Invero una nobile razza di animali, le anatre.
Ma nessuno potrà negare che starnazzino.
E di solito lo fanno tutte assieme.
L'incontro con le maestre a inizio anno non è un frutto della recente verticalizzazione, bensì fa parte degli usi e costumi di St. Mary Mead dalla notte dei tempi come minimo.
Funziona così: a Giugno arrivano le maestre dalle elementari e incontrano i professori incaricati di formare le prime medie. Ai primi di Settembre invece incontrano i professori che insegneranno nelle future prime medie. E tutto ciò è molto utile.
Perciò stamani svariate maestre hanno incontrato svariati professori, nella luminosa Sala Professori di St, Mary Mead, e uno per uno hanno descritto i nostri futuri alunni
E' noto che la categoria professionale dei maestri non si è mai distinta per soverchia laconicità, ed è altrettanto noto che in questo i professori tengono loro validamente testa, e dunque l'incontro non è stato dei più brevi. Inoltre sia i maestri che i professori sono, a quel che sembra, del tutto incapaci di stare zitti anche mentre qualcun altro parla e insomma pareva di stare in una classe, e non delle più tranquille.
Il problema non erano le maestre che parlavano l'una sull'altra interrompendosi a vicenda (non lo facevano se non molto occasionalmente) bensì le maestre che chiacchieravano del più e del meno con i professori e che si esortavano a vicenda a fare silenzio per permettere agli altri di sentire.
Nello specifico poi, i maestri di St. Mary Mead si distinguono per una forte tendenza a "lasciar capire senza dire". Come dappertutto, anche a St. Mary Mead ci sono ragazzi con situazioni piuttosto delicate - in effetti ci incontriamo con le maestre soprattutto per conoscerle in anticipo ed evitare le gaffe più appariscenti almeno nei primi giorni di scuola; e d'altra parte non è del tutto indispensabile girare intorno ai pettegolezzi più croccanti per poi servirli in tavola, un bocconcino per volta, in mezzo a un grande squittìo scandalizzato. Non è necessario, ma a St. Mary Mead usa così e certe notizie vanno tirate fuori col forcipe.
Dopo un'ora e passa di questa manfrina ero sull'orlo dell'idrofobia. Non so come hanno retto le colleghe che avevano più prime e di conseguenza hanno dovuto sciropparsi tutto l'incontro, per poi sentirsi pure rimproverare che non avevano fatto bene le classi.
Il nostro è un lavoro che richiede molta, molta pazienza. Non solo con i ragazzi.
Perciò stamani svariate maestre hanno incontrato svariati professori, nella luminosa Sala Professori di St, Mary Mead, e uno per uno hanno descritto i nostri futuri alunni
E' noto che la categoria professionale dei maestri non si è mai distinta per soverchia laconicità, ed è altrettanto noto che in questo i professori tengono loro validamente testa, e dunque l'incontro non è stato dei più brevi. Inoltre sia i maestri che i professori sono, a quel che sembra, del tutto incapaci di stare zitti anche mentre qualcun altro parla e insomma pareva di stare in una classe, e non delle più tranquille.
Il problema non erano le maestre che parlavano l'una sull'altra interrompendosi a vicenda (non lo facevano se non molto occasionalmente) bensì le maestre che chiacchieravano del più e del meno con i professori e che si esortavano a vicenda a fare silenzio per permettere agli altri di sentire.
Nello specifico poi, i maestri di St. Mary Mead si distinguono per una forte tendenza a "lasciar capire senza dire". Come dappertutto, anche a St. Mary Mead ci sono ragazzi con situazioni piuttosto delicate - in effetti ci incontriamo con le maestre soprattutto per conoscerle in anticipo ed evitare le gaffe più appariscenti almeno nei primi giorni di scuola; e d'altra parte non è del tutto indispensabile girare intorno ai pettegolezzi più croccanti per poi servirli in tavola, un bocconcino per volta, in mezzo a un grande squittìo scandalizzato. Non è necessario, ma a St. Mary Mead usa così e certe notizie vanno tirate fuori col forcipe.
Dopo un'ora e passa di questa manfrina ero sull'orlo dell'idrofobia. Non so come hanno retto le colleghe che avevano più prime e di conseguenza hanno dovuto sciropparsi tutto l'incontro, per poi sentirsi pure rimproverare che non avevano fatto bene le classi.
Il nostro è un lavoro che richiede molta, molta pazienza. Non solo con i ragazzi.
12 commenti:
Già. E hai sorvolato sul fatto che a volte capita anche che ci siano alunni vivaci ma intelligentissimi che alla primaria sono classificati come monelli e vengono presentati come casi impossibili mentre poi sono solo ragazzi dalla spiccata intelligenza poco atti a farsi domare dalle abitudini militaresche delle maestre e a farsi ingabbiare dal pensiero unico. Per contro alcuni alunni classificati come "bravi" sono solo imbalsamati e al primo scricchiolio crollano come pupazzi.
che io quasi quasi direi "molta pazienza ma non con i ragazzi", però si sa sono sempre un po' drastica.
oh, quanto concordo con te e con palmy e quanto benedico il passaggio alle superiori!
Senza scuola mi mancano i ragazzi, un po' meno i colleghi (tranne alcune dovute eccezioni).
Credo che prenderò la tua frase finale, la copierò, la incornicerò, e la metterò appesa al mio cassetto per questo inizio di anno scolastico.
Siamo nella stessa scuola?
Ah, no, nella mia le maestre promuovono con 6, 7 e 8 e poi si presentano a settembre e ti dicono: comunque, il livello di Cicci e Luca e Mamud e Cinciué è di seconda elementare, ma a noi importa che socializzino.
(Cinciué socializza benissimo: mena tutti)
@Palmy
Ho sorvolato perché il problema che tu indichi (e che si presenta molto spesso) a St. Mary Mead non c'è: i ragazzi ci arrivano sciolti e rilassati e con un rapporto molto positivo con la scuola. A volte non sanno l'ortografia, ma questa è un'altra storia.
Certo, al momento mi ritrovo una prima dove sulla carta sono tutti molto bravi tranne un paio, e un po' di perplessità ce l'ho. E il rischio degli scicchiolii con relativi crolli è sempre molto, molto presente...
@Grigio
con le dovute eccezioni, naturalmente, ma. ..sì,
@Prof
No, non siamo nella stessa scuola ma... sì, qualche lieve divergenza nelle valutazioni al momento del passaggio può avvenire. E comunque, avvenga o meno, torme compatte di genitori ti spiegheranno sempre che "alle elementari andavano benissimo".
(però scriviamo tutte pò con l'accen... voglio dire, con l'apostrofo ^__^)
Immagino l'atmosfera. Utilissimo l'incontro tra maestri e prof.
Sulle classi... c'è forse mai qualcuno che rimane contento?
Buon lavoro! Mel
Grazie di aver segnalato il blog di gamberetta....mi sono divertita molto a leggerla e molto più a vedere come ci sia poco ironia e mancanza di rispetto per le altrui idee.
Che tipa! anche la recensione di Nihal non è male ^___^
La recensione di Nihal è leggendaria nell'ambiente, pareggiata solo da quella di Twilight - anche quella non molto favorevole...
Diciamo che non sempre sono d'accordo sui giudizi complessivi (in realtà a me i Promessi Sposi piace, soprattutto nella parte storica) però i suoi argomenti sono sempre interessanti e ragionati.
Posso rispondere a Mel?
Sulle classi... Io sarei anche contenta (shhhh...), della mia prima di ora, ma non voglio dirlo a voce alta. Temo la hybris e la némesis divina.
Prof, anch'io...
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