In una di quelle fredde mattinate di fine Dicembre quando c'è tempo di fare tutto con calma e il mondo ha la gran gentilezza di starsene quasi fermo, cinque anni fa, dopo aver ascoltato una puntata di Media e dintorni su Radio Radicale dedicata appunto a Facebook feci il grande passo e mi iscrissi anch'io.
Rigorosamente con un nome alternativo, ché desideravo scansare come la peste le persone che conoscevo... o meglio, volevo essere io a trovarli, e non farmi trovare. E poi, dopo tanti anni passati sotto il lussuoso manto dell'anonimato, rientrare in rete con il mio vero (e comunissimo) nome mi faceva uno strano effetto.
I miei primi amici - gente che frequentavo abitualmente nella cosiddetta Vita Reale - mi segnalarono siti sui gatti e sui cartoni animati giapponesi. Qualcuno di loro mi avviò sulla perversa via dei Giochini - e diventai del tutto dipendente da una graziosa caccia al tesoro dove sono un archeologa.
Poi arrivarono i primi Amici degli Amici - una strana categoria di gente con cui chiacchieri prima per interposta persona ma di cui poi finisci per conoscere tante cose.
Infine arrivarono i draghi: splendide immagini di draghi, tonnellate di draghi dei più vari generi, che a volte condividevo ma più spesso salvavo in apposite cartellette per poi ripescarli per i più vari usi (ad esempio postarli sul blog).
Arrivarono anche gli alunni, ed è stato spesso altamente formativo guardarli discutere, litigare, corteggiarsi e sdilinquirsi variamente dal mio tranquillo angolino. Anche quelli di cui non ero amica. Soprattutto quelli di cui non ero amica e che non si immaginavano, sia pur lontanamente, che avessi accesso alla loro bacheca colabrodo.
E scoprii che c'era una pagina dedicata praticamente a qualsiasi argomento e un gruppo su qualsiasi cosa. Strani legami si formarono e poi si sciolsero - sono di quelli che ripuliscono periodicamente la lista degli amici - e imparai che c'è della strana gente che ritiene necessario informare gli altri anche di quando fa colazione e altra gente che in rete ha un senso dell'umorismo assai diverso da quello che dimostra nella vita di tutti i giorni, e che se hai voglia di leggerti intere paginate di luoghi comuni e frasi fatte non hai che da attaccarti alla pagina di qualche politico e leggerti i commenti ai suoi post. Tutte cose molto utili, che mi sono servite a crescere come persona e che mi hanno fatto spalancare gli occhi fino a farli diventare grandi come tazze da tè.
Ho anche imparato che uno dei molti usi per cui Facebook è assai utile è criticare Facebook - non per come funziona o cose del genere, ma per lamentarsi che tiene lontano dai rapporti autentici, che fa male alle persone, che deteriora i rapporti sociali e simili. E' molto utile anche per criticare l'egoismo umano, la superficialità con cui si giudica la gente e i politici che (va da sé) sono tutti ladri, nonché per dire male dell'universo mondo e per prendere in giro la gente che sta molto su Facebook. Tutte cose molto importanti e che senza Facebook sarebbe molto più difficile fare.
Come molte cose che ero assolutamente sicura che non fossero adatte a me, Facebook si è dimostrato assai utile e divertente.
Naturalmente il video di fine anno non l'ho fatto. Ma, visto che tutti quelli che l'hanno fatto lo hanno titolato (immagino su suggerimento di Facebook) "Un anno meraviglioso, grazie a tutti voi che mi avete aiutato a viverlo" o qualcosa del genere, mi sento incline a concordare con l'ignoto postatore di Facebook che ha scritto il cartello con cui apro il post.
15 commenti:
E che io giro subito su Facebook ;-)
Giusto, Facebook può essere una gran raccolta di cavolate e/o luoghi comuni. Io lo uso solo per mantenere i rapporti con gli alunni ed ex-alunni. Auguroni sinceri, Murasaki, da una tua lettrice ammirata e per lo più silente. :-)
Io continuo a restare rintanata nel mio angolino, fuori da Facebook. Ma a te, se il 2014 non è stato dei più felici, voglio dirti con le splendide parole della Dickinson:
Nostra parte di notte da portare
nostra parte di mattino
nostro vuoto da colmare
di estasi o di scherno.
Nel cielo qua e là stanno le stelle
ed alcune smarriscono la via!
Nell'aria qua e là c'è la foschia,
ma dopo - il giorno!
anche io ho boicottato il video.
buon 2015.
