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martedì 16 luglio 2013

Prove Invalsi: il punto di vista dell'Amazzonia

Questa meraviglia in verde è chiamata anche "il polmone del mondo". E' interesse di tutti noi proteggerla.

Parlando delle Prove Invalsi e di coloro che le preparano* desidero soffermarmi sul Questionario, analizzandolo da un punto di vista principalmente forestale.
In un'epoca in cui un pallido barlume di consapevolezza ci spinge (giustamente) a mettere contenitori per il riciclaggio della carta usata anche al cesso, quando perfino lo Stato, amante degli sprechi per definizione, è diventato pitocco con la carta e non ci stampa più né le buste paga né il CUD e nemmeno il modulo per il 730, all'Invalsi sono rimasti dei gran signori (oltre che dei grandissimi cornuti) che, quando si tratta del questionario, non badano a spese.

Quello che vado ad analizzare nello specifico è il Questionario distribuito agli alunni di prima media e da loro compilato al termine delle due prove di Italiano e Matematica. Si tratta di un quaderno propriamente detto, ovvero quattro fogli in formato A3 spillati al centro, che formano un fascicoletto di sedici facciate in formato A4. La carta è di una delicata nuance di grigio perla - il che potrebbe magari significare che si tratta di carta riciclata, ma non è detto.

La prima facciata è la copertina. E facciamo conto che una copertina sia indispensabile.
La seconda facciata fa da risguardo ed è completamente vuota.
La terza facciata è piena e contiene le istruzioni. Si potrebbe forse discutere se era necessaria un'intera paginata di istruzioni per la maggior parte già ripetute due volte nelle due prove precedenti, insieme alla raccomandazione di rispondere in modo accurato, ma insomma all'Invalsi le han trovate indispensabili e messe lì.
La quarta e la quinta facciata sono riempite per circa 3/5, e contengono affermazioni sull'italiano e la matematica a scuola. Lo studente deve indicare in che misura è d'accordo con quanto detto.
In pratica, invece di domandare "Vorresti fare più matematica a scuola?" con risposta a scelta tra "Piuttosto mi impicco" "Francamente preferirei di no" "Potrebbe essere un'idea" e "Volentieri, grazie" scrivono"Mi piacerebbe fare più matematica a scuola" con possibilità di scelta per lo studente fra "Per niente d'accordo" "Poco d'accordo" "Abbastanza d'accordo" e "Molto d'accordo".
Immagino che dietro questa scelta strutturale ci siano profonde e valide motivazioni psicologiche; comunque nessuno me le ha spiegate e in me permane il sospetto che se mi avessero messo davanti una roba così a undici anni avrei pensato qualcosa di molto scortese sulle loro contorsioni mentali. D'altra parte è pur vero che, quando rispondo ai questionari per i giochini su Facebook, la struttura delle cosiddette "domande" è appunto questa - e infatti li trovo piuttosto contorti.
La sesta e la settima facciata sono piene per 4/5 e contengono affermazioni sullo studio e sullo svolgimento delle prove Invalsi.
L'ottava facciata contiene qualcosa che, in cotal questionario, non si era ancora vista, ovvero una domanda. Una sola, però.
"Quanti libri ci sono a casa tua (esclusi i libri di scuola)?"
Sotto c'è il disegno di un piccolo quadratino che equivarrebbe a cinque libri, poi una serie di ben cinque possibilità di risposta: fino a 10 libri (ovvero due quadratini), una mensola (qui equivalente a 25 libri, ovvero cinque quadratini), uno scaffale (in questo caso formato da quattro mensole, quindi 100 libri, ogni scaffale con i suoi bravi cinque quadratini per un totale di venti quadratini) oppure due mensole o tre mensole e più. Per goni possibilità c'è il suo bel disegnino.
Ora, per quanto corra voce che gli studenti italiani spesso mostrino di non avere un buon rapporto con la matematica, tuttavia credo che la gran parte di loro, arrivata in prima media, abbia assorbito il concetto  di decina, di centinaio e financo di migliaio, senza dover più ricorrere ai cubetti e parallelogrammi che hanno allietato il loro primo approccio con i numeri.
Comunque, l'intera facciata se ne va con questi disegnini. Confesso che la domanda mi sembra un po' fine a sé stessa: che gli italiani leggono poco è cosa abbastanza nota, e tuttavia mi sembra che il numero di libri non sia un indicatore molto attendibile per il livello culturale di una famiglia - almeno informarsi sulla presenza di riviste, CD,DVD, e-book,  riproduttori di musica?
La nona facciata è piena. Non solo, ma contiene due serie di domande dall'apparenza sensata sulle attività extrascolastiche dello studente (senza alcun riferimento alla musica, ma immagino che non si possa avere tutto dalla vita).
La decima facciata è piena per 3/4 e contiene domande dall'apparenza parimenti sensata sulla situazione logistica in cui lo studente studia e sulla lingua principale parlata in casa.

