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venerdì 8 ottobre 2010

Haeretica - Contro L'Insegnamento della Religione Cattolica a scuola


Martin Luther a Worms, quando faceva la dieta


Nonostante sia atea e pure non battezzata, non sono contraria per principio al fatto che la chiesa cattolica, al pari di ogni setta religiosa, cerchi di istruire i suoi fedeli - anzi, a dirla tutta vorrei che riuscisse a farlo un po' meglio.
Com'è noto ai più, nel 1870 l'Italia si annesse a forza lo stato pontificio, che all'epoca prese molto male la cosa e pretese per tal sopruso gran copia di risarcimenti, che in parte durano tuttora. Tra questi c'è anche un intrusione nelle scuole del regno, poi diventato repubblica, regolamentata da Mussolini prima e da Craxi poi - due persone che non si potevano certo definire baciapile, ma che assicurarono alla Chiesa un massiccio accesso alle scuole pubbliche onde fornire alle italiche menti un'adeguata istruzione cattolica.

Sia come sia, a tutt'oggi i giovani italici cittadini (e anche i giovani ospiti non italici) si vedono regolarmente proporre una o due ore di Insegnamento della Religione Cattolica, somministrata da personale grato alla Curia ma pagato dallo stato italiano.
I giovani cittadini, o i loro genitori, possono comunque rifiutare questo insegnamento se per un qualsiasi motivo riceverlo non gli aggrada; e quelli che scelgono di "non avvalersene" fanno gran bene, a mio personale avviso, perché davvero non si riesce a capire l'utilità dell'insegnamento in questione.

Voglio precisare che tale mia idea non si basa sulla convinzione che l'insegnamento dei fondamenti della religione cattolica debba necessariamente risultare inutile o dannoso alle giovani menti in formazione; di fatto alle menti in formazione piace interrogarsi sui massimi sistemi e sui Grandi Temi della vita, e la religione cristiana, anche nella sua variante cattolica, offre risposte non banali né superficiali e porge il destro per sempre nuove domande cui anche i massimi teologi ammettono che la mente umana fatica o non riesce a rispondere. Inoltre, sempre a mio avviso, il senso di appartenenza ad un più vasto creato non ostacola necessariamente lo sviluppo di una mente fertile e ansiosa di indagare, e può anzi nutrirla con cibo di qualità non vile.
Peccato che niente di tutto questo pare avvenga nelle ore di Insegnamento della Religione Cattolica, durante le quali non mi risulta insegnarsi alcunché che riguardi né la religione cattolica né qualsivoglia altra religione. Lo strano è che tale insegnamento non risulta impartito nemmeno nelle ore di insegnamento che i preti organizzano presso le parrocchie (il cosiddetto catechismo).
Dopo aver ricevuto numerose ore di Insegnamento alla Religione Cattolica ed essere stati catechizzati e comunicati e cresimati e magari essersi pure fatti un corso prematrimoniale, i giovani cattolici ne sanno, di religione cattolica, né più né meno del primo cane infedele che passeggia per strada al guinzaglio o viaggia in auto nel bagagliaio abbiaiando alle altre macchine che passano.

Ogni insegnante di storia lo sa: spiegare la cosmogonia dantesca è come arare un terreno vergine e pieno di spine, spiegare la Riforma protestante è un'autentica via crucis, il Libero Arbitrio (spesso trasformato in Libero Arbitro in nome di una direzione delle partite di calcio o basket che non risenta di condizionamenti esterni) è un concetto di cui spesso si rinuncia a venire a capo, non parliamo delle eresie medievali o degli ordini mendicanti - e spesso le risposte più campate in aria non vengono dai giovani musulmani o animisti che popolano i nostri banchi, ma proprio dalle italiche creature cui fin dalle materne viene impartito, amministrato, somministrato, rifilato o come diavolo si dice, il fatidico Insegnamento della Religione Cattolica.