E' quello che mi chiedo anch'io da quando vedo tutto questo florilegio di 2014 "meravigliosi" apparire sulla mia bacheca. Strano, non m'ero accorta, durante l'anno, che i miei amici fossero così felici e gaudenti, anzi, mi pareva il contrario... e tantomeno m'ero accorta di avere avuto un ruolo così preponderante nella loro vita ;-) Io non ho condiviso il mio anno e fb non se ne capacita: due volte su tre, quando vi accedo, me lo ripropone, implorandomi di condividerlo... ma giammai lo farò. Piuttosto, una cosa mi ha fatta pensare: la frase di accompagnamento al video ("E' stato un anno meraviglioso! Grazie di aver contribuito a renderlo tale") poteva essere modificata (e a me è parso subito evidente, quando ho esplorato un attimo quel coso confezionatomi da fb per vedere cosa fosse) ma solo pochi dei miei amici lo hanno fatto (scrivendo cose del tipo: "Non è stato un grande anno, ma comunque ho vissuto" o "è stato un anno coi suoi alti e bassi, speriamo nel 2015"; insomma, lamentele in linea coi normali status di fb); ok, non avreanno scritto niente di memorabile ma apprezzo quei pochi che si sono presi la briga di: a) rendersi conto che la frase poteva essere modificata e b) lo hanno fatto. La passività dei più (almeno di alcuni so benissimo che il loro è stato un anno tutt'altro che meraviglioso) mi ha lasciata un po' perplessa. Comunque sia stato quest'anno, auguri a te per il 2015 :-)
@La Prof:
giusto così: Facebook dà e Facebook riprende ^__^
@ pensierini:
Infiniti auguri anche a te e ai tuoi, carissima ^__^
@ Acquaforte:
E' stato un anno come tanti, con i suoi alti e bassi. Ma la Dickinson è una bellissima conclusione. Grazie e tanti auguri!
@aNoisette:
Felice 2015 anche a te!
@Ilaria:
Tutto molto giusto. E auguri per un anno nuovo tutto scintillante ^__^
(ma tu, un tempo, non avevi un blog???)
Sono felice, e non avevo dubbi, sul fatto che tante mie conoscenze virtuali non avessero condiviso il video preconfezionato di fb. Infatti io non l'ho neppure guardato il mio, e mi sono guardata bene dal guardare quelli pubblicati dagli altri.
Great minds think alike ;-)
...che poi sono spesso anche molto modeste quelle menti lì :-D
Comunque sarei felice se mi venissi a scovare su fb, io ci sono col mio nome e cognome veri.
ahahah concordo in pieno! :-D
Non so da quanti anni sono iscritto a facebook... e non so dirti nemmeno quanto spesso ci vado, direi 5 o 6 volte all'anno! :-D
www.wolfghost.com
@Alice:
nemmeno io ho preso in considerazione la possibilità di guardare il mio o quello degli altri. Anche perché, vivaddio, la gran parte dei miei "amici" (alunni compresi) si guarda bene dallo spiattellare nel concreto i suoi affari su FB!
@Wolfghost:
Non ne dubito, quando ne hai parlato sul blog avevi lo stesso tono entusiasta di chi descrive un ratto morto in via di mummificazione ^__^
Da tempo ho abbandonato il mio profilo reale di FB, vi accedo, invece, con uno pseudonimo, che soltanto tre amici conoscono. Il nick è così prolisso che nessuno mi chiede chi sia o tanto meno l'amicizia. Lo uso per dare visibilità ai miei post. Eppure da tempo medito di rendere pubblico tutto: dal blog al FB in carne ed ossa con il mio nome e cognome.
@Mel:
sarebbe un cammino in senso opposto al mio. E anche una bella rivincita su Pirandello: niente più maschere, al di là di quelle che ogni parola comunque ci fornisce,
Ma che ne direbbe Marianeve?
Io accedo col mio vero nome, ma sono attenta a chi vede cosa, anche se non posto mai foto di figli o comunque dei cavoli miei. Mi diverto a leggere, qualche volta scrivo (di musica,di politica, di gatti), spesso condivido cosa già scritte. Una cosa mi colpisce molto di FB e cioè che si "scoprono" le persone da quello che scrivono, da quello di cui ridono, da quello per cui piangono... Diciamo che avuto molte sorprese, non tutte piacevoli.:)
P.s. e NON ho condiviso il post di fine anno (un anno per niente meraviglioso).
@Linda:
sì, nonostante tutto quel che si dice si imparano molte cose di una persona guardando quel che posta: la bacheca di FB è una di quelle maschere che si indossano per mostrare qualcosa di sé agli altri - come i diari di quando eravamo ragazzine.
O i blog :)
Esssì, hai ragione. Che vergogna! :-)
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