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venerdì 8 febbraio 2013
Asterix e la zizzania - Uderzo e Goscinny
Pubblicato nel 1970, La zizanie è stata il primo albo di Asterix che ho letto e tutt'oggi resta forse il mio preferito - anche se selezionare un preferito tra gli albi di Asterix è quasi un assurdo, essendo tutti dei capolavori.
All'interno del canone asterixiano è una storia anomala: non ci sono viaggi all'estero e la storia si svolge quasi tutta all'interno del piccolo ma irriducibile villaggio gallico che ancora e sempre resiste all'invasore romano. Il tema principale è appunto la zizzania, intesa come discordia.
Uno dei consiglieri di Giulio Cesare gli presenta un piccolo e insignificante ometto, tal Tullius Detritus. Costui ha un talento prodigioso nel seminare appunto zizzania: l'orribile e verde livore della discordia appare già subito al suo arrivo, senza che egli faccia nulla se non esistere; e figurarsi se appena appena decide di pronunciare qualche parola, o addirittura di intervenire con qualche azione.
L'ingresso di Tullius Detritus alla presenza dei dignitari romani è una scena di quelle che non si dimenticano: già alla sua comparsa i fumetti dei presenti si colorano prima di un tenue verdolino, poi di un verde sempre più deciso. La rissa è già sul punto di scoppiare quando Tullius Detritus pronuncia alcune blande parolette conciliatorie che quasi causano un travaso di bile a Giulio Cesare in persona. Conquistato dal fulgore di tanto talento, il grande condottiero romano si allontana con il nuovo arrivato per illustrargli la sua missione, lasciando i suoi consiglieri nella sala ad azzuffarsi senza ritegno.
Dopo un breve viaggio su una nave romana dove tutti litigano, dal capitano ai rematori, Tullius Detritus sbarca vicino al villaggio e i suoi effetti non tardano a manifestarsi: in un profluvio di fumetti di un bel verde deciso, ben presto tutti nel villaggio litigano con tutti (ad eccezione del bardo) e un'infinità di perfide dicerie si spargono ovunque come gramigna.
Dopo gran copia di litigi, Asterix, Obelix e Panoramix trovano il modo di disinnescare il micidiale Detritus (ovviamente facendo litigare l'intero accampamento romano) e ben presto l'armonia ritorna nel villaggio - ma il lettore si è divertito davvero molto e ha ritrovato nella storia le stesse meccaniche che fanno litigare così facilmente i suoi colleghi, i suoi vicini, i suoi parenti... e lui.
Consigliatissimo dai dieci anni in su.
Con questo post partecipo ai Venerdì del libro di Homemademamma e auguro a tutti un felice fine settimana e ottime letture.
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13 commenti:
ma dai! Io oggi ho consigliato Asterix e Cleopatra qui:
https://labiondaprof.wordpress.com/2013/02/08/libri-per-san-valentino-nuovo-post-per-vivalamamma/
Ciao,
felice di averti trovata tramite l'iniziativa Il venerdì del libro.
Ho molto amato questo albo di Asterix, una storia divertentissima.
A presto
Grazia
Ma sai che non ho mai letto Asterix?mea culpa!
buon weekend!
Mi accodo a Federicasole... Non ne ho letto mai uno nemmeno io....
Asterix è una certezza. E intramontabile, anche ai miei figli piace quanto piaceva a noi :-)
@Labiondaprof:
Questa roba ha più di quarant'anni. Se ancora la leggiamo e la consigliamo c'è ben il suo motivo ^__^
@Towritedown:
Ma bentrovata a te e grazie:)
@Federicasole e Stefania
Pentitevi e rimediate (e intanto buona domenica a voi)!
@LGO
Sì, è intergenerazionale. I veri classici non deludono mai ^__^
A quei tempi andavo in vacanza con gli zii nei pressi del confine francese, e a scuola si studiava il francese, così che quest'albo ce l'ho come "La zizanie", comprato pescandolo su un banchetto di Mentone, insieme a un altrettanto francese Lucky Luke ;-)
Asterix, l'ho amato da piccina, l'ho amato dopo, lo amo ancora. Da insegnante, lo uso tutte le volte che arriviamo a Cesare. Da amica, è stato l'ultimo regalo, lo scorso novembre, all'Amico Scrittore.
Per me resta inarrivabile Asterix e i Britanni. Dico, questo è un pezzo di fortuna, scuotiamoci le mani...
Ma sai che non ho mai letto A&O? Visto i cartoni, ma mai letto una striscia, forse è giunto il momento di approfittare della figlia per cominciare... non è mai troppo tardi;)
Tutti, li ho tutti. In italiano, francese e uno in latino (poco consumato ...).
@LaProf ela povna:
sì, vi aspettavo al varco, avendo già intuito da un qualche centinaia di indizi nei vostri post che ne avevqte letto in abbondanza... E so anche che I Britanni ha una reputazione di una spanna sopra gli altri...
@Monica: sì, suggerisco un ravvedimento
Grigio:
io li AVREI tutti se ogni tanto qualcuno non sparisse nel nulla (alcuni li ho comprati tre volte). Tra quelli dispersi ci sono il falcetto d'oro in latino e il regalo di Cesare in francese. Come a dire, ogni tanto ci provo...
Scatta sempre qualcosa, quando senti parlare di Asterix. Leggo il tuo ultimo commento e mi viene subito in mente 'Les lauriers de César' (quindi quello ce l'ho in francese ;-)
Grande Goscinny, grande Uderzo.
Grande Asterix
(lo è, esso è, nevvero? :-))
Invero lo è, e lo resterà sempre, finché il cielo non ci cadrà sulla testa :)
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