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venerdì 26 settembre 2014

Intorno alle leve della genetica e alla genetica delle leve (riflessioni oziose di un insegnante di Lettere)

Fra le materie scolastiche, scienze è forse quella che più è cambiata nel corso del tempo

Nonostante la prof. Fulcro insegni ormai stabilmente a Crifosso (dove, come ognun sa, sono tutti Estremamente Ganzi) le volte che incrocia noi insegnanti di St. Mary Mead continua a trattarci come se fossimo esseri umani e non poveri vermicelli, probabilmente in ricordo del cameratismo che ci ha legato quando ha insegnato qui. Così qualche giorno fa, profittando di un breve viaggio in treno, le ho chiesto com'era andata la loro Riunione Per Materia*.
"Molto bene, abbiamo concordato tutto il programma per scienze nei tre anni".
"Oh, molto bello. E... nel programma c'è anche la genetica?".
Proprio quello volevo sapere: infatti da tempo tra la prof. Spini e la prof. Marzapane è in corso gran questione sull'argomento. Per dirla in sintesi la prof. Marzapane dedica una bella sezione del programma di terza a genetica, evoluzionismo e DNA, mentre la prof. Spini si rifiuta di trattare siffatte questioni e si dedica a rocce, leve, luce e consimili (ma leve, luce e moti più o meno uniformi non sono trascurati nemmeno dalla Marzapane).
"Assolutamente no! Non ha senso farla in terza. Un ragazzo di terza secondo te è in grado di tracciare una spirale di DNA? Di capirne la struttura? Ha le basi per comprenderlo? Diamogli le basi piuttosto! Che cos'è una cellula? Che cos'è una molecola? Sono in grado di capire veramente la genetica? Certo, a memoria si può imparare qualsiasi cosa. Ma non è più importante che imparino un metodo, con cui poi potranno lavorare su qualsiasi argomento? Quello di scienze è un programma vastissimo, si tratta di selezionarne alcuni argomenti".
La prof. Fulcro è decisamente infervorata - mi ricorda vagamente me quando spiego perché non faccio storia della letteratura. Ovviamente mormoro alcune blande parolette di approvazione e mi guardo bene dal contrariarla - non solo perché gli insegnanti in preda al Sacro Furore non vanno mai contrariati, per elementari questioni di sopravvivenza, ma anche e soprattutto perché non ne so certo abbastanza, né di leve né di DNA, per avere una mia opinione in materia sulla loro utilità didattica.
Tutto quello che so è che un insegnante di scienze che, al primo disgelo, immerge saldamente una terza nelle spirali e nei gorghi di genetica, evoluzionismo e DNA è di grande aiuto e conforto all'insegnante di Storia che in contemporanea si arrabatta con le complesse questioni della Razza Superiore e del razzismo in generale, sia a Storia che a Geografia.
In realtà un altro argomento a favore del DNA lo avrei, ma non so quanto valido: ai ragazzi interessa molto di più delle leve e del moto uniformemente accelerato - e non so dargli torto, visto che personalmente ho ricordi di una noia sconfortante e soporiferissima sia delle leve che del moto uniformemente accelerato (anche se quando ho fatto le medie le razze esistevano ancora, e non erano solo pesci forniti di ali assai gustose, e non so quanti insegnanti di scienze nel 1974 si dedicavano al DNA, all'epoca tutt'altro che noto all grandi masse).
E ripensandoci avrei anche un terzo argomento a favore della genetica fatta in terza media: al momento dell'esame molti sono i ragazzi che si preparano con cura e puntiglio su temi genetici, esponendole in modo brillante, mentre rocce e leve sono di una noia mortale da ascoltarsi per l'insegnante di Lettere (soprattutto quando l'insegnante di Lettere sono io) e anche l'alunno dà l'impressione di tenersi sveglio, mentre ne parla, soprattutto per forza di volontà.

Siamo d'accordo: il fatto che l'insegnante di Lettere si annoia all'esame non è criterio su cui l'insegnante di scienze possa impostare la sua programmazione, e anche il fatto che i ragazzi preferiscano un argomento piuttosto che un altro non è detto che abbia un gran peso, se davvero si tratta da una parte di nozioni mandate a memoria e dall'altra del frutto di una buona preparazione di base e dell'impostazione di un metodo. Anzi, sono convinta che una buona preparazione di base debba essere alla base del lavoro di una scuola di base com'è appunto la media, per tacere del metodo - e so una sega io di cos'è che dà una buona preparazione di base per scienze, e non parliamo del metodo.

Tuttavia sono stata molto lieta in cuor mio quando la prof. Marzapane mi ha assicurato che lei continuerà a fare genetica ed evoluzionismo, anche se non ho avuto ancora modo di informarmi su cosa farà la mia personale collega di Matematica e Scienze. In pratica, la commissione per materie ha semplicemente messo degli argomenti obbligatori nella programmazione, e il resto degli argomenti sono a scelta del singolo insegnante.
In cuor mio comunque continuo a fare il tifo per il DNA in terza media, anche se io personalmente ne so ben poco, e anche quel poco l'ho imparato soprattutto dai romanzi gialli. Ma in fondo nessuno si aspetta  da me una buona preparazione di base e un efficace metodo di lavoro per scienze. Vivaddio, io insegno Lettere (o almeno ci provo).

*va da sé che quella di Lettere è andata come al solito, cioè con grandi discussioni sui massimi e minimi sistemi, ma senza concluderne niente di particolare. Del resto, le nuove indicazioni ministeriali non ci hanno portato particolari novità.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Anch'io ho conosciuto (quando ho insegnato alle medie) docenti di matematica e scienze che sfracanavano i cabbasisi ai giovanetti con DNA, Mendel alleli etc.