L'undicesima facciata è piena per 4/5 e meriterebbe da sola ai cornutissimi funzionari Invalsi una bella visita da parte di una schiera di ucorni** particolarmente di malumore.
Contiene tre domande, e tutte perfettamente inutili:
"In che mese sei nato/a?" con dodici possibilità di risposta;
"In che anno sei nato/a?" con sei possibilità di risposta;
"Sei femmina o maschio?" con due sole possibilità di risposta e la raccomandazione "Metti la crocetta su un solo quadratino" - che mi sembra un po' limitativo. Cosa dovrebbe fare Ranma, per esempio? 
Il punto è che, quando apriamo la schermata legata al codice di un alunno, troviamo già compilati i campi del sesso e della data di nascita. Perché glieli devono compilare di nuovo, e in questo modo farraginoso? Perché incomodano dei bravi ragazzi che (purtroppo) non gli hanno mai fatto nulla di male per chiedere dati già in loro possesso?

La dodicesima facciata contiene una domanda su chi aiuta lo studente nei compiti (che tutto sommato può avere un suo perché) più una domanda dall'apparenza piuttosto peregrina sul numero di fratelli o sorelle dello studente.
Ora, a parte il fatto che, volendo, in Italia abbiamo l'anagrafe dai tempi delle invasioni napoleoniche, e non funziona nemmeno male; ma si può sapere che accidente gliene frega all'Invalsi di quanti fratelli e sorelle hanno gli sventurati alunni sottoposti alle loro prove?
Senza contare che, con le famiglie allargate, è diventato abbastanza consueto che un giovinetto abiti con giovinetti che non sono suoi fratelli ma che lui percepisce e vive come tali, e/o abbia fratelli con cui non vive.
Vabbe', sempre meglio dell'anno scorso quando si chiedeva con chi viveva l'alunno - anche lì, come se l'Anagrafe non esistesse.
La facciata è piena per 3/4 compreso un cordiale "GRAZIE per aver risposto al questionario".

Le ultime quattro facciate sono completamente vuote.

Riassumendo: abbiamo sedici facciate, cinque delle quali completamente bianche, più la facciata inutile delle informazioni che all'Invalsi hanno già, più la pagina con i disegnini dei libri, due pagine riempite solo per 3/5 e due riempite per 3/4.
Togliendo quattro delle pagine bianche si poteva fare un fascicolo di tre fogli in A3 e dodici facciate, invece che di quattro fogli e sedici facciate.
Togliendo le domande inutili si poteva fare un sobrio gruppetto di 5 fogli in A4 con dieci facciate.
Compattando un po' le domande (ad esempio accettando di sottoporre gli studenti all'intollerabile sopruso di vedere un gruppo di affermazioni o di domande spezzato tra due facciate) si poteva facilmente chiudere il tutto in due fogli in A3 per otto facciate in A4.
Qualche albero si risparmiava di sicuro.

