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lunedì 20 giugno 2016

Brevi e banali considerazioni sulla farraginosità della vita nell'Istituto Comprensivo di St. Mary Mead, nel mondo scolastico, nell'Italia tutta, e già che ci siamo anche nell'orbe terracqueo

Tiziano - Sisifo

Qualche giorno fa i referenti di plesso delle varie biblioteche dell'Istituto Comprensivo di St. Mary Mead sono stati convocati da Maestra Tina per esaminare la possibilità di partecipare ad un grandioso concorso indetto dal Ministero per le biblioteche multimediali. In pratica il Ministero darebbe dei fondi, la scuola cercherebbe di raccattare qualche altro soldo dalle sue casse, dal Comune, dal Comitato Genitori e da eventuali altri offerente sul territorio, e con questi soldi dovremmo fare una bella biblioteca multimediale.
"Può partecipare solo un plesso per ogni scuola" ci ha spiegato Maestra Tina.
"Ho letto il bando" ho detto quando è stato il mio turno di parlare"E mi è pure piaciuto. Sono anche convinta che avere una biblioteca multimediale sarebbe una vera ganzata. Però questi vogliono, giustamente, una biblioteca multimediale un tantino collegata in rete, e il nostro collegamento in rete fa veramente pena".
Maestra Tina mi spiega che presto arriveranno i finanziamenti del PON e con quelli dovremmo avere una bella banda larga. Probabilmente.
E' più di un anno che ci spiegano che presto arriveranno i soldi del PON e avremo la banda larga. Sono tre anni che giurano che presto avremo la banda larga; ma tuttora l'unica banda funzionante nel paese di St. Mary Mead è la banda militare.

Nell'Istituto Comprensivo  abbiamo tre plessi dove il collegamento funziona bene: la media di Crifosso, dove sono tanto ganzi ma non hanno biblioteca; la scuola materna di Altrove - ma in una scuola materna la biblioteca multimediale sembra un po' fuor di luogo - e infine la scuola elementare di St. Mary Mead, dove la bibliotecaria mostra una certa allergia all'idea di una biblioteca multimediale perché "i ragazzi passano già fin troppo tempo attaccati ai loro cellulari", senza contare che non ci sono grandi spazi a parte quello della biblioteca ordinaria.
Vabbe', ognuno ha le sue idee; ma, idee a parte, non c'è dubbio che una biblioteca multimediale starebbe meglio in una scuola media.
"Volendo, noi lo spazio lo avremmo" dico "C'è l'Aula Magna, che è bella grande. Anzi, proprio in questi giorni stavo considerando che gli scaffali della biblioteca sono un po' pieni, e non c'è posto là dentro per metterne altri. L'Aula Magna ha un sacco di pareti. La facciamo tinteggiare, ci mettiamo un po' di attrezzature nuove e facciamo un locale simpatico e gradevole, con una bella postazione video e tutto il resto. Resta il problema del collegamento".
Maestra Tina mi suggerisce di parlarne con gli altri insegnanti.
Vado a scuola e ne parlo.
Prima obbiezione, della prof. Therral "Veramente stavamo pensando di farne l'aula video".
"Ma non la facevate nella ex Aula di Spagnolo?".
"Non si può, c'è troppo rimbombo".

Due parole sull'Aula Video: sotto Natale la scuola di St. Mary Mead ha fatto una grandiosa lotteria per raccogliere fondi con cui fornire la scuola - finalmente! - di una postazione video ben funzionante. Con i pingui ricavati di questa grandiosa lotteria sono state comprate... due LIM, con le quali al momento non si riescono a vedere i film perché i computer che ci hanno dato non reggono il programma che le nuove LIM richiedono. Giuro.
Con i residui dei fondi della lotteria si sarebbe poi dovuto comprare un nuovo proiettore, di cui ancora non si è vista traccia. 
Il prof. Jorge dal canto suo sostiene che "l'aula video è pronta". Quando gli feci osservare che nell'aula video ormai pronta mancavano piccoli dettagli quali lo schermo e le tende scure, mi rispose che lo schermo non serviva, perché per proiettare i film si poteva usare al posto dello schermo il muro - che nelle aule di St. Mary Mead è rigorosamente a due colori, e in quella specifica aula piuttosto sbrecciato e sporco.
"Anch'io proietto i film sul muro, nel laboratorio di musica" aggiunge il prof. Jorge. 
Lo so. Una volta sono entrata nel laboratorio di musica, mentre proiettavano un film, e ricordo con chiarezza di aver pensato che, piuttosto di far vedere un film in quelle condizioni avrei preferito far lezione con le tavole di marmo e gli scalpelli, nel più tradizionale e giurassico dei modi.
Non so perché, nel mondo della scuola, nonostante si dica che siamo nel pieno della  cultura dell'immagine, nessuno sembri mai considerare che un FILM è un qualcosa che punta soprattutto sull'immagine e sul suono, e se si vede male e si sente peggio difficilmente i giovanissimi spettatori (che a casa dispongono spesso di televisori interstellari e sono abituati a grandiosi schermi ben dolbyzzati nelle sale) riusciranno a trarre dal film in questione tutto il succo che registi, costumisti, tecnici vari, sceneggiatori musicisti e attori han provato a metterci.

