Ataru Moroboshi, ovvero uno dei personaggi più sfigati della storia della fumettistica internazionale. Anche se molte delle sue disgrazie, a ben guardare, hanno dei risvolti piuttosto positivi
Quest'anno ho chiesto ai ragazzi di raccogliere le storie sulla seconda guerra mondiale che si tramandano in famiglia. L'idea era partita dalla dominazione italiana in Albania, e cosa ne avevano pensato gli albanesi, contando di profittare della notevole presenza di albanesi in classe. Il pezzo migliore però sono state le gesta del bisnonno di Lunastorta.
"Il mio bisnonno si trovò più volte a sfiorare la morte e ogni volta la scampò per un soffio" esordisce Lunastorta, fazzoletto rosso da partigiano al collo.
Beh, mi dico, non mi sembra una cosa molto insolita per quegli anni: davvero in molti rischiarono la pelle in più occasioni, tanto che parecchi ce la lasciarono pure.
Comunque mi tengo in cuore le mie opinioni e ascolto il racconto. E mi sono accorta che l'introduzione di Lunastorta è invero assai pertinente.
Il Bisnonno, regolarmente arruolato, doveva imbarcarsi poco dopo l'inizio della guerra su una nave militare, che fece naufragio quasi subito, colpita da un missile. La tecnica più sicura per sopravvivere a un naufragio, si sa, è notoriamente quella di non essere sulla nave quando affonda. E infatti il Bisnonno non c'era, perché il giorno dell'imbarco invece di imbarcarsi se n'era andato al cinema. Al suo ritorno venne punito e messo agli arresti, naturalmente, ma sulla nave che naufragò non c'era*.
In seguito lo mandarono in Albania dove, nell'adempimento del suo militar dovere, venne ferito a una mano. Ricoverato all'ospedale militare i medici cercarono di amputargli la mano ferita, ma un'infermiera albanese lo salvò. Lo salvò da cosa? Proprio dall'amputazione.
Infatti pochi giorni dopo i medici dell'ospedale furono tutti arrestati per collaborazionismo e risultò che si erano impegnati al massimo per danneggiare irreparabilmente o far morire il maggior numero possibile di soldati invasori.
La mano rimase leggermente lesionata, ma comunque il Bisnonno trovò comodo averla ancora a disposizione.
Poi venne l'8 Settembre, e il bisnonno fu tra i molti fortunati che vinsero un viaggio ai campi di concentramento. Lì subì vari tipi di tortura ed ebbe anche il piacere di scavarsi la fossa un paio di volte. Dimenticarono però di seppellircelo, nella fossa, e un bel giorno una delle guardie austriache, che aveva fatto amicizia con lui, lo aiutò a fuggire**.
In seguito il Bisnonno entrò nella Resistenza, conoscendo finalmente un periodo di serena tranquillità tra imboscate e attentati. Ma alla fine la guerra finì e lui tornò a casa.
Sulla strada di ritorno però venne rapinato dai tedeschi, che gli presero tutti i documenti e i vestiti e lo lasciarono nudo bruco. Per fortuna la stagione era clemente e si andava ormai verso l'estate.
Il Bisnonno trovò in qualche modo un sacco di iuta, se lo strinse in vita con un pezzo di spago e, a piedi nudi, riprese la sua strada.
Naturalmente arrivò vivo a casa. Sarebbe possibile dubitarne?
*questo episodio da solo basta ad autenticare tutto il resto in nome dell'ereditarietà, perché anche Lunastorta è esattamente il tipo di persona capace di andare al cinema dimenticando che quel giorno deve imbarcarsi (o magari ricordandolo benissimo?)
**ed è il primo caso del genere che ho sentito. Siccome il bisnonno è ormai morto da tempo, i racconti provengono dal nonno, che tra l'altro ha faticato molto a raccoglierli perché il Bisnonno era piuttosto refrattario a raccontare
10 commenti:
Mah: posso dire che da quando faccio raccogliere le storie della seconda guerra mondiale dal punto di vista di nonni e bisnonni questa è almeno la quarta o la quinta che leggo (o ascolto) in perfetto schema proppiano? Alla prima feci tutti i dovuti "oh, oh". Alla seconda aggiunsi all'"oh" un "ma che coincidenza". Alla terza stetti zitta. Al quarto tedesco che aiuta a fuggire, ritorno a piedi di nudi e nel sacco mi son detta: "ma quale cazzo di film hanno visto?!". Non l'ho ancora scoperto.
Beh, può ben darsi che a qualcuno sia successo davvero tutto questo, e magari a più di uno. Ma il vero sigillo di autenticità ai miei occhi è la storia della nave, anzi del pomeriggio al cinema invece di imbarcarsi.
Per il resto dobbiamo considerare che sono storie filtrate da diversi passaggi, raccontate in origine da persone non più giovanissime... sarebbe interessante scoprire quali e quanti di questi topi letterari si annidano nei Racconti di Guerra del Nonno. Senza contare che Lunastorta è un contaballe di prima qualità e da qualcuno dovrà pur avere ereditato questa nobile caratteristica.
Ma soprattutto: il tuo schema proppiano preede il naufragio evitato?
(A proposito, la mia tesi di laurea era sulla spedizione di Carlo Magno in Spagna. La trasmissione delle leggende è un tema che mi ha sempre molto affascinato)
Il naufragio c'è in due casi (uno sentito con le mie orecchie quest'anno da un nonno intervistato in sede 'nonnica', l'altro per interposto nipote!). Sì, ma infatti è affascinante, e non dimentichiamo che poi abbiamo a che fare con un bacino di produzione di leggende (il mio e il tuo, dico) abbastanza vicino...
E' vero, non avevo considerato il fattore geografico. E allora vuol dire che a qualcuno la storia deve essere successa davvero.
Comunque ripeterà l'esperimento, alla caccia di topi!
E, come vedi, ho ritoccato il titolo ^__^
Bene. Questo significa che da settembre parte una ricerca nonnica e si fa poi una tesina sull'evoluzione del naufragio bellico dall'Alpi alle Piramidi.
Prof, tu ci scherzi ma io ho proprio intenzione di are così ^__^
ho fatto fare in quinta ricerca su nonni nella resistenza e ho tirato sospiri di sollievo a non trovarci bisnonni. occhei, mi son detta, sono ancora abbastanza giovane e i giovani della II guerra mondiale sono ancora i nostri nonni. ecco, appunto, non avevo considerato le medie. mi sento decrepita.
@ProfSil
La vedi dal punto di vista sbagliato: sono i tuoi allievi che sono decrepiti ^__^
Murasaki, tu credi che io scherzi, ma ho proprio intenzione di fare così ^__^
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