Duello tra Riccardo Cuordileone e il Saladino
Io la so più lunga, e da anni cerco di trasfondere il mio gran sapere sull'argomento condensandolo in un paio di accorte lezioni, ma senza che gli alunni ne abbiano ricavato sinora grandi frutti**.
Quest'anno però, con la Prima Zuzzurlona, ho composto uno schema che mi sembra piuttosto completo per una prima media, e i ragazzi lo hanno ascoltato abbastanza volentieri e ripetuto con una certa accuratezza - così ho deciso di conservarlo qui, in memoria del lieto evento.
Se qualcuno ha aggiunte da proporre o correzioni da fare, sappia che gli sarò molto riconoscente.
* 1095: Concilio di Clermont
Terminato il concilio, papa Urbano II lanciò un appello per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme dai perfidi saraceni.
Chi partecipava avrebbe ottenuto dei benefici spirituali (in pratica, faceva del bene alla sua anima e, in caso, moriva in stato di grazia)
L'appello riscosse molto successo e nel
* 1096 un esercito internazionale guidato da Goffredo di Buglione partì per la prima Crociata
*1099: i crociati conquistano Gerusalemme
Fondano il Regno di Gerusalemme e altri tre regni, chiamati Regni Latini
* In seguito vennero fatte altre crociate (sempre internazionali) per difendere i Regno Latini e i cristiani persero sempre alla grande, tranne nella Quarta Crociata che è un caso a parte
* La Terza Crociata (1189-1182) è chiamata anche "crociata dei re" perché ci parteciparono diversi sovrani, compreso l'imperatore Federico Barbarossa, che morì annegato attraversando un fiume***.
C'era anche Riccardo Cuor di Leone, sì, quello di Robin Hood, che venne fatto prigioniero dagli austriaci e rilasciato dopo 15 mesi a carissimo prezzo.
L'avversario era il Saladino, che si guadagnò un ottima reputazione letteraria nella narrativa occidentale e venne descritto con grande ammirazione per la sua squisita cavalleria
* La Quarta Crociata non arrivò mai in Terrasanta perché i crociati non avevano soldi sufficienti per pagarsi la flotta, così conquistarono invece l'impero di Bisanzio e lo consegnarono alle Repubbliche Marinare, che lo sfruttarono per commerciate con l'oriente (a parte il fatto che era anche un regno molto ricco).
I bizantini rimasero assolutamente schifati dalla rozzezza dei crociati. Anche il papa non fu molto contento.
Lungo la strada ci fu anche qualche massacro di ebrei, come usava sempre nelle crociate.
L'Impero Latino di Costantinopoli durò dal 1204 al 1261, poi i bizantini se lo ripresero.
* L'ottava e ultima crociata finì nel 1270, quando cadde l'ultimo lembo dei Regni Latini d'Oriente. In quella crociata morì anche Luigi IX il Santo, re di Francia.
* I Regni Latini d'Oriente erano sempre in pericolo perché non avevano un vero esercito: i cavalieri degli ordini monastici non bastavano, erano poche centinaia. A parte gli ordini monastici, gli altri crociati facevano i crociati per un certo periodo della loro vita, per loro era un esperienza religiosa ma poi si ritornava a casa.
Insomma, i regni latini non avevano un vero esercito - e chiaramente non potevano usare la popolazione locale. I saraceni sì, e infatti la usavano. E vincevano alla grande.
I crociati vivevano in enormi fortezze, che contenevano migliaia di persone, e pure i cavalli dei cavalieri. Si chiamavano crak, ma dicono che la droga non c'entrava
* I combattenti erano chiamati crociati perché portavano una croce rossa sul mantello e/o sullo scudo****.
* Il colore rosso della croce indica che i crociati erano disposti a versare il loro sangue per Cristo.
* Prima di partire per la crociata ci si confessava, si faceva penitenza per i propri peccati e si doveva ottenere l'assoluzione. Di solito si faceva anche testamento, e si dava alla moglie una scadenza, passata la quale poteva rimaritarsi. Ci sono diverse novelle sull'argomento, perché a volte il marito tornava dopo che il termine era scaduto. Qualche volta invece tornava appena in tempo, come nella storia di messer Torello di Boccaccio.
