Com'è abbastanza noto, per le loro feste gli antichi cristiani trovarono più pratico inserirsi nel calendario delle feste pagane, come già altri avevano fatto prima di loro. E così alcuni dei simboli più consueti della Pasqua - uova e coniglietti - hanno origini ben più antiche della data dell'eventuale crocifissione e resurrezione di Gesù detto il Cristo. La parola Pasqua, italiana, deriva dal passaggio (Pesah) con cui gli ebrei lasciarono l'Egitto. MA se andiamo a vedere la parola inglese Easter, scopriamo che alle origini del nome c'è niente di meno che questa signora:
ovvero la dea Ishtar (anche Iside o Astarte, volendo) dea dell'amore e della fertilità, che tra gli animali sacri aveva anche colombe, leoni e... gatti, naturalmente*:
Pare che ci fossero anche i conigli, o comunque nessuno ha difficoltà ad associare i conigli all'idea della fertilità. E neanche le uova, se per questo. Tuttavia il rapporto tra coniglietti pasquali e gatti pasquali può presentare alcune incognite:
Tralasciando questi inconvenienti, evitabili con un po' di prudenza, la simbologia legata a conigli e lepri è davvero vasta e comprende anche la bella leggenda orientale della lepre sulla Luna
da cui tra l'altro è derivata la storia di Sailormoon
in cui i gatti certo non mancano**:
Non è qui il caso di perdere tempo con le uova - per capire il collegamento tra uovo e rinascita non è certo necessaria una laurea in religioni comparate. Quanto al cioccolato, non ha origini particolarmente antiche per chi vive nell'area mediterranea, ma è molto buono. Fare le uova di cioccolato è un arte difficile (e infatti costano assai care), e comunque col cioccolato si fanno anche i coniglietti. O le campane di cioccolato, se per questo. Del resto il cioccolato è antidepressivo, apportatore di grandi energie (necessarie in primavera, quando l'organismo è debilitato da un duro inverno) e finalmente oggi circola anche in versione equa e solidale.
Va da sé che le uova di Pasqua si possono fare anche... con le uova di gallina (e colori atossici)e sono ugualmente belle e ricche di ottimi principi nutritivi, oltre che buonissime.
Passando all'agnello, adottato dagli ebrei come piatto pasquale per eccellenza visto che in tempo di Pasqua i greggi di pecore ne forniscono in quantità, e più avanti promosso a simbolo di redenzione, non sembrerebbe affatto indispensabile mangiarlo:
e dovrebbe essere più che sufficiente una sentita preghiera di ringraziamento per aver tolto i peccati del mondo con non lieve incomodo da parte sua.***
L'Agnello di Dio, oltre a togliere i peccati del mondo, è anche sempre stato associato con la pace insieme all'olivo e alla colomba: con rami di palma e di olivo Gesù viene accolto quando entra a Gerusalemme, e la colomba che ritorna sull'arca dopo il diluvio porta nel becco un ramo di olivo, in segno di riconciliazione. La stessa immagine viene usata anche per la Pasqua, che è la festa dove il sacrificio di Gesù-Agnello permette la riconciliazione con Dio dopo il peccato originale.
Inoltre, proprio come l'agnello, la colomba simboleggia una delle tre persone della Trinità (senza contare che fa pure le uova).
Più fortunate degli agnelli, oggi le colombe sono consumate principalmente sotto forma simbolica di dolce, con grande soddisfazione di colombi maschi e femmine e dei pasticceri artigianali e industriali. Il fatto che la colomba sia anche un animale sacro ad Astarte non cambia niente, anzi può fornire un utile rimando al celebre slogan "Fate l'amore, non fate la guerra", che unisce in sé entrambe le valenze della festa pasquale: festa della pace e della riconciliazione, e festa dell'amore e della fertilità.
*nel caso che qualcuno si domandasse come fa il gatto a essere un simbolo di amore e fertilità adatto all'Aprile, basta chiedere al vostro vicino di casa che lavora in un gattile o tiene una gatta ancora fertile per avere tutte le risposte del caso e vedersi anche offrire un micetto come omaggio - che, naturalmente, conviene prendere solo dopo che è stato svezzato.
**Vero, con la Pasqua Sailormoon non c'entra assolutamente nulla. Ma con la dea della luna sì, e parecchio. E su cosa si regola la data della Pasqua? Esatto, sul ciclo della luna.
***anche perché trattavasi di impresa, oggettivamente, non delle più lievi
5 commenti:
What rabbit? We didn't see any rabbit...spacca!
Buona Pasqua anche a te!
Dei gatti e dei conigli per così dire "pasquali" non sapevo nulla fino a qualche momento fa.Non stupisce però, se si pensa alla loro prolificità, almeno tra i randagi. Il coniglio batte tutti, però.
@ Aliceland
Grazie, e godiamoci i ponti finché ci sono ^__^
@ Mel
Il conigliettio pasquale per noi italiani non è affatto tipico, è una tradizione del nord Europa - e infatti i primi coniglietti pasquali di cioccolato credo che ce li abbia importati la Lindt, pochi anni fa. Diciamo che in Italia sono arrivati con la globalizzazione.
Quanto ai gatti, non credo che abbiano alcuna valenza pasquale specifica, nonostante fossero associati alla Grande Dea mediterranea di cui Ishtar e Iside e Astarte e Diana sono solo alcuni dei nomi - o meglio, ad alcune delle diramazioni della Grande Dea, perché per trovare un collegamento tra Diana e i gatti temo proprio che si debba arrivare alla versione italiana di Sailormoon, che tanto mediterranea non è - però il gatto è un animale che si è sempre speso bene per i bigliettini di auguri, e quindi lo han sempre messo dappertutto, almeno da quando esistono i biglietti di auguri con disegni stampati^__^
Per me il coniglio pasquale è casa e tradizione, ma si sa che la mia famiglia non è particolarmente italiana. Da noi il coniglio portava anche le uova che poi si cercavano in giardino, nella tradizionale caccia al tesoro.
Auguri in ritardo, cara.
@la povna
E infatti la caccia alle uova in giardino è un must, per quel che so... ma non un must italiano ^__^
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