Ora, uno è perfettamente disponibile a spiegare e rispiegare le cose al giovane musulmano (che alla fine, con il Libero Arbitro, se la cava né meglio né peggio dei suoi coetanei formalmente cristiani); ma quando un gruppo di catecumeni freschi di cresima risponde con sguardo vuoto e perplesso alla domanda "Cos'è la Trinità?"* dopo aver passato l'ultimo fine settimana in ritiro appunto per la cresima, l'insegnante si domanda seriamente quale sia l'utilità, il vantaggio, l'accrescimento culturale di tutte queste ore di Insegnamento della Religione Cattolica, e se il denaro e il tempo impiegato a tal apparentemente nobile scopo non potrebbe essere meglio utilizzato dallo Stato e dalla Chiesa mettendo su qualche Laboratorio Didattico per l'Insegnamento del Gioco delle Biglie sulla Sabbia o un bel Torneo di Carte di Magic.

*realmente successo. Ci volle del bello e del buono per spiegargli che la Trinità non era una roba così misteriosa, e che la chiamavano in causa ogni volta che si facevano il segno della croce. Naturalmente la domanda era stata posta da un'allieva - l'insegnante di turno, che poi ero io, non aveva il benché minimo desiderio di rivedere le bucce alla loro preparazione teologica.

11 commenti:

viviana ha detto...

Per quanto cattolica praticante concordo con te (non che me ne senta in colpa eh ! :-P)
Sono stati vari stadi di catechismo, una serie di incongruenze storiche,e tutta un'altra serie di cose a farmi considerare atea per vent'anni, forse più.
A scuola, se religione deve essere, che sia Storia delle Religioni (anche se con un'ora a settimana mi vien da ridere) ed io sarei per i sacramenti da adulti, come scelta consapevole e libera.
Che poi se conversione deve essere sarà... conversione (per chi ci crede) e non indottrinamento!

'povna ha detto...

concordo in pieno. aggiungerei solo che la questione del credito alle superiori è discriminante e delirante (anche se pare che sarà infine definitivamente rigettata dal consiglio di stato - d'altra parte, se poi viene applicata come quell'altra cosa, rigettata dal consiglio di stato), che la laicità dello stato significa che la scuola pubblica dovrebbe formare cittadini che non fanno una religione confessionale precisa, ma viceversa, hanno poi la capacità di difendere non solo la loro, ma ogni libertà di scelta individuale e che, infine, la materia pronta per quell'ora secondo me è già pronta, e si chiama finalmente educazione civica, ma fatta bene! (non approfondimento, ma autonoma, con il suo syllabus, il suo registro, il suo voto. and so on). adorerei insegnarla!

La prof ha detto...

Mah... Io vedo che il mio collega di religione ha ben diviso le varie religioni e ne parla seguendo il più possibile il programma di storia (cosicché spesso mi trovo ad avere pronti i cinque pilastri non appena sfioriamo l'argomento).
Ma il fatto è che, volenti o nolenti, viviamo in una cultura permeata di cattolicesimo o almeno di cristianesimo (le radici cristiane dell'Europa, per me, non sono un'esigenza da riconoscere, ma un dato di fatto), e non sto ora parlando di religione, ma proprio di cultura generale.
Capita che si parli e si usino espressioni comuni, che indicano una certa cosa, o un ben preciso concetto, e i virgulti: 1) non sanno che cosa significhino; 2) non sanno da dove vengano; 3) non comprendono ciò che si dice.
Così che io chiedo: ma se andate tutti a catechismo e avete appena fatto la cresima, è pensabile che non capiate questa espressione?
Ora, non pretendo che si orientino col capro espiatorio (anche se il collega di religione lo ha già spiegato parlando degli ebrei), ma davvero alle volte l'ignoranza in materia è sconfortante.
Al di là di ogni riferimento religioso, ripeto, questa è parte della nostra cultura.
E dunque, in quell'ora insegniamo qualcos'altro?
Non so... Lo vedo un ragionamento pericoloso. Voglio dire che, se tanto mi dà tanto, la stessa ignorante ignoranza i miei alunni la mostrano quando si parla di scrivere "è" (voce del verbo essere) con l'accento. E allora, insegniamo a giocare alla lippa anche nelle ore di grammatica?

il grigio ha detto...

