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domenica 25 settembre 2011

Nel tunnel dell'ignoranza


Il tunnel della foto non è stato progettato per i neutrini. Inoltre esiste.

I fatti sono noti, e li riassumo per puro spirito di polemica: di recente alcuni scienziati han realizzato un esperimento in cui alcuni neutrini (una delle infinite particelle di cui si compongono gli atomi, alla faccia di Democrito) hanno viaggiato a una velocità leggermente superiore a quella della luce, ritenuta fino a due giorni fa la massima velocità raggiungibile nel nostro universo. Se questo esperimento venisse confermato, nuove e fascinose frontiere si aprirebbero alla scienza, e tutti gli addetti ai lavori stanno godendo come tinche davanti alla lauta prospettiva di doversi ricostruire buona parte delle loro convinzioni (un modo molto bello di affrontare la questione, e che incoraggia a sperare nonostante tutto nel futuro dell'umanità).
Il viaggio degli avventurosi quanto rapidi neutrini è avvenuto tra il CERN di Ginevra e il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso, vanto di quel po' che resta della ricerca italiana, che in questo settore ha una tradizione invero piuttosto rispettabile.

All'annuncio del mirabile evento, la Maristella nazionale (che, per quanto improvvidamente nominata, è pur sempre il ministro italiano dell'Università e della Ricerca) ha vantato il fatto che alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si e’ svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro, in un comunicato apparso in bella evidenza sul sito del MIUR.
Dopo l'attimo di incredula sospensione ("L'ha detto? Sì, l'ha detto davvero") un coro di sarcasmi. frizzi & lazzi si è abbattuto sulla poverina - in possesso, se non ricordo male, di una licenza scientifica, se pur ottenuta in scuola privata dopo qualche iniziale insuccesso nella scuola pubblica: perché non esiste alcun tunnel tra Ginevra e il Gran Sasso e comunque il viaggio di un neutrino funziona con regole diverse da quelle che muovono automobili e Tir. La rete tutta, e in particolare i tanto vituperati Facebook e Twitter pare che si siano scatenati in una girandola di commenti di tutti i generi e tipi, tra l'altro molto divertenti.

Assai stizzita la replica del MIUR: Polemica destituita di fondamento è assolutamente ridicola. E' ovvio che il tunnel è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso. Il sarcasmo naturalmente è proseguito, vieppiù incrementato appunto dal tentativo del MIUR di rimediare la gaffe, tentativo peggiore della gaffe stessa secondo la linea che da sempre caratterizza i governi guidati dall'attuale Presidente del Consiglio.

D'accordo, l'ignoranza dell'attuale Ministro dell'Istruzione è abbastanza nota e non c'è motivo di insisterci più di tanto. Ma, stante che questi comunicati non li redige il ministro bensì uno staff di funzionari, non si capisce come sia stato partorito questo mostro singolare: qualcuno ipotizza che nello staff ci sia una talpa incaricata di far scivolare il ministro scrivendole dichiarazioni erronee, ma se nessuno di quelli a cui il comunicato di replica è passato tra le mani ha trovato niente da ribattere all'immagine del coraggioso neutrino che, ahimé, senza il suo forellino non riesce a viaggiare (è troppo grosso, capite), le talpe devono essere parecchie, oppure parecchi sono gli ignoranti. Auguriamoci almeno che costoro si distinguano per virtù estetiche e abilità in altri campi meno prettamente ministeriali, altrimenti proprio non capisco perché dovremmo continuare a pagargli lo stipendio con le nostre tasse.
Mi sorprende però la singolare capacità di tutta questa gente nel mettersi nei guai da sola: invece di straparlare di tunnel sotto il Gran Sasso bastava vantarsi del laboratorio scientifico appunto del Gran Sasso e dei fondi ad esso devoluti per la ricerca, glieli abbiano dati o no: dopotutto, se il laboratorio del Gran Sasso esiste è perché questo governo non l'ha (ancora) smantellato, che è pur sempre un trattamento di favore nei suoi confronti.
Insomma, non c'è motivo di farsi ridere dietro a tutti i costi, sempre e comunque.
Almeno, mi sembra.

5 commenti:

'povna ha detto...

Come ho già detto altrove, bisogna sperare che ci sia una talpa, perché pensare che un ufficio stampa (che è abbastanza normale che rediga lui i comunicati, peraltro, fa parte della pratica politica - più bizzarro è che il comunicato, come tu ricordi, sia passato indenne dai vari uffici di controllo) possa avere prodotto una doppia gaffes del genere è molto meno rassicurante che pensare alla talpa...

Quanto al resto, che dire? Bastava dire, se proprio qualcosa andava detta (e magari anche no) che l'Italia contribuisce all'esperimento con i 3/4 dei ricercatori, che hanno anche ruoli super-dirigenziali all'interno dell'LHC. Bastava dire che una enorme parte degli INFN nazionali sono impegnanti in Opera e nei altri esperimenti correlati (Atlas, CMS, etc). E per una volta ce la si sarebbe tirata nel modo giusto di una cosa vera.
Ma pare che al nostro governo non riesca nemmeno quello. Pare.

Murasaki ha detto...

Grazie, 'Povna, mi ero espressa molto male ma adesso ho corretto:: è ovvio che i comunicati glieli scrivono altri. Solo che, in teoria, i funzionari incaricati di questo lavoro di solito sono persone serie e preparate.

Di solito.

La prof ha detto...

Siccome il braccio destro della Gelmini, che le scrive anche i regolamenti sulla valutazione e se ne vanta, è un certo Max Bruschi, direi che non c'è da stupirsi di niente.

Ed è vero che non c'è motivo di farsi ridere dietro a tutti i costi: non c'è motivo ma c'è la straordinaria capacità di farlo.

Murasaki ha detto...

Per un riassunto completo e dettagliato della vicenda, http://attivissimo.blogspot.com/2011/09/la-gelmini-e-il-tunnel-da-730-km-epic.html sul Disinformatico

cautelosa ha detto...

Un'altra figura barbina.
Ci siamo abituati...