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martedì 9 giugno 2009

Troia, qual fosti un dì!


Così canta il coro di troiane all'inizio dell'Ermione di Rossini, quando le sconsolate donne, ormai in esilio, rimpiangono la grandezza della loro città caduta.
E così parimenti cantano in questi giorni molti insegnanti delle medie (pardon, delle scuole secondarie di primo grado; ma volendo, forse, possiamo anche definirci una primaria di secondo grado) sull'orlo di scrutini vissuti pericolosamente, tra leggi monche di decreti applicativi, Tar sovraccarichi di lavoro,  circolari che arrivano come ladri nella notte e note protocollari che...
Ecco, appunto, l'ultima nota protocollare del nostro ineffabile Ministero. Datata 8 Giugno.
Abbiamo avuto un decreto applicativo sul voto di condotta che è arrivato mentre erano in corso gli scrutini del primo quadrimestre. E' durato poco, lo spazio di un mattino, perché era stato concepito al solo e unico scopo di scassare le balle a chi stava facendo gli scrutini.
Abbiamo poi avuto un decreto sulla valutazione che è rimasto per settimane a picco sulle nostre teste ma - ZAC! - proprio all'ultimo momento si è saputo che scherzavano e no, per quest'anno non era valido perché non ce la facevano con i tempi, ed è rimasto in vigore il Decreto che ci avevano detto sarebbe durato lo spazio di un mattino.
L'8 Giugno, al Ministero, qualcuno si è improvvisamente ricordato che c'era il problema del sei in rosso.
Ovviamente non ci sarebbe stato alcun problema di sei rossi, azzurri o viola a strisce verdi se qualche settimana fa da Roma ci avessero mandato istruzioni. Adesso invece si è dato il caso che qualche Collegio dei Docenti abbia deciso di segnalare i voti portati alla sufficienza dal Consiglio di Classe scrivendoli con inchiostro rosso - e immagino si sia perfino dato il caso di qualcuno che quei voti in rosso li ha già scritti sulle schede. 
Ma ecco che arrivano le istruzioni dal Ministero, sotto forma della Nota Protocollare 6051   scritta, ci spiegano, "in risposta ai quesiti pervenuti allA scrivente" (che sarebbe poi il Direttore Generale Mario Dutto, evidentemente sottopostosi negli ultimi tempi a qualche operazione; o forse, chissà, caduto nelle sorgenti incantate di Jusenko come Ranma). Le quali spiegazioni dicono che ogni scuola, essendoci l'autonomia, farà come crede per segnalare che certi voti sono stati alzati dal Consiglio, ma che "è del tutto improprio il riferimento al "sei rosso", dicitura utilizzata solo in passato nella scuola secondaria di secondo grado e collegata al recupero del "debito scolastico" perché "tale previsione non corrisponde all'attuale quadro normativo" in quanto "nella scuola secondaria di primo grado l'ammissione all'anno successivo e all'esame di Stato non è infatti condizionata" e i fanciulli vengono ammessi all'anno successivo o all'esame aggratisse e senza balzelli da pagare.

Cara signora Dutto, capisco che il suo recente cambio di sesso l'abbia impegnata in un sacco di cose importanti; ma poteva ben dire al Ministro di svegliarsi prima, mi sembra. Quel che il Ministero sta facendo a noi sventurati insegnanti non solo è molto disdicevole, ma ha configurazione di un reato: perché si tratta di mobbing, a voler chiamare le cose col loro nome.
(Quanto alla Grandissima Presa di Culo, per quanto irritante, non so se può rientrare tra le circostanze attenuanti che si invocano nel caso degli omicidi violenti. Ma può essere che sì, secondo me.)

2 commenti:

lanoisette ha detto...

noi non abbiamo usato il rosso ma l'asterisco. prima che la signorA Dutto emettesse la circolare. quindi, ora son cacchi suoi.
che poi, farò quello che dice Dutto solo quando lo vedrò con la giacchetta rossa come Ranma.

Murasaki ha detto...

@ lanoisette

"Questo corpo certo non è il mio"
"Dutto, Dutto, spiegaci perché"
"Per poter tornar di nuovo io
L'acqua calda sai, l'acqua fredda mai,
L'acqua calda mi ritrasformerà"
(e questa mi sa che la capiamo solo noi due)