Cedrig Diggory appartiene alla casa di Tassofrasso - dove non ci si tira indietro se c'è da faticare, non si ricorre a frodi o stratagemmi né si cerca altra gloria che quella conquistata per puro merito e senza aiuti - e dove infatti di solito non si vince un accidente e si viene pure guardati con un po' di compatimento dagli altri (del che un po' i Tassifrassi si dispiacciono, perché sono esseri umani pure loro).
Poi arriva Cedric Diggory, e sembra che anche per Tassofrasso sia arrivato il tempo della gloria: Cedric infatti è bello, bravo e intelligente, oltre che di nobilissimo carattere, ed è anche un buon Cercatore di Quidditch, che non guasta mai.
Lo incontriamo per la prima volta nel terzo volume, dove è appunto capitano e Cercatore della squadra di Quidditch e riesce a catturare il Boccino mentre Harry, terrorizzato dall'apparizione dei Dissenatori nel campo da gioco, perde i sensi e cade dalla scopa. Il tempo è orrendo, piove e diluvia, eCedric non si accorge di quel che è successo; quando lo capisce cerca di far annullare l'incontro, perché non vuole una vittoria ottenuta grazie a un incidente dell'avversario, ma è troppo tardi: la partita è ormai conclusa e perfino il contrariatissimo capitano dei Grifondoro è costretto ad ammettere che la vittoria di Tassofrasso è legittima e onorevole.
Ritroviamo Cedric all'inizio del Calice di Fuoco, quando con suo padre e il gruppo dei Weasley (che ospita anche Harry ed Hermione) condivide una passaporta verso la finale della Coppa del Mondo. Con notevole mancanza di tatto Amos Diggory, che stravede per il figlio, è ben lieto di insistere proprio su quella disgraziata vittoria, nonostante il figlio cerchi di smorzare la cosa: "Harry è caduto dalla scopa, papà" mormorò "Te l'ho detto, è stato un incidente..." e insomma sarebbe più che disponibile a cambiare argomento perché non vede alcun motivo di vanto in quella vittoria.
Un paio di mesi dopo, il nome di Cedric Diggory viene estratto dal Calice di Fuoco come campione di Hogwarts per il Torneo Tremaghi, giusto pochi minuti prima che dal povero calice confuso spunti fuori anche il nome di Harry.
L'intera Hogwarts insorge contro Harry, colpevole di truffa, protagonismo, esibizionismo e quant'altro. Ma Cedric (come Cho Chang) non prenderà mai posizione contro di lui e non porterà mai la spilla diffusa dai Serpeverde "Harry Potter fa schifo!". Non è molto convinto dell'innocenza di Harry, ma non avendo prove evita di pronunciare sentenze.
Tra i due si stabilisce una sorta di paludata cortesia: Harry fa sì che anche Cedric venga informato che la prima prova consisterà nell'affrontare un drago, Cedric gli spiega come venire a capo dell'uovo per la seconda prova...
In testa, a pari punteggio, entrano insieme nel labirinto per la terza prova, al crepuscolo.
Lì tentano di fare ognuno la sua gara, ma per un concorso di circostanze finiscono per salvarsi reciprocamente la vita e ritrovarsi entrambi vicinissimo alla Coppa che dovrebbe dargli la vittoria del torneo - Cedric però è più vicino, mentre Harry si è fatto male a una gamba e non può muoversi.
Ma Cedric non si muove, anzi dice ad Harry "Prendila tu. Tu devi vincere. E' la seconda volta che mi salvi la vita qua dentro". Perché è una nobile anima e non vuole una vittoria che non senta di essersi completamente guadagnata.
Per sua immensa disgrazia, anche Harry è una nobile anima, e per giunta conosce i regolamenti: "Non è così che funziona" prova a spiegargli: i punti, la gara e il torneo spettano a chi arriva per primo alla coppa, e lui non può quasi muoversi, quindi è giusto che sia Cedric a vincere.
Cedric rifiuta.
"Smettila di essere nobile" disse Harry irritato "Prendila e basta, così possiamo uscire da qui".
I due discutono un po' cercando ognuno di convincere l'altro ad aver maggior diritto alla Coppa. Ma Cedric diceva sul serio. Stava voltando le spalle a quella gloria che la casa di Tassofrasso non conosceva da secoli.
