Comprai questo libro al terzo anno delle superiori, all'inizio delle vacanze di Natale, dopo averlo a lungo soppesato e corteggiato nell'ormai defunta libreria Marzocco. Caso insolito, mi era piaciuta molto anche la copertina, o meglio la sovraccoperta, così medievale e anche un po' liberty (è quella a destra).
Per molte volte la Rizzoli l'ha ristampato, aggiornandolo con delle copertine una peggio dell'altra.
Qualche mese fa è ritornato in libreria, nella stessa edizione ma per la casa editrice elliot, che per l'occasione l'ha dotato di una copertina piuttosto decorosa - il che purtroppo non è cosa che si veda spesso, oggi come negli anni 70.
E' a questo libro che devo la mia prima notte bianca passata a leggere: fino a quel momento la mia tenera età e la debolezza della carne mi avevano sempre fatto crollare al massimo alle tre di notte, ma stavolta abbandonai la partita solo poco prima delle sette, quando ormai da tempo l'alba biancheggiava lietamente mentre io sprofondavo infine in un meritatissimo sonno.
Il giorno dopo ero piuttosto rintronata e completamente avvolta in una magica atmosfera un po' celtica, un po' britannica e anche molto germanica - una sensazione piacevolissima.
Da allora questo libro rappresenta per me la lettura natalizia per eccellenza, anche perché non credo di averlo mai letto in altri periodi; ma del resto Artù è molto legato al Natale cristiano: è a Natale che è nato, fu a Natale che secondo molte versioni venne incoronato dopo aver estratto la spada dalla roccia, senza contare che il buon Mitra, uno dei tanti dèi legati al solstizio d'inverno, imperversa non poco nella versione che la Stewart dà di questa leggenda.
Di tutti i rifacimenti moderni della leggenda di Artù, questo è sempre stato di gran lunga il mio preferito e mi è sempre parso di qualità assai superiore alle molte altre che ho letto, spulciato o scorso distrattamente con un buon fondo di irritazione - in cuor mio anzi la considero la vera versione, quella giusta.
E' anche l'unico libro dove ho ritrovato un eco di Tolkien, proprio nel tipo di scrittura e di stile - per esempio la descrizione dettagliatissima dei paesaggi e della vegetazione, che di solito mi annoia a morte ma qui no - probabilmente perché entrambi gli scrittori trattano le piante come esseri viventi partecipi della magia dei luoghi e delle atmosfere.
E' una trilogia, appunto: il primo libro apre col concepimento di Merlino e chiude con quello di Artù, il secondo apre la mattina seguente e chiude con la proclamazione di Artù come re della Britannia, il terzo mette insieme la storia di una parte del regno di Artù. Sono tre bei libri, ma questo resta il mio preferito.
Il romanzo ha un bellissimo andamento circolare, con la vicenda che si avvolge in grandi spirali.
La grotta di cristallo è una piccola cavità interna ad una grotta più grande, presso una fonte. Nella grotta di cristallo Merlino avrà alcune delle visioni più importanti della sua storia, ma è nella grotta più grande che viene concepito, prenderà lezioni dal suo maestro Galapas e tornerà a vivere nei vari intervalli in cui dei, presagi e re di Britannia lo lasciano in pace.
Siccome è un mago e un veggente vedrà (o meglio rivedrà) la conversazione che i suoi genitori ebbero prima di concepirlo. Il romanzo si apre appunto con quella conversazione, ma il lettore capisce solo per gradi chi sono quel ragazzo e quella ragazza, entrambi di stirpe regale, ingannato anche dall'abile gioco dei nomi nelle varie lingue.
Mary Stewart si occupa della prima leggenda, quella originale, precedente ai rifacimenti francesi scritti dall'undicesimo secolo in poi. L'Artù di cui si parla, se davvero è esistito dovrebbe averlo fatto nel sesto secolo dopo Cristo. Abbiamo dunque un bel quadro dell'alto medioevo, quando ancora l'impronta romana era molto forte; inoltre facciamo la conoscenza di un giovane Merlino (davvero giovanissimo, all'inizio della storia), scopriamo com'è nata la leggenda che lo vuole figlio di un demone e di una ragazza virtuosa e nella vicenda il vero padre di Merlino e re Uther hanno ruoli molto importanti. Ci sono riti pagani (anche druidici), c'è Mitra e ci sono anche un po' di cristiani - che non sempre fanno una grandissima figura (ma nemmeno i druidi, per la verità). Ci sono anche molte stelle, un po' di draghi metaforici (salvo quelli smaltati sulle spille o disegnati sui vessilli) e grande abbondanza di visioni ma Merlino è anche un medico e un ingegnere, che saprà ricostruire la Danza dei Giganti e illuminare la tomba di suo padre col primo raggio del solstizio d'inverno, nonché un abile ideatore si stratagemmi: la storia del magico concepimento di Artù è insieme molto più magica e più romanzesca della versione tradizionale.