Torniamo all'Aula Magna.
"Non è un ostacolo, se l'Aula Magna ospita una bella e funzionante postazione Video, anzi" ho spiegato "Una biblioteca multimediale è composta anche da film, filmati, documentari eccetera."
"Ma ci vogliono le sedie nuove, e il Comune ha detto che non ha soldi".
(Sulle sedie presenti attualmente in Aula Magna non voglio soffermarmi per questioni di decenza e di pudore, ma non c'è dubbio alcuno che, sì, ci vogliono delle sedie nuove).
"Magari con i soldi del concorso possiamo anche prenderci le sedie".
"Massì, in effetti ci può star tutto, in quella stanza" ha convenuto la prof Therral.
"Ad ogni modo, non appena la commissione giudicatrice del concorso vedrà gli estremi del nostro contratto per il collegamento in rete si metterà a ridere e passeranno direttamente a e esaminare la domanda successiva".

E dunque a tutt'oggi non abbiamo un Aula Video né sappiamo quando la avremo, abbiamo un gruppo di LIM scarsamente funzionali e che richiederebbero un po' di manutenzione, non abbiamo un collegamento in rete degno di questo nome e la nostra biblioteca, ben lungi dall'essere multimediale, ha un computer che non entra in rete e che soffre del grave problema di uno spinotto che non entra bene e che prima o poi non entrerà affatto privandoci così del collegamento elettrico e smettendo con ciò di funzionare. Per giunta nella suddetta biblioteca, che funziona anche molto fortunosamente come aula video, non abbiamo più le tende chiare ma solo quelle scure perché una mattina passò qualcuno del Comune e disse "Ma come, simili schifide tende chiare non possono stare qui, ce ne vogliono di molto migliori!" prese le suddette tende e sparì. Otto mesi fa.

Di chi è la colpa di questa situazione degna sì di un film, ma dell'orrore?
Del MIUR, che ad anni alterni fa partire grandi programmi di ristrutturazione e informatizzazione e modernizzazione per poi tagliare i fondi lasciando tutto a mezzo? ( La storia delle biblioteche multimediali la lanciò Berlinguer, all'alba del terzo millennio. Con un po' di continuità nei finanziamenti adesso avremmo splendide biblioteche multimediali a tutti gli usci).
Del Comune di St. Mary Mead, a cui da anni e anni chiediamo una fornitura di tende nuove ed efficienti e che ogni tanto ce le manda, le tende nuove, e ha una singolare capacità di sceglierle sempre sbagliate? E che ci prende le tende vecchie e un po' lacere dall'aula video ma non le rimpiazza con alcunché? Ma che nel frattempo ha speso un sacco di soldi per installare delle finestre malfunzionanti e delle porte che continuano a perdere le maniglie come prima?
Della Nostra Preside che ha imposto un registro elettronico in una scuola dove il collegamento in rete funzionava poco e male, e non s'è ancora capito che tarantola l'avesse morsa?
Del Comitato Genitori, che ci ha rifilato due LIM e due computer che non vanno d'accordo tra di loro, e comunque noi volevamo un proiettore?
Della prof. Therral che non è saltata alla gola di chi le ha proposto le LIM, forse anche perché ha tre figli piccoli e non desidera passare i più begli anni della sua giovinezza nelle scomodissime prigioni italiane, e comunque di mestiere insegna Lettere e dunque quando si tratta di computer prende per buono quel che chiunque le dice? 
Del prof. Jorge che non si impunta mai perchè qualcosa, qualsiasi cosa, una cosa qualunque, anche pescata a caso nel mucchio delle nostre mille informatiche velleità, sia fatta bene e a modino e si sorprende assai quando i colleghi pretendono che i computer di scuola funzionino come quelli di casa loro, o addirittura meglio?
Di tutti noi insegnanti, che continuiamo a portare pazienza invece di prendere qualcuno, uno qualunque pescato a caso nel mucchio, fosse anche innocente come una colomba, e riempirlo di botte fino a farne polpettine da ragù?
Di una congiunzione astrale particolarmente infelice?
Dell'attuale governo, che deve essere particolarmente ladro considerando quanto piove in questi giorni?
Della natura matrigna e dell'infelicità della condizione umana?

