E tutto ciò mi ha reso molto recettiva alla lettera di invito a partecipare alla nuova edizione di #ioleggoperché dell'anno prossimo; perché il mondo è bello anche perché è vario e l'editoria per ragazzi è un mare sconfinato dove il gusto individuale non permette sempre di trovare le perle migliori - senza contare che una bibliotecaria sola e autodidatta, per giunta provvista di gusti molto decisi sin da piccola, finisce troppo facilmente per fare le cose a modo suo.
15 commenti:
La cosa più bellissima è quel dragotto dorato con la coda sfoglialibro!!!
Ne voglio uno subito.
Ma dove li scovi?
Li dipingi tu?
Hai dei draghi eccezionali, ma questo è proprio favolosissimo.
Ma MAGARI riuscissi a dipingerli io!
No, li cerco in rete. "Dragon"è la parola chiave, "drake" non produce nessun risultato. Ma prova con "green dragon" o "loving dragon" o "reading dragon" (con cui ho pescato quella di questo post, dove il drago si occupa anche di matematica) e vedrai che meraviglia! La rete pullula di splendidi disegni di draghi che fanno le cose più strane oltre a quelle consuete di sedere sui loro tesori, dar fuoco a questo e a quello, volare o sconfiggere cavalieri.
Ma soprattutto c'è Facebook, con le sue bellissime pagine di draghi. La mia preferita è "Drachenwelt - Fantasy of Dragons" dove un sacco di bravissimi disegnatori dragheggiano in modo impareggiabile. Vale la pena di farsi un account su FB anche solo per questa pagina (e per le infinite pagine sui gatti che ci sono, naturalmente).
Hmm sembra interessante assai.
Reading dragons eh?
Bene bene.
Ma sono immagini libere o è in atto un pirataggio forsennato :p?
P.S.: temo che fb non mi avrà neanche stavolta pero'.
Ma la magica magia per cui 4 diventa 19, te l'hanno poi spiegata? O_o
Complimenti! 😃 Un buon bottino, mi pare, in barba all'aritmetica.
Mi racconti com'è il grande Gatsby per ragazzi? non me lo so immaginare.
Invece è perfettamente plausibile che non trovi draghi cercando drakes.. al massimo teneri paperotti (è l'anatra maschio)
Ciao!
V
Giusto...voglio saperlo anch'io..nel frattempo...COMPLIMENTI Fama Murasaki😊
DAMA...MURASAKI😂😂😂
@Pellegrina:
non ho capito cosa hai combinato, ma ti espongo la mia procedura:
Vado su Google, digito qualcosa sui draghi, poniamo reading dragon. Quando arrivano le risposte cliccho sul menù in alto a "immagini" e una bella serie di draghi accaniti lettori si squaderna e si libra dinanzi a me. Scegli un immagine, ci clicchi sopra (almeno col vecchio Safari funziona così, ma anche con i vari Firefox e Google Chrome che incrocio a scuola non è molto diverso) ed ecco l'immagine a grandezza naturale, e puoi andare anche sulla pagina dov'è.
Per quanto riguarda il diritto d'autore, sì, l'autore andrebbe indicato sempre ma non tutti lo fanno, quindi se ripostio un immagine da qualcuno che l'ha ripostata a sua volta l'autore non c'è. Io, quando lo trovo, lo cito sempre in didascalia - ma appunto lo trovo piuttosto raramente.
Metodo alternativo: vai su Devianart, Pininterest (che è un social pure quello!), Istagram o simili e cerca là dentro. C'è di tutto e di più, col vantaggio che lì l'autore c'è quasi sempre.
Quanto a Facebook, non va demonizzata: puoi farti un account in gran segreto, magari con un falso nome, non dirlo a nessuno e guardare tutti i draghi che vuoi, senza interagire con nessuno!
@Minty e Vanessa:
Ah, non so proprio che dirti: magari in questi anni hanno sviluppato una nuova scuola di pensiero basata su queste strane equivalenze. Ma considera che quando facevo le medie non ci spiegavano nemmeno l'insiemistica (a me, almeno, non l'hanno spiegata) e al classico di matematica se ne faceva veramente poca.
@Mel:
Un ottimo bottino davvero, e ne sono molto soddisfatta ^_^
@Vanessa:
Non saprei dirti, perché il Grande Gatsby non l'ho mai letto. A occhio però sembrava un edizione completa, solo che era in una collana per ragazzi e con la traduzione di Baccalario, celebre autore per ragazzi.
Eva:
Grazie, e perdonami il pasticcio che ho combinato col tuo nuovo commento!
(/me striscia col paco coperto di cenere)
...col paco?...conosci il mio stesso T9?😂😂😂😂😂😂
Francamente, l'edizione può essere anche decorosa, ma è il contenuto del "Piccolo principe" che a me decoroso non lo è mai sembrato... quindi questa mi sembra l'unica nota stonata della bella sorpresa :-).
@Eva:
ah, ma io riesco a pasticciare anche senza l'aiuto del T9 😁 😌 😉 😎
È la canicola....io comincio ad avere visioni tipo Fantozzi....
Dormirò?Chi lo sa'?Piovara'?..."Non lo so è un mistero"(cit.cinefila😁)
@Gaberricci:
Sul Piccolo Principe esistono due scuole di pensiero: da una parte un sacco di persone lonritengono un capolavoro così bello da commuovere e scoppiano in lacrime solo a sentirne parlare, dall'altra ci sono io che mi sento venire il latte alle ginicchia solo a pensarci. D'altra parte è un classico molto citato e molto apprezzato, e insomma il Bibliotecario Virtuoso si rallieta sempre quando arriva gratis un libro che tutti apprezzano tranne lui/lei, perché se non altro gli restano piú soldi per comprare quel che ritiene importante.... 😇 😇 😇
@Pellegrina:
Ti ho cancellato quel commento con il link lunghissimo perchè aveva un effetto stranissimo sul tablet, non so perché, e insomma non riuscivo più a leggere gli altri commenti ☹️
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