Il romanzo ha un bel ritmo, è molto avvincente e ha esattamente la lunghezza che deve avere, non una riga di più o di meno.
Una lettura perfetta, per il solstizio più magico dell'anno.
Con questo post partecipo al Venerdì dl Libro di Homemademamma più natalizio dell'anno e auguro a chiunque passi di qua buone feste e, naturalmente, un bellissimo solstizio ricco di luci, canti e soprattutto molta magia.
Niente e nessuno, nemmeno una dichiarazione formale in carta da bollo di Al Stewart in persona, potrà mai convincermi che la prima scena del romanzo non abbia ispirato questa bella canzone, scritta e cantata alla fine degli anni 70:
18 commenti:
Ma che bello Murasaki😀
Il mio libro "tuttoinunanotte" è stato "la storia fantastica" del mitico William Goldman.È piucchealtro il libro della mia personale e primissima "consapevolezza dell'innamoramento". ...avevo 15 anni😊
Ma Artù a Natale è da provare....altro libro ghiotto mia cara...qui la mia libreria inizia a non avete più spazio è stracolma ....PAROLE MERAVIGLIOSE non trovi😊?
Non lo conoscevo... ma se c'è Artù e un sentore tolkieniano fa per me!
Non ci crederai, ma l'ho trovato domenica mattina in un Bookcrossing di quartiere. Edizione 1986, copia piuttosto vissuta e un muscoloso Merlino in copertina.
Probabilmente non lo avrei notato, se prima non avessi letto il tuo post e, ovviamente, se serve, lo metto a disposizione dei nostri piccoli lettori.
Un saluto affettuoso☺
Il libro da te suggerito mi ispira moltissimo, sia per il tema, che mi affascina da sempre, sia per l'ambientazione e lo stile che racconti!
Ma buone feste anche a te cara Murasaki, l'atmosfera natalizia che metti nel tuo blog è sempre impareggiabile!
Quanto a me:
- magia celo, consistente in due figli in piena fase Harry Potter, che passano buona parte della giornata a corrersi dietro urlando formule magiche, sputazzando incantesimi (a proposito, ma dove sono finite le belle magie di una volta che facevano "tin"??) e finendo il più delle volte per prendersi a bacchettate sulle dita. Segue pianto disperato.
- canti celo: da fine novembre veniamo allietati giornalmente, e svariate volte al giorno, da "We wish you a merry Christmas" e "La pecorella al bosco" (quest'ultima non entrandoci una cippa col Natale, ma tant'è, il convento passava questa);
- luci celo: quest'anno il nostro alberello di Natale è stato rivisitato dai due creativi di cui sopra, che hanno pensato bene di dotarlo di un set di palle lilla, accompagnato da un pregevole puntale arancione. Come dire, è... originale.
Mi sembra di avere tutto, nevvero?
Buon Natale, di cuore.
LaSimo
Ciao Murasaki passo di qui solo per farti gli auguri e per dirti che ho appena preso in biblio La grotta purtroppo con una copertina orrenda niente a che vedere con la tua, bellissima, né con quella nuova che gioca con le luci di Miyazaki nel bosco - bene :-) - e con gli incappucciati alla gadget da videogioco stile Jackson - male, malissimo :-P -; però spero che accompagni le notti postsolstizio degnamente; ho preso anche Ho un castello nel cuore pure non essendo sicura che mi piacerà del tutto perché rileggendo la tua recensione ho avuto come l'impressione che fosse una storia di fantasmi e a me piacciono con molta moderazione. Vedremo.