"Vai tu" disse. Sembrava che ciò gli stesse costando fino all'ultima goccia di determinazione, ma aveva il volto risoluto, le braccia incrociate e sembrava deciso.
E alla fine, per sbloccare l'impasse, Harry decide: "Tutti e due".
Cedric non accetta subito, ma alla fine si lascia convincere, ed è così che i due ragazzi prenderanno insieme la Coppa - che si rivela una passaporta che trasporterà entrambi nel cimitero dove Voldemort aspetta Harry.
E siccome Voldemort non tollera impicci tra i piedi, appena scopre che c'è un ospite imprevisto lo uccide.
Cedric Diggory è il primo dei Grandi Morti di Harry Potter, e il più innocente. Non viene ucciso in un duello o una battaglia, ma solo perché la sua involontaria presenza era indesiderata e superflua per l'Oscuro Signore. Perché sì, insomma.
La sua morte segna la definitiva conclusione della fase "Ma quanto sono carini i libri di Harry Potter" e apre la seconda parte.
Cedric non ha fatto niente di sbagliato, e non ha nemmeno cercato in qualche modo di ostacolare Voldemort. Molto probabilmente lo avrebbe fatto in futuro, se fosse vissuto, col coraggio e la lealtà che lo caratterizzano - ma non gliene è stata nemmeno offerta la possibilità. Semplicemente, si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Non è mai stato una persona che, dovendo scegliere tra ciò che era giusto e ciò che era facile (secondo la bellissima frase che dice Silente al banchetto di fine anno) inclinava per ciò che era facile. Non ha mai voluto niente che non gli spettasse a pieno titolo, e se acconsente a prendere in mano quella maledetta coppa è solo perché si rende conto che Harry ha ragione: il meno che si possa dire è che hanno vinto entrambi, e che la Coppa ad entrambi spetta.
Se avesse scelto ciò che era più facile non avrebbe perso niente: sarebbe finito nel cimitero e sarebbe stato ucciso esattamente nello stesso modo. Se invece Harry non fosse stato a sua volta un anima nobile si sarebbe salvato, perché solo Harry avrebbe preso la Coppa.
Se al posto di Harry ci fosse stato non dico Malfoy, ma anche gli stimabili Seamus o Dean, Cedric avrebbe probabilmente vissuto una vita lunga e felice (magari con Cho), o almeno ne avrebbe avuta la possibilità (in compenso Seamus o Dean se la sarebbero passata parecchio male).
Ma per sua disgrazia, anche Harry è un anima nobile.
Cedric non ha mai tradito la sua natura: ha scelto ogni giorno della sua vita di vivere secondo determinati principi etici ed è morto solo perché ha avuto sfortuna - esattamente come tanti esseri umani muoiono ogni giorno intorno a noi.
La sua morte, più di qualsiasi altra di tutta la vicenda, ci ricorda le contraddizioni della condizione umana, dove non bastano saldi principi, coerenza, coraggio e buoni sentimenti per garantirci una vita felice - o anche semplicemente una vita.
11 commenti:
... E io chioso parlando invece di Cedric quando non c'è più. Ovvero del fatto che abita l'anima di Harry, dopo che quest'ultimo lo vede morire, che è la ragione per cui il nostro vede i thestrals, i cavalli alati invisibili che guidano le carrozze di Hogwarts, che, infine, è anche il motivo di fallimento della prima storia d'amore di Harry, o, meglio, la scusa, dato che Cho mette sempre Cedric esattamente tra se e Harry, trasformandolo in un modello di perfezione e in un'ottima ragione perché la liason non decolli mai. Infine Cedric compare anche in spirito, in due diverse occasioni, per fare richieste "riporta il mio corpo ai miei genitori" o per sostenere Harry all'epilogo della vicenda, e in questi dettagli secondo me si vede la grandezza di uno scrittore: JK Rowling non dimentica mai nessuno, neanche il più insignificante dei personaggi, persino il custode di casa Riddle, che Voldie uccide in un episodio marginale, ha il suo ruolo.
Grazie per la chiosa, perché affronta un aspetto davvero importante di Cedric!
Quel povero ragazzo infatti è quasi più importante da morto che da vivo... no, non è giusto dire così, ma di sicuro è più IMGOMBRANTE da morto (visto che da vivo non lo era affatto).