Si trattava di laureate in biologia che insegnavano matematica con la metà dei miei esami di quella materia, e scienze con la sola cosa che ai tempi veniva insegnata bene alla mia Alma Mater (PD), ovvero la genetica. Temo che lo stesso valesse anche per le lauree conseguite in altre università, perchè mi venisse un colpo se quelle sapevano qualcosa di botanica, zoologia, fisiologia etc per insegnarle ai ragazzi come prevedeva il programma. Per non dire che sapevano di biochimica e non di chimica, organica o inorganica che fosse, e sulla fisica poi stendiamo un velo pesante.

Peraltro, non è che i laureati in matematica ne sapessero di più ! Insomma, un casino di competenze e, più che altro, incompetenze incrociate.
Io, per quel che potei, cercai di dare un minimo di basi sugli stati della materia, sui passaggi di stato, feci della fisiologia e della "storia della vita sulla terra" (erano gli anni dei meravigliosi documentari di Attenborough).

Francamente, pretendere la genetica oppure la fissione nucleare da dodicenni, mi pare una stupidata !

Anonimo SQ

la povna ha detto...

Io so solo che è un peccato che il moto uniformemente accelerato ti annoi, perché è proprio figo...

lanoisette ha detto...

la genetica è un evergreen.
pensa che tra la III e la V elementare avevamo dei bellissimi progetti per cui i genitori potevano venire a scuola e fare delle lezioni su argomnet in cui erano competeneti:
il papà di biondinatletica, fisico nucleare, venne a spiegarci fusione e fissione nucleare e la mia mamma, che lavorava in un laboratori ospedaliero, proprio a spiegarci il dna. ricordo che io non assistei alla lezione perché avevo la tonsillite, ma la aiutai a preparare dei cartelloni coloratissimi con la spirale del dna e la striscia delle quatro basi azotate che si incastravano fra loro come i pezzi di un puzzle.

ellegio ha detto...

L'anno scorso ho visto un "programma svolto" di scienze di terza media e mi sono depressa moltissimo, perché ho capito che per me erano rimaste solo ... le leve (che per qualche ragione non è che mi siano simpaticissime, ma pazienza). Il programma svolto in questione era una lunga cavalcata attraverso secoli di fisica, fino a "fisica nucleare, fissione e fusione, elementi di relatività -speciale e generale - e cosmologia).
Niente genetica, purtroppo.

Ilaria ha detto...

Be', io in terza media studiai la genetica e fu l'argomento di scienze al quale mi appassionai di più, mi sembrava interessante perché parlava di noi e non di rocce o vulcani, ma devo anche dire che a fomentarmi era soprattutto mia madre, appassionata dell'argomento e... insegnante di lettere ;-)

Murasaki ha detto...

@Anonimo SQ
Grazie, speravo appunto in qualche commento degli addetti ai lavori ^__^
Biologia da noi non manca di certo, sono quasi tutte biologhe! L'unica laureata in Matematica che abbiamo avuto se la tirava moltissimo per questo, ma come insegnante aveva dei discreti limiti: amava molto insegnare ai più bravi e lasciava tutti gli altri a impiccarsi come meglio credevano, col risultato che buona parte delle sue classi odiava la matematica dal profondo del cuore e la capiva poco e male, oltre a nutrire cupissimo rancore nei suoi confronti. Naturalmente non era colpa della laurea, era una questione di carattere (schifidissimo).
Genetica e fissione nucleare, per la verità, vengono fatte ai quattordicenni (come pure le leve), a quel che ho visto in prima si lavora soprattutto sugli animaletti e le pianticelle. Anzi, di fissione nucleare non credo parli nessuno. Comunque ai ragazzi PIACCIONO, non è quello il problema. Così come, credo, gli piace molto la storia della vita sulla Terra - che non so se da noi è argomento affrontato.

@la povna
ah, che sia figo non lo metto assolutamente in dubbio,ma di sicuro con me tale figaggine è andata completamente sprecata!

@La Noisette
Bellissimo il progetto delle elementari, te lo invidio tantissimo!
Alle elementari non ho fatto niente di scienze che non fosse sulle pagine del sussidiario. Vivaddio, non ci facevano nemmeno fare le ricerche, che odiavo.

@LGO:
Qualcosa dovevano pur lasciare fuori, oltre alle leve!
Sarebbe interessante sapere quanto approfonditamente erano stati svolti gli argomenti, e quanto ci avevano capito i ragazzi. In realtà a quell'età hanno un cervello particolarmente ricettivo e certe cose li interessano assai.

@Ilaria
Infatti interessa anche me. Se ci pensi c'è un senso, perché si tratta di un argomento molto interessante per gli storici - in effetti quando ne parlano agli esami sono molto più contenta di quando si cimentano con le leve (dove tra l'altro dicono spesso delle grandi sciocchezze. Se le dicono anche a genetica, c'è di buono che non me ne accorgo).

La prof ha detto...

Abbiamo preparato un gioco (il GeneGioco) che faccio con quattro gruppi, cinquanta foto per gruppo, e discussioni accese durante le ore di compresenza. Con l'insegnante di scienze.
Prima qualche mappa con la storia del "razzismo" dagli assiro babilonesi in poi ;-) e poi le discussioni. La mia collega leva e uniforma, ma gioca anche col DNA, con mia grande soddisfazione per i motivi storico-geografici che tu accenni.
Il tutto dopo un incontro, qualche anno fa, con questo signore: Guido Barbujani, del quale sto cercando un sito dove dava indicazioni per il gioco, ma non lo trovo più!

Murasaki ha detto...

Insomma, a dar retta alla Fulcro e alla Spini rischieremmo di diventare L'UNICA scuola del regno dove non si parla di DNA e genetica? :)