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venerdì 19 aprile 2013

Uomini d'arme - Terry Pratchett


Dopo A me le guardie ecco il secondo libro del Ciclo delle Guardie nella saga di Mondo Disco di Terry Pratchett.

Il tema principale del romanzo riguarda gli incontri tra Diversi. 
Le differenze, si sa, possono essere motivo di attrito, ma quando vengono affrontate con buon senso e spirito costruttivo possono anche arricchire  le varie parti in causa.
E dunque abbiamo: le differenze sociali, nel fidanzamento ormai avviato al matrimonio, tra la incredibilmente ricca Lady Sybil, allevatrice di draghi da palude e lo scalcagnatissimo e introspettivo capitano delle guardie della città Samuel Vimes, con molte interessanti considerazioni sul fatto che i veri ricchi possono vivere da ricchi spendendo meno dei poveri che vivono da poveri; le differenze razziali all'interno del corpo di guardia, dove è stato deciso di aprire l'arruolamento a tutte le varie componenti della popolazione della città di Ankh-Morpork, nani, troll e non solo;  il rapporto inizialmente conflittuale tra il troll Detritus e il nano Cuddy che impareranno prima a convivere e poi ad apprezzarsi per i loro vari meriti in un rapporto che ricorda molto l'amicizia tra Legolas e Gimli, con qualche piccola variante; la storia d'amore tra la bellissima Angua, dalle particolari abitudini notturne in certi periodi astrali, e l'irresistibile caporale Carota, dove in verità il contrasto parte principalmente da Angua, che con sensibilità squisitamente femminile non cessa di elencarsi i motivi per cui una storia tra lei e Carota non potrebbe mai funzionare, ma evita con ogni cura di ostacolarla (perché "sensibilità  squisitamente femminile" non è sempre e solo sinonimo di "autolesionismo"); e le molte differenze tra cani e lupi e uomini e tutte le varie possibili mescolanze tra queste tre nobili specie, dove una parte molto importante è riservata a Gaspode, cane-che-non-è-soltanto-un-comune-cane, anche lui con qualche problema di inserimento sociale.

Uno dei fili conduttori della trama, che serve da raccordo per molti di questi confronti, è costituito da una serie di omicidi sui quali la Guardia Cittadina è chiamata ad indagare e che coinvolgono la Gilda degli Assassini (sì, ad Ankh-Morpork c'è una Gilda degli Assassini, ed è guardata con grande rispetto, soprattutto da chi teme di diventarne vittima), la Gilda dei Buffoni, problemi di travestimenti e di identità e, soprattutto, l'uso di una terribile arma inventata per caso e di cui da tempo era stata decisa la distruzione - ma, come succede sempre in questi casi, la distruzione pare non essere stata condotta nel più efficiente dei modi, anche se alla fine la questione dovrebbe essere effettivamente risolta, grazie alla soluzione escogitata dall'abile Carota (che a fine libro passa di grado).
Il movente in filigrana dietro questi omicidi, che emergerà gradualmente, è il tentativo di organizzare un colpo di stato per riportare un re sul trono di Ankh-Morpork. Un Ritorno del Re, insomma, dove l'erede della dinastia reale a lungo scomparsa riesce però con molta abilità ad occultare le prove inconfutabili della sua ascendenza e non prende nemmeno in considerazione la possibilità di lasciare il suo amato posto di guardia cittadina - perché "poliziotto" viene da "polis" e significa "uomo al servizio della città".
Ma, come ricorda il Patrizio della città verso la fine del romanzo, anche "politica" viene da "polis" ed indica l'arte di governare la città, o comunque la comunità. 
Che è questione singolarmente attuale, per noi italiani.

E' possibile che sia il mio libro preferito del ciclo - anche se è una questione su cui cambio idea ogni volta che ne prendo in mano uno.

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma e auguro un felice fine settimana a lettori e non lettori.

3 commenti:

Aliceland ha detto...

Lo posso consigliare anche ai miei figli appassionati di fantasy?
Per me l'ho già segnato! ;-)

Murasaki ha detto...

Non sono sicura che sia facile da leggere sotto i 16 anni (e non ricordo per niente l'età dei tuoi figli). Giudica tu ^__^

Stefania ha detto...

...anche questo mi è del tutto nuovo...