Mentre arrancavo nel mio letto di spossatezza all'ospedale, a St. Mary Mead alunni e colleghi erano di nuovo alle prese con le Perfide Prove Invalsi di Inglese, che nella sua cornutissima bontà l'Istituto Invalsi ci aveva infine consentito di ripetere, quando dopo lunghe e complesse vicissitudini la Dirigenza era infine riuscita a mettercisi in contatto.
A tal scopo la Dirigenza di cui sopra aveva elaborato un calendario delirante al preciso scopo di incomodare il maggior numero di classi per il massimo tempo possibile: alle prime due ore cinque alunni di 3B, poi alla terza e quarta quattro alunni di 3A e via dicendo, in modo da consentire al maggior numero di insegnanti possibile di lavorare con la classe incompleta, dove non poteva spiegare né fare verifiche (che a Maggio in una Terza innervosisce non poco il docente).
Tutto procede comunque piuttosto liscio fino all'ultima tranche dell'ultima Terza dell'ultimo giorno, quando improvvisamente... i computer si spengono.
La prof. Spini, in perfetta versione Tigre Ircana, esce dal laboratorio di informatica e trova i tecnici del Comune che lavorano paciosi intorno alla centralina del collegamento in rete.
"Che costa state facendo?!?!".
"E s'era a installare la fib...".
"E CHI VI HA DETTO DI INSTALLARLA ORA?!?!!".
"Le custodi, ci hanno fatto passare e...".
La prof. Spini accusa dolorosamente il colpo: alla scuola media di St. Mary Mead la prima regola non scritta è che alle due custodi (da tempo ormai sulla via della canonizzazione in vita) è dovuto ogni riguardo e ogni omaggio, sempre e comunque, vista l'incredibile quantità di miracoli che ogni giorno riescono a produrre e la strabordante quantità di cose che si sobbarcano e che non sono previste dal mansionario. Con un sorriso a 42 denti in perfetto stile Lucy Van Pelt mormora un vago "Ah, allora va bene" e sguscia via.
In seguito sono state le stesse custodi ad andare a scusarsi "Ci dispiace, ci eravamo completamente dimenticate dell'Invalsi...".
"Oh, ma non importa, figurarsi, può succedere a tutti di dimenticarsi qualcosa!" sono state prontamente rassicurate. Tuttavia, il gran prodigio di qualcuno che in quella scuola sia riuscito a dimenticarsi per un po' delle onnipresenti Prove Invalsi ha lasciato tutti noi ricolmi di reverente stupore. Ma si sa, ogni tanto anche Omero si appisola.
(No, a quanto ne so i mariti delle custodi in questione hanno rispettato i patti coniugali senza macchiarsi di infedeltà. Per quanto ne so, certo).
4 commenti:
Ma alla fine anche quelli dell'ultimo turno sono riusciti a sostenere l'INVALSI di inglese, o è tutto passato in cavalleria e buonanotte al secchio? XD
Un amico romano mi raccontò che in Viale Trasteve al Ministero della P.I. un giorno il custode non aprì la porta perché era andato a togliere un dente e tardò un po'. Panico a tutti i livelli Ministro incluso. In tema di INVALSI: una nostra amica mi aveva chiesto di fare un po' di preparazione al figlio. Ho visto delle simulazioni per matematica ma mi sono sembrate decisamente facili. Siamo così malmessi da avere il terrore per quella roba? Vero è che siamo scesi nella serie D delle università ma pensavo che almeno alle medie non ci fosse sto sfacelo.
Un abbraccio
Dante
Anche i migliori possono sbagliare!
@Minty:
A quanto ho capito il fattaccio è successo proprio negli ultimi minuti, quindi all'incirca anche quei tre gatti dovrebbero avercela fatta (più o meno). È comunque da escludere che l'INVALSI gli apra una ulteriore finestra.
@Dante:
Si tratta in verità di misurare la percentuale di alunni che riesce a padroneggiare certi livelli di base. Il terrore di tutti noi era dato non tanto dalle prove in sé, quanto dalla paura che le attrezzature e soprattutto la banda della rete non fossero all'altezza. Perché, sul piano informatico, le competenze della rete sono appunto MINIME e soprattutto lo stesso Istituto dei Cornuti ci mette del suo, avanzando pretese un po' assurde sul piano informatico.
@Dolcezze:
Naturalmente. E visto che sono i migliori, è bene evitare con cura di rimproverarli (se proprio non ti prendono alla sprovvista!)
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