No, non è un nuovo tipo di selciato, è una torta. Sissignori, proprio una torta.
Il 28 Novembre 1912, nel corso della Prima Guerra Balcanica, Ismail Qemali dichiarò da Valona (che diventò poi la prima capitale del futuro stato) l'indipendenza dell'Albania dall'impero ottomano.
Inizia da lì la storia moderna dell'Albania, che la vide in seguito occupata dall'Italia, poi allineata al patto di Varsavia e infine nuovamente autonoma, a partire dal 1990. Da allora molti albanesi sono venuti da noi, e molti piccoli albanesi sono stati concepiti e partoriti in terra italiana o hanno raggiunto le italiche sponde ancora piccolissimi. Nella mia zona, in particolare, i giovani albanesi sono comuni come le margherite in primavera. Dietro i loro sorrisi e le loro famiglie ansiose ci sono spesso storie di barconi e parenti morti nel tentativo di raggiungere l'Italia.
Ho avuto e ho (e avrò, immagino) decine e decine di alunni albanesi. Frammento dopo frammento ho cominciato a imparare qualcosa di quel piccolo paese geograficamente vicino ma per me ignoto quanto e più del mio celebre Nepal africano e quando mi passa sott'occhio qualche notizia la leggo sempre con attenzione-per me è un po' come avere notizie degli zii che vivono all'estero.
Così ho scoperto che il 28 Novembre è stato il centesimo compleanno dell'Albania e che per festeggiarlo più dolcemente, 200 pasticcieri di Tirana hanno lavorato indefessamente per costruire una torta di 18 tonnellate e 550 metri quadri (nella foto) che per glassa aveva la bandiera nazionale. L'aquila bicefala è stata fatta con crema di cioccolato, mentre la parte rossa è stata realizzata con crema rossa e chicchi di melograno. Dal patriottico dessert dovrebbero uscire circa 120.000 porzioni che andranno ad addolcire la giornata agli albanesi di Albania e agli ospiti albanesi da Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia.
All'ancor giovane nazione i miei più dolci e sentiti auguri.
5 commenti:
Io non ho avuto molti studenti albanesi, ma ne ricordo uno, Ennis, bravissimo (e altrettanto ambizioso), con giovanissima mamma e giovanissima nonna...
Anche pensando a lui, mi aggiungo all'augurio di buon compleanno a questo paese così vicino (e così lontano...)
Buona domenica!!
Prince ha avuto diversi compagni albanesi, tutte famiglie lavoratrici e soprattutto persone che non hanno nessun problema con il rito del saluto.
Torta fantastica che gli fa una pippa a quelle di buddy
Un paio delle mie migliori studentesse erano albanesi. Una era pure mussulmana, ed abbiamo avuto lunghe ed interessanti discussioni teologiche, scoprendo che abbiamo molte cose in comune.
Era sempre l'ultima ad andarsene, alla sera, e chiedendomi il permesso ! Avercene!
Purtroppo, bastano pochi delinquenti a sporcare l'immagine di un popolo con molte qualità, prima tra tutte la serietà nel lavoro.
Anonimo SQ
Solleviamo i calici negli auguri!
Mi unisco a voi nel ricordare i miei studenti: Rigerta, bellissima e bravissima, Aurel, volitivo, diligentissimo, generoso, rispettoso, timido, ma dal sorriso triste, e sempre Bruno, casinista, irrequieto, sempre a rischio di espulsione, ma fuori da scuola fratello attento e figlio devoto ad una famiglia grande e bellissima.
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