Una volta, spiegando ai virgulti che le mura di Gerico non erano cadute al suono delle trombe, ma che il suono delle trombe era il segnale per togliere i puntelli posti in precedenza, mi sono attirato le ire del parroco e di tutti i benpensanti del paesello ... Temo esitano due livelli di religione: quello tipo favola per le anime belle e uno più serio, ma non alla portata di tutti e non utilizzabile per l'indottrinamento di massa. Avendo amici protestanti, ho potuto notare come sia molto più seria la loro metodologia di educazione religiosa dei ragazzi. Forse potremmo imparare alcune cose anche da loro ...

cautelosa ha detto...

Qualche anno fa, una mia classe seconda collezionò sulla pagella del secondo quadrimestre un numero di insufficienze in religione, maggiore di quante non ce ne fossero in matematica o lingua straniera...
La collega, infatti, aveva valutato gli alunni in base ai risultati di due prove scritte sugli argomenti trattati, compreso il Deuteronomio.
Una vera botta di interesse per quei tredicenni...

Comunque, una delle migliori colleghe di religione fu una suora, una donna intelligente, aperta e capace.
Fossero stati tutti come lei!

Sull'attività alternativa, infine, ce ne sarebbe da scrivere...

Anonimo ha detto...

@La Prof:
con tutto il rispetto, trovo comunque una contraddizione che la suddivisione delle varie religioni (quindi immagino incluse islam, vishnuismo, buddhismo, etc.) sia spiegata da un laureato in teologia cristiana scelto dalla Curia. Uno storico delle religioni avrebbe più senso. Se invece si vuole considerare la centralità del cristianesimo nella nostra cultura, sarebbe forse più opportuno se ne occupassero biblisti e non catechisti.
Giuliano

lanoisette ha detto...

concordo più o meno su tutto e con tutti: il livello di ignoranza religiosa dei nostri pargoli è spaventosa, non solo nelle questioni dottrinali, me anche in quelle che servirebbero loro per capire dati fondamentali della nostra esistenza quotidiana.
una volta, in una seconda, mi trovai daventi venti facce a punto interogativo quando spiegai che frati e suore non si possono sposare.

però, non so se avete notato, quando spieghiamo l'origine della Terra e la Preistoria, non manca mai qualcuno che dica "ma no, prof, ma nella Bibbia c'è scritto che..."

Wolfghost ha detto...

Personalmente utilizzerei quelle ore per parlare di problemi pratici e di vita di tutti i giorni. Io questo lo apprezzavo molto e credo che ce ne sarebbe un gran bisogno. Ci sono insegnanti che usano le ore di "religione" per questo, però tutto sta alla loro buona volontà, quindi per lo studente è solo questione di fortuna.
Sull'usare quelle ore per "spiegare" invece teologia... bé, concordo perfettamente con il tuo pensiero ;)))))

'povna ha detto...

@prof.: hai ragione da vendere, sull'importanza delle radici cristiane come radici dell'Europa, ma queste debbono proprio essere insegnate nell'ora di religione cattolica con insegnanti pagati dallo stato e voluti dalla curia (oltre tutto, in questo modo, non si ha nemmeno la certezza che tutta la classe possa ascoltare queste spiegazioni di storia culturale)? io la vedrei piuttosto dal lato opposto: non "in quell'ora insegniamo altro?", ma: perché i cittadini di uno stato che si definisce laico devono accettare che, nella scuola pubblica, sia dedicata alla religione cattolica quell'ora? (il che non vuol dire necessariamente insegnare altro, ma interrogarsi su chi lo fa, da chi è scelto e sotto quale etichetta lo fa).

palmy ha detto...