Ho letto un post che mi ha fatto ripensare al libro sulle eve, si tratta della traduzione di un articolo di George Monbiot sul Guardian che ti linko. Non parla specificamente di donne, l'associazione di idee l'ho fatta per via della competizione e della scorrettezza oggi raccomandate come modello di comportamento, da tutti classificate come niente più che simpatica socialità.
http://vocidallestero.it/2016/12/21/il-nuovo-ordine-liberale-crea-solitudine-ecco-cosa-sta-facendo-a-pezzi-la-nostra-societa/
Non dimentico di dover terminare il commento sulle elezioni di colui che noi non nominiamo; ci ritornerò sopra. Per adesso buon Natale, anche ai due draghi che hanno l'aria molto affettiva, specialmente lui, e anche molto soddisfatta dei loro abbracci cromaticamente assai compatibili. Nella speranza di rileggerti presto e a lungo - mi piacciono un sacco i post luuuunghiiiiii... buone candele!
@ Eva, @ Murasaki, e le altre:
Auguriiii! :-). Che gli fate trovare sotto gli alberi ai vostri gatti? A parte la battuta scommetto un Salmone di Mare, anche in bustina volendo, slurp - gnam! XD
Il gatto del muretto è sparito proprio dalla circolazione, a sto punto aspetto Aprile, sperando che alla fine non diventi Giugno XD
@ Murasaki:
Ah giusto, mi scordavo: c'è un Prof che pranza alcune volte con noi, sai come chiama una collega? "Il Cyborg" XDXDXDXDXD. Se gli chiedi perché ti dice "Eh per forza, non ha sentimenti" XDXDXD. Ma mica solo lui, mi sa che è una sorta di soprannome diffuso! Da piegarsi in due! Ho apprezzato che qualche post fa, molto dopo aver spiegato la faccenda, mi hai risposto comunque scrivendo "dhaulaHiri" ;-).
Murasaki+Dhaulagiri8167+Acquaforte:
BUON NATALE A VOIII!
Stavo accedendo a questo blog ed ho letto gli auguri di Dhaulagiri😊
Sam,da buon gatthobbit cui piacciono le comodità ,ha ricevuto un bel guanciale di pile,imbottito,che ovviamente sta accanto al termosifone😊
La cagnolina Stella pure lei ha ricevuto un cuscinone di pile😊
Ma chi sta meglio di loro😊?
Abbi pazienza per il "gatto del muretto" vedrai che appena passa il freddo risbuca fuori😊Altrimenti... "bussa,bussa e ti verrà aperto"
Un abbraccio,Buon Natale grazie,non sai quanto fanno bene al cuore questi messaggi😊Ciauuuu
@EVA + dhaulagiri8167 :
BUON NATALE a tutti (al gattohobbit Sam, alla cagnolina Stella, alla mia Juliet, alle gatte di Murasaki, eccetera eccetera). Proprio a tutti insomma.....
Acquaforte promettiamoci nuove foto dei nostri "paffuti gattucci"😊Un abbraccio e tanti grattini anche al gatto-muretto
Grazieeeee auguriiiii
@Eva1:
capisco perfettamente i tuoi problemi di spazio (e li guardo dall'alto in basso dopo essermi comprata e montata tre scaffali nuovi giusto in tempo per Natale, così adesso ho dei meravigliosi palchetti semivuoti che ADORO guardare), ma esistono anche le biblioteche pubbliche, bella e santa invenzione e grande aiuto nella vita ^__^
@Ilaria:
Benritrovata ^__^
Questo ha un fascino particolare, secondo me, ed è molto suggestivo.
@Linda-chi?
Ebbene no, lo abbiamo: ce l'ha regalato la cooperativa di beneficienza di St. Mary Mead, e ho scovato perfino il secondo volume. Solo che non so come presentarglielo, perché non è un libro dove si staccano facilmente dei pezzi... dovrò inventarmi qualcosa.
@LaSimo:
E buon Natale anche a te, anche se in spaventoso ritardo. Ma giusto sul finire della scuola mi sono beccata un influenza ABOMINEVOLE, che mi ha trasformato in un cencio.
@Pellegrina:
Bentornata, carissima. Il mio blog in questi giorni si è addormentato mentre avevo la febbre, e pensare che avevo tanti bei progetti più o meno tolkieniani... spero di utilizzare bene le vacanze.
L'articolo che mi hai indicato è molto sconfortante, eppure sono cose che in qualche modo percepiamo. E ho anche il sospetto che stiamo pagando le conseguenze di una serie di scelte scervellate degli anni 90 che in teoria adesso condanniamo, ma che hanno lasciato un impronta che ci accompagnerà ancora per diversi anni.