Desidero tuttavia osservare che, rispetto all'anno scorso, qualche miglioramento c'è stato. Infatti il questionario dell'anno scolastico 2011/2012 era composto da ben 6 fogli in A4, per complessive 24 facciate. Sono stati eliminati alcuni gruppi di domande, tra cui quelle sul gradimento da parte dell'alunno delle strutture e arredi della scuola (forse per paura delle risposte?) e sulle molestie subite a scuola.
In compenso, anche l'anno scorso le ultime quattro facciate del questionario erano bianche.

Questo post ha ottenuto l'approvazione del WWF, di Greenpeace, e della LIPU e partecipa al progetto "Adotta un albero per migliorare l'ambiente"
Nessun albero è stato abbattuto per scrivere questo post!

*ovvero un gruppo composto esclusivamente da grandissimi cornuti, come ho avuto più volte occasione di osservare
**Per chi non ha mai letto o visto Il Signore degli Anelli: gli ucorni sono alberi dal carattere piuttosto ombroso, dalla grande mobilità e dalla spiccata sensibilità ecologica. Dispongono inoltre di un eccellente sistema di smaltimento rifiuti (di cui non si conoscono però i dettagli) perché dopo la battaglia del Fosso di Helm ingoiano 10.000 orchetti, eliminandoli senza lasciarne la minima traccia in giro.

6 commenti:

Sor Pampurio ha detto...

Mammamia che tristezza queste prove INVALSI...e calcola che ne sono venuto a conoscenza tramite il tuo blog!

I miei ragazzi faranno le medie tra 8 anni...speriamo le abbiano tolte per allora altrimenti la foresta amazzonica rischia di brutto!!! :)

Anonimo ha detto...

Leggendo velocemente ho avuto l'impressione di leggere "una bella visita da parte di una schiera di UNIcorni". Per un attimo mi sono chiesta se con i due asterischi si volesse specificare in quale comodo repositorio avrebbero potuto riporre il magico corno queste affascinanti creature... poi ho capito che avevo solo letto male!!

Però anche gli unicorni non sarebbero male come minaccia da invocare per certe frange di tecnici e burocrati...

Aliceland ha detto...

Amen, e sempre sian cornuti.

@ Sor Pampurio: ti invidio assai (per il fatto che non conoscevi le prove invalsi)

Sor Pampurio ha detto...

@Aliceland

Giuro! L'ho scoperto bazzicando questo blog...

La prof ha detto...

E conta la fatica che si fa quando vuoi dare in classe, come allenamento, le prove Invalsi dell'anno prima: bisogna scansirle tutte, le pagine maledette, magari con adeguato progrmma OCR, e poi ridurle a proporzioni ragionevoli, togliendo spazi bianchi, righe bianche, ecc. E poi, ovviamente, biosgna chiedere il permesso di fare fotocopie, visto che la carta per le fotocopie è diventata preziosa...

(e Vogliamo parlare delle decine di fascicoli IN PIU' che vengono inseriti nel pacco sigillato per la scuola e poi vengono buttati via perché inutilizzati? O vengono nascostamente consegnati ai professori che vogliono vedere come erano le prove e farle provare ai loro alunni l'anno dopo? Nascostamente, perché sembra che tu sottragga dei segreti di Stato...)

Murasaki ha detto...

@Sor Pampurio

Magari tra otto anni una grandiosa informatizzazione avrà risolto tutto, e ogni alunno farà l'Invalsi su apposito terminale per poi spedirlo all'INVALSI, magari senza questionario o con un questionario sensato.
Magari.

@Martayensid

Una bella schiera di unicorni inferociti all'Invalsi... mhhh... sembra carino :)

@ Aliceland

Amen, e sempre lo saranno!

@La Prof:

ah, noi non potremmo scansire alcunché, fotocopie o niente. E sì, i fascicoli in più mi han sempre meravigliato, anche se non dimentico mai di prelevare il mio bravo esemplare ogni anno... sempre con fare furtivo da cospiratore, si capisce.