* Dopo la prima crociata furono fondati gli ordini monastici combattenti.
* A partire dall'XI secolo venne di moda anche il pellegrinaggio. Pellegrinavano anche nei secoli precedenti, ma molto meno.
* Prima di partire il pellegrino si confessava, faceva penitenza e doveva avere l'assoluzione per i suoi peccati. Di solito faceva anche testamento, perché le vie di pellegrinaggio erano relativamente sicure ma ci si poteva ammalare nel corso del viaggio, a parte tutti gli altri rischi.
* Il pellegrinaggio era un esperienza mistica e rigenerante per l'anima, esattamente come la crociata; però nessuno ti chiedeva di combattere e potevano farlo anche le donne e i giovinetti.
*Le tre mete più famose di pellegrinaggio erano:
- Gerusalemme (dov'era morto Gesù)
- Roma (dov'era sepolto Pietro, il primo papa)
- Santiago de Compostela, dove si raccontava che fosse sepolto l'apostolo Giacomo Maggiore, anche se la cosa è piuttosto improbabile.
Infatti Giacomo, secondo gli Atti degli Apostoli fu martirizzato in Palestina. Siccome a Compostela volevano avere un apostolo, raccontarono che il corpo di Giacomo (che prima di morire aveva convertito tutta la Spagna per poi tornare a casa per farsi martirizzare) era stato portato a Compostella su una nave di cristallo tirata da angeli, e dopo qualche secolo a dei pastori era stato svelato il luogo della sua tomba tramite una stella cadente (quindi Compostela sarebbe il campo della stella, ma l'etimologia è ancor meno probabile di tutto il resto).
A quei tempi le navi magiche tirate da angeli andavano abbastanza di moda, ce n'è una anche nella leggenda del Graal.
Comunque Compostela non è mai diventata arcivescovado nonostante custodisca le reliquie di un apostolo, appunto perché le reliquie probabilmente sono di tutt'altri.
* La presunta tomba di Giacomo è in una terra che è sempre stata cristiana. Per arrivare fin lì si deve percorrere la via francigena, che si chiamava così perché era percorsa soprattutto da francesi e e sorvegliata da monaci francesi - infatti i cluniacensi ci avevano costruito diversi ostelli, detti anche ospedali, per accogliere i pellegrini.
* A Compostela Giacomo cambia pelle, e diventa un santo combattente, come Michele Arcangelo o Giorgio. Nasce così Santiago Matamoros: si narra che alla vigilia della battaglia di Clavijo (844) Santiago apparisse in sogno a Ramiro I, re delle Asturie, promettendogli il suo aiuto contro i musulmani. E il giorno dopo combatté a fianco dei cristiani, uccidendo gli infedeli.
* La parte più consistente della Reconquista spagnola va dall'XI secolo alla fine del XIII, e probabilmente l'idea di crociata è partita proprio da lì. Naturalmente chi partecipava alle crociate spagnole era un crociato a tutti gli effetti.
* Alla Reconquista e a Santiago venne agganciato il mito di Carlo Magno, inventando una conquista della Spagna strappata da Carlo agli infedeli alla fine dell'VIII secolo. Nasce così il ciclo epico carolingio, che è tutto francese e in buona parte collegato alle crociate spagnole e al culto dell'apostolo Giacomo.
Gli spagnoli comunque faranno anche loro dei poemi epici dedicati alle crociate spagnole.
* Alle crociate spagnole parteciparono molti cavalieri e feudatari della Francia meridionale, perché era un buon modo di procurarsi feudi, onore e gloria. Tra l'altro nelle crociate spagnole si pativa meno caldo e soprattutto si vinceva molto spesso, contrariamente a quel che avveniva in Terrasanta.
* Alle crociate partecipavano i cavalieri, ovvero i cadetti delle famiglie nobili.
Tutti i nobili maschi venivano addestrati al combattimento, soprattutto in Francia, Inghilterra e nell'Impero, e crescevano abituati ad un certo tenore di vita. Poi il primogenito si prendeva tutta l'eredità e gli altri dovevano cercare di conquistarsi gloria e ricchezze (nonché un buon matrimonio) sulla punta della spada, ad esempio mettendosi al servizio di qualche feudatario, e amoreggiando con le damigelle, o anche con la moglie del feudatario. La loro vita era piuttosto licenziosa e soprattutto erano delle mine vaganti in tempo di pace, sempre pronti ad azzuffarsi al minimo pretesto.