Mi sono chiesta spesso se la storia tra Harry e Cho ha mai avuto una seria speranza di decollare. Senza il fantasma di Cedric sì, indubbiamente - ma viste le circostanze della sua morte, com'era possibile che non interferisse?
Forse il vero problema è che sia Cho che Harry vorrebbero essere molto confortati e compresi nel loro dolore, ma nessuno dei due è minimamente in grado di aiutare l'altro sotto questo aspetto.
Soprattutto Harry è terrorizzato all'idea di quello che lei potrebbe chiedergli (scena nella pasticceria). Ma terrorizzato anche da Ginny se è per questo. Cedric c'entra fino a un certo punto: è proprio H che è una frana!
Nonostante un'infanzia che avrebbe scatenato in chiunque gli istinti peggiori, Harry è un ragazzo gentile, leale, onesto, solidale, qualità sicuramente ereditate dalla madre babbana. Credo che Piton lo detesta proprio per le sue qualità, perché lo vuole odiare, lo vuole simile a James, non a Lilly. "Tu vedi quel che vuoi vedere" gli dice Silente. E dirà poi a Harry che noi non sappiamo quali saranno le conseguenze delle nostre azioni, ma ci tocca scegliere. È nella scelta che dimostriamo quel che siamo. L'onestà di entrambi porta alla morte Cedric e al perenne rimpianto di H di esserne stato non la causa ma lo strumento.
Fortunatamente Harry non smetterà di essere onesto; la salvezza di Pettigrew e la liberazione di Dobby porteranno risultati migliori.
È davvero brava la Rowling a raccontare anche in questo caso come bene e male, giustizia, verità, siano concetti difficili da maneggiare per le loro conseguenze, così complicate, così mutevoli....
@Pellegrina:
Harry è una frana e non si discute, ma anche Cho ci mette del suo: vuoi l'appuntamento romantico da Madame Piediburro con i coriandoli e tutto... ma non puoi sperare che se ti metti a parlare di Cedric l'atmosfera romantica riesca a durare!
(Comunque sì, Harry è una frana. Ma sa svicolare bene, quando vuole :) )
@Acquaforte:
Infatti: nessuno dei due fa niente di male, anzi. Eppure Harry con quella scelta condanna Cedric a morte.
Eppure la morte di Cedric ha un sacco di effetti su Harry, ma NON quella di fargli cambiare idea sulla parte da cui stare. Se nasce l'Esercito di Silente è anche perché Cedric è morto in quel modo.
@Murasaki: svicolare bene è proprio delle frane!
Sì, ma ci sono frane che non sanno NEMMENO svicolare: prendi Ron, per esempio....
Certo che dovresti mettere "spoiler alert" ... con questa tua serie di post mi sta venendo una gran voglia di leggere HP
Anche se non so se aspettare qualche mese ancora e leggerlo a mia figlia o lanciarmi in solitaria...
Quando era uscito non mi aveva preso.. troppo mainstream, mia mamma lo aveva preso in inglese in biblioteca ma tutte quelle parole inventate ci avevano snervate (a entrambe perché ogni tanto mi usava come dizionario ambulante).
Buona festa della donna , cara Dama e scusa la tirata di orecchie bisoux
V
@Vanessa:
Naaa, ho scritto che compare per la prima volta al terzo volume, tu che non hai letto nemmeno il primo sai benissimo che è un post pieno di spoiler 😁
Che poi, siamo seri: stiamo parlando di libri (il terzo e il quarto) usciti quasi vent'anni fa, gli spoiler sono ormai polvere che soffia nel vento.
Comunque un po' di attenzione nelle recensioni dei libri la faccio, ma negli approfondimenti dei personaggi non avrebbe proprio senso - tanto piú che sono le prove in corso sulla conferenza, che riguarda proprio la questione delle scelte di certi personaggi. In tutti i casi, fai attenzione a saltare almeno quello su Piton/Snape, perché lì saremo alla quintessenza dello spoiler!
Allora salto a pie pari i post su HP e mi fiondo su quello dell'8 marzo.
Anche se un po' mi spiace perché mi piace come scrivi (prof perdona... son le due di notte - e lavoro in ufficio dove temo di dimenticare l'italiano... con l'inglese ce la caviamo ma la ns povera lingua viene massacrata)
Notte
@Probabilmente puoi attentarti a leggere la recensione del Calice, ma dopo sconsiglierei pure le recensioni, se vuoi conservarti le sorprese.
Posta un commento