Cattolica ma concordo. Il catechismo è, nella maggior parte dei casi, buonismo all'acqua di rose. I sacramenti un percorso obbligato per arrivare un giorno a sposarsi in chiesa con tanto di abito bianco e macchina d'epoca, per poi separarsi alla prima occasione. L'ora di religione è stata per lo più ridotta dagli stessi insegnanti a propinamento di valori cristiani senza Cristo. Per salvare mia figlia almeno dal catechismo con altre due mamme ci siamo messe a farlo noi in una parrocchia francescana. per il percorso sacramentale vorrei suggerire a preti e prelati di concedere meno annullamenti e di negare più matrimoni. La questione è che la fede e la vita per la maggior parte degli uomini di oggi sono due rette parallele.

Murasaki ha detto...

Ringrazio tutti, anche perché avete fatto dei commenti molto più interessanti del mio post ^__^
Sono contenta che qualcuno abbia trovato dei bravi insegnanti di religione come colleghi - io non ho avuto questa sorte, ancora, ma sono naturalmente convinta che ce ne siano e che un giorno li troverò (un paio in realtà credo di averli incrociati nelle supplenze brevi).
Resta il fatto che la conoscenza delle nostre radici cristiane tra i giovinetti dei giorni nostri è decisamente scarsa - molto più delle loro conoscenze di grammatica, geometria o disegno tecnico, e nonostante che i giovinetti in questione frequentino spesso anche il catechismo.
Sia l'ora di religione che il catechismo sono gestiti da personale reclutato e addestrato dalla chiesa cattolica. Mi viene fatto di pensare che la chiesa in questione abbia sbagliato qualcosa da qualche parte.
E' vero, tra i protestanti il discorso è diverso, anche perché i protestanti leggono regolarmente la Bibbia mentre la Chiesa non ha mai incoraggiato l'approccio diretto alle fonti; resta il fatto che i nostri genitori e nonni ne sapevano molto di più, e anche loro non avevano l'abitudine di leggersi tutti i giorni qualche pagina delle Scritture. Al momento la conoscenza dei fondamenti della religione cristiana sta scomparendo a gran velocità. Immagino che sia un male, ma non posso fare a meno di pensare che il problema sia nel manico, perché gli stessi ragazzi che a gran fatica si riesce a convincere, ad esempio, che cattolicesimo e protestantesimo non sono religioni diversi, ma due varianti dello stesso credo cristiano, a conti fatti si giostrano molto meglio con le altre materie che fanno a scuola. E' vero che l'informazione che arriva da giornali e telegiornali è confusa, ma la chiesa cattolica dispone comunque di canali suoi propri, che a quel che sembra non riescono più a fare presa oppure che non vengono utilizzati bene, e che non funzionano da diversi anni; e, sempe la chiesa in questione, sembra preoccuparsi soprattutto di criticare Halloween come festa pagana e di ricordarci che la scienza ci offre versioni discordanti dalla Bibbia per la nascita dell'universo e l'evoluzione delle specie (che poi non è nemmeno vero), piuttosto che di soffermarsi su dettagli trascurabili come la Trinità.
Cosa fare di quell'ora di IRC sinceramente non saprei - di fondo la penso come la 'povna - ma mi sembra che, così com'è impostata al momento non dia i risultati che potrebbe dare, nemmeno sul piano dell'indottrinamento, anche per i motivi che Palmy ha indicato così bene.

@ Cauty
Ammetto che a suo tempo la lettura del Deuteronomio stroncò anche me, che pure ero lettrice onnivora e molto paziente - anche se ricordo ancora l'interesse con cui scoprii che c'erano insetti leciti da mangiare e insetti illeciti, dal che si deduceva che gli insetti li mangiavano.
Certo l'insegnante di religione che ci fece su una verifica si dimostrò... ehm... non in grande sintonia con i suoi allievi ^__^

@ il Grigio:
"Suonarono le trombe e caddero le mura di Gerico: pessimi suonatori di trombe gli ebrei, e pessimi costruttori di mura i cananei". L'ho sempre trovata molto carina.
La versione con i puntelli mi mancava ^__^

@ Giuliano:
Benvenuto ^__^