Io e Arte prendiamo lo stesso treno quando entro alla prima ora, così spesso percorriamo insieme il breve tratto che separa la stazione dalla scuola.
Stamani, mentre parlavamo pigramente del più e del meno, ci siamo trovate davanti un bel gatto soriano, proprio come quello della foto.
"Bello micio!" l'ho salutato io, che da ben venticinque minuti non vedevo gatti ed ero dunque in crisi di astinenza.
Il micio gradisce, si fa coccolare e chiacchiera con noi seguendoci. Anche Arte lo accarezza e lui alza la coda molto compiaciuto.
E Arte, colta da ispirazione, dice "Sarebbe bello avere un gatto a scuola".
"Oh sì, sarebbe un'ottima idea" convengo.
"I ragazzi lo apprezzerebbero molto. Potrebbe stare sulla cattedra ad aiutarci, e giocare con i ragazzi negli intervalli".
"E poi intorno alla scuola ci sono diversi prati, potrebbe fare una vita molto piacevole".
Ma, ecco, alla parola "scuola" il gatto si è fermato e non ci segue più.
Immagino sia solo una coincidenza. Probabilmente si è fermato davanti al giardinetto di casa sua. Sta di fatto che è lì, fermo, e non mostra più nessuna inclinazione ad accompagnarci.
Ho sempre sospettato che i gatti capiscano l'italiano.
4 commenti:
Pensa nella nostra sede regionale di Bologna invece c'è un grande giardino ormai da anni colonizzato da un gruppo di conigli! Ogni volta che vado mi diverto molto a cercarli fra i cespugli. Pare che anche gli zingari del campo Rom lì vicino li apprezzino molto....
Bellissimo! (e si spera abbiano imparato a star lontani dai campi Rom...)
Mi piacerebbe assai. Un anti stress 🐈⬛🐈⬛🐈⬛🐈⬛
Un antistress adorabile ^__^
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