La Chiesa cercò di incanalare queste energie in sovrappiù dentro a una Giusta Causa (e sotto questo aspetto la Reconquista fu un ottimo affare, perché liberò molte terre, mentre le Crociate si rivelarono meno convenienti, albicocche e Impero Latino a parte).
* Bernard di Clairvaux scrisse un trattato su come fosse meglio per un cavaliere combattere (e possibilmente anche morire) per Cristo invece che per i begli occhi di una dama*****.
Si racconta che scrisse anche la regola dei Templari, o la ispirò - comunque appoggiò molto gli ordini monastici combattenti.
*Gli ordini monastici combattenti erano ordini che accoglievano cavalieri che, oltre ai consueti voti monastici (povertà, obbedienza e castità) si impegnavano a combattere per la gloria di Cristo contro infedeli e pagani.
Gli ordini combattenti più famosi furono:
- Cavalieri Templari (1118-1312). Finirono processati e in gran parte condannati per eresia e sul loro conto corrono un sacco di leggende che parlano di segreti segretissimi e di ricchissimi tesori da loro custoditi. Di fatto erano un ordine molto ricco, importante e influente.
Più o meno nel periodo in cui nacquero i Templari arrivarono anche le leggende sul Santo Graal e su un ordine di cavalieri che lo custodiva in segreto.
Le leggende sul Santo Graal vennero logicamente anche agganciate al più diffuso ciclo di leggende sui cavalieri: quello di re Artù - dove comunque nessun cavaliere si preoccupa di combattere infedeli, perseguitare pagani e tanto meno di morire combattendo per Cristo.
- Cavalieri Ospitalieri o di San Giovanni (oggi Cavalieri di Malta)
- Cavalieri Teutonici, che assorbirono anche i Cavalieri Portaspada, che erano quasi tutti tedeschi.
* Tra il XII e il XIII secolo ci furono le Crociate del Nord, combattute soprattutto dai cavalieri Portaspada e poi dai Cavalieri Teutonici. Si svolsero nell'area ancora pagana dell'Europa orientale, ai confini dell'impero, nella regione detta Livonia (oggi Lettonia e un po' di Estonia).
I metodi usati per la conversione dei pagani non furono garbati né cortesi.
I Teutonici misero su un vero e proprio stato, con a capo il Gran Maestro dell'ordine. E tutto ciò avvenne in quella parte di mondo di cui i manuali di storia si sforzano in ogni modo di ignorare l'esistenza, salvo accennare ogni tanto a Rutenia, Livonia o simili come se fossero zone conosciutissime da tutti noi.
Spostandosi verso il ducato di Novgorod i cavalieri furono infine fermati da Aleksandr Nevskij nel 1242 (Battaglia del lago ghiacciato)******.
Siccome, alle lunghe, la popolazione locale venne in un certo senso assimilata e lo stato era circondato da territori cristiani, si dimostrò ben più durevole dei regni latini.
Nel 1525 il Gran Maestro allora in carica si convertì al protestantesimo e trasformò lo Stato dei Cavalieri Teutonici nel Granducato di Prussia.
* Nel 1209 venne bandita la Crociata contro gli Albigesi (o Catari), dichiarati eretici, nella Francia meridionale. Il re di Francia Filippo II Augusto inizialmente non voleva averci a che fare, ma poi partecipò, con molti feudatari della Francia settentrionale. La crociata terminò nel 1229, dopo aver devastato la Francia meridionale, e segnò l'inizio del declino della cultura occitanica (quella dei trovatori).
* I vari papi bandirono anche moltissime altre crociate, ad esempio contro singoli re (anche cristiani) ed eretici vari. Qualche volta principi e feudatari rispondevano, qualche volta no.
*Ma forse da collegarsi al fatto che gli autori non hanno studiato la guerra santa con annessi e connessi per tre anni, come me, per poi farci su la tesi di laurea. *****E io, che sono una dama, ho sempre disapprovato Bernard di Claivaux con tutte le mie forze, anche se devo ammettere che non era privo di una certa forza espressiva. Niente di paragonabile ad Abelard, comunque.
