Il mio blog preferito

domenica 5 ottobre 2014

L'orrendevole e drammaticissima Saga del Registro Elettronico - 7 - Senza un poco d'or non si fa niente



I giorni si sgranano e ormai sono passate tre settimane piene dall'inizio della scuola, senza che del registro elettronico si sia vista neanche l'ombra furtiva, o al limite un demo.
Si narra, e la voce è quasi ufficiale, che sia una questione di soldi. Infatti l'ingegnere della Argo ci avrebbe sì presentato il nuovo, bellissimo registro elettronico, ma in realtà il registro elettronico che vende è un altro, leggermente diverso - il che coinciderebbe con certe voci che mi sono arrivate da insegnanti che, effettivamente, il registro Argo lo hanno visto, e addirittura, o fortunate creature, lo usano. Per avere questa nuova e aggiornatissima versione la scuola dovrebbe versare dei soldi alla Argo che non erano stati inizialmente preventivati. Per dirla in breve "manca un pezzo".
Si dice che la colpa sia della Nostra Preside, che non avrebbe aperto (lei che avrebbe potuto) il non-ancora-nostro Bellissimo Registro Elettronico onde controllare se era lo stesso che ci era stato presentato. Io comunque sono abbastanza convinta che, come al nostro Bellissimo quanto Fantomatico Registro Elettronico manca un pezzo, allo stesso modo manchi un pezzo a questa storia: sì, certo, magari per curiosità in qualità di Dirigente Scolastico lo puoi anche aprire, il Nuovo Bellissimo Registro Elettronico, e così constatare che è diverso da quel che credevi; ma insomma esiste una cosa che si chiama fiducia, nelle transazioni commerciali, e se vado a comprare un chilo di arance ritengo di potermi legittimamente aspettare che mi venga dato un chilo di arance e non di mele anche se mentre l'ortolano mi insacca la merce io sto guardando da un altra parte, magari per vedere se ha delle belle zucchine. Insomma, era stato stipulato uno straccetto di protocollo di acquisto? E cosa diceva quel protocollo? Al momento l'unica cosa di cui disponiamo è una finestra che ci dice che noi utenti non siamo abilitati all'uso dell'applicativo, e non credo che alcun protocollo di acquisto preveda cotal congiuntura, raggiungibile peraltro da chiunque in qualsiasi momento senza acquistare alcunché.

A quanto si vocifera, basterebbe pagare e tutto andrebbe a posto. Peccato che per pagare occorra qualcosa di cui attualmente le scuole risultano cronicamente sprovviste, ovvero soldi

Senza un poco d'or non si fa niente spiegava Figaro al conte di Almaviva (che però di oro era assai provvisto, e infatti lo tirò fuori senza farsi pregare); ma noi insegnanti non possiamo permetterci di non far niente, perché la scuola è iniziata da tre settimane e ormai le prime valutazioni, note, interrogazioni, compiti in classe le abbiamo fatte tutti. I rotoloni Regina stanno terminando e qualche appunto lo dobbiamo pur prendere, se vogliamo ricordarci cosa abbiamo fatto nelle varie classi.
E così gli operosi insegnanti si St. Mary Mead si stanno attrezzando, e molti hanno portato a scuola quaderni più o meno pisseri su cui hanno incollato fotocopie di vecchi registri - ed ecco un bel registro personale. 
Non io. A casa ho due scaffali pieni di quaderni più o meno sdilinquosi e pisseri, con gattini, fiorellini, astronavi, Goldrake e quant'altro, ma non li dedicherò alla scuola; per puro puntiglio, sia chiaro, perché un quaderno pissero in meno non mi impedirebbe certo di dedicarmi alla diaristica, all'autobiografia e nemmeno alla narrativa fluviale. Ritengo però che la scuola, che ci ha messo in questo pasticcio, avrebbe il dovere di collaborare a tirarcene fuori fornendoci un registro cartaceo o, all'occorrenza, almeno un quaderno - non necessariamente pissero - da usare come registro personale.
Così ho frugato nei vasti e capaci armadi della scuola e ho trovato gran copia di fogli protocollo a righe e a quadretti  timbrati per gli scorsi esami e poi non usati. Dopo essermene intascata una generosa percentuale da portare nella Terza, dove verranno usati per le prove scritte (c'è sempre qualcuno che dimentica il foglio protocollo, magari perché ho deciso sul momento di metterli a scrivere e quindi non li ho avvisati di portarsene uno) ne ho presi un paio dove ogni giorno scrivo le ore che faccio e gli argomenti delle lezioni. E li lascio a scuola, nel cassetto, perché il registro deve stare a scuola.

Frugando, comunque, ho trovato anche una ventina di registri cartacei di qualche anno fa, vuoti. Li ho portati in Sala Insegnanti, dove pian piano stanno sparendo (ieri ne erano rimasti cinque): alla fine un buon vecchio ordinario e banale registro di carta non morde. 

10 commenti:

Ilaria ha detto...

Questa saga era partita molto divertente e lo resta per come la racconti... però, a ben guardare, è proprio una tristezza.

dolcezzedimamma ha detto...

Comprendo il tuo dramma e ti aggiorno sul mio:
registro elettronico non pervenuto;
registro cartaceo pervenuto...impaginato male e riconsegnato in segreteria.
Aspettiamo, finalmente, che la tipografia faccia bene il suo lavoro e nel frattempo...di rotoloni Regina anche noi.
Buona fortuna!

La prof ha detto...

Viste alcune incongruenze del nostro registro elettronico (NON Argo, altro), qualche mia collega ha fatto lo stesso. Ha trovato in un armadio vecchi registri di carta e se lo è preso per segnare le cose che 'di là' non si riesce a fare...
:-(

Aliceland ha detto...

Oh, Gesù!

la povna ha detto...

E queste sono le volte in cui benedico:

a) la mia scuola

b) la mia indole

c) il fatto che del registro che, come è noto, fanno i miei alunni, non me ne può fottere di meno

d) la mia memoria (ebbene sì, mi ricordo OGNI voto dato a OGNI mio alunno negli ultimi tre anni. E, no, non ne hanno due a testa, ne hanno dieci a testa. A quadrimestre. Per materia).

Murasaki ha detto...

@Ilaria:
grazie della comprensione, cara. Sì, un (bel) po' di tristezza la mette anche a noi, ma...

@dolcezze:
bene, adesso siete parecchi passi davanti a noi: qui nessuno della Dirigenza sembra porsi alcun problema e voler tentare un ordinazione di registri in carta.

@La Prof:
anche voi siete assai miglia davanti a noi, che non abbiamo ancora potuto notare ALCUNA inconguenza nel nostro (presunto) Bellissimo Registro Elettronico...

@Aliceland:
Sempre sia benedetto!

Melchisedec ha detto...

E mi sa che aspetterete ancora. La legge 7 agosto 2012, n.135, pur introducendo l'uso del registro elettronico, vieta che si attinga a fondi statali. Mah!

Murasaki ha detto...

Ahinoi, Mel, sul fatto che aspetteremo ancora (forse moooolto a lungo) nessuno di noi nutre alcun dubbio!

Anonimo ha detto...

finito il cartaceo suggerirei di registrare i mess vocali sul cellulare ^__^

Murasaki ha detto...

Ottima idea! ^__^