Quanto alla biblioteca multimediale, ecco: se al MIUR ne vogliono vedere una, sarà bene che diano i soldi a qualche altra scuola.

8 commenti:

dhaulagiri8167 ha detto...

Scrivo qui una cosa relativa ai gatti, per quando esce il prossimo articolo sui felini potrei essermela scordata, roba da far arricciare i capelli. Mi ha fatto venire la nausea:
Avete sentito quella storia dei boschi in Sicilia? Praticamente per far propagare più velocemente un incendio danno fuoco alla coda di un gatto, poi lui si sposta attraverso il bosco e così l'incendio si propaga velocemente, dato che dove passa prende fuoco. Pensate il gatto... certo che non c'è davvero limite a quello che fa la gente senza Dio... i vostri commenti?

Murasaki ha detto...

Il primo commento che mi viene in mente è che dovresti frequentare qualche buon sito antibufala, perché mi sembra che tu tenda veramente a prendere per oro colato qualsiasi cosa leggi. La teoria è di un direttore di parco, in Sicilia, che riprende una voce che è circolata anni fa e si è effettivamente propagata come un incendio. Solo che son cose che si fa presto a dire, e sono piuttosto difficili da dimostrarlo.
In attesa di prove un po' più rilevanti, proclamo ufficialmente OT su questo blog i gatti incendiari!

dolcezzedimamma ha detto...

Riporto la discussione sul binario previsto.
Anche la mia scuola parteciperà a questo mirabile progetto. Anni fa, per un progetto similare , la nostra biblioteca acquisì uno splendido Mac...assolutamente incompatibile con tutte le altre attrezzature informatiche della nostra pur informatizzata scuola. Ovviamente giace là, ad uso esclusivo della dormiente bibliotecaria. Dall'anno prossimo partiremo col registro elettronico, dopo che quest'anno il computo delle assenze, fatto su Argo, a metà del secondo quadrimestre, E'SPARITO, lasciando nel caos i poveri colleghi che avevano abbandonato il buon vecchio cartaceo. Insomma...se voi piangete, noi non ridiamo.

Murasaki ha detto...

(GULP!)
Mi rendo conto.

Murasaki ha detto...

E, a proposito di Mac e di Apple...
(vedi post successivo)

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Murasaki:
L'ho sentito al TG ;-). Magari fosse una bufala, spero tu abbia ragione!

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Murasaki:
Beh la dico tutta come è veramente. Mia madre è venuta a dirmi questa notizia, non ha parlato di possibilità perciò pensavo fosse vera senza esclusioni, probabilmente non hanno dato alternative ed era presa dal TG veramente. Guardando su Internet in effetti si parla di possibilità. Mia madre non mente mai, evidentemente stavolta voleva incastrare moralmente chi fa certe cose, o per lo meno chi si ipotizza faccia certe cose, da sbugiardare in ogni caso :-).

Murasaki ha detto...

@dhaulagiri8167
La mamma non mente mai per definizione, e, in ogni caso, che interesse avrebbe mai avuto a mentire in questo specifico caso? Probabilmente al TG la notizia è stata data per certa. Purtroppo ci sono diversi telegiornali che sono... diciamo piuttosto propensi a spettacolarizzare le loro notizie, e finiscono per curarsi poco della loro esattezza.
Speriamo che questa sia assolutamente infondata.