Intanto auguri di buone feste, in attesa di transiti più favorevoli (e di un paese meno irritante e irritabile, aggiungo)
@dhaulagiri8167:
Auguri anche a te, e per il gatto-del-muretto non dovrai aspettare molto, basta che finisca il freddo. Certo, almeno a Febbraio ci sarà da aspettare...
Alle mie gatte ho fatto un sacco di addobbi scintillanti (la piccola ha già rotto due palline, naturalmente di vetro e anche molto costose) e un sacco di coperte di pile sparse su letti e divani: come ha notato anche Eva, il pile è il miglior amico del gatto, non c'è dubbio ^__^
Tanti auguri anche a te!
@Acquaforte:
Tanti auguri anche a te e a tutto il clan, felino e non. E sì, lavorate un po' con quei bei dispositivi moderni che fanno delle foto così belle ^__^
Uh sono così gelosa dei miei libri😁!!!
DEVO solo andare da IKEA e comprare BILLIE😂😂😂
Ah, l'IKEA... il nume tutelare di noi lettori... Io sono dell'Hemnes fan club, un intera parete più un mobile basso. Uno di questi giorni devo farci il servizio fotografico, riconoscerete un sacco di cose, soprattutto Linda ^__^
(Ormai compro quasi soltanto libri che ho già letto e so che vorrò rileggere. Che, scopro via via, non sono poi un numero così basso. Ma questa meravigliosa casa ha altri spazi a disposizione per librerie future: il sogno di una vita che finalmente si realizza)
Il muro di libri,una stanza con le pareti completamente ricoperte da libri...vivere in una biblioteca....il mio sogno dei sogni!!!!! L'hemnes mi sfugge devo aggiornarmi!!!!!
Ciao😊
Grazie Murasaki del tuo benvenuto. Ho appena finito i primi due volumi della trilogia e mi attanaglia un dubbio: come faccio a sapere se sono in versione integrale giacché voglio leggerli assolutamente in quella? E perché avrebbero dovuto tagliarli? Perché sul libro non c'è scritto "versione integrale" ma neppure il suo contrario e sono comunque di 500 e 600 p. rispettivamente. Purtroppo il terzo volume sta solo in biblioteche lontanissime e sarà più complicato procurarselo.
Sono due libraccioni che si leggono volentieri, specie se si ama la materia arturiana senza esserne dei filologi. Il primo è anche bello, il secondo molto meno, purtroppo. Malgrado qualche bel punto di suspence, come la cerva che porta via i fuorilegge, l'arrivo di Cador in riva al lago, Merlino che decide di testa sua di andar a Segontium cambiando strada o il suo cadere dal pero quando non capisce che il cugino lo prende per suo padre sembra scritto con mestiere più che con invenzione. I viaggi di Merlino sono decisamente stanchi, pur con la bellissima descrizione del mosaico e la trovata della translatio gladii. Insomma sembra scritto per battere il successo finché è caldo... Il primo è una serie di quadri bellissimi che ripetono lo schema narrativo del protagonista che finisce nei guai ma riesce a tirarsene fuori senza un vero filo narrativo forte che li connetta tra loro, tranne nell'ultimissima parte dopo l'incoronazione. che a mio parere funziona meno, non a caso, mentre all'autrice riescono benissimo quei quadri staccati con atmosfere emotive molto intense giocate tutte sul non detto e sulla sottrazione. La costruzione a episodi comunque si sposa bene con la struttura delle leggende celtiche. Le descrizioni della grotta e della cerimonia druidica sono veramente piene di invenzione e di tensione. La figura di Ambrogio e di conseguenza il suo rapporto con Merlino sono veramente belle, e direi anche molto rare.
Un velo pietoso sull'assoluta assenza di personaggi femminili accettabili, tranne forse la mamma di lui, troppo poco sviluppata però, e troppo presto presa dal bigottismo soffocante. Sono donne con un esasperato senso del dovere e il maschilismo del protagonista del resto è semplicemente spaventoso. Cosa che fa parere meritata la fine che lo attende...
Insomma un ottimo consiglio. sarà difficile adesso tornare al castello nel cuore, non sarà mai pervadente come quelli arturiani.
Ups, mi sa che ho confuso i tagli a Un castello nel cuore con quelli alla trilogia.
Troppo bella per non linkarla:
http://www.noblesseetroyautes.com/linitiation-druidique-delizabeth-ii/
Non avevo idea che fossero ancora di attualità.
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