**Nemmeno le albicocche che, come sostiene LeGoff, sono in effetti l'unico valido frutto ricavato in occidente dai passaggi ultramarini.
*** Qui sono seguiti commenti di tutti i tipi e vivaci riproduzioni mimiche di Federico Barbarossa che colava a picco con tutta l'armatura. Non sono intervenuta perché, per quanto si sa, è esattamente quel che accadde.
*****(in risposta a precise domande) Sì. c'è stato un partito politico in Italia che aveva lo scudo crociato come simbolo. Si chiamava Democrazia Cristiana ed esiste ancora, anzi esistono ancora perché sono più di uno e ogni tanto cambiano nome. Ma è sempre stato un partito di ispirazione cristiana ma senza ambizioni belliche, lo scudo era un modo per indicare che volevano difendere i valori cristiani, ma non c'erano cattive intenzioni verso gli infedeli.
******Proprio quella del film di Ejzenstejn e della cantata di Prokoviev.
7 commenti:
La tua lunga ed esaustiva relazione sulle Crociate di ogni ordine e grado, oltre ad arricchire e sistematizzare le nozioni (molto vaghe oramai) che avevo, ha richiamato alla mente la lotta per le investiture. Come hai ben chiarito, il motivo religioso della riconquista della Terra Santa era modesto a fronte degli interessi ben più terreni che le Crociate mettevano in campo. Sembra quasi che la Chiesa cercasse di riconquistare parte del potere temporale perso con il Concordato di Worms. O sbaglio?
La lotta per il potere temporale della Chiesa (o delle Chiese?) è così ancora attuale che urge una tua bella e chiaficatrice relazione.
(È arrivata Magò, 3 mesi, tricolore, giocherellona mai stanca. Ben, ormai grande il triplo di lei, la guarda esterefatto, non sa se ignorarla o darle una zampata. Propende per la seconda ipotesi. Ma lei continua a giocare, ha capito che non deve avere paura. Appena ho foto dei due te le mando ).
Ho appena guardato "la battaglia del lago ghiacciato". Diomio che emozione! La musica, la lunga attesa, l'addio, la cavalcata, un capolavoro.
Murasaki, di tutte le utopie del secolo passato, a quella dell'Europa di Altiero Spinelli e degli altri padri fondatori non intendo rinunciare. Con tutte le difficoltà, i problemi non risolti, le crisi non imputabili solo a burocrazie e prepotenze, gli errori di vario tipo, ecc. La crisi economica non è imputabile ad una Europa senza frontiere, ma deve essere affrontata insieme, con le armi delle nuove tecnologie, perché il cambiamento è stato troppo rapido e ci ha trovato meno preparati del dovuto. Sarebbe stato meglio se invece di una Europa fossimo tanti stati separati da frontiere? Non lo credo proprio.
@Acquaforte:
ADORO quel film, fotogramma per fotogramma, nota per nota, dettaglio per dettaglio ^__^
Sono convinta che l'Unione Europea abbia i suoi pro e i suoi contro (anche se apprezzo moltissimo l'idea di base); e sono convinta che, soprattutto per l'Italia, l'UE è stata una vera ancora di salvezza già tante volte, soprattutto nell'ultima crisi. Senza dubbio mi sento più europea che italiana, a dispetto di tutto.
Le tricolori sono bellissime e adorabili, e qui ci vorrebbe una bella sfilza di cuoricini. Aspetto le foto ma so che è sempre difficile farle ad un gattino giovane in movimento!
Per quanto riguarda le crociate: sono abbastanza convinta che, almeno per quelle in oriente, il motivo religioso per i singoli cavalieri fosse importante, o almeno abbastanza importante, in gran parte dei casi - non scordiamo che, quarta crociata a parte, che finì in attivo proprio perché non fu una vera crociata, il bilancio è sempre stato in passivo sul piano economico. Le crociate del nord furono guerre di conquista, le crociate spagnole avevano alle spalle molti motivi abbastanza rispettabili o comunque accettabili.
