|
Questo bel micio natalizio è di Onur Arslan, credo
|
Prima di tutto una doverosa rassicurazione: no, non sono vittima di oscure e perfide malattie: al contrario la mia salute mantiene un livello piuttosto decoroso e l'unico permesso che ho preso dall'inizio dell'anno scolastico sono state due ore per farmi infilzare con l'ennesima dose di vaccino antiCovid; addirittura, se fosse stato possibile, mi sarei vaccinata di pomeriggio evitando di incomodare la scuola con quelle sue ore di sostituzione, ma gli strani protocolli medici non mi hanno permesso cotal sfoggio di zelo.E dunque sto bene. Ma allora, per quale accidente di motivo ho completamente smesso di scrivere sul blog?
È una bella domanda, che non ho mancato di pormi a scadenze regolari in questi ultimi quattro mesi.
La scusa ufficiale è che "non ho tempo", che è una di quelle risposte che si adattò maravigliosamente a tutto. Di fatto, io sono fra quelli che il tempo per quel che gli interessa davvero lo trova sempre, in qualche modo, e comunque scrivere due post a settimana non dovrebbe richiedere poi questo dispendio incredibile di tempo. D'accordo, ci sono post che vanno ponderati, interiorizzati e tenuti a sobbollire a lungo come una pentola di stufato - resta il fatto che lo stufato prima o poi lo levi dal fuoco e lo servi in tavola.
O forse è la scuola che, annegata in una grigia routine non riesce più a fornirmi spunti e idee su cui scrivere?
Sì, d'accordo, la sola remota possibilità di associare la parola "routinette "a una classe di belvette nel fiore degli anni, prima ancora che ridicola è del tutto assurda.
Ma forse mi mancano gli argomenti di cui scrivere? Dopo tanti anni,e cose tendono a farsi ripetitive, tutto è già stato detto e fatto e i soliti programmi...
Per l'appunto il programma lo fa l'insegnante. Non c'è nessun motivo di impuntarsi a fare sempre le solite cose, e infatti io cambio spesso - con risultati alterni, ma cambio. È una cosa che mi viene spontanea perché ogni classe funziona a modo suo e chiama e cerca cose diverse.
Ah, ma c'è stata la morte delle mie due gatte. Ho sofferto molto, per la morte delle mie due amate gatte, e il mondo è diventato grigio e cupo e...
D'accordo, quattordici mesi fa le mie due amate gatte han varcato il ponte dell'arcobaleno. Ciò mi ha causato gran sofferenza ma da allora due nuovi gatti allietano la mia casa, riempiendola di vibrazioni positive. Certo, sintonizzarmi su due nuovi gatti ha richiesto gran dispendio di energie ma insomma il resto della mia vita continua, e forse ci sarebbe lo stesso lo spazio per scrivere ogni tanto un post, credo.
In nuovo orario è più pesante, e i pomeriggi quando esco da scuola alle due sono sempre così corti...
Sì, le mattine sono più lunghe e i pomeriggi sono più corti. D'altra parte i fine settimana sono più lunghi, e questo va pur riconosciuto. Tra l'altro il cambio di orario è avvenuto sette anni fa, e anche se in mezzo c'è stato il lockdown e pure la malattia, in qualche modo il blog ogni tanto lo aggiornavo.
Allora forse è cambiato qualcosa nell'atmosfera della scuola, e nell'alchimia che legava tutti noi e...
Vabbé, si spera bene che qualcosa cambi ogni tanto nella sottile alchimia di un gruppo di lavoro che non resta mai uguale. Gravidanze, pensionamenti, trasferimenti... perfino in una scuoletta di provincia come St.Mary Mead il cocktail umano cambia con una certa regolarità - per fortuna di tutti, tra l'altro.
Ma, in conclusione?
Probabilmente sono cambiata io. Capita, di cambiare. Tutto cambia, su questa terra, che cambi anch'io non dovrebbe avere nulla di insolito.E se è vero che io i cambiamenti li detesto, sempre e comunque, forse potrei rassegnarmi al fatto che qualche mutamento può sovvenire anche nella mia statica personcina.
Stabilito tutto questo e dopo aver elencato tutte le scuse più balorde che mi venivano in mente, è davvero tempo che il blog riapra i battenti in modo stabile.
Quale momento migliore di Natale, che è la festa di rinascita per eccellenza?
E poi, almeno i post di Natale e di Capodanno non posso bucarli: mi piace troppo farli.
Il solstizio d'inverno è arrivato, evviva il solstizio.