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domenica 29 novembre 2009

Non tutto quel ch'è oro luccica...




...e non tutti quelli che vagano si sono persi.
La poesia che accompagna il nome di Aragorn ci ricorda di andare al di là dell'apparenza delle cose, per poterle valutare giustamente - senza sopravvalutare ciò che è semplice apparenza, ma riconoscendo il valore al di là di un'apparenza dimessa - un'arte, quest'ultima, che oggi non sembra godere di vasta diffusione.

Ad ogni modo Aragorn sceglie un modo piuttosto stravagante per mostrare la sua lucentezza, anche se Frodo in qualche modo la coglie lo stesso (poi arriva la lettera di Gandalf e risolve tutto).
Sta di fatto che in questa prima parte del libro, gli hobbit fuori della Contea si mostrano decisamente imbranati e solo la presenza continua e costante di un protettore riesce a rimediare i pasticci in cui si ficcano non appena vengono lasciati soli un istante: prima Tom Bombadil, il Signore; poi l'erede di Isildur e futuro re di Gondor e più avanti anche il principe degli elfi Glorfindel.
Ad un certo punto però, sparite tutte le guide e gli aiuti, i quattro hobbit si ritroveranno soli, indifesi... ma in grado di cavarsela da soli.
Si tratta di una razza capace di grande e rapida evoluzione.

2 commenti:

cautelosa ha detto...

Ogni volta che leggo i tuoi post sul Signore degli anelli, mi riprometto l'acquisto e la lettura dell'opera di Tolkien...
Avrò bisogno di un periodo di ritiro dalla vita "mondana", ma troverò il tempo...

Un breve ricordo scolastico legato a questo libro: circa dieci anni fa fu il testo più letto dai miei alunni di prima media, che si contagiarono l'un l'altro la passione per Tolkien. Tanto appassionati da trascorrere l'intervallo in un angolo del cortile, a leggere o, come Paolo, che, se non l'avessimo impedito, avrebbe sceso perfino le scale intento nella lettura...

Murasaki ha detto...

Un'intera classe di giovanissimi tolkieniani e non ti venne nemmeno la tentazione di dargli un'occhiata?!?

Questo mi conferma vieppiù nei miei dubbi. Dà retta alla zia Murasaki: non comprarlo, prendilo a prestito da qualche amico e dagli una scorsa, prima. Perché c'è un sacco di gente colta, intelligente e di grandissima sensibilità letteraria che si è addormentata di schianto al primo capitolo e nemmeno è uscita dalla Contea (tra le quali Sary, che ogni tanto passa di qua a commentare e che ci ha pure provato due volte).