Al collegamento col concordato di Worms non avevo mai pensato, in effetti potrebbe anche essere. Ma col tempo e gli studi mi sono convinta che tutta la lotta per le investiture sia stata un tema largamente sopravvalutato, e non i spiego perché i manuali continuano a dargli tanta importanza, a parte l'episodio dell'imperatore nella neve per tre giorni ad aspettare l'udienza del papa, che è sempre godibile per gli alunni - di fatto non credo che abbia inciso più di tanto negli equilibri di potere; ma è un opinione del tutto personale.
Penso che i tuoi alunni siano molto fortunati. La tua sintesi è perfetta e ti immagino mentre intercali goduriose e frivole curiosità.
@Dolcezze:
Ma grazie ^__^
(la prima e goduriosissima curiosità naturalmente è che quei pazzi scriteriati andavano regolarmente in Terrasanta con quelle terrificanti armature. Ne sono morti parecchi di colpi apoplettici. Però i cavalieri che sceglievano di combattere in tenuta leggera erano malvisti, in quanto tendevano ad assimilarsi al nemico. Il guaio era che nessuno di quelli che predicavano la non-assimilazione era riuscito ad europeizzare il clima...)
@dhaulagiri8167
Confesso che nemmeno io ho mai capito chi tira in ballo le crociate quando si parla del terrorismo islamico: le crociate sono una roba ormai morta e sepolta, e comunque le crociate in oriente abbiamo perse tutte, tranne la prima. Diciamo che l'occidente avrebbe potuto comodamente risparmiarsele, e che ci perse molto denaro e molte vite senza mai ricavarne granché (a parte le albicocche (ma forse alle albicocche si poteva arrivare per una strada meno cruenta?).
Le crociate del nord e quelle spagnole (sorvolando su quella contro gli albigesi, che è una pagina piuttosto triste della nostra storia) ebbero invece un buon successo, non sempre in modo molto onorevole. Erano preparate meglio e, nel caso delle crociate del nord, i nemici erano molto più frammentati - senza contare che i crociati in quel caso erano a casa loro e il loro modo di combattere non risultò controproducente.
Sulla battaglia di Poitiers ci sono diverse scuole di pensiero, ma in generale viene considerata un episodio abbastanza marginale, dove gli arabi avevano ormai esaurito la spinta propulsiva. Carlo Martello comunque vinse molto bene, e si fece un ottima reputazione - per lui non fu un episodio affatto marginale, e i re carolingi debbono molto a quella battaglia.
Ci furono poi altri scontri con gli arabi, molto più prossimi al confine spagnolo, e insomma alla fine gli arabi, stufi di prendere cornate, decisero di starsene tranquilli nella Spagna - con qualche zuffa interna, tra l'altro. Carlo Magno (all'epoca non ancora imperatore) provò alla fine dell'VIII secolo a rendergli il favore, sfruttando proprio uno di quei dissidi interni ma finì malissimo, con per giunta un imboscata di baschi nei Pirenei che gli massacrò la retroguardia.
(Ad ogni modo Poitiers NON E' alle porte di Parigi, ci sono quasi 300 chilometri in linea d'aria ^__^)
Invece ci furono due belle avanzate dell'impero ottomano da oriente, molto più avanti, e ben DUE volte, nel XVI e nel XVII secolo, Vienna si ritrovò assediata.
Il discorso che fai sui primi trecento anni di cristianesimo e di Islam a confronto non ha molto senso, invece. Nei primi tre secoli della sua vita i cristiani facevano parte dell'impero romano e furono perseguitati dagli imperatori romani. Era un conflitto interno. In quei trecento anni comunque, l'impero romano cercò (con un certo successo) di espandersi, come aveva fatto (sempre con un discreto successo) anche nei secoli precedenti, quando non era ancora impero.
A sua volta gli arabi cercarono di espandersi nei loro primi tre secoli di vita (e anche dopo), com'è uso di tutti gli imperi bennati. Ottennero un lusinghiero successo, che li spinse a proseguire, tra vari alti e bassi - esattamente come l'impero romano o, più avanti e in scala minore, l'impero carolingio e l'impero germanico.
WOW che articolo!!!
.....e WOW che discussione interessantissima tra tutti voi!!
GRAZIE
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